ECONOMIA TOSCANA TRA CICLO E TREND tendenze, mutamenti in atto e politiche A lessandro Petretto IRPETIstituto Regionale Programmazione Economica Toscana IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana
IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana ECONOMIE UE E ITALIA di fronte alla ripresa Nel 2003 l’attività economica di Eurolandia ha ristagnato: PIL +0,4%, soprattutto il 1° semestre è stato di netta recessione Il 2003 in Italia PIL +0,3%: 1° semestre di contrazione, 3° trimestre in lieve crescita, in frenata l’ultimo trimestre, soprattutto l’industria 1° trimestre 2004: si registra una crescita del PIL più incoraggiante. Anche l’attività industriale sembra in ripresa dai dati di aprile. Nel 2004 si stima una crescita degli scambi internazionali del 7% previsioni di crescita dell’export italiano
IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana ECONOMIE UE E ITALIA: la crescita potenziale La crisi recessiva del prodotto effettivo di Eurolandia e Italia si colloca in una fase (gli anni ’90 e i primi anni 2000) di crescita potenziale rallentata rispetto agli USA Nel medio termine in USA è del 3,5%, in Eurolandia non oltre il 2% CAUSE: scarso incremento e invecchiamento della popolazione basso ritmo di crescita della produttività del lavoro +0,9% ( ), +1,9% ( ): -deboli investimenti in tecnologie -rigidità dei mercati e scarsi concorrenza -vincoli normativi e amministrativi -bassa attività di ricerca pubblica e soprattutto privata Questi elementi di debolezza appaiono più evidenti in Italia
IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana L’ECONOMIA TOSCANA recessione e crescita potenziale Macroeconomia 2003 recessione (crescita zero) andamento negativo dell’export CAUSE: 1. Apprezzamento dell’euro (dal %) 90% della caduta dell’export 2. Bassa crescita dei partners di Eurolandia 3. Accresciuta competitività dei paesi concorrenti (Asia in particolare) Microeconomia analisi più articolata la specializzazione produttiva della regione spiega la peggiore prestazione dell’export rispetto al dato nazionale, ma emergono anche fattori più strutturali di debolezza del tessuto economico, mentre, d’altra parte, si registrano andamenti del sistema delle imprese e di alcuni settori tenuta e vivacità dell’economia toscana Le politiche per la crescita del prodotto potenziale Le politiche per la crescita del prodotto potenziale
IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana LE POLITICHE REGIONALI: Il quadro generale PATTO per lo sviluppo Obbiettivi DPEF PSIRT Rigidità e vincoli della finanza pubblica
IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana LE POLITICHE REGIONALI: Il Patto per lo sviluppo Gli obiettivi posti dal vertice di Lisbona (performance misurabili) su occupabilità, -occupabilità, -valorizzazione e qualificazione del fattore lavoro -costruzione della società della conoscenza 14 specifiche aree progettuali raggruppabili in: - Istruzione, formazione e welfare - Infrastrutture materiali e immateriali (innovazione, tecnologia e ricerca) - Efficienza, innovazione della P. A. e federalismo - Struttura produttiva toscana (distretti) e competitività dei territori
IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana SPECIFICITÀ E CRITICITÀ DELLA TOSCANA: confronto di alcuni indicatori, Toscana = 100 LombardiaVenetoEmilia % Occupati con laurea % Assunzione laureati Disoccupazione giovanile 7359 Occupazione femminile Produttività del lavoro R&S, Addetti x1000 ab. R&S, Spesa PA R&S, Spesa imprese Export prodotti “avanzati” su PIL
IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana PRODUTTIVITÀ, NUOVE TECNOLOGIE (ICT) e distretti toscani Ricerche empiriche Ricerche empiriche (B.I., OECD, ecc.) il rallentamento dell’economia non è attribuibile alla crisi del modello distrettuale, ma la specializzazione merceologica li sottopone alla concorrenza internazionale nella fascia medio-bassa dei prodotti l’adozione di nuove tecnologie dimensione e l’appartenenza ad un distretto non cambia significativamente il quadro ricerche microeconomiche Tuttavia, ricerche microeconomiche esistenza di vincoli istituzionali che limitano l’adozione di ICT Capitale umano, conoscenze tacite e istruzione informale nei distretti con il salto tecnologico occorrono più istruzione formale e più infrastrutture di supporto decisivo l’intervento pubblico beni pubblici “dedicati” politiche infrastrutturali e industriali esternalità sul territorio
IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana LE POLITICHE REGIONALI: Interventi di “attivazione” economica, DPEF 2005,M€ Totale entrate tributarie 6044, fabbisogno sanitario 5300 Funzioni obiettivo Risorse Politiche industriali, innovazione e ricerca, artigianato e cooperazione progetti integrati, sistema moda, dimensioni imprese 102 Azioni integrate di sviluppo locale difesa del suolo, recupero e riequilibrio del litorale 98 Modificazione delle infrastrutture viabilità regionale, accordo quadro Stato-Regione 247 Sistema regionale dei trasporti Piani urbani della mobilità e Piano regionale della mobilità e della logistica 388 TOTALE 835
IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana LE POLITICHE REGIONALI: Il Piano Straordinario degli Investimenti PSIRT, 12 programmi, consistenza: 2100 M€ Effetti Effetti: nel periodo il tasso di crescita del PIL regionale: + 0,35% nel periodo deviazione del PIL: + 0,2% medio annuo. indicatori di produttività tutti significativamente influenzati Stato di avanzamento dei programmi: progetti definiti Stato di avanzamento dei programmi: progetti definiti al 2004 (%) Infrastrutture viarie 100 Difesa Costa 40 Poli espositivi 62 Ospedali 95 Edilizia studentesca 94 Firenze 100 Elevata la % di fondi già stanziati in bilancio regionale e la relazione stanziamenti/impegni nel tempo (specie per le Infrastrutture viarie)
IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana I VINCOLI DELLA FINANZA PUBBLICA REGIONALE ENTRATE Le limitazioni dell’autonomia tributaria SPESE Le difficoltà della sanità (divario tra fabbisogno riconosciuto e spesa effettiva) I vincoli all’indebitamento per spese di sostegno all’economia (art. 3, comma 18,L.F.2004) INNOVAZIONI ISTITUZIONALI applicazione del nuovo Titolo V con l’allargamento del set di strumenti fiscali a disposizione
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