Dott.ssa : Suor Filomena Nuzzo

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
NEI SOLI USA CI SONO DA 6 A 80 MILIONI DI PERSONE OGNI ANNO COLPITI DA MALATTIE DI ORIGINE ALIMENTARE CON DECESSI ED UN COSTO SOCIALE DI.
Advertisements

Diapositive rivedute e corrette il 15 Settembre 2010
DEFINIZIONE TIPOLOGIA MODALITA’ DI RICHIESTA
ENDOCARDITE INFETTIVA
Uso di cerotti per introdurre il vaccino sotto cute (topi)
Le Infezioni Ospedaliere
INFEZIONE OSPEDALIERA
…..., l’Assessore regionale alla Sanità e Servizi Sociali, con propria nota del 26/3/1998, prot. n /1997, ha istituito presso il Servizio Igiene.
Il sistema di sorveglianza nazionale, dal 2005
SETTORE DISPOSITIVI MEDICI Via. G. Giardino, 4 - MILANO –
VALUTAZIONE DEI RISCHI
Le infezioni delle vie urinarie
Norme per la manipolazione
Da. QuapoS 2000, with the cooperation of NZW Schema locali preparaz. antibl.
Dove possiamo ancora migliorare
Procedure relative ad accertamenti di tipo A
Proposta di Linee Guida Aziendali : Procedure inerenti all’identificazione del paziente, la richiesta e l’infusione di emoderivati Infermiera professionale.
Biopsia ossea BMO ed agoaspirato midollare MO
Da. QuapoS 2000, with the cooperation of NZW Schema locali preparaz. antibl.
(Eventuale sostituzione)
Il catetere vescicale è la causa più frequente di infezioni urinarie postoperatorie, nonostante l'impiego di sistemi di raccolta chiusi. E richiesta una.
Nella pratica quotidiana
I RISCHI PROFESSIONALI DELL’INFERMIERE
Raccomandazioni per la prevenzione delle polmoniti da ventilatore
Modalità di allestimento dei farmaci antiblastici: la teoria secondo procedure di qualità Isabella Bertazzi.
Al di là della microscopia Diagnosi della TB: paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo a confronto.
I sistemi di pianificazione e controllo.
IGIENE DELLE MANI.
Strumenti operativi Si tratta di strumenti la cui finalità è quella di migliorare l’organizzazione dell’assistenza e, di conseguenza, favorire l’erogazione.
FEBBRE POSTOPERATORIA
REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE RIETI SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE GESTIONE DELLEVENTO INFORTUNISTICO NELLA AUSL DI RIETI ASPP Marina.
INFEZIONI OCCUPAZIONALI
ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI NELLA AUSL DI RIETI
APPROPRIATEZZA TERAPEUTICA E ADERENZA ALLA TERAPIA
FEEDING THERAPY Tecnologie Biomedicali – Terapia Nutrizionale Nutrizione: specifiche del dispositivo I dispositivi sono utilizzati per la miscelazione.
Ministero della sanità ( 1992 ) DEFINIZIONE Insieme di documenti che registrano un complesso eterogeneo di informazioni sanitarie, anagrafiche, sociali.
P. Urbano 2008 Modulo di Microbiologia Clinica Anno accademico Per il Corso Integrato METLAMEC sono previste 3 ore di lezione, nell'Aula grande.
Diagnostica delle infezioni urinarie
ACCESSO AL LABORATORIO
Cremascoli & Iris COMBICATH Marco Rampazzo.
PATOLOGIA CLINICA patologia clinica dott. G.Nicocia.
ONCOLOGY LINE I.V. Disposables
1. Titolo Inserire il titolo del caso clinico. 2. Nome e cognome e affiliazione e codice utente Inserire nome e cognome dell’autore/degli autori e affiliazione/affiliazioni.
Linfoma tonsillare. Ascesso tonsillare Score clinico di Breese nella diagnosi di faringo-tonsillite da SBEGA 1 Stagionalità 2 Età 3 Febbre 4 Faringodinia.
“Gestione, Conduzione ed Estinzione di un focolaio di Influenza Aviare HPAI in allevamenti avicoli rurali e intensivi” (Modulo di Base) S.Sofia
Torino, 31 maggio 2005 TORINO - 31 MAGGIO 2005 INFEZIONI OSPEDALIERE Esperienze a confronto delle Aziende sanitarie regionali.
Microbiologia clinica
Il ricovero in malattie infettive. Trasporto della persona assistita al reparto di ricovero da domicilio da altro ospedale da Pronto Soccorso Accesso.
COMPITI e RESPONSABILITA Dott.ssa : Suor Filomena Nuzzo
PRELIEVI PER ESAMI EMATOCHIMICI
Docente : dott.ssa Suor Filomena Nuzzo
Sicurezza ed igiene nei centri estetici
Il Cateterismo delle vie urinarie
Docente : dott.ssa Suor Filomena Nuzzo
Che cos’è l’HACCP.
EMERGENZE DI CARATTERE SANITARIO esempio SARS Presentazione di Pierluigi Nicoletti al Corso di Perfezionamento.
Diagnostica di laboratorio delle infezioni CVC correlate
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
ULCERE DEGLI ARTI INFERIORI
INFERMIERE Dott. CALOGERO IACONA U.O. DI CARDIOLOGIA II CON EMODINAMICA AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO “P. GIACCONE”, PALERMO 73° CONGRESSO.
I Percorsi diagnostici in Microbiologia clinica Ragusa, 2 Ottobre 2015 Sala AVIS Via della Solidarieta’, 1 Infezioni del torrente circolatorio: Presentazione.
Venerdì 25 settembre Come è noto oggi abbiamo a disposizione vaccini contro le Meningiti da: - l’Hib, -Meningococco di sierogruppo A, C, Y,W 135.
INFEZIONI CORRELATE ALL’ASSISTENZA
IL LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA NELLA DIAGNOSI DELLE SEPSI
Infezioni intravasali e cardiache Batteriemie e sepsi Endocarditi, miocarditi e pericarditi.
Gestione del rischio clinico e sicurezza del paziente nella Azienda USL 11 di Empoli Loriana Meini Lucilla Di Renzo.
Dott.ssa M. Assunta CECCAGNOLI
1 PREVENZIONE DEL SUICIDIO DI PAZIENTE IN OSPEDALE Raccomandazione n. 4, Marzo 2008.
Docente : dott.ssa Suor Filomena Nuzzo
Transcript della presentazione:

