FOCALIZZAZIONE SELEZIONE DEI SEGMENTI DI MERCATO DA SERVIRE STRATEGIE DI BASE: –SPECIALIZZAZIONE DI PRODOTTO –SPECIALIZZAZIONE GEOGRAFICA –SPECIALIZZAZIONE.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
SUBFORNITURA TOSCANA ON LINE Workshop - Firenze, 26 giugno 2002 Subfornitura: situazione e problemi aperti a cura di Riccardo Perugi.
Advertisements

Economia e Governo delle Piccole Imprese
L’ORIENTAMENTO AL CLIENTE E LE IMPRESE MARKET DRIVEN
Strategie di business Capitolo 17. Le strategie di business vanno definite, implementate e mantenute relativamente a tre elementi che vanno tra loro collegati:
introduzionenegrelli/impresa senza confini 11 Innovazione e qualità per competere nella società dellinformazione La tecnologia di generazione del sapere,
E-Commerce 2 - Dott. E. G. Rapisarda - A.A Lanalisi di settore (2) Capitolo 4 Lanalisi di settore (2)
1. 2 Elaborazione Centro Studi Unioncamere al società dipendenti mil fatturato dove sono.
EFFETTI DELLINTERNAZIONALIZZAZZIONE DELLA DISTRIBUZIONE GROCERY SUI MERCATI DI ACQUISTO E DI VENDITA Gianpiero Lugli Università degli Studi di Parma Convegno.
Il marketing mix nei mercati internazionali
Economie di specializzazione Economie di scala Economie di “scope”
PIANO DI MARKETING.
LA FORMA ORGANIZZATIVA DECENTRATA
UNIVERSITA’ CARLO CATTANEO
L’organizzazione dei processi di innovazione
1 Ricerca di una posizione competitiva favorevole in un settore industriale STRATEGIA COMPETITIVA.
IL DISTRETTO DELLA RUBINETTERIA DEL PIEMONTE NORD ORIENTALE
S.W.O.T. Strenghts, Weacknesses,Opportunities,Threats
Prof. Emilio Bartezzaghi Innovazione e Internazionalizzazione. Workshop: LInnovazione nei processi di internazionalizzazione Lecco, 20 gennaio 2006.
Progettazione organizzativa per l'ambiente internazionale
Le imprese Corso di Economia Applicata Facoltà di Economia Università di Torino Davide Vannoni.
Università degli Studi del Molise
Le 5 forze del modello competitivo di Porter
Tassonomia delle azioni strategiche (cap. 11 da par.1.4) Strategie basate sull sviluppo delle risorse interne e strategie di collaborazione con altre imprese.
L’arte di fare strategia
Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente
E-Commerce 1 - Dott. E. G. Rapisarda - A.A Lo studio della domanda: Individuazione del mercato e segmentazione.
L’analisi strategica capitolo 28
Il caso Mivar Le strategie di costo
Economia e Organizzazione Aziendale - CdL Comunicazione Digitale (11)
Il progetto di business nella nuova economiaLezione 8: L'analisi di settore1 LANALISI DI SETTORE.
COME IMPOSTARE LA BUSINESS IDEA
I GRANDI MARCHI …Sotto processo…
Rivalità imprese mercato domestico Livelli sofisticazione domanda interna Presenza locale fornitori e servizi supporto alle imprese Presenza.
La strategia d’impresa: modalità competitive e scelte strategiche
International strategy
Analisi strategica del settore dei servizi a valore aggiunto nel sistema finanziario nazionale ed internazionale Ing. Silvia Torrani ottobre 2006.
La macro-struttura organizzativa
