Ambienti di apprendimento Progettazione delle attività e strumenti
Progettare un ambiente di apprendimento per… Trasferimento di conoscenza? Apprendimento collaborativo? Trasferimento in ambiente virtuale dell’intero percorso curricolare? Supporto alla didattica tradizionale?
Quale livello per il progetto? Di classe? Disciplinare? Di istituto? Di rete?
Un buon ambiente Per progettare un ambiente efficace è necessario tracciare il profilo dell’utente di riferimento: Profilo, demografico, tecnologico, culturale. La descrizione degli strumenti e del suo equipaggiamento. Profilo motivazionale, tipologie di contenuti, curriculum. Profilo dell’interattività. Come si muove, come usa il sito.
Un buon ambiente Navigabilità Utilità attesa Completezza dei contenuti Comprensibilità delle informazioni Efficacia comunicativa Attrattiva grafica Deve possedere sei requisiti(Viscicola, 2000)
Un buon ambiente E’ anche il ridurre la dissonanza tra i materiali presentati e le aspettative E’ fondamentale che ci sia una intrinseca coerenza interna (lessicale, grafica e comportamentale) in tutte le parti del sito Deve essere garantita la permanenza della struttura d’insieme del sito e quindi la reperibilità delle informazioni anche a distanza di tempo
Organizzazione L’organizzazione della struttura ipertestuale è di fondamentale importanza per l’accesso alle informazioni: Alcuni siti privilegiano strutture strette e lunghe (profondità) altre ampie e strette (larghezza).Il primo tipo consente un livello informativo maggiore, il secondo consente di tenere sott’occhio tutta l’organizzazione sin dalla Home Page. Una buona gerarchia è il risultato di un bilanciamento tra ampiezza e profondità
Usabilità Jacob Nielsen (1993) individua cinque requisiti di usabilità per un software: Facilità di apprendimento Efficienza d’uso Facilità di comprensione Reversibilità degli errori Soddisfazione nell’uso
10 errori da evitare nella progettazione (Jacob Nielsen) 1)Uso di frame 2)Uso dell’ultimo grido della tecnologia 3)Testi scorrevoli e animazioni continue 4)URL complicati 5)Pagine orfane 6)Lunghe pagine scorrevoli 7)Carenza di supporti alla navigazione 8)Colori dei link non standard 9)Informazioni scadute 10)Tempo di scaricamento della pagina eccessivamente lunghi.
Contenuti Dopo aver organizzato i collegamenti tra le pagine e quindi aver individuato l’organizzazione dei contenuti che vi si vuol inserire,occorre pensare a come disporre le varie parti all’interno delle singole pagine. E’ consigliabile l’uso di un formato standard per tutte le pagine del sito
I contenuti Sarebbe buona norma utilizzare i colori dell’ente per gli sfondi e i pulsanti delle pagine. Conviene ripetere ovunque il logo e il nome dell’ente. Nella parte bassa della pagina si riportano il nome e l’ di chi ha curato il design del sito e la data di revisione della pagina.
Design d’ambiente… Linee guida L’ambiente on line che si vuole immaginare avrà alcune caratteristiche del mondo scolastico: Tutorato Modularità Flessibilità
Design d’ambiente… Contestualizzazione (aderenza al contesto di vita e professionale) Interazione e apprendimento collaborativi Comunicazione personalizzata
La struttura Consentirà all’utente il massimo controllo dei ritmi e degli stili di apprendimento, il corsista sarà sollecitato a porsi domande e nello stesso tempo a recepire risposte.
Le attività La rete e internet Attività individuali Attività di interazione Attività di collaborazione
La rete e internet E’ un luogo dove si realizzano attività di apprendimento:riflettere,analizzare, discutere,sbagliare e correggersi confrontandosi con il docente tutor ma anche con il gruppo.
Attività individuali Accesso alla biblioteca, ai percorsi di approfondimento, esercitazioni guidate, test di autovalutazione.
Attività di interazione Discussioni in modalità sincrona e asincrona ( – chat- forum)
Attività di collaborazione Accesso ai laboratori virtuali per attività di gruppo.
Strumenti per operare Ogni ambiente di apprendimento on-line ha almeno un’area Forum, dove la comunicazione si articola in varie componenti: Articolazione di una comunità virtuale che si incontra in rete. Condivisione di obiettivi e contenuti. Consulenza e tutoring. Produzione e accumulo di conoscenza “strutturata”in aree dedicate.