Conservazione Il modo più efficace per conservare la biodiversità è proteggere gli habitat che attualmente presentano comunità biologiche in buone condizioni.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
ETICA DEL LAVORO Corso: Business analyst Docente: GIOVANDITTI
Advertisements

L’EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE
(legge quadro sulle aree protette)
A.A / 2008 Corso di laurea in Scienze e tecnologie ambientali per il territorio e il sistema produttivo Laurea di primo livello in Scienze e tecnologie.
Tutela ambientale Il modo più efficace per conservare la biodiversità è proteggere gli habitat che attualmente presentano comunità biologiche in buone.
Parco Naturale Purkersdorf & 'Blind Date' 2011
Piano Operativo Nazionale (PON) La Scuola per lo sviluppo 1999 IT 05 1 PO 013 // annualità 2006 Misura 3 - Prevenzione della dispersione scolastica; Azione.
BIODIVERSITA' Rappresenta la varietà di forme viventi in un ambiente. Include la diversità genetica all’interno di una popolazione, il numero e la distribuzione.
Il PRU di Acilia a Roma.
Le relazioni tra ambiente insediativo e parco I luoghi direzionali del parcoI luoghi direzionali del parco Le reti connettive materialiLe reti connettive.
Biodiversità in Emilia Romagna
Ufficio di Piano Provincia di Ferrara FERRARA.
LA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA
PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA
LA RETE ECOLOGICA IN EMILIA-ROMAGNA
DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013
Sviluppo Sostenibile.
Area naturale protetta. Leggi e articoli che ne determinano la nascita Con l'approvazione della legge quadro sulle aree naturali protette, i maggiori.
Dal momento che, come dice il Codice dei Beni culturali, il paesaggio non è una bella cartolina o un panorama, ma la cultura dei popoli, espressa nel.
Aree protette.
Strumenti economici per il turismo in Sicilia
ENTE DI GESTIONE DEL PARCO NATURALE PROVINCIALE DEL LAGO DI CANDIA Il parco naturale di interesse provinciale del Lago di Candia.
Progetto RI.CO.PR.I Tutela della Fauna LIFE09 NAT/IT/000118
Norme e procedure per la gestione del territorio
INTRODUCTION LANDSCAPE POLICIES
L’ ecologia L'ecologia (dal greco: οίκος, oikos, "casa" o anche "ambiente"; e λόγος, logos, "discorso" o “studio”) è la disciplina che studia la biosfera,
Tra turismo e territorio Lesperienza dei parchi per la sostenibilità dello sviluppo.
PARCO COLLINARE……… QUALE FUTURO ? UN PARCO DA VIVERE E DA SALVAGUARDARE San Colombano al Lambro (Milano) Pietro Domenichini Presidente del Circolo di Legambiente.
Parco nazionale degli Iblei Studio di coerenza del territorio ragusano con le norme istitutive previste dalla legge quadro sulle aree naturali protette.
erano considerati INVIOLABILI.
SALUTE DELL’AMBIENTE E TUTELA DELLA BIODIVERSITA’
1 secondo forum pubblico con la cittadinanza F a b r i a n o 30 _settembre_ 2006 L E I D E E P E R I L T E R R I T O R I.
Elementi salienti, lo stato del progetto e le tappe fino al 2009 Piano dazione regionale per la biodiversità in Toscana Firenze 11/12/2008 Franco Ferroni-Responsabile.
La comunicazione di un profilo territoriale a scopo turistico Corso di laurea specialistica in Editoria e Comunicazione Multimediale a.a. 2006/2007 Tesi.
Le filiere della Biodiversità: verso un progetto strategico
Rete Ecologica Regionale: definizione di un disegno di rete e condivisione del suo recepimento negli strumenti di pianificazione regionale e provinciale.
POR FESR FVG OBIETTIVO COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE Programma operativo regionale FESR Relazioni internazionali e comunitarie.
- Secondo quanto previsto nel Manuale per la gestione dei Siti Natura 2000, a cura del Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Misura 323 Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale AZIONE 1: Stesura e aggiornamento dei piani di gestione dei siti Natura 2000; predisposizione.
LA QUALITÀ DEL TURISMO NELLE AREE PROTETTE?
Sviluppo e rinnovament o villaggi Cultura Promozione ECN.sys Promozione ECN.sys Aiuti diretti alle imprese Natura Filiera corta Giovani e categorie deboli.
Verso l’Intesa Programmatica d’Area Comelico-Sappada Linee-guida del documento programmatico d’area
Ecosistema e Biodiversità
ITINERARIO SUL TURISMO SOSTENIBILE DI DARGENIO ANTONELLA 5 SIT
AGRICOLTURA SOSTENIBILE: COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
– LE SIEPI ED I FILARI INTERPODERALI NEL PAESAGGIO DELLA MACCHIA MEDITERRANEA -
Slow Food è un’associazione internazionale no profit
Raffaello Cervigni - I servizi per la fruizione delle risorse ambientali I servizi per la fruizione delle risorse ambientali Raffaello Cervigni Servizi.
Promozione della salute
Seminario MISURE DI CONSERVAZIONE PER LA RETE NATURA 2000 IN PIEMONTE
Le aree protette del Trentino come sistema, per contare di più Claudio Ferrari Canal S.Bovo, 29 marzo Giornata delle aree protette.
Corso di Pianificazione Territoriale Arch. Daniele Ronsivalle
“L’AGRICOLTURA SOCIALE:PERCORSI, ESPERIENZE, PROSPETTIVE”
Sovrappesca o overfishing La sovrappesca può essere definita come un eccesso di Sforzo di pesca evidenziabile quando le catture totali diminuiscono all’aumentare.
Seminario su “Lo sviluppo rurale nella programmazione regionale 2007 – 2013 – Regione Umbria, 19 dicembre 2005 Dott.ssa Ernesta Maria Ranieri LO SVILUPPO.
ECOLOGIA DEL PAESAGGIO
ASSE IV L.E.A.D.E.R. PIANO DI SVILUPPO RURALE Regione Puglia
1 Programma di Iniziativa Comunitaria L.E.A.D.E.R. + UNIONE REGIONE EUROPEA PUGLIA Piano Sviluppo Locale “Terra dei due mari” Gruppo di Azione Locale “Capo.
LO SVILUPPO SOSTENIBILE E LA TUTELA DELL’AMBIENTE
Parte IV Misure di conservazione 1. Misure di conservazione Interventi per ridurre o mitigare le perdite di biodiversità o di servizi ad essa associati.
Seminario GLI SPAZI DEL POSSIBILE Consiglio Regione Lombardia La montagna: La montagna: un “centro” nel margine un “centro” nel margine Giuseppe.
Azione n°: ENT/CIP/09/B/N06S00 “Reti della Conoscenza per la Competitività e la Sostenibilità del Turismo Europeo” Presentazione di Massimo Canalicchio.
LA CLASSIFICAZIONE DELLE AREE PROTETTE 1.I Parchi NazionaliI Parchi Nazionali Parco nazionale dello Stelvio 2.I Parchi RegionaliI Parchi Regionali Parco.
La nuova politica di sviluppo rurale: opportunità per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile dei territori Antonella Trisorio La politica.
Aree protette. Concetti generali Aree soggette a protezione a causa della loro elevata integrità ecologica Costituiscono dei controlli per valutare l’effetto.
Lo sviluppo può definirsi sostenibile non solo se contrasta il degrado dell’ambiente, ma anche se garantisce il rispetto della dignità e della libertà.
Pianificazione È prevenzione La gestione del territorio deve essere la linea guida della pianificazione.
La Cooperazione Toscana Capitalizzare e Innovare per Crescere «Una rete di sentieri naturalistici e culturali che legano comunità e territori (area transfrontaliera.
Università degli studi “Mediterranea” di Reggio Calabria Dipartimento di Agraria.
Transcript della presentazione:

Conservazione Il modo più efficace per conservare la biodiversità è proteggere gli habitat che attualmente presentano comunità biologiche in buone condizioni Strumenti per la conservazione di comunità/ecosistemi/paesaggi: Creazione di aree protette Gestione efficiente delle aree protette esistenti Attuazione di misure di salvaguardia all’esterno alle aree protette Ripristino delle comunità biologiche negli habitat degradati La conservazione a livello di comunità è l’unica strategia possibile per assicurare la biodiversità sul lungo periodo

Quali ecosistemi tutelare? Aree vergini (fondali oceanici, aree remote di foreste tropicali o boreali) Aree antropizzate con livello medio di disturbo (foreste gestite con taglio selettivo, praterie con pascolo moderato) Ambienti seminaturali (fortemente modificati dall’uomo ma che presentano comunità di pregio)

Aree incontaminate Un altro approccio si fonda sulla salvaguardia delle aree incontaminate, come ad esempio il Wildlands Project americano (www.twp.org) Le maggiori aree incontaminate si trovano in: Sud America Africa Nuova Guinea

Istituzione delle aree protette Le aree protette possono essere istituite con: Atti di governo (centrale, regionale o locale) Iniziative di privati (associazioni ambientaliste, ma anche enti pubblici) su aree di proprietà Volontà di minoranze etniche, che intendano proteggere così la loro cultura Nei Paesi in via di sviluppo, spesso le aree protette sono istituite grazie ad azioni di partnership fra governi locali, organizzazioni internazionali, associazioni non governative (ONG), banche, ecc.

