La Maja Desnuda e la Maja Vestida a confronto (Olio su tela, 95 x 190, Museo del Prado, Madrid) (Olio su tela, 95 x 190, Museo del Prado, Madrid)
Gli occhi delle due majas sono puntati, quasi con sfrontatezza, verso chi osserva il dipinto.
La Maja Desnuda dipinto da Francisco Goya in un periodo compreso fra il 1800 e il 1803
La Maja Vestida dipinto da Francisco Goya in un periodo compreso fra il 1796 e il 1803
Le fucilazioni del 3 maggio dipinto nel 1814 da Francisco Goya Questa opera raffigura una delle tante esecuzioni sommarie effettuate dalle truppe napoleoniche (Olio su tela, cm 2,66 x m. 3,45, Museo del Prado, Madrid)
Le fucilazioni del 3 maggio A destra è schierato il plotone di esecuzione, composto da soldati, che sembrano automi
Le fucilazioni del 3 maggio Davanti al plotone si ammucchiano i cadaveri, il cui sangue rappresenta una nota macabra tra i colori giallognoli del suolo
Le fucilazioni del 3 maggio Al lato dei cadaveri vi sono altri contadini completamente illuminati, che stanno per essere fucilati. Il patriota con la camicia bianca leva le braccia al cielo …
Le fucilazioni del 3 maggio Le fucilazioni del 3 maggio ispirò Manet per le sue versioni sulla fucilazione in Messico dell’imperatore Massimiliano, ma senza raggiungere l’intensità drammatica dell’insieme, né il realismo tragico dei personaggi di Goya.
La zattera della Medusa dipinto nel 1819 da Theodore Gericault ( olio su tela , m 4,91 × m 7,16, Museo del Louvre, Parigi)
La zattera della Medusa In primo piano un vecchio padre siede, trattenendo il cadavere del figlio
La zattera della Medusa Alcuni sopravvissuti, in piedi, rivolgono la propria attenzione verso il punto all’orizzonte, che un compagno sta loro indicando
La zattera della Medusa Altri, che giacciono a terra, si girano, l’uno dopo l’altro, tentando a fatica di rialzarsi
La zattera della Medusa Altri aiutano un nero a salire su un barile, affinché sventoli la camicia più in alto, per chiedere soccorso …
La zattera della Medusa Gericault usa un episodio di cronaca quotidiana, per esprimere un contenuto preciso: la vita umana in bilico tra speranza e disperazione
La zattera della Medusa La zattera della Medusa è realizzata secondo il classico sviluppo piramidale. C’è da notare, però, che nel quadro le piramidi sono due.
La zattera della Medusa La prima piramide, che parte dall’uomo morto in basso a sinistra, è determinata dagli uomini legati fra loro dalle braccia che si toccano, e culmina con il personaggio che sventola un panno bianco e rosso in primo piano.
La zattera della Medusa Le funi che tengono l'albero, che sorregge una vela di fortuna, disegnano una seconda piramide
La zattera della Medusa In quest’opera, di altissima tensione drammatica, Gericault usa più riferimenti alla storia dell’arte: Le figure sono classiche e non realistiche
La zattera della Medusa In basso a destra, un cadavere è coperto da un drappo, che ricorda il lenzuolo funebre degli antichi
La zattera della Medusa A sinistra, un giovane morto, è sorretto da un vecchio, che, nella dignità, è simile a un eroe omerico
La zattera della Medusa Nel quadro vi sono anche elementi romantici
La zattera della Medusa Infine, una nota di realismo è data dai calzini, che indossa il giovane morto, sorretto dal vecchio
La zattera della Medusa Per la prima volta lo stile classico e le vaste dimensioni della tela, sino allora riservati alla pittura di storia e ai temi grandiosi, vengono usati per rappresentare le sofferenze della gente comune.
Alienata con la monomania del gioco dipinto da Theodore Gericault tra il 1822 e il 1823 L’Alienata con la monomania del gioco fa parte della serie di dieci Ritratti di alienati, in cui Gericault raffigura dieci ospiti di un manicomio. In queste opere, l’artista rifiuta le deformazioni grottesche che nei secoli precedenti avevano contrassegnato i malati di mente ed offre una descrizione realistica di questi sfortunati individui (in basso: Alienato con monomania del furto e Alineata con monomania dell’invidia )
Alienata con la monomania del gioco (olio su tela, 77 cm × 64,5 cm Museo del Louvre, Parigi)
La Libertà che guida il popolo dipinto nel 1830 da Eugene Delacroix (olio su tela, m 2,60 × m 3, 25, Museo del Louvre, Parigi)
La Libertà che guida il popolo Ne La libertà che guida il popolo sono innegabili i riferimenti a Gericault, specie: nella composizione piramidale simile a quella della Zattera della Medusa nella disposizione dei due uomini in primo piano riversati a terra
La Libertà che guida il popolo fino al particolare macabro ma realistico del calzino del caduto a sinistra
La Libertà che guida il popolo Tra le due opere esistono anche differenze: il movimento l’importanza attribuita ai personaggi
La Libertà che guida il popolo
La Libertà che guida il popolo La forma e il contenuto Il fumo degli incendi e la polvere sollevata dagli insorti …
La Libertà che guida il popolo La forma e il contenuto Le torri gemelle della cattedrale di Nôtre Dame
La Libertà che guida il popolo La forma e il contenuto Al centro, sulle barricate, una donna avanza sicura a seno scoperto: è la Libertà!
La Libertà che guida il popolo La Venere di Milo
La Libertà che guida il popolo Infine, un riferimento all’uso del colore…