Dipartimento PRIME Area di Economia Agroalimentare e Territoriale Marketing Testi di riferimento: CERCOLA R. (1997): Marketing, ETASLIBRI KOTLER P. (1993):
Krugman-Wells.
Organizzazione Aziendale
LE ORGANIZZAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI LA GLOBALIZZAZIONE INFORMATIVA E CULTURALE BISOGNI ECONOMICI E ATTIVITA’ UMANE NELL’ ANTICHITA’ GLOBALIZZAZIONE.
Corso per Tecnico Superiore Retail e Marketing Intelligence Civitanova Marche Dicembre 2011 MODULO TECNICA COMMERCIO INTERNAZIONALE I FATTORI DI.
Introduzione Capitolo 1 adattamento italiano di Novella Bottini
Progetto «Fare Impresa» I termini e i concetti utilizzati sono stati presi da P.Dubini Management Egea 2012.
Gli interrogativi strategici
Organizzazione Aziendale
Strategia e organizzazione
Le ondate della globalizzazione
Lezioni di Economia Aziendale
APPROFONDIMENTO sulle STRATEGIE AZIENDALI
Lezione 9 Globalizzazione e economia industriale Corso Analisi dei settori produttivi Dott.ssa Sandrine Labory.
La globalizzazione Pepe Giorgia 1M Definizione di globalizzazione
Il vantaggio di costo un’impresa possiede un vantaggio di costo quando riesce a produrre a costi unitari comparativamente più bassi dei concorrenti.
MARKETING. RAPPORTO AZIENDA-MERCATO AZIENDA MERCATO Denaro Informazioni Comunicazioni Beni e servizi Obiettivi:  Profitto  Sviluppo.
Università degli Studi di Pavia Anno Accademico 2014/2015 Parte Quinta La Scuola del Posizionamento Competitivo.
Analisi dell’ambiente esterno
L’economia e il mondo.
IMPRESA E TERRITORIO 1 1.
LEZIONE PRELIMINARE 2 VANTAGGIO COMPETITIVO: Come crearlo e sostenerlo nel tempo.
1 PROBLEMATICHE ECONOMICO- GESTIONALI DELLE MICRO E PICCOLE IMPRESE: QUALI POSSIBILI INTERVENTI.
IL CONTESTO AMBIENTALE E GLI STAKEHOLDER Corso di TECNOLOGIA, INNOVAZIONE, QUALITÀ Prof. Alessandro Ruggieri Prof. Enrico Mosconi.
Laboratorio di Creazione d’Impresa L-A Strategia, Business, Settore.
Impresa e mercato Cristina Ponsiglione. Contenuti del documento Il modello di Porter Strategie per il raggiungimento del vantaggio competitivo Analisi.
LE POLITICHE DI PREZZO. PREZZO Il prezzo può essere considerato come la parte principale dell’onere supportato dal consumatore per il soddisfacimento.
Economia e Organizzazione Aziendale A pag. 1 Prof.Federico Munari L’ambito competitivo e l’analisi di settore.
Corso di STRATEGIE D’IMPRESA Corso di Strategie d’Impresa – Quarta Unità Didattica Corso di Strategie d’Impresa * * * * * Quarta Unità Didattica Le fonti.
1 PIANIFICAZIONE STRATEGICA e QUALITÀ Duplice visione della Qualità Elemento perfettamente integrato con le strategie e gli obiettivi aziendali Strumento.
ROMA 24 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 4. NUOVE FONTI E DOMANDE Raffaella Cagliano NUOVE FONTI E DOMANDE ISTAT - Rilevazione Multiscopo sulle attività complesse.
1 Le leve del marketing mix: il prezzo A cura di Fabrizio Bugamelli.
Alessandro Varnelli. Presentazione Economia Politica La moderna impresa industriale.
Transcript della presentazione:

