Nuove forme per tutelare il patrimonio L’esperienza dell’Ecomuseo Urbano di Torino.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
ETICA DEL LAVORO Corso: Business analyst Docente: GIOVANDITTI
Advertisements

LA SCUOLA DEL FUTURO: “Indicazioni per il nuovo curricolo”
Istituto “ Fazzini- Mercantini” Grottammare - Ripatransone
“Pianificazione organizzativa e bilancio sociale”
Piano Operativo Nazionale (PON) La Scuola per lo sviluppo 1999 IT 05 1 PO 013 // annualità 2006 Misura 3 - Prevenzione della dispersione scolastica; Azione.
Il Servizio Civile Nazionale
Programmazione, attuazione e monitoraggio degli investimenti pubblici finanziati con le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate e i Fondi strutturali.
Le nuove indicazioni per lIrc nella scuola secondaria di II grado Frosinone, 7 ottobre 2010.
STRUMENTI PER IL GOVERNO DEL PAESAGGIO
Parole di cittadinanza Milano, 29 gennaio Cittadinanza e costituzione Art. 1. Legge 169/2008 Cittadinanza e Costituzione 1. A decorrere dall'inizio.
CITTÀ DI MOGLIANO VENETO Assessorato alle Politiche Sociali Progetto Comunità DIRITTO ALLA PARTECIPAZIONE POLITICA: Le forme di rappresentanza dei cittadini.
grande contenitore nel quale vengono risolti i diversi aspetti del vivere sociale. I singoli individui trovano proprio nell interazione reciproca lo spazio.
Ecomusei e paesaggio rurale
Finalità del programma educativo Fornire opportunità educative ai soggetti in età evolutiva (ragazzi) al fine di costruire una mente multiculturale essere.
L’effetto specchio del paesaggio
Irc arte e quotidianitÀ
Paesaggio = sostantivo latino pagus (villaggio, paese) e dal verbo gerere (costruire, amministrare), culturale = voce verbale colere che significa coltivare.
I musei da strumenti della tutela sono chiamati ad essere, in aggiunta a tutte le altre attività da essi espletate, strumenti di valorizzazione del patrimonio.
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
Motivi da cui può nascere lesigenza di un Patto educativo di corresponsabilità sono: la consapevolezza che una proposta educativa debba essere chiara.
Orientamento narrativo: Una metodologia di orientamento per la scuola
LINEE GUIDA PER LO SVILUPPO DELLE ATTIVITA AGRICOLE NELLALTA PIANURA LOMBARDA - Venerdì 20 novembre Dott. Giorgio Bonalume.
Progettualità europea e discipline allinterno del curricolo prof. Paolo De Marchis – IISS Des Ambrois Progettualità europea e discipline allinterno del.
STRUMENTI Quadri ed Indirizzi metodologici e normativi Le figure pianificatorie Corso di Pianificazione Territoriale Arch. Daniele Ronsivalle Facoltà di.
La memoria delle Alpi. Il progetto La memoria delle Alpi Riguarda lintero arco alpino, dal Mar Ligure al Cantone Ticino E stato finanziato con programmi.
Relazione di sintesi del bilancio Dati generali : Consulente Periodo di svolgimento Data Date degli incontri Ore totali Dati anagrafici: Nome e cognome.
Il significato sociale delle associazioni di promozione sociale: identità diffusa e multiforme Everardo Minardi.
SINTESI FOCUS TEMATICI mattina. INTERIORITÀ E SPIRITUALITÀ Valorizzare la dimensione liturgica nellorizzonte della fede comunitaria, mediante anche il.
Provincia di Padova Pianificazione Territoriale - Urbanistica
LE POLITICHE GIOVANILI La Valle dAosta per i giovani.
Dal Bilancio di Mandato al Bilancio Sociale Modena gennaio 2009 ParteciP.A.
Sebastiano Pulvirenti 1 Prospettive di cittadinanza mediterranea Sebastiano Pulvirenti.
La società della salute COMUNITA MONTANA DEL MUGELLO CHE COSA E: definizione DALLA SANITA (diagnosi- cura- riabilitazione) gli obiettivi della politica.
Questa presentazione è un prodotto del progetto Monumenti Aperti Enti locali.
