LA MATERIA PERCORSO DI SCIENZE NELLA CLASSE TERZA DEL PLESSO DI “ROCCO CARABBA” SECONDO CIRCOLO DIDATTICO DI LANCIANO A.S.2009/2010.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Un viaggio nei secoli e nello spazio al di là dell'osservazione:
Advertisements

Teaching Science in Europe
II INCONTRO Madre Teresa di Calcutta
LABORATORIO SCIENTIFICO
IN CLASSE PRIMA consideriamo fondamentale, per creare un buon ambiente e un clima di vero apprendimento, la costruzione di una sana relazione: insegnanti/alunni.
Che cosa è la Scienza? La parola scienza deriva dal Latino scientia che significa conoscenza. Scienza indica un insieme di conoscenze acquisite seguendo.
CURRICOLO D’ISTITUTO IPOTESI DI LAVORO ZELO BUON PERSICO.
A cura di: Ilaria Anedda
Definiamo la proto- matematica:
ISTITUTO SUPERIORE DI II GRADO “A. VOLTA” ESPERIENZE DI LABORATORIO
Quadro di riferimento INValSI Scienze I livelli di competenza
DAVANTI ALLO STUPORE DEL CREATO
Formazione sul campo: presentazione esperienze Pescara, 10 settembre 2012.
Come coinvolgere i bambini in un’indagine statistica
CI SIAMO CHIESTI…. COSA SARA MAI QUESTA STATISTICA?? E COSA SCOPRIREMO???
3 PROGETTO NUMERI GIOCHIAMO CON I NUMERI E LE FORME GEOMETRICHE
AIF – ANISN - DDSCI MIGLIORAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI DI BASE MODULO SCIENZE 10 marzo 2006.
PROGETTO DI EDUCAZIONE SCIENTIFICA
METODO SPERIMENTALE Galileo è considerato l’inventore del metodo sperimentale. Lo studioso deve prima di tutto osservare i fenomeni naturali considerando.
Relazione finale gruppo verticale sull’energia
COME SONO FATTI I MATERIALI
Piccoli esperimenti “casalinghi”
GIOCO DI RUOLO Attività per il superamento delle difficoltà nella comunicazione e nella relazione Classe 2D.
Quindi possiamo dire che il geologo è uno scienziato
53° C.D. Laboratorio Scientifico Laboratorio realizzato con i Fondi PON FESR Il Referente Il Dirigente Scolastico Carmela Secondulfo Anna Spina.
( qualche riflessione )
Istituto Comprensivo “F. Jovine” - Scuola Secondaria di I grado
Restituzione questionario
Io e la matematica.
La biologia (da bios = vita e logos = conoscenza, studio)
Il metodo sperimentale
Il mio rapporto con la Geometria
ANCHE I GENITORI VANNO A SCUOLA!
COME SI SCRIVE UN ARTICOLO DI GIORNALE
Corso di Bioastronomia Testo Consigliato 2007/08 3A 3B / 3C 3D Astrobiologia Corso di Bioastronomia Testo Consigliato 2007/08 3A 3B / 3C 3D Astrobiologia.
_ ___ _ ______ _ _ _________.
NOME: ANTHONY COGNOME: CIAMBELLI ETA : 26 ANNI TITOLO DI STUDIO : Laurea in ingegneria delle telecomunicazioni.
Motivazione allo studio
INTRODUZIONE Progetto: Costruzione di una sceneggiatura su
GIOCHIAMO A FARE GLI SCIENZIATI
Piano ISS Insegnare Scienze Sperimentali Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia.
Metodi a confronto... Metodo baconiano; Metodo galileiano;
GLI ALUNNI DELLA I SEZ A I.C. D’ANGIO’ TRECASE
LABORATORIO SIFI ANNO SCOLASTICO 2005/06 CLASSE 1^Css.
Quando entra a far parte della vita reale
Classe Terza Ho recitato Mi sono divertito Ho fatto Ho imparato
IO E LA MATEMATICA.
LABORATORIO DEL SAPERE SCIENTIFICO “PROGETTO ACQUA”
Il Metodo Scientifico.
Grottaferrata 24 marzo 2015 Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio di applicazione delle Indicazioni Nazionali Gestire il cambiamento.
Programmazione attività di comprensione nel secondo ciclo della scuola primaria classe quarta Dalle indicazioni Obiettivi di apprendimento al termine.
Mappe, schemi, modelli nostri alleati
I Fantastici quattro….
LE SCIENZE INTEGRATE della natura La materia Vivente non vivente
PROGETTO CENTOPENNE QUESTIONARIO CLASSE 2B SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO PRANDONI TORNO (CO)
Ciascuno di noi ha, dunque, la sua storia...io vi racconto la mia...
PASSEGGIANDO NEL TEMPO
Il Metodo Scientifico.
Alcuni spunti di riflessione sulla didattica della matematica.
«Lavorare per competenze» corso di formazione in rete sulle Indicazioni Nazionali per il curricolo seconda annualità ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “G. Verdi.
Laboratori del Sapere Scientifico Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema.
UNIVERSITA’ DELLA CALABRIA Corso di laurea magistrale in Scienze della Formazione Primaria Fondamenti e didattica della fisica Professoressa Studentessa.
PROGETTO CO-META Laboratorio scientifico Scuola media Leonardo Da Vinci Giulia Grasso – Aurora La Piana (IV CS) Irene Mazzara – Annachiara Nizzari (III.
UN METODO DI STUDIO PER SFRUTTARE LE POTENZIALITA ' Prima fase: LA MOTIVAZIONE Seconda fase: L'ATTENZIONE Terza fase: L'INTERAZIONE.
ORIENTARSI SULLE CARTE
DISCIPLINE SCIENTIFICHE E TIC Competenze che si vogliono mettere in atto Materiali e strumenti Descrizione dell’attività Osservazioni e riflessioni PNSD.
I laboratori di Matematica ITCG “E. Fermi”, Pontedera.
Il metodo sperimentale
CREO UNA MAPPA Utilizzo delle mappe concettuali nelle materie di studio alle scuole primarie.
Transcript della presentazione:

