Una scuola di tutti e di ciascuno DSA e BES 11 Aprile 2014 Relatrice: Tiziana Bianconi.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I Bisogni Educativi Speciali
Advertisements

DISTURBI SPECIFICI APPRENDIMENTO D.S.A
INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI
Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012
La programmazione per competenze
Le nuove tecnologie come strumento di inclusione
Il Piano di diffusione delle lavagne interattive multimediali
PROGRAMMA CURRICOLARE DIFFERENZIATO.
I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO: LA NORMATIVA PER UNA SCUOLA INCLUSIVA Marco Negri MINISTERO DELLISTRUZIONE, DELLUNIVERSITA E DELLA RICERCA Ufficio.
Workshop 2^fase sui temi della Valutazione. Il Servizio Nazionale di Valutazione come risorsa per il Dirigente scolastico: quadri di riferimento, lettura.
VERSO LA DIDATTICA INCLUSIVA: I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI SU BASE ICF-OMS Prof. Dario Ianes Università di Bolzano.
Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012
PEDAGOGICO-DIDATTICI
I disturbi specifici dell’apprendimento
Lorena Peccolo1 RUOLO E FUNZIONE DEL DIRIGENTE SCOLATICO nellutilizzo delle prove INVALSI.
sensibilizzare e diffondere specifiche conoscenze sulle diverse tipologie di DSA; costruire reti di collaborazione per rilevare e sperimentare strategie.
Strumenti Compensativi nella didattica quotidiana.
Integrazione inclusione Il Bisogno Educativo Speciale BES
1 Servizio programmazione Servizi alla Persona e al cittadino Ufficio Formazione Percorso formativo per i docenti del primo ciclo di istruzione AS
Sintesi ragionata della direttive ministeriali sui BES
INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI Coordinare lintervento di mediatori culturali Fornire consulenza su criticità legate alla integrazione Partecipare a incontri.
P.A.I PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: Gruppo di Sperimentazione
P.O.F. Collegio Docenti elabora C. dI. adotta I consigli di classe attuano.
Direttiva del 27 dicembre MIUR
Organizzazione del curricolo e opportunità di apprendimento
I disturbi specifici dell’apprendimento Definizione, tipologia, normativa, strumenti compensativi 12 aprile 2011.
CONSIDERAZIONI SULLA DIRETTIVA 27/12/2012 C.M. 6/03/2013 e
INDICAZIONI PER I DOCENTI
Come rispondere ai bisogni educativi speciali
BES: ASPETTI NORMATIVI
(DIRETTIVA MINISTERIALE 27 DICEMBRE 2012)
Esempio di PDP Nome e Cognome Data di nascita Classe
STRUMENTI COMPENSATIVIE MISURE DISPENSATIVE
Bisogni Educativi Speciali: work in progress Convegno 11 Aprile 2014 Relatrice: Prof. Tiziana Bianconi.
PQM 2012/2013 LA RELAZIONE FORMATIVA ED EDUCATIVA NEI PROCESSI DI COLLABORAZIONE TRA PARI.
Direttiva del CM 8 del B E S
Il progetto di vita: la funzione del docente
LA NORMATIVA La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla.
CIRC. 27/12/2012 “STRUMENTI D’INTERVENTO PER ALUNNI CON
ALUNNI CON B. E. S. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
“E’ una persona integrata quella che conserva una propria identità diversa dalle altre e con il suo posto nel gruppo”
DALL’INSERIMENTO ALL’INCLUSIONE
Docente neo-immessa in ruolo: prof.ssa Rosa Amato
P IANO A NNUALE D’ I NCLUSIVITÀ ALUNNI Carloforte 09 maggio 2015.
Integrazione sulla parte dedicata ai DSA Strumenti compensativi: sintesi vocale, registratore, programmi di video scrittura, calcolatrice, tabelle, formulari,
- LA COMMISSIONE HA REVISIONATO I CURRICOLI DISCIPLINARI DI ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA, INGLESE, SCIENZE E MATEMATICA, TRAMITE LA COLLABORAZIONE DI DOCENTI.
CTS Centro Territoriale di Supporto per le Nuove Tecnologie e Disabilità Ins. Stefania Caleri.
L'educazione all'uso dei software compensativi
C.M. 48del 31 maggio 2012 ISTRUZIONI A CARATTERE PERMANENTE ESAME DI STATO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE.
CORSO DI FORMAZIONE- PRESUPPOSTI TEORICI PER LA STESURA DI UN PDP
D.S.A. Disturbi Specifici di Apprendimento
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI In una scuola decisa a partire dai bambini, tutti i ragazzi rappresentano casi particolari : tutti hanno le proprie esigenze,
DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO gestione della «normale specialità» Incontro scuola-genitori del 26 ottobre 2015.
IC “GOZZI-OLIVETTI” PRIMARIA
D.S.A. LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.
PAI Piano Annule di Inclusione
Orientamento per il successo scolastico e formativo PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO USR Lombardia 1° incontro – Introduzione.
La normativa Miur per l’inclusione dei BES
La formazione in ingresso per i docenti neoassunti
Bisogni educativi speciale e disabilità
INCLUSIONE E BES.
Direttiva MIUR 27 DICEMBRE 2012 C.M. N° 8 DEL 3 MARZO 2013.
ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI dalla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 alla Circolare Ministeriale n.8, del 6 marzo 2013.
Dott.ssa Antonia Saponaro. LA NORMATIVA SULL’INCLUSIONE SCOLASTICA: LA RISPOSTA DELLA SCUOLA AI “BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI” Dott.ssa Antonia Saponaro.
Art. 3 – Linee guida 1. Gli Uffici Scolastici Regionali, le Istituzioni scolastiche e gli Atenei, per l’attuazione delle disposizioni del presente decreto,
BES Direttiva MiurDirettiva Miur del 27 dicembre 2012del 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento“Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi.
IL DOCENTE TUTOR E LA METODOLOGIA PEER TO PEER
STRUMENTI COMPENSATIVI
Percorso formativo docenti neoassunti 2015/16 Bisogni educativi speciali Barbara Carta.
Transcript della presentazione:

Una scuola di tutti e di ciascuno DSA e BES 11 Aprile 2014 Relatrice: Tiziana Bianconi

Il carattere inclusivo della nostra scuola 2007: linee guida per l’integrazione degli alunni stranieri; 2009: linee guida per l’integrazione degli alunni con disabilità; 2011: linee guida per il diritto allo studio degli alunni con disturbi specifici di apprendimento; 2012: direttiva sui Bes; 2013: chiarimenti sui Bes (C.M. 22/11/2013) prima di tutto un cambiamento culturale

Questioni aperte e criticità Modalità di individuazione dei Bes: difficoltà di apprendimento e gravi difficoltà anche clinicamente fondate e diagnosticabili ma non riconducibili alle previsioni delle leggi n. 104/92 e n.170/2000; rientrano nei Bes tutte quelle situazioni che, pur non certificate, si pongono oltre le ordinarie difficoltà di apprendimento. Difficoltà di gestione del curricolo; elevato grado di competenza richiesto ai docenti.

Ruoli e formazione La complessità gestionale delle classi è un fatto spesso taciuto dall’opinione pubblica e dai media; la direttiva sui Bes ha richiamato l’ attenzione sulla realtà delle nostre scuole e ha posto in primo piano l’esigenza di azioni di formazione a sostegno della professionalità dei docenti; l’inclusione descrive un processo con il quale la scuola cerca di rispondere alle esigenze degli alunni riconsiderando l’organizzazione e l’offerta curricolare.

Organizzazione e offerta curricolare Consigli di classe Collegio dei Docenti Dal Dirigente Scolastico ai Collaboratori Scolastici Ciò significa riappropriarsi dei seguenti strumenti tipici: fare scuola; lavorare insieme; reciproco sostegno…. valori dimenticati di fronte alle urgenze burocratiche, alle formalizzazioni volute da un sistema spesso eccentrico rispetto agli scopi ed alle finalità formative

Il ruolo del territorio I Centri territoriali di supporto Il CRA di Empoli: 2 azioni La consulenza La formazione

Il ruolo del docente L'insegnante cambia posizione: “Da di fronte a di fianco”

Il compagno una risorsa Apprendimento cooperativo

Strumenti facilitanti per tutti - la metacognizione - la didattica per problemi: “come faccio a…?” - la valorizzazione del pensiero divergente (non una ma tante risposte possibili)

Strumenti e strategie specifici: ITALIANO UTILIZZO DI MAPPE PER LO STUDIO E/O PER VERIFICHE

MATERIE DI STUDIO

Strumenti specifici: MATEMATICA RAGIONAMENTO/CALCOLO COSTRUZIONE DI FORMULARI PERSONALI EVITARE LA MEMORIZZAZIONE PROBLEM SOLVING UTILIZZO LIM STRATEGIE SEMPLICI (tavola pitagorica / calcolo)

Gli strumenti Il libro digitale Strumenti digitali di lettura e scrittura: sintesi vocale e la videoscrittura con correttore ortografico Calcolatrice Tabelle, formulari, glossari ecc

Non solo apprendimento…anche relazioni…. Gestire i problemi di comportamento e le relazioni a scuola

Verifica e valutazione degli apprendimenti un processo concordato e trasparente considerare l'iter evolutivo di ogni allievo una valutazione 'costruttiva' le rilevazioni 'informali' l'adattamento della verifica.

FINE