Il ruolo territoriale degli Osservatori del Paesaggio nellattuazione della Convenzione Europea Corso di Formazione Parchi naturali, aree protette e reti.
La comunicazione di un profilo territoriale a scopo turistico Corso di laurea specialistica in Editoria e Comunicazione Multimediale a.a. 2006/2007 Tesi.
Gallarate e il suo futuro verso il PGT SESSIONI TEMATICHE Il Paesaggio Urbano.
SEMINARIO DI DIREZIONE Verona novembre 2010 Verona Fiere – Palaexpo Viale del lavoro 8 Sessione Welfare: Comunicazioni di Fabio Bastianelli e Roberto.
Scelte urbanistiche e condizioni di vita nelle città
VALORI EUROPEI NEL SISTEMA SCOLASTICO SPAGNOLO PALERMO, 27 Maggio 2005 PROGETTO ESIC VALORI DELL’UNIONE EUROPEA La Unione Europea si fonda sui seguenti.
MATERIA PAESAGGIO: saperi ed esperienze a confronto
Patrimoni-identità Lo sguardo dell’antropologo
Il Piano di Zona: strumento di programmazione del sociale
Playback Theatre “Una storia segue l’altra, come variegate perle di una collana. C’è un filo che le tiene assieme, nascosto, ma percepibile” Jo Salas.
Lezione 15 La politica locale.
CODICE DEI BENI CULTURALI
Il marketing del territorio
Laboratorio Intercomunale di Serracapriola e Chieuti Per la pianificazione partecipata del processo di rigenerazione territoriale e di rivitalizzazione.
DAL VECCHIO AL NUOVO PRG IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE.
Competenza legislativa e funzioni amministrative
Prof. Maurizio Boriani A.A
I.S.I.S G.Natta1 1 “Sicurezza e didattica digitale: gli studenti attori” Prof.ssa Masciaga Francesca Bergamo, 15 maggio 2015 I.S.I.S “G. Natta”
ASSESSORATO ALLA PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO TERRITORIALE
Francesco Maiorano PIST Peucetia: LA MAPPA DI COMUN ITA’
Territorio e Urbanistica
Calcata (Viterbo) è un piccolo comune che, sebbene a soli 40 Km a nord di Roma, è riuscito a conservare intatti i suoi patrimoni storico e naturale. La.
UNA NUOVA OPPORTUNITA’ PER UN INCONTRO TRA SCUOLA E CULTURA PER UN PERCORSO DI ASL NEI LICEI MiBACT E MIUR ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO.
L’ Albergo Diffuso: oggi, ieri e domani Presicce – Palazzo Ducale – 30
LE FAMIGLIE OGGI: COMPITI E PROCESSI DI PROTEZIONE Prof.ssa Paola Bastianoni.
Sintesi lavori della Sessione 5 Le politiche e i servizi per l’accoglienza Un decennio di contrasto alla istituzionalizzazione di bambini e adolescenti.
Pietramontecorvino - Palazzo Ducale Incontro di studio La salvaguardia e la valorizzazione del paesaggio e del patrimonio culturale dei Monti Dauni. Il.
Leader + ( ) Esperienze maturate LEADER + ( )
UN TURISMO CULTURALE DIFFUSO SUL TERRITORIO  sempre più presente  sempre più diffuso ovunque  alimentato dall’editoria turistica  invocato dalle Amministrazioni.
AGESCI - Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani REGIONE MARCHE Nuovo Iter di Fo.Ca. 22 Novembre 2008 Area Formazione Capi.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI ARCHITETTURA IL PSR IN CAMPANIA IL PSR IN CAMPANIA.
Sandro Baraggioli Gabriella Bovone Università del Piemonte Orientale Dipartimento di Ricerca sociale ECOMUSEIECOMUSEI PROGETTI PER IL TERRITORIO Cremona,
RiPARKiamo riPARKiamo Percorso di progettazione partecipata per dare nuova vita al parco di via Nabucco, Baganzola, Parma Comune di Parma.
RILIEVO CRITICO DELL’UNITA’ STRUTTURALE N. E INTERVENTI PROPOSTI RILIEVO CRITICO DELL’UNITA’ STRUTTURALE N. E INTERVENTI PROPOSTI ANALISI DI LIVELLO URBANISTICO/PRE-PROGETTUALE.
CRITERI DI ANIMAZIONE E DI GOVERNO Più: relazioni personali, condivisione e partecipazione Meno ruoli e autorità.
IL DOCUMENTO STRATEGICO PRELIMINARE DELLA VALLE D’AOSTA Nadia Savoini - Luigi Malfa Aosta, 20 marzo 2006.
Transcript della presentazione:

