Mancinismo e Disprassie

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Transcript della presentazione:

Mancinismo e Disprassie dott. Ivan Di Pierro

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La parola Mancino Latino: - Mancino “Manus” (mano)+ il suffisso “Cus”(portatore di difetti fisici - mutilati/storpi) - Destra “dexter” aggettivo (a destra - favorevole) - Sinistra “sine dextra” (senza mano destra) “sinister” (sinistra/cattivo/traverso) “scaevus” (crudele/maldestro) “levus” (mano sinistra/stupido/sciocco)

“No ser zurdo” spagnolo - traduzione letterale = non essere mancino “Gauche” francese = goffo “Left-handed” inglese = impacciato “Skaios” greco = nefasto “Links” tedesco = maldestro

Il fallimento della pedagogia violenza morale violenza fisica - incitazione - persuasione - dissuasione - colpevolizzazione - umiliazione - autoritarismo - brutalità - proibizione/coercizione (Antica protesi per impostare la scrittura con la mano destra)

Lateralizzazione - Processo neurobiologico di affermazione e stabilizzazione della lateralità cerebrale e corporea attraverso la corrispondenza di un emisfero all’emicorpo opposto/controlaterale (Sistema Crociato). - Processo di adattamento all’ambiente al fine di favorire e rendere più efficienti le azioni umane attraverso riadattamenti prassici spontanei ed intenzionali.

Parallelo-simultaneo 1. Lateralità degli arti. 2. Lateralità degli organi sensoriali (occhio-orecchio). 3. Lateralità degli emisferi cerebrali (l’emisfero sinistro controlla la motricità fine e linguaggio, l’emisfero destro controlla le relazioni spaziali, visive e le sensazioni tattili). EMISFERO SINISTRO Verbale Seriale-sequenziale Temporale Digitale Categoriale Analitico Razionale Deduttivo Intenzionale Routinario Occidentale Maschile EMISfERO DESTRO Non verbale Parallelo-simultaneo Spaziale Analogico Gestaltico Olistico Immaginativo Intuitivo Istintuale Innovativo Orientale Femminile

Comunicazione interemisferica Lo scambio d’informazioni avvengono attraverso un’attività elettrochimica data dai neurotrasmettitori dei neuroni. Le strutture di connessione sono le sinapsi, che hanno la proprietà di eccitare o inibire la connessione. (immagine rappresentativa di una cellula nervosa) La corteccia cerebrale si divide in destro e sinistro, suddivise ognuno in 4 strutture (lobi): - Lobo temporale (associato al linguaggio e pensiero astratto); - Lobo occipitale (associato alla visione); - Lobo parietale (associato a funzioni sensitive, motorie e di orientamento); - Lobo frontale (associato all’attenzione).

Dominanza laterale corrisponde alla dominanza di un emisfero corticale sull’altro, dal momento che rende favorevoli o sfavorevoli i flussi corticali che gestiscono il comportamento. corresponsabile di tutte le azioni umane che impegnano bilateralmente il cervello e il cervelletto. Dando luogo così ad alcuni fenomeni: - migliore specializzazione emisferica; - migliori scambi neurali; - migliore efficienza del sistema crociato; - migliore abilità e primato dell’arto controlaterale rispetto all’opposto; - migliore direzionalità dell’agire umano nello spazio (orizzontale, verticale, obliquo); - migliore esecuzione degli schemi motori e percettivi crociati.

Mappa dei tipi di dominanza laterale 1. Destra primaria (pura). 2. Sinistra primaria (pura, mancinismo puro). 3. Crociata naturale – Arti superiori contro laterali agli arti inferiori. 4. Mista naturale – Dominanza destra o sinistra a seconda delle azioni. 5. Ambidestra naturale – Stessa tendenza ed abilità ad usare indifferentemente i due arti. 6. Sinistra non primaria (incerta, non pura) – Dominanza sinistra sicura con incerta fluenza ed efficacia nelle azioni, incerta organizzazione spazio-temporale, fluenza linguistica variabile. 7. Contrariata – mancinismo contrariato o auto contrariato alla mano (raramente destra contrariata). 8. Con interferenze ed orientata in senso inverso – Dominanza destra o sinistra con interferenze dell’altro arto. 9. In ritardo fisiologico – Dominanza non stabilizzata.

La Dislateralità disturbo di lateralizzazione, dovuto ad una condizione di mancata, ritardata o anomala dominanza laterale. Comporta una criticità di diverso grado, a carico delle azioni umane nello spazio e nel tempo, in particolare su: - direzionalità (orizzontale, verticale, obliqua); - verso (da destra a sinistra, dal basso verso l’alto, ecc.); - rotazioni; - specularità .

Mancinismo e dominanza laterale 1. Mancinismo puro ad alta fluidità verbale, connotato da dominanza sinistra a tutti gli arti (mano, occhio, piede, orecchio), senza esitazioni né interferenze, alta abilità delle funzioni esecutive ed alta fluidità verbale. 2. Mancinismo puro a bassa fluidità verbale, connotato da dominanza sinistra a tutti gli arti (mano, occhio, piede, orecchio), senza esitazioni né interferenze, alta abilità delle funzioni esecutive ma a bassa fluidità verbale. 3. Mancinismo disprassico, connotato da dominanza tendenzialmente sinistra ma con possibili forme miste, o interferenze o orientamenti da destra a sinistra, presenza di disprassie diffuse ed a bassa fluidità verbale.

La disprassia disordine funzionale qualitativo nella esecuzione coordinata di azioni volontarie nel tempo e nello spazio in assenza di impedimenti organici o di deficit sensoriali. Si accompagna a lentezza, difficoltà negli automatismi motori rapidi, nell’integrazione sensoriale e nella grafo-motricità.

linee eziologiche della disprassia Strutture interessate: - SISTEMA NEUROMOTORIO ASCENDENTE E DISCENDENTE dalla corteccia in giù e dalla periferia alla corteccia - CERVELLETTO organo del cervello, nucleo della base che svolge la funzione di “sequenzializzare”c il comportamento LOBI FRONTALI E ZONE MOTORIE

La disprassia DSM IV-R collocata nei disturbi della coordinazione motoria (DCD) ed i criteri diagnostici sono: • marcata difficoltà o ritardo nello sviluppo della coordinazione motoria; • le difficoltà di coordinazione non sono dovute a condizioni mediche patologiche; • le difficoltà interferiscono con l’apprendimento scolastico e sono riscontrabili in tutte le attività quotidiane.

La disprassia ICD-10 disturbo evolutivo specifico della funzione motoria che prevede un quadro caratterizzato da: • difficoltà di coordinazione sin dalle prime fasi di sviluppo e non dipendente da deficit neurosensoriali o neuromotori; • compromissione variabile in funzione all’età; • ritardo nell’acquisizione delle tappe di sviluppo motorio e del linguaggio; • goffaggine nei movimenti; • ritardo nell’ organizzazione di giochi e nel disegno; • presenza di segni neurologici sfumati (a volte); • difficoltà scolastiche e problemi emotivi-comportamentali.

il mancino disprassico La valutazione funzionale Avvertenze e indicazioni Polo SAF (successioni-automatismi-fluidità)

rilevazione della dominanza laterale Mano Piede Occhio Orecchio Lettura, Scrittura, Calcolo Autovalutazione

Questionario di Edinburgh 1971 Mano Questionario di Edinburgh 1971

Piede - far saltare su un piede solo e girarsi su se stesso, poi con l’altra gamba (osservare anche equilibrio ed eleganza); - far dare un calcio ad un pallone (da fermo ed in movimento); - fare un salto complesso (sforbiciata, il soggetto è mancino di piede se lancerà in aria prima la gamba destra, poiché la gamba sinistra deve essere la più veloce a compiere il gesto motorio per evitare la caduta); - far saltellare lungo una linea retta; - far raccogliere palline con il piede.

Occhio 1) guardare dal buco della serratura; 2) usare un cartoncino arrotolato come cannocchiale e guardare l’orizzonte (; 3) guardare in un cartoncino bucato al centro (prendere con due mani e portarlo all’occhio); 4) far finta di scattare una foto chiudendo l’occhio “che non serve”; 5) per capire l’orientamento dello sguardo (tanto importante per la lettura) far disegnare al soggetto un grande cerchio (se lo disegna in segno orario, probabilmente è mancino, se lo disegna in senso antiorario, probabilmente è destro.

Orecchio 1) Portare un orologio all’orecchio; 2) Portare all’orecchio una conchiglia; 3) Avvicinare l’orecchio ad una porta; 4) Verificare a quale orecchio il soggetto fa schermo con la mano alla ricerca del rumore; 5) Prova di ritmo

Lettura, Scrittura, Calcolo - lentezza - esitazione - inciampi - perdita nell’a-capo - sostituzioni - inversioni - sillabazione - smarrimento

Effetti sull’apprendimento - lentezza - esitazione - inciampi - perdita nell’a-capo - sostituzioni - inversioni - sillabazione - smarrimento

- lavoro sinistra/destra - disortografia - non lettura - difficoltà mnemoniche - difficoltà nell’organizzazione del lavoro - alternalza di lentezza e velocità nelle funzioni esecutive - stancabilità, insofferenza, demotivazione - smarrimento nelle sequenze verbali o operative lunghe - errori di natura coordinativa (non logica o culturale) - sillabazione - smarrimento

...Mi sveglio col piede sinistro quello “Giusto” forse già lo sai che a volte la follia sembra l’unica via per la felicità... Morgan “Altrove”