LA MATERIA PERCORSO DI SCIENZE NELLA CLASSE TERZA DEL PLESSO DI “ROCCO CARABBA” SECONDO CIRCOLO DIDATTICO DI LANCIANO A.S.2009/2010

“Sappiamo bene quanta poca luce la scienza abbia saputo proiettare sin qui sull’enigma di questo mondo e non c’è chiacchiera di filosofi che possa cambiare questa realtà;solo proseguendo pazientemente il lavoro indefesso che tutto subordina alla ricerca della certezza si può produrre a poco a poco un mutamento. Quando il viandante canta nell’oscurità,rinnega la propria apprensione,ma non per questo vede più chiaro .” SIGMUND FREUD

Prima fase del percorso

Presentazione di un questionario relativo al percorso

Tabulazione dei dati emersi dal questionario 12 alunni rispondono sì alla prima domanda / 2 rispondono in parte 6 alunni rispondono sì alla seconda domanda / 8 rispondono no All’opzione a) 6 alunni rispondono sì / 8 rispondono no All’opzione b) 6 rispondono sì / 2 sì e no / 2 no / 2 forse Alla terza domanda hanno risposto che avrebbero ricordato più cose ,avrebbero approfondito l’argomento,si sarebbero divertiti di più. Alla quarta domanda la maggioranza degli alunni ha risposto che lo studio sul libro non li soddisfa. Un’alunna ha risposto che sicuramente ricorderà informazioni precise,ma non riuscirà “ a verificare se un’ipotesi letta su un libro è veramente possibile “. 1 alunno ha risposto che gli piaceva studiare ,ma anche fare il percorso di ricerca-azione Alla quinta domanda 11 alunni hanno risposto sì /2 no /1 Forse Alla sesta domanda 9 alunni hanno risposto sì /1 no /4 forse

BRAINSTORMING PER LA CREAZIONE DELLA MAPPA SULLA” MATERIA”

OBIETTIVI DEL PERCORSO POTENZIARE LA CAPACITA’ DI CAPIRE COSA C’E’ INTORNO A NOI E DI COMPRENDERE COME FUNZIONA. CONOSCERE ATTRAVERSO I CINQUE SENSI. AFFRONTARE UN FENOMENO CON ATTEGGIAMENTO SCIENTIFICO. COSTRUIRE COMPETENZE SCIENTIFICHE. SPERIMENTARE PER CONOSCERE. DOCUMENTARE PER RICORDARE. UTILIZZARE DEI MODELLI PER NARRARE I FENOMENI E I PROCESSI.

OSSERVAZIONE DEGLI OGGETTI INTORNO A NOI

I CINQUE SENSI CI AIUTANO A CONOSCERE LA REALTA’

CHE COSA E’ UN FENOMENO

L’ATTEGGIAMENTO GIUSTO PER AFFRONTARE L’OSSERVAZIONE SCIENTIFICA

L’OSSERVAZIONE SCIENTIFICA SUPPORTATA DAGLI ESPERIMENTI OGNI ESPERIMENTO CONDOTTO IN CLASSE SEGUE UN PROTOCOLLO CHE PERMETTE AGLI ALUNNI DI ARRIVARE ALLA NARRAZIONE CON PIU’ FACILITA’. SI PARTE DALL’OSSERVAZIONE SI INDIVIDUA IL PROBLEMA SI PONE LA DOMANDA SI FORMULANO LE IPOTESI SI VERIFICANO LE IPOTESI ATTRAVERSO L A SPERIMENTAZIONE SI REGISTRANO I RISULTATI SI GIUNGE ALLA CONCLUSIONE CHE RAPPRESENTA IL CONCETTO SCIENTIFICO.

