ECONOMIA TOSCANA TRA CICLO E TREND tendenze, mutamenti in atto e politiche A lessandro Petretto IRPETIstituto Regionale Programmazione Economica Toscana.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LItalia e il 7° Programma Quadro per la Ricerca Fiera del Levante Bari, 16 settembre 2006 Presidenza del Consiglio dei Ministri Riforme e Innovazioni nella.
Advertisements

Obiettivi generali 4Migliorare le esternalità che incidono sui fattori di sviluppo del sistema delle imprese 4Favorire lattrazione sul territorio di imprese.
Giampaolo Galli Chief Economist Confindustria. PARMA 2001 AZIONI PER LA COMPETITIVITA I. RISORSE UMANE E WELFARE Sistema formativo Società dellinformazione.
Lead Market Nuove opportunità per il mondo del lavoro (a cura di Antonello Pezzini)
La posizione dellItalia sui mercati mondiali alla luce dei cambiamenti in atto Lucia Tajoli Politecnico di Milano Milano, 8 luglio 2011.
1 Riflessioni sul futuro della politica di coesione DG Politica regionale Commissione europea.
Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009.
DPEF Roma 5 luglio QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE.
L’economia italiana negli anni Duemila
LE POLITICHE DI SVILUPPO LOCALE
Credibilità Competitività Sviluppo Linee guida per il Dpef
LA COMPETITIVITA DEL SISTEMA PRODUTTIVO ITALIANO: UN QUADRO MACROECONOMICO Marcello Messori Università di Roma Tor Vergata, Cnel La competitività del sistema.
OSSERVATORIO CONGIUNTURALE SULLARTIGIANATO E LA PICCOLA IMPRESA IN LIGURIA PRIMO SEMESTRE 2011.
Leconomia lucana nel 2002 e le prospettive per il 2003 Centro Studi Unioncamere Basilicata Matera, 5 maggio 2003.
La congiuntura dellindustria manifatturiera in Toscana 1° e 2° trimestre 2007 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio Studi.
Leconomia lucana nel 2003 e le prospettive per il 2004 Centro Studi Unioncamere Basilicata.
La giornata dellEconomia Centro Studi Unioncamere Roma, 13 dicembre 2004 Temi e contenuti del Rapporto - tipo sulleconomia locale.
La congiuntura dellindustria manifatturiera in Toscana 4° trimestre 2006 e anno 2006 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio Studi.
Ricerca industriale e innovazione: le priorità per Piacenza Paolo Rizzi Piacenza, 3 luglio 2007 Il sostegno comunitario come fattore di competitività Provincia.
Paolo Angelucci – Presidente Assinform Smau Convegno inaugurale Smau Linnovazione ICT, una leva strategica per la competitività del Sistema Italia.
Lindustria Italiana Una breve sintesi Corso di Economia Applicata Facoltà di Economia Università di Torino Davide Vannoni.
Composizione grafica dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo Lezione n. 18 I SEMESTRE A.A
CONGIUNTURA SENZA LUCI? Le Previsioni Macroeconomiche per il 2004 Gabriele OLINI Ufficio Studi CISL Ottobre 2003.
incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese nel settore turistico favorire una migliore cooperazione tra gli Stati membri,
La congiuntura dellindustria manifatturiera in Toscana Consuntivo IV trimestre 2006 Aspettative I trimestre 2007 Firenze, 8 marzo 2007.
Globalizzazione: la “governance” dello sviluppo economico
Industrializzazione diffusa e piccola impresa ( )
Il Nord-Ovest uscirà della stallo?
APPUNTI DELLE LEZIONI Lezione 03 Il lungo termine è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo termine saremo tutti morti. J. M. Keynes 1.
La congiuntura dellindustria manifatturiera in Toscana: consuntivo II trimestre 2012 aspettative III trimestre 2012 Firenze, 4 ottobre 2012 Riccardo Perugi.
1.collocare i nostri dati in una cornice dello sviluppo locale 2.evidenziare i principali collegamenti 3.illustrare alcune criticità dello sviluppo locale.
La situazione economica della Toscana Il quadro macro e meso economico del 2002 IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana Unioncamere.
ECONOMIA TRA CICLO E TREND tendenze in atto e politiche A lessandro Petretto IRPETIstituto Regionale Programmazione Economica Toscana IRPET Istituto Regionale.
Il Piano per la ricerca e l’innovazione: priorità e linee di azione
Regional Policy EUROPEAN COMMISSION 1 Michele Pasca-Raymondo Commissione europea DG Politica Regionale Bruxelles, 28 novembre 2006 Confcommercio International.
Conoscere l’impresa I CAMBIAMENTI STRUTTURALI DELL’ECONOMIA BRESCIANA E GLI IMPATTI SUL MONDO DEL LAVORO E DELLA FORMAZIONE Intervento Dott. Gianfranco.
