Le scoperte geografiche Chiara Richiedei Chiara Zuppelli Victoria Taglietti
Colombo e la scoperta del nuovo mondo Cristoforo Colombo grande esperienza di navigazione cominciò a navigare giovanissimo a 25 anni al servizio della marina portoghese PROGETTO Navigare verso Occidente per raggiungere l’Oriente (CINA) FINALITÀ DEL VIAGGIO: l’ORO MOTIVAZIONI DI MATRICE RELIGIOSA
1484 esposizione del progetto al re di Portogallo progetto bocciato 17 aprile 1492 Ferdinando II d’Aragona e Isabella di Castiglia accettarono di finanziare l’impresa proposta dal genovese
Colombo si recò quindi al porto di Palos le imbarcazioni: pinta nina santa maria la nave più grande guidata da colombo Le tre navi partirono il 3 agosto 1492 e arrivarono alle Canarie il 12. La navigazione in mare aperto durò 33 giorni.
LE SCOPERTE DI COLOMBO 12 ottobre 1492: Colombo sbarcò sull’isola di Guanahani (San Salvador). Colombo e i suoi compagni vennero accolti da una popolazione da loro denominata INDIOS. Esplorarono le isole di Cuba e Haiti. Venne persa la Santa Maria. Gli Indios uccisero un gruppo di marinai castigliani che avevano preso con la forza alcune donne indigene.
Fecero ritorno solamente due navi. Colombo fece un resoconto del viaggio, ma egli venne quasi completamente dimenticato in pochissimo tempo, perché si pensava che la nuova terra non avesse alcun interesse economico.
LE REAZIONI IN EUROPA 1497: Vasco de Gama scoprì la vera via delle Indie circumnavigando l’Africa e Giovanni Caboto arrivò a Terranova. 1500: Pedro Alvares Cabral arrivò in Brasile. Nel frattempo crollò la tesi della scoperta delle Indie e si ipotizzò l’esistenza di un Nuovo Mondo. 1503: Amerigo Vespucci partì ed esplorò le coste del “Nuovo Mondo”, che prenderà il suo nome (America).
LA CIRCUMNAVIGAZIONE DEL MONDO 1519-1522: la flotta guidata da Ferdinando Magellano riuscì nell’impresa di circumnavigazione del globo. Partì da Siviglia, attraversò lo stretto che oggi porta il suo nome (stretto di Magellano) e denominò l’oceano Pacifico con il suo nome attuale ; raggiunse le Filippine e circumnavigò l’Africa. Trattato di Tordesillas (1494): divisione delle sfere di espansione rispetto alla Raya (meridiano collocato a 370 leghe a ovest di Capo Verde). Alla Spagna spettavano i territori a ovest della Raya e al Portogallo quelli a est (Brasile e Africa).
L’IMPATTO CON LE MALATTIE - All’arrivo degli europei (1492 circa) il Nuovo Mondo aveva una popolazione molto numerosa, tuttavia i numeri in poco tempo cambiarono in modo repentino. - Il continente americano ospitava una popolazione compresa fra gli 8 e i 14 milioni di abitanti. - Nelle prime isole conquistate la popolazione venne impegnata subito nella ricerca dell’oro ma nel 1515 i giacimenti erano già terminati.
l’encomienda le malattie - dal 1515 circa ebbe inizio il processo che avrebbe provocato la decimazione del popolo indigeno a causa di due fattori: l’encomienda le malattie L’Encomienda era in sistema spagnolo di affidamento e gestione delle terre conquistate. Secondo un’ordinanza ogni spagnolo che si recava nel nuovo mondo aveva diritto a un terreno e a un gruppo di indios (in base alla classe sociale) - Lo scopo iniziale dell’encomienda era quello di istruire alla fede cristiana gli indios, ma già a partire dal 1503 vennero sfruttati per la ricerca di preziosi metalli, provocando la loro morte.
Malattie portate nel Nuovo Mondo dagli europei - Attorno al 1511 ci furono le prime proteste da parte dei frati domenicani. - Non si può però attribuire allEncomienda la totale responsabilità del crollo demografico. Malattie portate nel Nuovo Mondo dagli europei Indigeni non avevano anticorpi adeguati alle sconosciute malattie “europee”. Le malattie si diffusero tutte insieme nel momento della conquista spagnola. Mortalità molto elevata nel momento dei primi contatti con i bacilli dei virus considerati “banali” dagli europei (come il Vaiolo e le malattie infantili)
LA CONQUISTA DEL MESSICO Nel 1519 Hernan Cortes sbarcò sulle coste del Messico. -Aveva l’obiettivo di sottomettere all’autorità del re di Spagna la terraferma del Nuovo Mondo. - Aveva a diposizione un esercito come primo conquistatore. Riuscì a conquistare e sottomettere l’impero degli aztechi, che occupavano quasi tutto il Messico centrale.
- Il popolo Azteco era molto numeroso e poteva usufruire di un esercito forte, ma inizialmente all’arrivo degli spagnoli rimase praticamente paralizzato. - Questo permise a Cortes di arrivare fino alla capitale del regno e imprigionare Montezuma ( sovrano azteco che considerava gli stranieri delle divinità). -Alla morte di Montezuma il popolo incominciò a ribellarsi, ma ebbero la meglio gli spagnoli. - La città di Tenochtitlan fu colpita da una forte epidemia di vaiolo e la popolazione venne dimezzata.
Conquista dell’impero Inca e dello Yucatán Conquista degli Inca da parte degli spagnoli Capitale inca: CUZCO (Perù)
CIRCOSTANZE CHE FAVORISCONO LA CONQUISTA Il VAIOLO muore l’imperatore titolo conteso dai due figli GUERRA CIVILE Novembre 1532 FRANCISCO PIZARRO ingannò e catturò Atahualpa per dare una spiegazione al suo gesto rese pubblico il documento del REQUIRIMIENTO
REQUIRIMIENTO: documento redatto nel 1514 con cui si proclamava che il papa, in nome di Dio, aveva consegnato quelle terre ai sovrani spagnoli.
SOTTOMISSIONE DEL GUATEMALA E DELLO YUCATÁN conquista complessa e difficoltosa CAUSE: - fitta giungla - popolazione non unita in un unico stato, ma numerose città-stato Dopo la conquista della città i territori che dipendevano da essa si disgregavano passavano agli spagnoli
La resistenza maya durò dal 1526 al 1540. Le rivolte indigene del 1500 furono caratterizzate dalla speranza di far ritorno a un passato idealizzato.
DIBATTITO IN SPAGNA Si discuteva su quanto fosse corretto sottomettere gli indigeni della nuova terra alla potenza spagnola. Anton de Montesinos attaccò con dure parole i sovrani che chiesero aiuto agli intellettuali. Inizialmente si affidarono al Requirimiento, ma significava ammettere una concezione ierocratica.
La situazione si risolse con l’elaborazione di diverse teorie sugli “schiavi per natura” basate sul pensiero aristotelico. Fu in particolare Francisco de Vitoria che trovò un compromesso: gli Indios erano uomini a tutti gli effetti, ma erano come bambini e necessitavano di un’educazione.
BARTOLOMÉ DE LAS CASAS Frate domenicano (1484-1566) che difese i diritti degli indios anche se inizialmente fu anche lui un encomendero. Rinunciò alla sua Denunciò la Encomienda brutalità degli europei
- Il pensiero di Bartolomé de Las Casas coincise con quello degli indiani - Si mise a osservare attentamente la questione delle Indie come l’avrebbe osservata un indigeno. Qualsiasi fosse la giustificazione teorica della conquista, si stava svolgendo un’ingiustizia macroscopica.