L’esperienza clinica e le ricerche di Selma Fraiberg Esperienza condotta con bambini nati ciechi di età compresa tra i tre e i quattordici anni
L’esperienza 7 bambini presentavano il quadro clinico caratteristico dell’autismo infantile (comportamenti gestuali stereotipati, dondolio, ondeggiamento, mutismo o linguaggio eecolalico. Gli altri 100 erano capaci in misura variabile di stabilire relazioni e presentavano un certo grado di strutturazione dell’Io (differenzazione tra il sé e l’altro) ma quasi tutti presentavano motilittà stereotipata.
L’esperienza I bambini in età scolare, molti erano incapaci di utilizzare il sistema di lettura e scrittura Braille, le loro mani non erano in grado di discriminare oggetti e forme e fornivano informazioni molto scarse circa la realtà oggettuale circostante
risultati L’indagine anamnestica metteva in evidenza che la privazione della vista dalla nascita quando viene accompagnata da una carenza delle esperienze tattile, cinestetiche e uditiva per mancanza di cure materne, può compromettere un adeguato sviluppo dell’Io
Nei casi più gravi Quasi totale assenza di comportamenti di segnalazione di richiamo relazionale (pianto, sorriso, vocalizzi) Assenza dei comportamenti di prensione manuale degli oggetti Assenza di una evoluzione locomotoria (strisciamento, mobilità quadrupedica, deambulazione errata); presenza invece degli atti di rivoltamento e dell’atto di sedersi
Nei casi più gravi Assenza di uno sviluppo linguistico adeguato, caratterizzata da un mutismo oppure da linguaggio ecolalico Quasi totale assenza di relazioni umane e scarso processo di differenzazione del sé dalla realtà circostante.