1 Controversie e conflitti le regole concorrenza stato programmazione monopolio mercato liberismo.
Oltre l’emergenza educativa: capitale umano, talento e meritocrazia.
1 La competizione collaborativa per ricostituire il capitale economico e sociale Fabrizio Pezzani Università Bocconi Davide Galli Pierangelo Spano Veronica.
Strategia per la ricerca e l’innovazione per la smart specialisation Regione Marche Assessorato Attività produttive Ricerca e Innovazione.
Dall’ambiente imprenditoriale al settore dell’impresa
I principali temi della macroeconomia
MACROECONOMIA La macroeconomia si occupa dell’andamento del sistema economico nel suo complesso: delle fasi di espansione e di recessione della produzione.
La situazione economica della Toscana alla fine del 2011 Firenze, 1°dicembre 2011 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio Studi.
Regioni in crescita, Europa in crescita Gli effetti della politica di coesione Analisi d'impatto – Il valore della politica di coesione Capitolo secondo.
Regioni in crescita, Europa in crescita Gli effetti della politica di coesione Analisi d'impatto – Il valore della politica di coesione Capitolo secondo.
Sulla via della ripresa: l’economia del Piemonte nella relazione annuale dell’Ires Intervento di Vittorio Ferrero.
La situazione economica della Toscana nel 2009 Imprese e settori dell’economia toscana Firenze, 22 giugno 2010 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio.
Le politiche economiche regionali negli Stati membri: il caso dell’Italia Corso di Politiche Economiche Regionali Prof. Cristina Brasili A.A
LAVORO: ANALISI, SBOCCHI, PROSPETTIVE Marco Pascolini IRES-FVG.
La partecipazione dei privati ai programmi integrati territoriali I molti modi di declinare il rapporto pubblico/privato e le criticità della relazione.
La congiuntura dell’industria manifatturiera in Toscana II trimestre 2009 Firenze, 15 settembre 2009 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio Studi.
La congiuntura dell’industria manifatturiera in Toscana 4° trimestre 2008 e anno 2008 Firenze, 24 febbraio 2009 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio.
L’economia e il mondo.
La congiuntura italiana. Produzione industriale A novembre, l’attività produttiva nel settore industriale (al netto delle costruzioni) ha mostrato un.
Osservatorio congiunturale: il settore delle costruzioni Bologna, 21 novembre 2013 Giovanna Altieri.
Ufficio Studi La congiuntura dell’industria manifatturiera in Toscana Industria manifatturiera e sviluppo regionale: appunti di lavoro Luciano Pallini.
Rapporto sull’economia della provincia di Chieti A cura dell’U.O. Studi e Statistica – Marketing territoriale della CCIAA di Chieti 2004.
CONFARTIGIANATO Imprese Terni Federalismo e Impresa: quale sviluppo economico nell’Italia delle Regioni Federalismo e Impresa Terni, 14 luglio 2010 Luca.
Imprese e settori economici fiorentini nel 2011 un anno vissuto pericolosamente Informazione Economica, Studi, Statistica e Prezzi Silvio Calandi.
Le cooperative per lo sviluppo in Toscana Presentazione documento Strategico Biblioteca delle Oblate Firenze, 13 Maggio 2014.
La dimensione territoriale nel Quadro Strategico Nazionale Stato d’attuazione e ruolo dei Comuni Quarta edizione – 2014 Principali evidenze Roma,
Il Programma Regionale di Sviluppo : Identità competitiva e sviluppo responsabile Regione Toscana - Area Programmazione.
Principali risultati per la provincia di Terni Le previsioni occupazionali e i fabbisogni professionali per il 2007 Sistema Informativo Excelsior.
OSSERVATORIO ECONOMICO PROVINCIALE DI PISTOIA La congiuntura 2007 e le previsioni 2008 : il punto di vista delle imprese Relatore Corrado Martone – Area.
Napoli 26 ottobre 2011 Unione Industriali Riflessioni su: L’economia della Campania 1. Dinamiche dell’economia reale 2. Focus sulla situazione industriale.
Gli anni Novanta 1993 La recessione il Trattato di Maastricht Il libro bianco le direttive: Nuove strategie istruzione e formazione tutta la vita Maggiore.
E U R O PA Intervento Davide Bonagurio.
La situazione economica della Provincia di Pistoia nel 2012.
Geografia dell’UE Simone Bozzato. Industria 1/3 del reddito è generato da attività manufatturiere che occupano il 41% della forza lavoro In forte incremento.
Transcript della presentazione:

