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Dr. Mario Ghiraldelli - CARDINE BANCA S.p.A. - Presidente ASSIOM 1 Corso di “Economia degli intermediari finanziari” - Ciclo di conferenze didattiche L’AREA FINANZA nella gestione dell’intermediario bancario Primo Intervento - 23 marzo 2001 INQUA DRAMENTO ORGANIZZATIVO DELL’”AREA FINANZA” NELLA BANCA: Il processo di trasformazione dei mercati finanziari: deregolamentazione, innovazione finanziaria, moneta unica e globalizzazione impatto sull’assetto organizzativo degli intermediari: ruolo più forte della “banca-rete” dall’organizzazione tradizionale dell’area finanza (tesoreria, estero, titoli) alla visione “integrata” della gestione finanziaria.

Dr. Mario Ghiraldelli - CARDINE BANCA S.p.A. - Presidente ASSIOM 2 Le funzioni della tesoreria: analisi del mercato monetario e finanziario, previsione dei movimenti monetari interni, gestione movimenti della rete territoriale, rapporti con banche corrispondenti, rapporti con la Banca centrale, gestione strumenti di mercato monetario, tesoreria in valuta e gestione cambi, gestione del portafoglio titoli di proprietà. Dalla gestione di tesoreria (mantenere condizioni di equilibrio finanziario tra flussi finanziari in entrata ed in uscita) alla gestione della liquidità (scelte di composizione dell’attivo e del passivo) L’esperienza del Gruppo Bancario CASSE VENETE: situazione attuale e prospettive

Dr. Mario Ghiraldelli - CARDINE BANCA S.p.A. - Presidente ASSIOM 3 La centralita’ dell’Area Finanza nell’assetto organizzativo degli intermediari finanziari sviluppo dei mercati mobiliari interni ed internazionali più alta variabilità di tassi e cambi intensa trasformazione nella struttura dell’attivo e del passivo (allungamento della scadenze) modificazione nei gusti finanziari della clientela bancaria maggiore vulnerabilita’ del margini di intermediazione ai rischi di mercato  MAGGIORI OPPORTUNITA’ DALLA GESTIONE DINAMICA DEL PORTAFOGLIO TITOLI  NECESSITA’ DI UNA GESTIONE INTEGRATA DI ATTIVITA’ E PASSIVITA’ DI BILANCIO (cioè dei rischi di credito e di mercato)

Dr. Mario Ghiraldelli - CARDINE BANCA S.p.A. - Presidente ASSIOM 4 Lo scenario di riferimento La gestione finanziaria riguarda tutti i flussi in entrata ed in uscita che fanno capo alla banca. Per un’impresa bancaria rappresenta, di fatto, il centro motore di tutta l’attività. L’attuale scenario di mercato impone di superare la tradizionale visione “per settori” (tesoreria, cambi, titoli) per affermare un “modello integrato” di gestione finanziaria come momento di sintesi del complesso di movimenti finanziari (attivi e passivi) posti in essere con la clientela, con altri intermediari, con la Banca Centrale.

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7 PRINCIPI PROGETTUALI Creazione di una struttura di governo unica con forte capacità di indirizzo e controllo strategico Focalizzazione di Banche e Società del Gruppo sui business caratteristici Accentramento massimo dei servizi comuni Accentramento della gestione finanziaria e del controllo dei rischi finanziari Accentramento delle relazioni istituzionali no locali Creazione di funzioni di coordinamento delle attività delle varie componenti del Gruppo Semplificazione e omogeneizzazione delle strutture organizzative

Dr. Mario Ghiraldelli - CARDINE BANCA S.p.A. - Presidente ASSIOM 8 RUOLO DELLE FUNZIONI DI CAPOGRUPPO

Dr. Mario Ghiraldelli - CARDINE BANCA S.p.A. - Presidente ASSIOM 9 La gestione integrata della tesoreria

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Dr. Mario Ghiraldelli - CARDINE BANCA S.p.A. - Presidente ASSIOM 11 Il ruolo tradizionale del portafoglio titoli Le ragioni che portano una banca ad investire in titoli possono essere diverse: assecondare la diversa dinamica nel tempo dei fondi raccolti presso la clientela e di quelli erogati con operazioni creditizie (gestione residuale); la banca in veste in titoli secondo una precisa gerarchia nelle decisioni di investimento; conseguire obiettivi di rendimento e di rischio per l’intero portafoglio di attività e passività (gestione flessibile); svolgere attività di negoziazione con la clientela ed altri intermediari (funzione di dealer o market maker)

Dr. Mario Ghiraldelli - CARDINE BANCA S.p.A. - Presidente ASSIOM 12 Il nuovo ruolo della gestione finanziaria L a gestione finanziaria riguarda tutti i flussi in entrata ed in uscita che fanno capo alla banca. Per un’impresa bancaria rappresenta, di fatto, il centro motore di tutta l’attività. L’attuale scenario di mercato impone di superare la tradizionale visione “per settori” (tesoreria, cambi, titoli) per affermare un “modello integrato” di gestione finanziaria come momento di sintesi del complesso di movimenti finanziari (attivi e passivi) posti in essere con la clientela, con altri intermediari, con la Banca Centrale.

