CAUSE PRINCIPALI DI TROMBOCITOPATIE

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
M. E. 20 anni, F. 30 giorni prima dolore in ipogastrio diagnosi di IVU, trattato con ampicillina per os. Dolore lombare sx, valutazione urologica e diagnosi.
Advertisements

OSTRUZIONE COMPLETA O PARZIALE DI UN SEGMENTO VENOSO
TEG Domande cruciali Si sta formando un coagulo?
Anestesia / Analgesia La gravida “Scoagulata”
TROMBOFILIA.
Angela Matteucci Patologia Clinica Livorno Corso SISET Livorno, 27 marzo 2004.
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIRURGICO
ALTERAZIONI DELLA COAGULAZIONE
L'emostasi La salvaguardia dell'integrità della circolazione sanguigna è regolata da un complesso sistema di processi fisiologici multifattoriali che coinvolgono:
DEFINIZIONE TIPOLOGIA MODALITA’ DI RICHIESTA
ALTERAZIONI EMATOLOGICHE IN CORSO DI NEOPLASIE
MALATTIE DEL SANGUE E GRAVIDANZA
Pathobiological Determinants of Atherosclerosis In Youth (PDAY.
Processi Infiammatori Acuti.
Terapia farmacologica del diabete
Funzioni del fegato Sintesi proteica Sintesi del colesterolo
Perche’ i diabetici sono pazienti ad alto rischio?
TEST DI FUNZIONALITA’ EPATICA
DIAGNOSTICA DELL’EMOFILIA ACQUISITA
Fisiopatologia dell’Emostasi in Chirurgia
Alterazioni emodinamiche Alterazioni dell’equilibrio dei fluidi e della coagulazione Edema Emorragia Trombosi Embolia Infarto Shock.
Prof. Rosanna Abbate prof. Medicina Interna Coord
Test COAGULATIVI (I) Misurano il tempo necessario per ottenere la coagulazione di un campione di plasma citratato dopo aggiunta di opportuno reattivo.
Sequence of events in hemostasis
SISTEMI POLIMOLECOLARI CELLULE
Trombo rosso VENE Trombo murale o bianco ARTERIE.
Corso di “Farmacologia”
Settima lezione fisiopatologia dell’emostasi.
EMORRAGICA-TROMBOTICA
Patologia vascolare.
Protocollo Pre-Operatorio
“Nuovi antigeni nella sindrome da anticorpi antifosfolipidi”
Emoderivati fII + fIX + fX (+fVII) soluzione di albumina umana
Il documento regionale
EMOSTASI TROMBOSI EMORRAGIA FASE VASCULO-PIASTRINICA COAGULAZIONE
Verso il futuro con l’ingegneria genetica
Le coagulopatie emorragiche e le loro indagini
Sistema emostatico La funzione è proteggere l’integrità dell’albero vascolare, e limitare le perdite ematiche in sede di lesione L’emostasi è strettamente.
CHE COS’E’ QUESTO DIABETE ?
Enzimologia clinica.
Valutazione di laboratorio della coagulazione
esposizione collagene liberazione fattori tessutali adesione piastrine
Normale emostasi limita la perdita di sangue regolando l’interazione
SESSIONE DISTRETTUALE
Buona Pratica di Laboratorio ESAMI DI BASE IN URGENZA E ROUTINE
Buona Pratica di Laboratorio ESAMI DI BASE IN URGENZA E ROUTINE
Ripartizione liquidi corporei nell’uomo
L’ESAME EMOCROMOCITOMETRICO
Alterazioni emodinamiche Alterazioni dell’equilibrio dei fluidi e della coagulazione Edema Emorragia Trombosi Embolia Infarto Shock.
Emostasi Nei meccanismi emostatici si distinguono tre componenti:
IL BAMBINO CON PATOLOGIA EMORRAGICA
EMOGLOBINA Hb > 8 g/dl No Trasfusione Hb < 8 g/dl Trasfusione 1 U EC Controllare Hb dopo ogni EC Hb > 8 g/dl No Trasfusione Hb < 8 g/dl Trasfusione 1 U.
PATOLOGIA CLINICA patologia clinica dott. G.Nicocia.
SISTEMA DI TRASPORTO DI:
CHIMICA ANALITICA CLINICA
PRODUZIONE DELLE PIASTRINE
Farmaci anticoagulanti
Farmaci del sangue Farmaci che influenzano la aggregazione piastrinica e la coagulazione. Farmaci che modificano il trasporto di colesterolo e trigliceridi.
Corso Aggiornamento Trombofilia e Gravidanza Capua, Settembre 2012
Problemi ematologici: la gestione degli eventi emorragici
Diagnostica Di Laboratorio
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA MASTER DI I LIVELLO IN EMOSTASI E TROMBOSI PER LE PROFESSIONI SANITARIE.
Cliccare qui per leggere il PDTA sezione Diagnostica di laboratorio Area Medica -NAO Area Chirurgica -NAO Follow-up Indietro Emorragie Area Chirurgica.
Copia per il SIMT Co.B.U.S. COMITATO OSPEDALIERO per il BUON USO del SANGUE - SIMT di RAGUSA, MODICA, VITTORIA  RICHIESTA TYPE AND SCREEN Reparto  Ricovero.
EMOSTASI Reazioni biochimiche sequenziali e sinergiche finalizzate a mantenere l’integrità dei vasi e la fluidità del sangue.
Corso di Biochimica clinica Prof. Giuseppe Castaldo, a.a Valutazione di laboratorio della coagulazione.
Contraccezione e diatesi trombofiliche
Fattori di rischioPunteggio Cancro in fase attiva3 Pregresso TEV3 Mobilità ridotta*3 Conosciuta condizione trombofilica**3 Recente (≤1 mese) trauma e/o.
Copia per il SIMT Co.B.U.S. COMITATO OSPEDALIERO per il BUON USO del SANGUE - SIMT di RAGUSA, MODICA, VITTORIA  RICHIESTA TYPE AND SCREEN Reparto  Ricovero.
L’Aggregazione Piastrinica
Transcript della presentazione:

