A.A Corso di Politica Sociale Maria Letizia Pruna Decima lezione Le politiche sanitarie: i concetti fondamentali
Il sistema sanitario E’ l’insieme delle istituzioni, degli attori e delle risorse – umane e materiali – che concorrono alla promozione, recupero e mantenimento della salute dei cittadini (e degli animali).
Le componenti del sistema La domanda di salute e di cura espressa dalla popolazione, diversamente esposta ai rischi di malattia, infortunio, riduzione del benessere La produzione e distribuzione di prestazioni sanitarie (l’offerta di servizi per la salute) Le politiche sanitarie e il finanziamento del sistema Occorre considerare che le diverse componenti del sistema non hanno sempre interessi e obiettivi coincidenti, pertanto il funzionamento del sistema non sempre è coerente e armonico, ma spesso contraddittorio e generatore di conflitti.
Le attività principali 1. Prevenzione primaria: eliminazione o riduzione delle cause di insorgenza delle malattie e dei possibili fattori di rischio per la salute; 2. Prevenzione secondaria: individuazione delle malattie in fase precoce e arresto dell’evoluzione; 3. Diagnosi e cura: identificazione delle cause delle malattie, rimozione dello stato patologico o ritardo del decorso; 4. Riabilitazione : recupero delle capacità funzionali compromesse da malattia o infortunio e contrasto della cronicità.
Lo stato di salute Lo stato di salute dei cittadini non dipende solo dal buon funzionamento del sistema sanitario. Sono molti i fattori che incidono (positivamente o negativamente) sulle condizioni di salute delle persone. E le condizioni di salute possono determinare profondi cambiamenti nella vita degli individui.
I fattori che incidono sullo stato di salute Patrimonio genetico Fattori ambientali Fattori socio- culturali (stili di vita) Fattori economico- produttivi Accesso ai servizi sanitari
I fattori ambientali
Abitudini alimentari, stili di vita
Fattori economico-produttivi
Salute ≠ Sanità La salute non è più, come in passato, sinonimo di sanità, quindi spendere di più per la sanità non significa necessariamente migliorare lo stato di salute degli individui. Ad esempio, nei confronti delle malattie cronico-degenerative (come tumori e patologie cardio-vascolari), che costituiscono il 70% delle cause di morte nelle società industriali, l’unico rimedio realmente efficace è l’eliminazione dei fattori di rischio, vale a dire il cambiamento degli stili di vita e dei modelli di produzione e consumo. La medicina può fare ben poco contro queste malattie: interviene solo per rallentarne il decorso e attenuare i danni. Il sistema sanitario, invece, può farsi promotore presso i decisori politici di “politiche sane”, nella produzione, nei trasporti, nell’energia, nell’alimentazione, nell’agricoltura, nel commercio.
I parametri di valutazione Un sistema sanitario si può valutare sulla base di quattro parametri principali: Efficienza Efficacia Costo Equità
L’efficienza E’ data dal rapporto tra prestazioni e risorse (output/input), cioè riguarda l’impiego economico delle risorse nel processo di produzione dei servizi per la salute. E’ misurata dal numero di prestazioni realizzate da un’unità di fattore produttivo utilizzato (es.: il numero di visite per ora di lavoro di un medico, in numero di ricoveri annui per posto/letto).
L’efficacia E’ data dal rapporto tra salute e prestazioni (outcome/output), cioè misura il contributo dei servizi sanitari al miglioramento dello stato di salute. Individua quindi il miglioramento delle condizioni di salute in seguito al consumo di una prestazione sanitaria (es.: la riduzione delle morti per tumore al seno grazie all’introduzione di screening periodici).
Il costo L’indicatore principale è rappresentato dalla spesa sanitaria totale pro-capite (Fonti: ISTAT, Ministero Salute)
L’equità È misurata in base all’uguaglianza delle condizioni effettive di accesso alle cure sanitarie. E’ dimostrato che la salute non dipende solo dal servizio sanitario ma è la risultante di molti fattori concomitanti (le condizioni lavorative, l’ambiente, gli stili di vita, ecc.); dunque a fronte di differenti esposizioni al rischio di compromissione della salute, devono essere garantiti proporzionali ricorsi alle prestazioni sanitarie.
L’identità economica del sistema sanitario Va ricordato che anche quando un sistema sanitario non produce salute produce comunque redditi. Come in altri settori economici, infatti, le risorse impiegate generano redditi per coloro che prestano i servizi: stipendi (e redditi aggiuntivi e/o diversi) per medici, infermieri, tecnici, profitti per le industrie farmaceutiche e le farmacie, le case di cura e le cliniche private, ecc.).