Classificazione IUCN Intl. Union Cons. Nat. - www.iucn.org, www.iucn.it Il sistema di classificazione delle aree protette proposto dallo IUCN prevede: Riserve naturali integrali e aree incontaminate Parchi nazionali Monumenti naturali Riserve a gestione attiva di specie e habitat Paesaggi terrestri e marini protetti Aree per la gestione delle risorse N.B. : La classificazione VI non ha come finalità primaria la conservazione della biodiversità quanto quella dell’uso sostenibile delle risorse naturali

Tipologie di aree protette in Italia In base alla Legge Quadro 394/1991 e successivi aggiornamenti, e ai sensi della delibera della Conferenza Stato-Regioni n.1500 del 25.07.2002: Parchi nazionali Aree naturali marine protette e Riserve naturali marine Riserve naturali statali Altre aree naturali protette Parchi naturali regionali Riserve naturali regionali Altre aree naturali protette regionali Il Ministero dell’Ambiente assegna le aree protette alle diverse categorie e periodicamente ne pubblica sulla Gazzetta Ufficiale l’elenco ufficiale (vecchio link www2.minambiente.it/Sito/settori_azione/scn/sap/elenco_ufficiale.asp) Esistono in Italia aree protette non introdotte dalla Legge 394/1991, bensì dal più recente RETE NATURA 2000, previsto dalle direttive UE

Aree protette nel mondo

Aree protette in Italia In Italia le aree protette riguardavano (dati 2002) meno del 10% del territorio

Tutela degli ambienti marini Solo l’1% dei mari e degli oceani fa parte di aree protette Almeno il 20% dovrebbe essere tutelato al fine di preservare le specie marine minacciate Ostacoli alla tutela in ambiente marino: Delimitazione imprecisa delle biocenosi Le specie marine hanno una enorme capacità di spostamento Interessi economici legati alla pesca L’inquinamento si diffonde molto facilmente in acqua Molte acque sono in territorio internazionale Difficoltà di gestione per le grandi estensioni Effetto riserva (effetto rifugio, effetto tampone, effetto cascata)

Efficacia delle aree protette Nonostante la piccola percentuale di territorio sotto protezione, le aree protette riescono ad essere efficaci grazie al fatto che spesso gli habitat ad alta biodiversità e di pregio si trovano in piccole aree

Priorità di conservazione I biologi della conservazione hanno stabilito una scala di priorità per dirigere i loro sforzi in modo mirato ed utilizzare le poche risorse disponibili in modo efficiente Cosa, Come e Dove deve essere protetto? Priorità di tutela: Peculiarità (endemismi, specie rare, tassonomicamente uniche popolazioni geneticamente uniche, ecc.) Rischio (specie ad elevato rischio di estinzione) Utilità (specie utili o potenzialmente tali per l’uomo)

Analisi degli spazi vuoti Per valutare la validità dei programmi di conservazione si può confrontare le aree a priorità di conservazione con quelle sotto tutela e verificare quanti e quali sono gli SPAZI VUOTI Per fare ciò si possono confrontare (i GIS sono molto utili a tale scopo) le carte della vegetazione con quelle delle aree protette Sul pianeta si annoverano: 7 regioni biogeografiche 193 province biologiche ad alto numero di endemismi Tutte le regioni biogeografiche possiedono una porzione di territorio sotto tutela, ma ben 10 province biologiche sono prive di programmi di conservazione e 38 province possiedono solo l’1% di territorio protetto Le praterie temperate e gli ecosistemi lacustri sono i territori che richiedono maggiore presenza di programmi di tutela

Centri di biodiversità 1 I criteri utilizzati dal WCMC (World Conservation Monitoring Centre - www.unep-wcmc.org) per identificarli sono stati: Numero di specie endemiche di piante vascolari (>0,5% di tutte le specie conosciute) Grado di minaccia, valutato in base alla perdita di habitat naturale (>70% della vegetazione primaria) Nel loro insieme i 15 hotspot così individuati contengono, su una superficie dell’1,4% di quella terrestre: 24% specie di piante 28% specie di uccelli 30% specie di mammiferi 38% specie di rettili 54% specie di anfibi Quasi il 20% della popolazione mondiale vive all’interno di hotspot

Centri di biodiversità 2 Un altro criterio di classificazione si basa sull’identificazione dei Paesi con il più alto numero di specie Sono stati individuati 17 Stati che nel complesso annoverano il 70% della biodiversità mondiale

Progettazione delle aree protette 1 Le aree da destinare ai programmi di protezione - oltre che tramite criteri ecologici - vengono definite sulla base di: Distribuzione della popolazione umana Potenziale valore del suolo Confini amministrativi Disponibilità di fondi Interessi economici Fattori storici Supporto dell’opinione pubblica Molte aree protette sono state istituite in zone remote, improduttive, prive di risorse, disabitate, ...

Progettazione delle aree protette 2 Quanto deve estendersi una riserve? E’ meglio un’unica, grande riserva o tante piccole riserve? Quanti individui devono essere protetti? Qual’è la migliore forma per una riserva? Quanto vicine è bene che siano le riserve? Riserve vicine devono essere isolate o connesse?

Dimensione delle aree protette Non esiste un criterio generale la dimensione della riserva va stabilita in funzione delle specie e delle cenosi, della disponibilità dei terreni, della situazione socio-politica ed amministrativa locale, e delle peculiarità ambientali dell’area

Forma dell’area protetta La forma dell’area dovrebbe essere tale da: - minimizzare l’effetto margine evitare la frammentazione interna includere interi ecosistemi

Corridoi ecologici e stepping stones Per evitare l’isolamento ed i problemi che esso comporta sulla conservazione delle biodiversità, le aree protette spazialmente vicine vanno interconnesse in una rete di corridoi e devono prevedere aree intermedie - di buona qualità ambientale - che fungano da punti di appoggio

Diversità del paesaggio e diversità biologica Le fasce ecotonali presentano alta biodiversità, ma di basso valore

Gestione delle aree protette Non esiste un metodo giusto o sbagliato a priori per gestire un’area protetta Le modalità di gestione si valutano sulla base delle finalità del programma di protezione Modalità di gestione Finalità protezione integrale  conservare la naturalità, studio intervento antropico moderato  conservare ecosistemi pregiati mantenuti dall’uomo, conservare stadi successionali giovani Uso sostenibile delle risorse  conservare la disponibilità di risorse pur utilizzandole per fini economici e sociali

Problemi gestionali Una ricerca del WMC (Watershed Management Council) e dell’UNESCO condotta su 89 siti, ha rilevato i principali problemi gestionali: Specie esotiche Bracconaggio Pascolo Coltivazioni Incendi Mezzi inadeguati (Paesi “in via di sviluppo”) Attività economiche e produttive (Paesi “sviluppati”)

Aree protette e popolazione residente L’utilizzo da parte dell’uomo di aree terrestri e marine protette è una realtà prioritaria nei programmi di gestione, e rappresenta la criticità principale nei piani di gestione Con l’istituzione di un Parco non vanno introdotti solo vincoli alla popolazione locale, ma anche e soprattutto opportunità: Programmi di educazione ambientale / informazione Promozione e difesa della cultura locale e dei suoi beni Riqualificazione delle risorse umane e delle tradizioni artigianali Valorizzazione delle tradizioni gastroenologiche Partecipazione diretta

Per iniziativa dell’UNESCO venne lanciato nel 1970 il programma MaB volto a promuovere integrazione fra attività umane, ricerca scientifica, ecoturismo e protezione dell’ambiente naturale A questo scopo, le Riserve della Biosfera prevedono la suddivisione della loro area in ZONE a diverso livello di influenza antropica

Zonazione (o zonizzazione)

Zonazione delle aree terrestri protette (L. 394/1991) Zona A - Riserva Integrale E’ la parte più rilevante dal lato ecologico, naturalistico e paesaggistico, e merita la conservazione assoluta. L'accesso dei visitatori è consentito solo a piedi, possibilmente accompagnati da una guida del Parco, lungo appositi sentieri delimitati Zona B - Riserva Generale Si tratta di una zona poco antropizzata, che bisogna conservare e in qualche caso riqualificare. Le attività tradizionali dell'uomo, quelle agro-silvopastorali, sono consentite sotto il controllo dell'Ente. La visita è permessa a piedi e a cavallo lungo gli itinerari turistici; con mezzi motorizzati esclusivamente lungo le strade carrozzabili autorizzate al traffico. Questa zona rappresenta il punto di incontro e di convivenza tra l'uomo e la natura Zona C – Protezione E’ l'ambiente tipicamente rurale, dove predominano e vengono incoraggiate le attività agricole e pastorali, nel rispetto delle tradizioni locali. La visita è libera. Questa zona è lo spazio dove si concentrano le attività umane compatibili con la presenza del Parco Zona D – Sviluppo E’ costituita dai villaggi abitati, dove i centri storici vengono restaurati. Vi si trovano inoltre attrezzature del Parco quali aree pic-nic, Aree faunistiche, Centri di visita e Sentieri Natura. Questa zona consente lo sviluppo di attività culturali e ricreative per le comunità locali

Zonazione delle aree marine protette in Italia Zone A: Riserva integrale Zona B: Riserva generale consentite attività a basso impatto ambientale Zona C: Riserva parziale consentite attività di uso sostenibile delle risorse a modesto impatto Zona D: Area di protezione fascia di transizione attorno al nucleo dell’area protetta

E fuori dalle aree protette ? “Se non riusciremo a salvare la natura al di fuori delle aree protette, ben poco si salverà al loro interno” - David Western (1989) Il rischio è di generare la mentalità dell’assedio