Percorsi di lettura del testo Anna Rezzara (a cura di) (2004), Dalla scienza pedagogica alla clinica della formazione, Milano, FrancoAngeli a cura di Paola Marcialis
I quattro percorsi: 1- Riccardo Massa, il clinico della formazione 2 - Riccardo Massa, il protagonista di un’avventura pedagogica 3 – Riccardo Massa, il filosofo dell’educazione 4 – Riccardo Massa, il teorico della scuola
Sala dei Misteri di Pompei
1- Riccardo Massa, il clinico della formazione I testi connessi: Massa, La clinica della formazione, pp. 135-162 Franza, Il clinico della formazione, pp. 91-114 (Franza Angelo (1993), Giovani satiri e vecchi sileni, Milano, Unicopli, pp. 43-48)
1- Riccardo Massa, il clinico della formazione La figura del rispecchiamento (Villa dei Misteri di Pompei - il giovane satiro che si specchia nella coppa e vede riflessa l’immagine della maschera del maestro da giovane, tenuta da un allievo iniziato e il maestro, il vecchio sileno, che guarda altrove – o dello sguardo accogliente e valorizzante, che simbolizza la relazione feconda allievo-maestro, dove il primo aiuta a diventare ciò che è il secondo) La figura del chiasmo (l’incrocio retorico che consente di scoprire il nuovo, attraverso le relazioni interne che il linguaggio mette in campo. L’educando diventerà educatore in forza dell’educando che è stato e in forza dell’educatore che l’ha affiancato) La clinica della formazione come messa in asse dei quattro tipi di “lateres” (mattoni, o la latenza affettiva delle emozioni e degli affetti, la latenza referenziale del contesto, la latenza cognitiva delle teorie del mondo e la latenza pedagogica delle strategie educative) per tematizzare il mondo della formazione e il suo rapporto con il mondo della vita. Incrocio mondo della formazione/mondo della vita e dialettica tra azione formativa e progettazione formativa (scarti, incidenze, discrepanze; loro conoscibilità e loro significati latenti)
2 - Riccardo Massa, il protagonista di un’avventura pedagogica I testi connessi: Cappa, Verso una nuova creatività pedagogica. Intervista a Massa, pp. 195-204 Bertolini, L’avventura pedagogica di Riccardo Massa, pp. 39-54
2 - Riccardo Massa, il protagonista di un’avventura pedagogica Arcipelago professionale del mondo della formazione (insegnante, educatore, formatore) Creatività pedagogica: padroneggiare un dispositivo strategico complesso, volto a istituire il campo dell’esperienza educativa (creare dei contesti di esperienza, mondi vitali di secondo livello, occasioni di esperienza o rielaborazione dei vissuti) La prospettiva con cui Bertolini rilegge Massa, o i suoi concetti chiave: Avventura (autenticità; dispositivo di identità e adattamento, diversificazione e integrazione; trasgressione; avventura dei corpi e delle idee; …)
2 - Riccardo Massa, il protagonista di un’avventura pedagogica (continua) La prospettiva con cui Bertolini rilegge Massa, o i suoi concetti chiave: Problematicità (complessità di sé; incroci e opposizioni interne tra affettivo e cognitivo; soggettività debole o consapevolezza della propria storicità; …) Corpo (nei suoi lati esistenziali e teoretici; valore politico del corpo; corpo e anima; corpo come apertura al mondo; rispetto di sé e dell’altro; …)
2 - Riccardo Massa, il protagonista di un’avventura pedagogica (continua) La prospettiva con cui Bertolini rilegge Massa, o i suoi concetti chiave: Scandalo (provocare indignazione; scandalo come strumento di lotta: vedi “la morte della pedagogia”; morte dell’infanzia, del gioco, …) Ricerca (ricerca educativa, anche fuori dalle scuole, dignità alla ricerca pedagogica nell’ambito delle scienze umane e sociali, ricerca non quantitativa; ricerca clinica capace di comprendere la concretezza della situazione; ricerca che spazia nelle scienze dell’educazione e che contribuisce in modo rilevante a comprendere l’esperienza educativa, …) Ovvero, ricerca come avventura pedagogica
3 – Riccardo Massa, il filosofo dell’educazione I testi connessi: Franco Cambi, Il filosofo dell’educazione, pp. 77-89 Riccardo Massa, Da una epistemologia pedagogica alla clinica della formazione, pp. 163-171