Nuove forme per tutelare il patrimonio L’esperienza dell’Ecomuseo Urbano di Torino

L’esperienza di Torino L’Ecomuseo Urbano di Torino si propone la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici urbani a partire dalle esperienze sviluppatesi nei quartieri.

Una tutela attiva e partecipata E’ una proposta di pratica di una tutela attiva e partecipata del patrimonio culturale, individuato nell’ambiente urbano nel suo complesso. Con un’attenzione prioritaria alle aree periferiche, al patrimonio minore e recente, oggetto di una scarsa ed episodica attenzione da parte degli enti di tutela.

Perché partire dalle periferie Perché esse sono le prime ad essere teatro di rapide trasformazioni urbanistiche e di un’intensa mobilità della popolazione. Per conservare e trasmettere significati e valori, che rischiano di essere posti in ombra o cancellati, avendo come protagonisti e destinatari in primo luogo gli abitanti stessi. Ma non solo loro.

Un museo “diffuso” Non si tratta di “musealizzare” il territorio, ma di dare vita e corpo a un museo diffuso, esteso all’insieme di un territorio e alle molteplici testimonianze presenti al suo interno Non si tratta di “musealizzare” il territorio, ma di dare vita e corpo a un museo diffuso, esteso all’insieme di un territorio e alle molteplici testimonianze presenti al suo interno.

Ecomuseo concepito innanzitutto come un processo sociale, – espressione di una comunità, – posto al servizio del suo sviluppo, sociale, economico e culturale e – capace di rafforzare sentimenti di appartenenza al territorio

Un ecomuseo, molti ecomusei Chiamiamo ecomuseo urbano la somma e il prodotto di molti ecomusei, ciascuno corrispondente a una porzione di territorio storicamente determinato: i borghi, le barriere, i quartieri che ancora hanno un nome, e sono percepiti come unità distinte dai loro abitanti.

Un progetto nato dal basso Il progetto è nato su impulso di gruppi, associazioni, centri di documentazione attivi su un piano “locale”, per raccoglierne le istanze, le proposte, i progetti entro un quadro unitario condiviso.

Perché un Ecomuseo a Torino - le trasformazioni - rappresentare la storia del Novecento - rappresentare la storia del Novecento - una nozione allargata di patrimonio culturale - una nozione allargata di patrimonio culturale - la nuova museologia - la nuova museologia

I “sette pilastri” dell’EUT - accessibilità ai beni culturali - dalla documentazione all’interpretazione partecipata - la tutela attiva e le responsabilità dei singoli - apprendimento cooperativo - patrimonio locale e comunità - apprendimento ricorrente - l’ecomuseo relazionale – identità dinamiche e appartenenze multiple

Il quadro normativo Operiamo in un quadro regionale in cui la legge sugli ecomusei fornisce un riferimento normativo importante e in una situazione provinciale che ha visto quest’ente promuovere una logica ecomuseale a molte realtà.