Reazioni avverse ad alimenti hanno raggiunto proporzioni “epidemiche” Una prevenzione primaria (no sensibilizzazione e induzione di tolleranza) è oggi.

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Transcript della presentazione:

Reazioni avverse ad alimenti hanno raggiunto proporzioni “epidemiche” Una prevenzione primaria (no sensibilizzazione e induzione di tolleranza) è oggi possibile Strategie di prevenzione basate sulla dieta per: Allergie alimentari Malattia celiaca

Raccomandazioni dietetiche basate sulle conoscenze disponibili Per tutti i bambini: No diete speciali durante gravidanza e allattamento Allattamento esclusivo al seno preferibile fino a 6, comunque fino a 4 mesi di vita Introduzione cibi solidi preferibile dopo i 6 mesi, in ogni caso dopo i 4 mesi di vita Per coloro ad “alto rischio”: Se una supplementazione e’ necessaria, raccomandata una formula estensivamente idrolizzata per i primi 4 mesi; successivamente vanno alimentati come gli altri bambini.

Introduzione dei solidi e rischio di allergia Non c’è evidenza che il ritardo nell’introduzione nella dieta di alimenti potenzialmente allergizzanti come pesce e uova porti ad una riduzione dello sviluppo di allergia alimentare, sia in bambini considerati a rischio di sviluppare allergie, sia in quelli non a rischio.

Fattori della dieta che influenzano il rischio di celiachia Eta’ di introduzione Quantita’ Allattamento al seno

Introduzione del glutine nela dieta: raccomandazioni Effetto protettivo dell’allattamento al seno: in particolare importanza dell’introduzione del glutine mentre e’ in atto l’allattamento No effetto dell’epoca di introduzione: “window of opportunity” tra il 4° e il 7° mese? Rilevanza della quantita’ (ma non del tipo di alimento contenente glutine)

Quale possibile intervento? Posticipare l’epoca di introduzione del glutine Somministrare piccole quantita’ di glutine nel corso dell’allattamento al seno ?? Introdurre il glutine insieme con molecole “immunomodulanti”

Early nutritional programming of long term health Allattamento al seno: migliore regolazione del senso di sazietà, meno proteine, migliore qualità dei grassi, più carboidrati non digeribili Con l’introduzione dei solidi i grassi scendono del 30-50% dell’energia totale: eccesso di proteine associato con obesità fin dalla prima infanzia Quantità di grasso non è associata con obesità, ma con qualità lipoproteine del siero L’assunzione precoce di fibre con la dieta ha effetti benefici sulla salute Crescita rapida, a qualsiasi regime alimentare, si associa a peggiore outcome di salute e va perciò prevenuta

Conclusioni Le modalità di introduzione degli alimenti nel primo anno di vita possono avere profonda influenza sull’outcome della risposta immune specifica e su patologie correlate Studi prospettici, in particolare in gruppi a rischio, sono indispensabili per disegnare efficaci strategie di prevenzione