FOCALIZZAZIONE SELEZIONE DEI SEGMENTI DI MERCATO DA SERVIRE STRATEGIE DI BASE: –SPECIALIZZAZIONE DI PRODOTTO –SPECIALIZZAZIONE GEOGRAFICA –SPECIALIZZAZIONE SUL CLIENTE –SPECIALIZZAZIONE DI NICCHIA

MOTIVAZIONI ECONOMIE DI SCALA ORGANIZZAZIONE INTERNA RISCHIO DI CANNIBALIZZAZIONE COMPETENZE DISTINTIVE BARRIERE

P Q FOCALIZZAZIONE E PREZZO E F E’ CFCF CECE QFQF QEQE PFPF P F’

SEGMENTAZIONE E COMPETIZIONE TECNOLOGIA T 1 COSTO AFF. € Q=30 MC=10€ TECNOLOGIA T 2 COSTO AFF. € Q=18 MC=2€ QUALE TECNOLOGIA VIENE SCELTA DALLE IMPRESE SE TUTTI I CONSUMATORI VALUTANO B=Q? QUALE TECNOLOGIA VIENE SCELTA DALLE IMPRESE SE TUTTI I CONSUMATORI VALUTANO B=0,5Q?

PROFITTABILITÀ DEI SEGMENTI DUE SEGMENTI CLIENTI CON B=Q CLIENTI CON B=0,5Q al prezzo di max profitto se la tecnologia è stata scelta da una sola azienda P= (1+1/N)MC altrimenti, ove N è il numero di aziende adottanti; se un’azienda non ottiene clienti, riduce il prezzo Determinare il numero di aziende all’equilibrio ed i relativi profitti

GLOBALIZZAZIONE INTERCONNESSIONE DEI FENOMENI ECONOMICI IMPRESE MULTINAZIONALI RIDUZIONE DELLA SOVRANITA’ DEGLI STATI EMERGERE DEI SISTEMI LOCALI

IMPRESA MULTINAZIONALE I. D. E. COINVOLGIMENTO LOCALE NELLA GESTIONE OPERAZIONI ESTERE PARTE INTEGRANTE DELL’ORGANIZZAZIONE E DELLA STRATEGIA ESISTENZA DI SPECIFICI VANTAGGI COMPETENZE STRATEGICHE CAPACITA’ ORGANIZZATIVE

MOTIVAZIONI MATERIE PRIME MERCATI FATTORI A BASSO COSTO ECONOMIE DI SCALA/SCOPO COSTI DI R&S CICLO DI VITA DEI PRODOTTI “SCANNING & LEARNING” POSIZIONAMENTO COMPETITIVO

MODELLO ORGANIZZATIVO INTERNAZIONALE

MODELLO ORGANIZZATIVO MULTINAZIONALE

MODELLO ORGANIZZATIVO GLOBALE

MODELLO ORGANIZZATIVO TRANSNAZIONALE

MATRICE OBIETTIVI/STRUMENTI DIFFERENZE NAZIONALI ECONOMIE DI SCALA ECONOMIE DI SCOPO EFFICIENZARICERCA DI VANTAGGI LOCALI ESPANSIONE DEI VOLUMI INVESTIMENTI E COSTI SUDDIVISI TRA MERCATI E PRODOTTI GESTIONE DEL RISCHIO DIVERSIFICAZIONE GEOGRAFICA FLESSIBILITA’ OPERATIVA DIVERSIFICAZIONE SETTORIALE INNOVAZIONE E ADATTAMENTO APPRENDIMENTO DALLE DIFFERENZE RIDUZIONE DI COSTI SHARED LEARNING FONTI DI VANTAGGIO COMPETITIVO OBIETTIVI STRATEGICI

ORIENTAMENTI STRATEGICI INTERNAZIONALEMULTI NAZIONALE GLOBALETRANS NAZIONALE ORIENTAMENTO STRATEGICO SFRUTTAMENTO RISORSE LOCALI TRAMITE DIFFUSIONE E ADATTAMENTO GLOBALE FLESSIBILITA’ PER RISPONDERE ALLE DIFFERENZE LOCALI CON ATTIVITA’ DECENTRATE VANTGAGGI DI COSTO TRAMITE CENTRALIZZAZIONE SU INIZIATIVE DI SCALA GLOBALE FLESSIBILITA’ E APPRENDIMENTO CONFIGURAZIONE COMPETENZE SPECIFICHE FORTEMENTE CENTRALIZZATE DECENTRAMENTO IN UNITA’ AUTOSUFFICIENTI CENTRALIZZAZIONE SECONDO I VANTAGGI LOCALI RETE DI UNITA’ SPECIALIZZATE INTERDIPENDENTI

SUSSIDI E NATIONAL CHAMPIONS SI NO SI-5; -5100; 0 NO0; 1000; 0 BOEING AIRBUS La tabella ipotizza in modo estremamente semplificato i pay-off risultanti dalla decisione di introdurre un “super widebody”. I costi e le dimensioni della domanda rendono profittevole l’entrata per una sola azienda.

EFFETTO DI UN SUSSIDIO SI NO SI-5; 20100; 0 NO0; 1250; 0 BOEING AIRBUS Ipotesi: Airbus riceve un sussidio pari a 25 unità di capitale. Conseguenza: Airbus entra, Boeing no. Il pay-off di Airbus Giustifica ampiamente il sussidio ricevuto.

ASIMMETRIA INIZIALE SI NO SI5; ; 0 NO0; 1000; 0 BOEING AIRBUS Se però le condizioni iniziali sono asimmetriche (in questo caso si ipotizza un vantaggio competitivo di Being) le conseguenze del sussidio sono diverse……..

EFFETTO IN CONDIZIONI ASIMMETRICHE SI NO SI5; 5125; 0 NO0; 1250; 0 BOEING AIRBUS Entrambe le aziende entrano; il pay-off di Airbus non è sufficiente però ora a giustificare il sussidio.