Reti tra imprese Le imprese tendono a concentrarsi sulle proprie core competences e ad affidare ad altri attività, processi non solo materiali ma sempre più ad alto contenuto intellettivo Cosa si intende per core competences Cosa si affida ad altri e perchè
Core competences = ciò che l’impresa sa fare meglio di tutte le altre in un contesto mondiale Non-core Competences non core ma necessarie per mantenere le core
Cosa si da in outsourcing: Le imprese non possono controllare in modo efficiente e innovativo tutti i processi e tutte le tecnologie perciò sviluppano relazioni con altre imprese per accedere a: attività tecnologiche, organizzative e di marketing complementari funzioni specialistiche e di servizio come la contabilità, o la gestione delle risorse umane; attività svolge in vari reparti o dipartimenti aziendali che non si vogliono duplicare (ad esempio contabilità soggetta a differenti regimi fiscali) sottosistemi o assiemi che necessitano di personalizzazione in diversi contesti (ad esempio geografici)
Quali vantaggi ? Maggiore concentrazione e specializzazione sulle competenze chiave Maggiore flessibilità Maggiore incentivo all’innovazione grazie alle specializzazioni di altri Maggiore efficienza Maggiore arricchimento ed apprendimento aziendale Si tratta di scelte strategiche che richiamano la valutazione di vantaggi di lungo periodo
Quali forme? Equity: joint ventures, acquisizioni, partecipazioni Non equity: accordi contrattuali ed altre forme relazionali e di cooperazione (tecnologica, commerciale, di marketing) Modelli organizzativi flessibili soprattutto per le grandi imprese Modelli di crescita per le pmi VERSO UNA CONVERGENZA DEI MODELLI
Reti di imprese e imprenditorialità diffusa Piccole imprese e imprese guida
Crescita interna Filiazione Costellazione
Le piccole e medie imprese rivestono un ruolo particolarmente significativo nel contesto industriale italiano Un loro modello di crescita è quello “per via esterna” che porta a configurazioni di reti di imprese che hanno valore nel loro insieme. Occorre passare da una logica di singola impresa ad una logica di insiemi di imprese Si combina l’imprenditorialità limitata ma diffusa con il ruolo assunto da “imprese-guida”.
COSTELLAZIONI E RETI DI IMPRESE Le costellazioni di imprese sono assetti organizzativi dove convergono imprese diverse sotto il profilo tecnologico, che svolgono attività in aree diverse, con formule imprenditoriali diverse. LA COSTELLAZIONE INFORMALE LA RETE PREORDINATA LA RETE PIANIFICATA
1. LA COSTELLAZIONE INFORMALE Si realizza nei fatti senza alcun progetto deliberato o visione Ha modestissimi livelli di strutturazione Il rapporto tra impresa centrale e imprese terze è univoco e lineare L’impresa centrale è un’impresa terminale che fa da punto di riferimento Il ricorso a terzi è necessario perché: consente di acquisire fattori non producibili internamente, contiene la dimensione rende facile il coordinamento attraverso il costo, trasforma i costi fissi in costi variabili, consente flessibilità e produttività in un’ottica di breve termine
LA RETE PREORDINATA E’ qualcosa di più di una struttura occasionale ma presenta sforzi di razionalizzazione, sperimentazione per un miglior funzionamento dell’insieme Si ricerca stabilità nei rapporti Viene percepita l’importanza ed il ruolo delle imprese terze che vengono assimilate a unità interne Vi è fiducia nel tempo tra le parti che i patti contrattuali verranno rispettati
3. LA RETE PIANIFICATA E’ fondata su una intuizione originale di progettazione, consapevole delle potenzialità della rete e del suo sviluppo Non vi è una impresa terminale ma una vera e propria impresa guida della rete L’impresa guida svolge solo in parte attività produttive ma opera soprattutto come guida tra la rete, il territorio ed il contesto in cui tutta la rete opera
Occorrono capacità relazionali e di coordinamento: Visione: capacità di progettare e promuovere e diffondere un percorso di sviluppo Selezione degli attori Governo del singolo e dell’insieme Promozione e gestione e diffusione dei processi di apprendimento