Managers oltre il Declino Tito Boeri 12 giugno 2005 Hotel Gallia – Milano 65 a Assemblea Manageritalia DEINDUSTRIALIZZAZIONE E TERZIARIO: VERSO QUALE LEADERSHIP?
Schema della presentazione Le cifre del declino Le ragioni del declino Rompere il circolo vizioso Il ruolo dei managers nella nuova specializzazione produttiva
Tasso di crescita del prodotto potenziale in Italia, Unione Europea e Stati Uniti Fonte: Ocse
Reddito pro-capite sotto la media UE-15
Perdita di quote di mercato:
Incapaci di beneficiare della crescita delleconomia mondiale
Non è colpa neanche della Cina!
Nè dellEuro!
Riassumendo le cifre del declino Crollo del prodotto potenziale e della produttività Reddito pro-capite in declino relativo Perdita di quote di mercato LEuro non centra (nè il petrolio)
Interpretazioni: specializzazione sbagliata (settori tradizionali)
Con perdite di posizione nei settori avanzati
Un modello obsoleto: Italia
Perchè obsoleto Due shocks degli anni 90 : 1. Integrazione dei PVS nelleconomia mondiale 2. Nuove tecnologie Erosa la posizione di vantaggio comparato dellItalia rispetto agli altri paesi industrializzati
Perchè non abbiamo cambiato modello? Circolo vizioso: compressione salariale e piccola impresa riducono incentivi a investire in capitale umano e carenza di capitale umano ostacola cambiamento di specializzazione produttiva. Basso rendimento dellistruzione universitaria (in Italia 6,5%,contro 9,1% in Germania, 14,3% in Francia, 18,5% nel Regno Unito) Solo il 12% della popolazione anni ha un titolo universitario contro il 19% in Francia, il 25% in Spagna, e il 31% negli USA; immigrazione poco qualificata (solo il 12% degli immigrati è laureato contro 22% nella UE, 44% negli USA) Non attraiamo cervelli dallestero
Come rompere il circolo vizioso? Agire sullofferta –Migliorare lofferta di capitale umano perchè la carenza di manodopera qualificata contribuisce al nanismo delle imprese, e scoraggia la R&S spingendoci su settori tradizionali Agire sulla domanda –Migliorare I rendimenti dellistruzione. Problema del mercato del lavoro. Struttura della contrattazione. Agevolare la mobilità delle risorse –Rendere socialmente meno costoso lo spostamento di lavoro da settori obsoleti a settori avanzati. Ammortizzatori sociali.
Cominciamo dal meglio usare le nostre risorse umane % di risposte negative alla seguente domanda: Quello che ha imparato nel corso della sua formazione scolastica le serve nello svolgimento del suo lavoro? Fonte: ECHP 2001
Managers oltre il declino Ci vogliono più managers: oggi sono solo il 3% degli occupati contro media europea dell8% (dati European Community Household Survey) Più managers nei servizi: (oggi 2 su 3 contro 3 su 4 media UE) Ci vogliono managers con qualifiche più adeguate. Indagine Erminero & Co. per Fondazione Rodolfo Debenedetti su campione rappresentativo di giovani italiani (under 30): un dirigente e imprenditore su quattro ritiene che quanto ha imparato alluniversità fosse troppo e insufficiente al tempo stesso (cose diverse e sbagliate)
Politica industriale? Solo se politiche orizzontali che favoriscono attività con sicure esternalità piuttosto che politiche settoriali, più esposte alle pressioni delle lobbies e, di riflesso, più incerte per le imprese Esempi: Credito dimposta permanente a favore delle spese in R&S, con un trattamento privilegiato degli start up ad alta tecnologia Nuovo bilancio dellUE che favorisca investimenti in capitale umano e tecnologia Ente a livello europeo con il compito di finanziare la ricerca di base Fondi di venture capital, agevolando la partecipazione da parte di assicurazioni e fondi pensione.
MANAGERITALIA ( Federazione nazionale dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzatowww.manageritalia.it MANAGERITALIA rappresenta a livello contrattuale i dirigenti del commercio, trasporti, turismo, servizi e terziario avanzato. La crescita dei suoi associati è avvenuta in parallelo con lo sviluppo del terziario in Italia negli ultimi 30 anni. Oggi Manageritalia significa manager in Italia: dirigenti in attività che lavorano in aziende, oltre a dirigenti pensionati. Dal 2001 ha avviato forme di apertura e aggregazione verso i quadri e professional. In soli due anni se ne sono associati oltre 4.000, dando valore e concretezza al processo di naturale evoluzione e ampliamento della rappresentanza. Questi numeri sono giustificati non solo dalla crescita del terziario, ma anche da una gamma di servizi, di derivazione contrattuale, quanto mai validi ed evoluti: formazione, consulenze professionali, sistemi assicurativi e di previdenza integrativa, assistenza sanitaria ai manager e alla famiglia, iniziative per la cultura e il tempo libero.