La prima guerra mondiale (guerra di trincea o di logoramento)
All’origine della prima guerra mondiale ci sono i contrasti tra i vari stati che si contendevano molti territori. L’Italia, ad esempio, voleva Trento e Trieste, che erano nelle mani dell’Impero Austro-Ungarico.
L’Austria allora dichiarò guerra alla Serbia. Il 28 giugno 1914, durante una visita a Sarajevo, l’erede al trono austro-ungarico, Francesco Ferdinando fu ucciso da un nazionalista serbo. L’Austria allora dichiarò guerra alla Serbia. Serbia Russia Francia Inghilterra Poi Giappone 1915 Italia 1916 Romania 1917 Stati Uniti (USA) Austria-Ungheria Germania Impero turco 1915 Bulgaria TRIPLICE INTESA TRIPLICE ALLEANZA Austria-Ungheria Germania Italia Ma l’Italia non entrò in guerra perché il patto prevedeva l’intervento per difesa: l’Austria e la Germania non erano state attaccate, ma avevano attaccato.
Dopo un anno, nel 1915, la Triplice Intesa promise all’Italia il Trentino, Trieste e l’Istria se fosse entrata in guerra al suo fianco. Il 25 maggio 1915 l’Italia entrò in guerra contro l’Austria-Ungheria e la Germania (prima suoi alleati, che infatti lo videro come un tradimento). Lungo i confini tra l’Italia e l’Impero Austro-Ungarico la guerra si stabilizzò nelle trincee (guerra di posizione o di logoramento). L’esercito italiano, comandato dal generale Luigi Cadorna, era impreparato e male armato e sull’altopiano del Carso morirono migliaia di uomini. Nel 1916 l’esercito italiano riuscì a respingere gli austriaci ed a liberare Gorizia.
Nel 1917 la Russia si ritira dal conflitto (a causa di una rivoluzione interna) e intervengono gli Stati Uniti. L’Austria potè spostare le truppe dal fronte russo a quello italiano e l’Italia subì una disastrosa sconfitta a Caporetto (vicino a Gorizia). Gli italiani, comandati da Armando Diaz, riuscirono a riorganizzarsi presso il fiume Piave. Con l’aiuto degli Stati Uniti, nel 1918 gli austriaci e i tedeschi vennero sconfitti prima sul fronte francese e poi su quello italiano, dove l’Italia vinse la battaglia di Vittorio Veneto. A novembre Austria e Germania dovettero arrendersi. Finì così la prima guerra mondiale che aveva fatto quasi dieci milioni di morti.
San Martino del Carso è un paese in provincia di Gorizia, che venne completamente distrutto durante la prima guerra mondiale (poi interamente ricostruito ad una quota più bassa). Giuseppe Ungaretti ha 18 anni quando scrive questa poesia, di fronte alle rovine di un paese del Carso, dove lui si trova a combattere. Autore Giuseppe Ungaretti Titolo dell’opera L’Allegria 1ª edizione 1916 nella raccolta Il porto sepolto, poi confluita ne L’Allegria Genere poesia lirica Forma metrica quattro strofe diseguali di versi liberi (due quartine e due distici)