LA NARRAZIONE LA RICERCA SCIENTIFICA SI AVVALE DELLA DOCUMENTAZIONE CHE PUO’ ESSERE GRAFICA,FOTOGRAFICA,VIDEO GRAFICA. TALI METODICHE PERMETTONO AGLI ALUNNI DI AIUTARSI NEL RICORDO DI ATTIVITA’ E SPERIMENTAZIONI. IL PRENDERE APPUNTI DURANTE L’ESECUZIONE DI UN ESPERIMENTO ASSICURA LA FISSAZIONE DI MOMENTI CHE POSSONO ESSERE DIVERSI DA ALUNNO AD ALUNNO,MA LI AIUTERA’ A RIPENSARE A COSE CHE POTREBBERO ESSERE SFUGGITE . CIASCUN ALUNNO FISSA MOMENTI DIVERSI CHE RICONSIDERATI NEL GRUPPO APRONO NUOVI ORIZZONTI.

MODELLI DI NARRAZIONE DISEGNARE,FOTOGRAFARE O SCRIVERE I MATERIALI ,LE SOSTANZE,GLI OGGETTI CHE OCCORRONO PER REALIZZARE L’ESPERIMENTO. REGISTRARE PASSO PASSO I MOMENTI DI PREPARAZIONE . REGISTRARE PASSO PASSO L’ESECUZIONE DELL’ESPERIMENTO. PORSI LE DOMANDE:”CHE COSA NOTI?” “CHE COSA E’ SUCCESSO?” SCRIVERE LA CONCLUSIONE CHE PORTERA’ AL SUO INTERNO LA DEFINIZIONE O LA LEGGE CHE STAVAMO CERCANDO .

STORY BOARD DEL PERCORSO EFFETTUATO NELLA CLASSE TERZA A DI “ROCCO CARABBA” SECONDO CIRCOLO DIDATTICO DI LANCIANO COSTRUZIONE DI UNA MAPPA CHE SPIEGHI COSA SI INTENDE PER “MATERIA”. SCOPERTA CHE TUTTO CIO’ CHE CI CIRCONDA E’ “MATERIA” ATTRAVERSO L’USO DEI CINQUE SENSI. ALCUNE CONSIDERAZIONI SULLA STORIA DELLA RICERCA SCIENTIFICA. MAPPA CHE SPIEGHI LA PAROLA “FENOMENO”. IL COMPORTAMENTO GIUSTO DA ADOTTARE SE SI VUOLE ESSERE DEI RICERCATORI. MAPPA CHE SUDDIVIDE IL MONDO NATURALE IN : VIVENTI E NON VIVENTI ,PER GIUNGERE ALLA CONCLUSIONE CHE LA MATERIA SI SUDDIVIDE IN :ORGANICA ED INORGANICA. OSSERVAZIONE DELLE CARATTERISTICHE FONDAMENTALI DELLA MATERIA : VOLUME ,MASSA,COSTITUENTI . GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA : SOLIDO,LIQUIDO,GASSOSO. LE PROPRIETA’ DELLA MATERIA . CAMBIAMENTI DI STATO DELLA MATERIA.

PER LA TRASVERSALITA’ TRA LE DISCIPLINE UN TESTO PER SPIEGARE AD UN ALIENO COSA SIGNIFICA “MATERIA”

PROTOCOLLO PER LA PREPARAZIONE DI UN ESPERIMENTO OCCORRENTE :I MATERIALI E GLI STRUMENTI. ESECUZIONE :ELENCO DELLE AZIONI DA COMPIERE. RIFLESSIONE : DOMANDE DA PORSI “CHE COSA E’ SUCCESSO ?” “CHE COSA NOTI ?” CONCLUSIONE : LA DEFINIZIONE O LA LEGGE .

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DI UN ESPERIMENTO CONDOTTO IN CLASSE SUI CAMBIAMENTI DI STATO DI GAS SOTTOPOSTI A CALORE. MATERIALI OCCORRENTI:PALLONCINO,BARATTOLINO,ACQUA,CIOTOLA DI METALLO GRANDE,CIOTOLA DI METALLO PICCOLA,TRESPOLO,ACCENDINO,CANDELE.

FASI DELL’ESPERIMENTO

FILASTROCCA SUL LABORATORIO FARE SCIENZE MI PIACE PERCHE’ IO IMPARO INSIEME A TE . LE COSE DELLA VITA CHE NON SO PRIMA O POI LE SCOPRIRO’. POSSO SBAGLIARE QUALCHE VOLTA MA RITENTANDO MI DA’ UNA SVOLTA . LARGA LA FOGLIA ,STRETTA LA VIA VENIRE A SCUOLA…CHE ALLEGRIA ! GLI ALUNNI DI TERZA A