3 – Riccardo Massa, il filosofo dell’educazione Il bagaglio di Massa secondo Cambi: Strutturalismo francese (Althusser, Foucault, Lacan, Bachelard – ripensare le scienze umane) Antipedagogia del ’68 (decostruzione della pedagogia e sua “fine” – educare e/o istruire e ricostruzione della pedagogia – prospettiva genealogica e clinica) Marxismo (Althusser e la materialità) La produzione scientifica di Massa secondo Cambi: Teorica (sui tre assi del suo bagaglio. Esempio: Educare o istruire? 1987) Sul campo(ricerca sul campo educativo. Esempio: Linee di fuga, 1898)
3 – Riccardo Massa, il filosofo dell’educazione Filosofia dell’educazione per Massa (sempre secondo Cambi) = dispositivo trasversale di riflessività e principio della formazione; luogo di tutela teorica e di riprogettazione della teoreticità della pedagogia. Filosofia orientativa piuttosto che prescrittiva Filosofia dell’educazione per Cambi = metariflessività (epistemologia + axiologia= rigore; ontologia + saggismo = problematizzazione critica – Pedagogia per Cambi = riflessività )
3 – Riccardo Massa, il filosofo dell’educazione Gli autori di Massa secondo Cambi: Althusser o del materialismo epistemologico (materialità per la scienza pedagogica – anche se per Massa sarà scienza di una prassi “in situazione”; scientificità teorico-pratica; rottura epistemologica; epistemologia come guida all’azione) Foucault o dello strutturalismo genealogico (fronte della materialità educativa che assume e rilegge corpi e loro procedure di controllo; dispositivi, tra cui anche “la cura di sé”) Freud o della dimensione clinica ed ermeneutica (fronte della materialità educativa dell’inconscio, delle pulsioni dei soggetti, del “nascosto” in educazione
3 – Riccardo Massa, il filosofo dell’educazione I quattro nodi: Epistemologia (epistemologizzazione della pedagogia, affare storicamente sempre aperto, proprio perché l’esperienza educativa è storicamente determinata) Soggetto (il soggetto è corpo sociale costituito da pratiche ed è corpo libidico: la clinica della formazione ne tiene conto, costruendo una ragione sociale a partire dalle emozioni e tenendo conto del suo “essere in situazione”) Formazione (avventura individuale e tipizzazione del dispositivo) Relazione educativa (riletta alla luce clinica che la formazione richiede) Massa allora è una sorta di guida per la complessità, per l’interpretazione, per la formazione
3 – Riccardo Massa, il filosofo dell’educazione Tracce per la ricostruzione: Il pensiero sintomale (ermeneutica della latenza nel sapere educativo) Pedagogia come teatro senza autore Materialità educativa Rapporto filosofia dell’educazione/pedagogia (prassi di demarcazione “capace di istituire le condizioni preliminari di possibilità della pratica pedagogica come pratica scientifica”) Clinica della formazione come analisi ermeneutica, giocata tra testo e linguaggio, sull’individuazione di dispositivi strutturali all’interno di determinate narrazioni linguistiche, sulla scorta ma anche oltre, della lettura sintomale di Althusser.
4 – Riccardo Massa, il teorico della scuola I testi connessi: Franco Frabboni, Il teorico della scuola, pp. 115-122 Riccardo Massa, Aprire al mondo: la scuola come spazio di vita, pp. 173-193
4 – Riccardo Massa, il teorico della scuola Formazione come risorsa economico-sociale Formazione come risorsa umana e culturale La scuola come luogo del lifelong learning
4 – Riccardo Massa, il teorico della scuola Le posizioni in campo: o dei 9 accenti e 1 questione scoperta (“forma pedagogica in cui insegnanti e ragazzi si trovano immersi” e la “struttura incorporea”) Educare o istruire? (Falsa alternativa) La scuola come dispositivo pedagogico (3 dimensioni – dispositivo come ambito di produzione di effetti determinati) La scuola come apertura al mondo (i vari mondi) Vita scolastica e vita sociale (modelli diversi di relazione) Il compito della scuola (Missione istituzionale o l’apertura al mondo, oltre la sua forma-scuola) La scuola come teatro (la messa in scena educativa)