ECONOMIA TOSCANA TRA CICLO E TREND tendenze, mutamenti in atto e politiche A lessandro Petretto IRPETIstituto Regionale Programmazione Economica Toscana IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana

IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana ECONOMIE UE E ITALIA di fronte alla ripresa Nel 2003 l’attività economica di Eurolandia ha ristagnato: PIL +0,4%, soprattutto il 1° semestre è stato di netta recessione Il 2003 in Italia  PIL +0,3%: 1° semestre di contrazione, 3° trimestre in lieve crescita, in frenata l’ultimo trimestre, soprattutto l’industria 1° trimestre 2004: si registra una crescita del PIL più incoraggiante. Anche l’attività industriale sembra in ripresa dai dati di aprile. Nel 2004 si stima una crescita degli scambi internazionali del 7%  previsioni di crescita dell’export italiano

IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana ECONOMIE UE E ITALIA: la crescita potenziale La crisi recessiva del prodotto effettivo di Eurolandia e Italia si colloca in una fase (gli anni ’90 e i primi anni 2000) di crescita potenziale rallentata rispetto agli USA  Nel medio termine in USA è del 3,5%, in Eurolandia non oltre il 2% CAUSE: scarso incremento e invecchiamento della popolazione basso ritmo di crescita della produttività del lavoro +0,9% ( ), +1,9% ( ): -deboli investimenti in tecnologie -rigidità dei mercati e scarsi concorrenza -vincoli normativi e amministrativi -bassa attività di ricerca pubblica e soprattutto privata Questi elementi di debolezza appaiono più evidenti in Italia

IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana L’ECONOMIA TOSCANA recessione e crescita potenziale Macroeconomia  2003 recessione (crescita zero)  andamento negativo dell’export CAUSE: 1. Apprezzamento dell’euro (dal %)  90% della caduta dell’export 2. Bassa crescita dei partners di Eurolandia 3. Accresciuta competitività dei paesi concorrenti (Asia in particolare) Microeconomia  analisi più articolata la specializzazione produttiva della regione spiega la peggiore prestazione dell’export rispetto al dato nazionale, ma emergono anche fattori più strutturali di debolezza del tessuto economico, mentre, d’altra parte, si registrano andamenti del sistema delle imprese e di alcuni settori  tenuta e vivacità dell’economia toscana Le politiche per la crescita del prodotto potenziale  Le politiche per la crescita del prodotto potenziale

IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana LE POLITICHE REGIONALI: Il quadro generale PATTO per lo sviluppo Obbiettivi DPEF PSIRT Rigidità e vincoli della finanza pubblica

IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana LE POLITICHE REGIONALI: Il Patto per lo sviluppo Gli obiettivi posti dal vertice di Lisbona (performance misurabili) su occupabilità, -occupabilità, -valorizzazione e qualificazione del fattore lavoro -costruzione della società della conoscenza 14 specifiche aree progettuali raggruppabili in: - Istruzione, formazione e welfare  - Infrastrutture materiali e immateriali  (innovazione, tecnologia e ricerca)  - Efficienza, innovazione della P. A. e federalismo - Struttura produttiva toscana (distretti) e competitività dei territori

IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana SPECIFICITÀ E CRITICITÀ DELLA TOSCANA: confronto di alcuni indicatori, Toscana = 100 LombardiaVenetoEmilia % Occupati con laurea % Assunzione laureati Disoccupazione giovanile 7359 Occupazione femminile Produttività del lavoro R&S, Addetti x1000 ab. R&S, Spesa PA R&S, Spesa imprese Export prodotti “avanzati” su PIL

IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana PRODUTTIVITÀ, NUOVE TECNOLOGIE (ICT) e distretti toscani Ricerche empiriche Ricerche empiriche (B.I., OECD, ecc.)  il rallentamento dell’economia non è attribuibile alla crisi del modello distrettuale, ma la specializzazione merceologica li sottopone alla concorrenza internazionale nella fascia medio-bassa dei prodotti l’adozione di nuove tecnologie  dimensione e l’appartenenza ad un distretto non cambia significativamente il quadro ricerche microeconomiche Tuttavia, ricerche microeconomiche  esistenza di vincoli istituzionali che limitano l’adozione di ICT  Capitale umano, conoscenze tacite e istruzione informale nei distretti  con il salto tecnologico occorrono più istruzione formale e più infrastrutture di supporto  decisivo l’intervento pubblico  beni pubblici “dedicati”  politiche infrastrutturali e industriali  esternalità sul territorio

IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana LE POLITICHE REGIONALI: Interventi di “attivazione” economica, DPEF 2005,M€ Totale entrate tributarie 6044, fabbisogno sanitario 5300 Funzioni obiettivo Risorse Politiche industriali, innovazione e ricerca, artigianato e cooperazione progetti integrati, sistema moda, dimensioni imprese 102 Azioni integrate di sviluppo locale difesa del suolo, recupero e riequilibrio del litorale 98 Modificazione delle infrastrutture viabilità regionale, accordo quadro Stato-Regione 247 Sistema regionale dei trasporti Piani urbani della mobilità e Piano regionale della mobilità e della logistica 388 TOTALE 835

IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana LE POLITICHE REGIONALI: Il Piano Straordinario degli Investimenti PSIRT, 12 programmi, consistenza: 2100 M€ Effetti Effetti: nel periodo il tasso di crescita del PIL regionale: + 0,35% nel periodo deviazione del PIL: + 0,2% medio annuo. indicatori di produttività tutti significativamente influenzati Stato di avanzamento dei programmi: progetti definiti Stato di avanzamento dei programmi: progetti definiti al 2004 (%) Infrastrutture viarie 100 Difesa Costa 40 Poli espositivi 62 Ospedali 95 Edilizia studentesca 94 Firenze 100 Elevata la % di fondi già stanziati in bilancio regionale e la relazione stanziamenti/impegni nel tempo (specie per le Infrastrutture viarie)

IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana I VINCOLI DELLA FINANZA PUBBLICA REGIONALE ENTRATE Le limitazioni dell’autonomia tributaria SPESE Le difficoltà della sanità (divario tra fabbisogno riconosciuto e spesa effettiva) I vincoli all’indebitamento per spese di sostegno all’economia (art. 3, comma 18,L.F.2004)  INNOVAZIONI ISTITUZIONALI applicazione del nuovo Titolo V con l’allargamento del set di strumenti fiscali a disposizione

ECONOMIA TOSCANA TRA CICLO E TREND tendenze, mutamenti in atto e politiche A lessandro Petretto IRPETIstituto Regionale Programmazione Economica Toscana IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana