Progettare le politiche pubbliche Lavinia Bifulco.

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Progettare le politiche pubbliche Lavinia Bifulco

ALLEGATO A al decreto dirigenziale n del 05/05/2008 2° Programma Regionale Contratti di Quartiere I soggetti componenti il parternariato devono essere: - Enti pubblici; - Enti privati quali, ad esempio: Cooperative, Organizzazioni di volontariato, Associazioni senza scopo di lucro, Associazioni di promozione sociale e Associazioni di solidarietà familiare (iscritte negli albi o nei registri regionali ai sensi della L.R. n. 1/2008); Fondazioni, Enti di patronato, Enti ecclesiastici ed altri Enti di diritto pubblico e privato che operano in ambito sociale e gli Enti accreditati in ambito sanitario o socio sanitario, Organizzazioni sindacali; Associazioni di categoria, Associazioni di inquilini, Enti no profit, Camere di commercio e/o Unioncamere Lombardia, Grandi Imprese, Micro imprese, Piccole e Medie imprese singole o associate appartenenti al settore del commercio, imprese artigiane singole o associate (tutte le imprese devono essere iscritte nei registri camerali), Aziende erogatrici di servizi; Soggetti che, alla data di presentazione della proposta, dispongano di patrimonio immobiliare localizzato nel quartiere e si impegnino a destinarlo all’erogazione di servizi abitativi di edilizia residenziale pubblica.

Milano I Contratti di Quartiere sono programmi innovativi in ambito urbano, finalizzati alla riqualificazione di quartieri urbani a prevalente presenza di edilizia residenziale pubblica, caratterizzati da degrado ambientale, scarsa coesione sociale, diffuso disagio abitativo ed occupazionale e carenza di servizi. Questi programmi, promossi con bando attuativo pubblicato il 13 ottobre 2003 e finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dalla Regione Lombardia per complessivi 240 Milioni di euro, sono stati destinati a co-finanziare proposte di Contratti di Quartiere, elaborate dalle Amministrazioni Locali e comprendenti interventi ed azioni di: Riqualificazione patrimonio ERP: - Valorizzazione e incremento patrimonio ERP; - Sviluppo delle soluzioni costruttive innovative; - Incremento della funzionalità del contesto urbano; - Miglioramento qualità abitativa ed insediativa. Dotazione infrastrutture e servizi: - Incremento e adeguamento di servizi e infrastrutture. Sviluppo Sociale: - Promozione della partecipazione e del coinvolgimento degli abitanti; - Promozione di progetti integrati per la risoluzione delle problematiche sociali.

Milano Comune di Milano e ALER Milano hanno aderito a tale iniziativa ed hanno sottoscritto in data 24 ottobre 2003 un Protocollo d’Intesa che impegnava i due enti a partecipare al bando, con la candidatura di cinque proposte di Contratto di Quartiere II per la città di Milano. I quartieri prescelti, a conclusione di un articolato percorso di valutazione e selezione condotto dal Gruppo Politico di valutazione, sono risultati i seguenti: Gratosoglio, Mazzini, Molise, Calvairate, Ponte Lambro e San Siro. Per tali quartieri il Settore Periferie, individuato quale unità organizzativa per le attività di redazione delle proposte, ha attivato collaborazioni orizzontali con tutti i Settori dell’Amministrazione, con Aler e con soggetti terzi per la predisposizione delle cinque proposte di Contratto di Quartiere per un valore complessivo di circa 223 Milioni di Euro per intervanti ed azioni articolati:

Milano Per quanto riguarda la Riqualificazione del patrimonio ERP: - Valorizzazione e Incremento: Ristrutturazione, manutenzione straordinaria, nuova edificazione, sostituzione edilizia, recupero sottotetti, abbattimento delle barriere architettoniche e manutenzione ordinaria. - Sviluppo soluzioni costruttive innovative: Accorgimenti per il risparmio energetico, sostituzione impianti termici, interventi secondo i principi e i criteri di un’attenta operazione di restauro del moderno. - Riqualificazione spazi comuni: Ridisegno delle corti e degli spazi di pertinenza residenziale, riqualificazione dei luoghi di connessione tra spazi abitativi. - Spazi per attività imprenditoriali: Riqualificazione di alcuni spazi non residenziali da destinare ad attività imprenditoriali e servizi. - Diversa composizione sociale dell’utenza: Nuova disponibilità di alloggi a canone moderato, e a locazione temporanea, inserimento di alloggi per studenti.

Milano per la Dotazione di infrastrutture e servizi: - Adeguamento/incremento infrastrutture e servizi a scala urbana e di quartiere: Riqualificazione della viabilità e razionalizzazione della sosta, seguendo le prescrizioni del PGTU per l’attuazione delle isole ambientali. Recupero e riqualificazione di stabili adibiti a servizi pubblici, scuole, centri di aggregazione, biblioteche, mercati comunali. Riqualificazione degli spazi pubblici di aggregazione, come piazze e aree verdi attrezzate.

Milano per lo Sviluppo Sociale comprende: - Progetti integrati per la risoluzione delle problematiche sociali: Elaborazione di Patti Locali di Sicurezza Urbana, finalizzati a risolvere le problematiche relative alla sicurezza nei quartieri. Utilizzo dei fondi della Legge 266/94 da destinare ad incentivi per l’imprenditoria e attività di animazione economica, al fine di risolvere problematiche occupazionali. Sviluppo e sostegni di servizi alla persona, quali il Portierato Sociale, servizi per anziani, per persone con grave disagio psichico, minori e stranieri. - Partecipazione e coinvolgimento degli abitanti: Sviluppo del Piano di Accompagnamento Sociale quale strumento per la promozione della partecipazione e del coinvolgimento degli abitanti. In particolare consiste nel delineare un processo che aiuti a sostenere ed affrontare il passaggio dai progetti preliminari, contenuti nelle proposte dei Contratti di Quartiere (CdQ), alla loro attuazione. Raccogliere il contributo di idee, competenze ed esperienze, per affinare il disegno degli spazi soggetti ad interventi e l’organizzazione del loro uso, raccogliere e mediare i conflitti in merito alle azioni promosse dal CdQ attraverso un lavoro progressivo su differenti livelli di partecipazione quali l’informazione, la Consultazione e la Co-progettazione.

Casi Casi Studio – Torino Contratto di quartiere: via Arquata L'area di via Arquata è connotata da un insediamento di edilizia popolare (Iacp) degli anni '20, di un certo pregio, sia come impianto microurbano che come qualità architettonica, che comprende 42 palazzine con circa 900 alloggi, 160 dei quali ceduti in proprietà ai residenti a seguito di diversi piani di vendita succedutisi nel tempo. Il Contratto di quartiere presenta caratteri particolarmente innovativi sul piano dei contenuti, fortemente connotati dalla integrazione fra azioni di trasformazione fisica e azioni di promozione economica e sociale. Redattori del progetto:Comune di Torino, Avventura urbana, ATC di Torino, Azienda sanitaria loc. 1, Tavolo sociale Soggetti coinvolti:Regione Piemonte, Circoscrizione 1, ATC di Torino, AEM SpA, Azienda sanitaria loc. 1, Provveditorato agli Studi, Istituti scolastici, Comitato spontaneo di quartiere, Cooperative sociali, Organizzazioni sindacali, Associazioni di volontariato.

Casi QUALITA' PROGETTUALE Sociale:Centro d'incontro in locali commerciali ristrutturati; centro di aggregazione giovanile; locale per pubblico spettacolo (cinema); sostegno alla società bocciofila esistente. Urbanistica:Separazione tra flussi veicolari rallentati e percorsi pedonali. Creazione di spazi per la sosta. Creazione di piazzette attrezzate, sistemazione del verde anche in funzione antirumore e recupero di spazi comuni da adibire a Centro per giovani. Edilizia:Inserimento di ascensori all'interno dei fabbricati, ristrutturazione degli alloggi liberi, rifacimento e messa a norma dei servizi igienici. Possibili accorpamenti tra unità abitative. Viabilità:Trasformazione della viabilità secondaria in viabilità a priorità pedonale; sistemazione dei parcheggi; creazione di posti auto condominiali e sistemazione dei cortili. Nello spazio pubblico è prevista la realizzazione di zone pedonali attrezzate.

Casi PARTECIPAZIONE E CONCERTAZIONE Percorsi di progettazione partecipata:Le metodologie proposte di tipo negoziale e partecipativo, sono volte a creare nel quartiere azioni di sviluppo locale su un piano ordinario - con attività di/ascolto, cantieri/evento, focus group legati all'individuazione di problemi, risorse e strategie - e su un piano contingente con attività di gestione creativa dei conflitti e di ascolto attivo sono volte a promuovere azioni negoziali per identificare soluzioni progettuali specifiche e verificarne la fattibilità.

Casi SOSTEGNO ECONOMICO E SOCIALE Creazione di occupazione per la rivitalizzazione economico-produttiva dell'area:Automanutenzione del quartiere, assistenza domiciliare di condominio, attività culturali e ricreative, servizio di lavanderia, sportello di segretariato sociale, formazione professionale, spesa a domicilio, formazione al lavoro, creazione di partnership tra attori locali e inserimenti lavorativi in imprese sociali. Oltre agli operatori istituzionali sono attive quattro cooperative e una associazione operanti nel settore dei servizi alle persone, tre associazioni di volontariato dei pensionati e il Forum del terzo settore. Progetto occupazionale multiregionale che vede coinvolte 35 donne disoccupate del quartiere.