Dr. Mario Ghiraldelli - CARDINE BANCA S.p.A. - Presidente ASSIOM 13 Modello della finanza d’impresa Attualmente i problemi della gestione finanziaria riguardano in generale il coordinamento delle decisioni di investimento e finanziamento dell’intera attività di intermediazione e, quindi, dell’intero bilancio. Si tratta di concepire l’attività dell’Area Finanza come la funzione finanziaria d’impresa: reperimento delle fonti di finanziamento e di utilizzo delle stesse con l’obiettivo di coniugare in modo ottimale rischio e rendimento atteso.

Dr. Mario Ghiraldelli - CARDINE BANCA S.p.A. - Presidente ASSIOM 14 Modello della finanza d’impresa (segue) Nel momento in cui la gestione integrata dell’attivo e del passivo tende a coincidere con la gestione caratteristica della banca, ad essa è anche attribuibile il perseguimento degli obiettivi aziendali di remunerazione del capitale degli azionisti. Tale prospettiva induce a superare la divisione tradizionale tra tesoreria lire, tesoreria cambi, portafoglio titoli.

Dr. Mario Ghiraldelli - CARDINE BANCA S.p.A. - Presidente ASSIOM 15 Uno schema di riferimento La necessità di gestire rischi ed opportunità di reddito in una logica integrata suggerisce un processo di allocazione delle risorse ”dall’alto verso il basso” per la massimizzazione del valore economico della banca (tenuto conto del profilo rischio/rendimento degli azionisti). Nello schema illustrato di seguito il capitale viene allocato prima tra le principali “AREE DI BUSINESS” e successivamente ad un livello intermedio tra le diverse “BUSINESS UNIT”.

Dr. Mario Ghiraldelli - CARDINE BANCA S.p.A. - Presidente ASSIOM 16 Uno schema di riferimento (segue) Si tratta di definire responsabilità e obiettivi di performance (oltre che strategie operative) fino al livello di maggiore dettaglio. In tale ambito si prospetta un ruolo più forte per la finanza “delegata” (asset management) e per l’attività delle filiali perché in grado di creare la più alta redditività aggiustata per il rischio. Si tratta di focalizzare il business bancario sui comparti di attività in grado di “creare valore” per l’azionista, terziarizzando alcune fasi della catena di creazione del valore.

Dr. Mario Ghiraldelli - CARDINE BANCA S.p.A. - Presidente ASSIOM 17 Uno schema di riferimento Area CommercialeArea Finanza “Aree di Business” “Business unit (*) BANCA (Patrimonio) Credito RetailCredito CorporateAsset managementInvestment bankingInterbancario (*) responsabilità ed obiettivi di performance per le “business unit” possono essere trasmessi sia in termini di benchmark (monetario, reddito fisso, azionario) che di strategie operative (arbitraggi di volatilità, spread trading, etc.) Risparmio Gestito Bancassurance Corporate Finance Treasury Management Capital Market Lira Divise estere

Dr. Mario Ghiraldelli - CARDINE BANCA S.p.A. - Presidente ASSIOM 18 Considerazioni di sintesi Per quanto riguarda l’ Area Finanza, ciò che potrebbe caratterizzare l’attività di questa divisione è l’utilizzo del modello della “partnership”, la creazione cioè di una struttura simile ad una società di consulenza. Tale organizzazione dovrebbe presentare al suo interno tutti gli elementi di una società dedicata esclusivamente al complesso di attività indicato nello schema precedente (asset management, investment banking, interbancario) con un management responsabile di “reddito netto”, invece che di ricavi o di costo.

Dr. Mario Ghiraldelli - CARDINE BANCA S.p.A. - Presidente ASSIOM 19 BIBLIOGRAFIA Mario Ghiraldelli Eugenio Linguanti L’ASSET MANAGEMENT PER GLI INVESTITORI PRIVATI STRATEGIE DI DIVERSIFICAZIONE, CONTROLLO DEI RISCHI E VALUTAZIONE DEI RISULTATI NELLA GESTIONE INDIVIDUALE DEI PATRIMONI Edizioni Il Sole 24 ORE - Ottobre 2000