CAUSE PRINCIPALI DI TROMBOCITOPATIE DIFETTI DI ADESIONE: Sindrome di Bernard-Soulier Malattia di Von Willebrand II. DIFETTI DI AGGREGAZIONE: Tromboastenia di Glanzmann III. DIFETTI DI SECREZIONE: Difettiva attività di ciclo-ossigenasii (congenita; da assunzione di aspirina e altri FANS) Alterata biogenesi dei granuli (“storage pool defects”; sindrome di Chediack-Higashi) IV. DIFETTI DOVUTI A FARMACI (calcio antagonisti, anestetici, certi antibiotici)

INDAGINI FUNZIONALI NELLE PIASTRINOPATIE: Aggregometrtria Dosaggio VWF Espressione di proteine di superficie

Aggregometria ottica PLASMA NORMALE+ RISTOCETINA PLASMA NORMALE Aggregazione PLASMA NORMALE Aggregometria ottica

Test di valutazione della cascata coagulativa plasmatica

Il plasma (addizionato di sodio citrato) viene ottenuto per centrifugazione ed utilizzato per misurare il tempo necessario alla formazione del coagulo di fibrina quando al plasma del paziente si aggiungono reattivi differenti per ciascun test.

Rapporto Anticoagulante (0,5 ml) : sangue Test 1 : 9 (4,5 ml) 1 : 8 (4,0 ml) 1 : 7 (3,5 ml) 1 : 3 (1,5 ml) PT (%) 90 (12,7 sec.) 83 (13,3 sec.) 64 (15,7 sec.) 5 (148,7 sec.) PTT (sec.) 19,5 20,2 22,2 87,3 FIBRINOGENO (mg/dl) 358 340 304 208

Tempo di Protrombina (TP) Misurazione: tempo di formazione di un coagulo di fibrina da plasma ricalcificato e trattato con tromboplastina a 37°C. Refertazione: % = TP controllo normale / TP paziente x 100 RATIO = TP paziente/ TP controllo normale INR

Tempo di protrombina (PT) Misurazione: tempo di formazione di un coagulo di fibrina da plasma ricalcificato Identifica i deficit acquisiti o congeniti dei fattori VII, X, V, protrombina (II) e fibrinogeno (I). Monitoraggio della terapia anticoagulante orale con dicumarolici (INR) I dicumarolici inibiscono l’attivita’ dei fattori VII, IX, X e della protrombina. PT corto --> - privo di significato patologico PT lungo --> - epatopatia. - deficit vitamina K - CID - sindrome nefrotica - farmaci

INR = PT Standardisation ISI Patient’s PT in Seconds Mean Normal PT in Seconds INR = INR = International Normalized Ratio ISI = International Sensitivity Index The INR is calculated by the formula shown on this slide. The ISI is the International Sensitivity Index. Each thromboplastin is assigned an ISI which reflects the sensitivity of the thromboplastin to Warfarin-mediated reduction of the Vitamin K dependent clotting factors. By convention, the ISI of the reference thromboplastin is 1.0. The higher the ISI, the less sensitive the thromboplastin is to Warfarin-mediated reduction of the Vitamin K dependent clotting factors. The next two slides provide an example of how the ISI (sensitivity) of the thromboplastin influences the PT ratio (PTR) and how the resulting variability is corrected by expressing the results as an INR.

How Different Thromboplastins Influence the PT Ratio and INR Patient’s PT (Seconds) Mean Normal (Seconds) Thromboplastin reagent PTR ISI INR A 16 12 1.3 3.2 2.6 B 18 12 1.5 2.4 2.6 This slide is similar to the last one, but the results of the ISI values of the five thromboplastins and the corresponding INR values are added. It is clear that the marked variability of the PTR is normalized by expressing the results as an INR. C 21 13 1.6 2.0 2.6 D 24 11 2.2 1.2 2.6 E 38 14.5 2.6 1.0 2.6

PT si allunga per livelli di fattore Fatt. VII < 50% Fatt. V < 50% Fatt. X < 50% Fatt.II < 30% Fibrinogeno < 100 mg/dL Paraproteine Cause di errore Policitemia Prelievo difficile Provetta non riempita correttamente Contaminazione eparina Latenza fra prelievo ed esecuzione test > 2 ore

Tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT) Misurazione: tempo di formazione di un coagulo di fibrina da plasma ricalcificato e trattato con tromboplastina incompleta Refertazione: Tempo in secondi RATIO =PTT paziente/PTT controllo normale

Tempo di tromboplastina parziale attivato (aPTT) Misurazione: tempo di formazione di un coagulo di fibrina da plasma ricalcificato Identifica i deficit acquisiti o congeniti dei fattori IX, VIII, e XI Monitoraggio della terapia anticoagulante con eparina Identifica con minor sensibilita’ del PT deficit dei fattori X, V, protrombina (II) e fibrinogeno (I). aPTT corto --> - privo di significato patologico aPTT lungo --> - deficit di fattori - presenza di inibitori (anti-fattore VIII, LAC) - terapia con eparina

aPTT si allunga per livelli di fattore VIII < 50% XI < 50% IX < 30% XII < 30% Fibrinogeno < 100 mg/dL Livelli di eparina 0.15-0.2 U/mL Cause di errore Policitemia Prelievo difficile Provetta non riempita correttamente Contaminazione eparina Latenza fra prelievo ed esecuzione test > 2 ore

Meccanismi di controllo dell’emostasi: cellule endoteliali recettori di membrana (TM,EPCR) inibitori della fibrinolisi (PAI-1) inibitori circolanti sistema della proteina C / proteina S sistema fibrinolitico componente endoteliale componente plasmatica

inibitore sede di sintesi target AT-III fegato trombina, Xa Proteina C fegato Va, VIIIa Proteina S fegato proteina C

VALUTAZIONE DEGLI INIBITORI FISIOLOGICI DELLA COAGULAZIONE Metodi immunologici e funzionali Dosaggio ATIII Test di resistenza alla proteina C Variazione fisiologiche ( gravidanza) Influenze farmacologiche (es: estroprogestinici, antivitamine k) Fattori genetici (trombofilia eredofamiliare)

Real time PCR apparatus

La coagulazione Intravascolare disseminata (CID) Sequenza degli eventi: Attivazione incongrua della cascata coagulativa Consumo massivo di fattori della coagulazione Formazione di microtrombi e microtrombi Sindrome emorragica

Coagulazione Intravascolare Disseminata (CID) all’emocromo avremo calo continuo delle piastrine, anche nel giro di 30- 40 minuti!! fibrinogeno ed ANTI TROMBINA III che si consumano e si riducono velocemente; dimostrazione di monomeri di fibrina; Prodotti di degradazione del Fibrinogeno D-Dimero Tempo di Quick che si riduce; PTT che aumenta Riduzione dei fattori V = Trombina Riduzione del fattore VIII

Meccanismi di attivazione dell’emostasi La fibrinogenolisi (fDP) I prodotti di degradazione del fibrinogeno derivanti dall’azione della plasmina Attivazione della fibrinolisi Plasmina Per azione della plasmina sul fibrinogeno, si formano i prodotti di degradazione X, Y, D ed E (fibrinogenolisi). Questi possiedono attività inibente la trasformazione del fibrinogeno in fibrina. La loro presenza è indice di iperfibrinolisi (es. CID) Fibrinogeno Fibrinas FibrinaI (coagulo) fDP X, Y, D, E

Meccanismi di attivazione dell’emostasi La fibrinogenolisi (fDP) I prodotti di degradazione della fibrina derivanti dall’azione della plasmina Attivazione della fibrinolisi Per azione della plasmina sulla fibrina, si formano diversi prodotti, fra i quali il più importante è il D-Dimero. La sua presenza segnala depositi di fibrina e quindi è indice di possibile stato trombotico ed ischemico. L’attività fibrinolitica evidenziata tramite la determinazione del DD è un fenomeno riscontrabile molto precocemente, quando altri indici sono ancora compensati. E’ l’unico parametro che evidenzi la formazione di fibrina. Plasmina Fibrinogeno FibrinaI (coagulo) Fibrinas fDP (D-Dimero)

Reasons for elevated D-dimer Fibrinogen Fibrin D-dimer Increased fibrin formation Increased fibrinolysis Decreased clearance