Riabilitazione “Non esistono dati per sostenere che un metodo riabilitativo sia migliore di altri. Ciò che è certo è che il b. con s. di Down ha bisogno.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
RITARDO NELL’APPRENDIMENTO
Advertisements

U.O.A. di NPI Un progetto per i disturbi di apprendimento
F 84 Sindromi da alterazione globale dello sviluppo • F84
In che cosa ritengo di essere capace Come mi giudico in relazione agli altri Quali caratteristiche penso di possedere e che ruolo possono giocare Come.
Isolamento sociale costrutto multidimensionale
PROBLEMI SOCIALI ED EMOTIVI COLLEGATI ALLA DISLESSIA
La diagnosi neuropsicologica: definizione e utilizzo
AIMC La complessità della valutazione Bruno Losito Università Roma Tre AIMC, Convegno nazionale Firma dAutore Roma, 29 Novembre 2008.
RIABILITAZIONE PSICONUTRIZIONALE
Significati dell’esperienza lavorativa
La costruzione dell’identità nel bambino in affido
Incontro con qualche tipo di Ostacolo o di Rallentamento nei Processi di Apprendimento che dovrebbero svolgersi in ambito scolastico familiare sociale.
Abilità Sport Strada chiesa Famiglia Capacità Conoscenze Competenze Scuola Società cittadino uomo.
ABILITA CONOSCENZE CAPACITACOMPETENZE Relazione daiuto.
L'INSEGNANTE SPECIALIZZATO PER LE ATTIVITA' DI SOSTEGNO
L’ATTIVITA’ DIDATTICA
U.O.A. di NPI I disturbi di apprendimento Dott.ssa Paola Cavallo
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (strumento di lavoro)
GIOCHIAMO A PARLARE. PREMESSA la tutela della salute in ambito materno- infantile costituisce un impegno di valenza strategica dei sistemi socio-sanitari.
… QUELLI CHE …insegnano…
Psicoterapia DCA A R Raffi Cesena 2006.
Il progetto educativo La biografia: La storia della persona
LINEE GUIDA PER LINSERIMENTO DI ALUNNI STRANIERI CIRCOLO DIDATTICO DI SPOLTORE.
Disturbo dell’attenzione e Iperattivita’ ADHD
L’esperienza scolastica dei bambini con del22: una proposta di lavoro
Impulsività e autocontrollo Interventi e tecniche metacognitive
Università degli Studi di Trieste Facoltà di Psicologia Corso di Psichiatria Sociale a.a. 2004/2005 La famiglia e il disturbo mentale grave. Un esempio.
PSICOLOGIA DELLA SALUTE L’intervento multidisciplinare in ospedale
Tappe dello sviluppo nel bambino con Sindrome di Down
Modello Assistenziale Pediatrico nel bambino con patologia cronica
MOVIMENTO E APPRENDIMENTO
LA COSCIENZA.
"vuoto di memoria" - errori di ritenzione e riproduzione quando siamo sotto stress - scarsa produttività quando abbiamo qualche problema - "aver la testa.
Stili cognitivi. Funzionamento globale della persona
IL CURRICOLO: MOTIVAZIONE E ORIENTAMENTO I motivi di una scelta Lorientamento è un processo unitario che si inserisce nel contesto educativo come una modalità
Il progetto Il progetto prevede le seguenti fasi: Prove d’ingresso
Indicatori di rischio dei
Laboratorio area psicologica
LA PSICOMOTRICITA’ È uno strumento importante, determinante, sul piano educativo. L’educazione della motricità significa avere una relazione intellettuale.
IL CALICANTO Centro Intergrato per la Cura dei Disturbi dello Spettro Autistico (Anffas - AUSL 1 Massa Carrara)
Che cosa è l’ICF? Acronimo di “International classification of functionning , disability and health” Si tratta della classificazione internazionale del.
1 Corso per esperta in orientamento per le pari opportunità Counseling di supporto.
IL PUPAZZO JONATHAN UN PERCORSO DI LAVORO Insegnante specializzata
I ragazzi che “disturbano”. Per saperne di più…
Istituzioni di linguistica a.a
(DIRETTIVA MINISTERIALE 27 DICEMBRE 2012)
Azienda U.L.S.S. 15 “Alta Padovana” Distretto N. 1 Sud – Est U.O. Materno-Infantile,Età Evolutiva e Famiglia Presentazione del Progetto «LAVORARE INSIEME.
Come si presenta dal punto di vista dei sintomi e segni Ipermotricità.iper-reattività.impulsività Iperattività.disattenzione.
Venerabile Confraternita di Misericordia di Fornacette Centro di Medicina Specialistica e Idrofisioterapia Branca della medicina. Si occupa di PREVENZIONE,
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA DIDATTICA SPECIALE A.A. 2010/11 II Semestre.
TRATTAMENTO MULTIMODALE
RITARDO MENTALE S. DI DOWN. L’intelligenza può essere definita come la capacità di cogliere i nessi tra i vari momenti dell’esperienza processo attivo.
Docente: Mirella Franco
Disturbo dello sviluppo della coordinazione motoria (DCD)
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE PEDAGOGICHE PEDAGOGIA DELLA DISABILITA’ - MODULO A II SEMESTRE Dott.ssa.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA DIDATTICA SPECIALE A.A. 2010/11 II Semestre.
Perché alcuni bambini non funzionano come gli altri?
. COME RAGGIUNGERCI: Da Levante: linea 32 P.za Carignano linea 35 Via Innocenzo IV Da Ponente: linea 35 P.za Carignano È presente un parcheggio a tariffa.
Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze della formazione
ADHD in adolescenza: evoluzione del disturbo
Sviluppo dei bambini sordi
Sviluppo dei bambini ciechi (linguistico) 4
AUTISMO: STRATEGIE - RISORSE E “ATTEGIAMENTO CULTURALE” Ass. “Oltre l’Autismo” e Centro Servizi Autismo C.T.S. Centro Territoriale di Servizi per le disabilità.
GLI INTERVENTI NELLA CLINICA DELLO SVILUPPO.  Presa in carico congiunta  bambino+genitori  Clinici differenti (problema dell’alleanza, delle identificazioni)
L'insegnamento scientifico nella Scuola dell'infanzia
I° Istituto d’Istruzione Superiore “L. DA VINCI – G. GALILEI” “DIRITTI A SCUOLA” – Progetto C Sportello di “ASCOLTO PSICOLOGICO” per gli studenti appartenenti.
DISTRUBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO (DSM IV) SINFROME DA ALTERAZIONE GLOBALE DELLO SVILUPPO PSICOLOGICO (ICD 10) Chiarimenti diagnostici.
Psicologia dell’età evolutiva ISIS EUROPA Prof.ssa Annamaria Caputo.
PROMUOVERE L’INTERSOGGETTIVITA’ NEI BAMBINI CON AUTISMO E DPS CENTRO EDUCATIVO MINORI “Casa Regina Elena, Una carezza per Carla” Pavone, 10/02/2014.
Catanzaro 13 febbraio Famiglia Insegnanti Contesti frequentati Allenatore Amici Interessi Individuo.
Transcript della presentazione:

Riabilitazione “Non esistono dati per sostenere che un metodo riabilitativo sia migliore di altri. Ciò che è certo è che il b. con s. di Down ha bisogno di essere seguito e stimolato: in tale ottica ciascun metodo può essere utile, purché consenta uno sviluppo armonico del bambino e del suo rapporto con i genitori”. Condivisibile ma generico.

Princìpi Se consideriamo il RM come una sindrome psicopatologica complessa caratterizzata da un deficit cognitivo che condiziona l’evoluzione complessiva del soggetto, della sua personalità, del suo comportamento adattivo, dobbiamo affermare che modalità riabilitative basate sull’ esecuzione di compiti non vanno al cuore del problema.

Abilitazione Cercare di lavorare sui meccanismi di base del funzionamento cognitivo in età evolutiva significa favorire uno sviluppo che permetta una migliore qualità della vita. Implica una p.i.c. globale nel senso di comprendere tutti gli interlocutori del processo di sviluppo (bambino, genitori, educatori, insegnanti ecc.)

Presa in carico Cammino che si snoda attraverso momenti conoscitivi diversi: primo incontro, consultazione, osservazione, diagnosi vista in modo evolutivo,valutazione delle potenzialità di sviluppo. Gli eventuali interventi vanno concordati in rapporto ad obiettivi prevedibili, con aspettative realistiche.

Obiettivi generali Favorire l’integrazione sociale, le capacità comunicative e relazionali e NON soltanto le prestazioni. Terapia riabilitativa valutata di volta in volta sul singolo caso e sullo specifico momento evolutivo, in modo mirato, con un inizio e una fine.

Seguire lo sviluppo Seguire l’emergere delle funzioni per valutare se vi è Coerenza o discrepanza tra Q.S./Q.I.(quoziente di sviluppo/intellettivo) e sviluppo delle singole funzioni L’approccio riabilitativo sarà: “educativo globale” se c’è coerenza riabilitativo specifico se c’è discrepanza

L’intervento riabilitativo si differenzia rispetto all’età e a modalità/ contenuti Motricità (FT) Sviluppo psicomotorio Linguaggio Disturbi di apprendimento Disturbi delle relazione

Fisioterapia Non “specifica” perché non vi è un danno delle funzioni motorie: ipotonia (variabile) causa solo ritardo. Counseling: favorire le esperienze sensomotorie in quanto prime modalità per conoscere la realtà in senso cognitivo e affettivo; motricità integrata all’interno di bisogni e desideri: intenzionalità.

Psicomotricità Per definizione dovrebbe tener assieme gli aspetti esecutivi motori e psichici di programmazione, strategie, ma anche desiderio, investimento. Possibili interventi più globali (es.favorire passaggio da gioco sensomotorio a rappresentativo simbolico) o specifici (es.organizzazione visuo-spaziale, prassie)

Logopedia Trattamento di disturbi specifici (v. frequente associazione ipoacusia, problemi fonologici e morfosintattici). In generale favorire lo sviluppo di un linguaggio non soltanto denominativo o di convenzione sociale , ma che serva ad esprimere sentimenti ed emozioni, anche negativi, altrimenti confinati negli agiti (oppositività, chiusura della relazione)

Genitori e riabilitazione Condivisione progetto globale e progetti specifici Presenza fondamentale nel counseling Passaggio di informazioni da parte dei genitori delle conoscenze sul loro bambino e dei “tecnici”di strategie operative rispetto organizzazione e sviluppo di funzioni Mantenimento dei ruoli di ciascuno

Aspetti relazionali Ogni intervento riabilitativo deve tener conto degli aspetti emotivi ed avere anche valenze più o meno importanti di “terapia relazionale” Esistono problemi specifici che richiedono un approccio specifico: secondo dati della letteratura il 57% dei RM medio-lievi si assocerebbe a disturbi psichiatrici

RM e disturbi psichici 1)hp biologico-nosografica: dgn duali comorbilità - squilibri tra neuromediatori : ansia, disturbi dell’umore -insufficiente controllo corticale delle pulsioni: disturbi della condotta 2)hp psicopatologica: dgn consequenziali - dal vissuto quotidiano soggettivo di diversità ed esclusione consegue immagine di sé svalutata, inibizione reattiva ecc.

RM e psicopatologia La difficoltà nella gestione consapevole dei propri strumenti mentali e conoscenze porta ad un difetto di utilizzazione cognitiva e di autoregolazione Un evitamento attivo del contatto doloroso con i propri deficit può indurre/peggiorare la scarsa consapevolezza delle proprie capacità

Fattori di rischio Fallimenti ripetuti portano ad una aspettativa di insuccesso, riduzione della motivazione, evitamenti e rifiuti. Genitore-terapista o all’opposto eccessiva delega a vari operatori per interventi settoriali non integrati Focalizzazione sulle prestazioni e su bisogni e aspettative degli adulti anziché del bambino

Intelletto e affetti “L’unità della sfera intellettiva ed affettiiva è la posizione basilare, la pietra angolare sulla quale deve costruirsi una dottrina dell’insufficienza mentale congenita dell’età infantile” (Vigosky) Sostenere non soltanto lo sviluppo cognitivo ma anche la possibilità di “maneggiare” emozioni e affetti riduce il rischio di patologia psichiatrica.

Progettualità Evitare il rischio di relegare i Down al ruolo di perenni bambini (Peter Pan) Avere ben in mente il nostro ruolo di “accompagnatori” verso il mondo dei grandi, per come e per quanto possibile a ciascuno Aiutarli ad esistere come “soggetti”, con un senso del proprio spazio e del proprio tempo, e non come piccoli “yes man” che si confondono con i loro operatori che si sono autoincaricati di interpretarne i bisogni e sostituirli nelle scelte. (Falso Sé)