Dott.ssa : Suor Filomena Nuzzo Docente: Dott.ssa : Suor Filomena Nuzzo ANNO ACCADEMICO - 2014/2015

Nell’ambito dell’attività sanitaria il processo per la definizione della diagnosi si avvale con sempre maggiore intensità dell’esecuzione di esami di laboratorio. L’infermiere è l’operatore che, per la specificità della sua funzione, è tenuto a conoscere ed attuare correttamente le modalità di esecuzione, di conservazione ed invio dei campioni per tutti gli esami ed a preparare correttamente il paziente all’esecuzione degli stessi.

Un’efficace diagnosi di laboratorio dipende dalla raccolta dei campioni nel momento opportuno, usando procedure e materiali corretti ed inviando i campioni al laboratorio di pertinenza in condizioni di sicurezza e senza ritardi. Per raggiungere questo scopo, è essenziale una buona collaborazione tra personale medico, infermieristico e di laboratorio. In questo modo è possibile garantire l’efficienza e l’efficacia dell’attività svolta, in altre parole è possibile garantire un lavoro di qualità.

CORRETTA RACCOLTA DEI CAMPIONI REGOLE GENERALI PER LA CORRETTA RACCOLTA DEI CAMPIONI Ricordiamo alcune regole generali da osservare per una corretta raccolta dei campioni biologici : avvisare il paziente che deve eseguire l’esame, spiegare la procedura ed assicurare la privacy mentre viene svolta. In questo modo si ottiene il consenso e la collaborazione del paziente; b) lavarsi le mani prima e dopo aver raccolto il campione biologico, perché il lavaggio delle mani riduce di molto il rischio di trasmettere infezioni, inoltre indossare i dispositivi di sicurezza individuali consigliati in base alla procedura da eseguire;

c ) raccogliere il campione secondo le modalità stabilite, quindi con procedure corrette, usando materiali idonei accuratamente etichettati. Un campione non idoneo, comporta la necessità di doverlo ripetere, in questo modo si espone il paziente a fastidi, preoccupazioni , perdite di tempo e di denaro; d) inviare velocemente il campione al laboratorio con modulo di richiesta completo per assicurare le migliori condizioni possibili all’esecuzione dell’esame richiesto.

L’emocoltura è forse il più importante esame di batteriologia, sia per il suo elevato significato clinico-eziologico, sia per la gravità delle condizioni del paziente che viene sottoposto a tale indagine. Ne deriva che le metodiche adottate devono essere tali da soddisfare al meglio le esigenze diagnostiche verso le quali l’esame è indirizzato. L’evoluzione maggiore l’abbiamo avuta negli ultimi 20 anni durante i quali siamo passati dall’utilizzo di sistemi per emocoltura non standardizzati ed a lettura soggettiva a sistemi automatizzati uniti ad un contemporaneo sviluppo di terreni di elevata qualità con caratteristiche di fertilità adatte alla evidenziazione di un ampio spettro di microrganismi.

L’efficacia ed il significato clinico dell'emocoltura dipendono da molteplici aspetti metodologici ed interpretativi e comunque da una buona tecnica che prevenga la contaminazione del prelievo allo scopo di non inficiarne il significato diagnostico. L'Emocoltura è fra gli esami di laboratorio  quello che riveste la massima importanza  diagnostica per situazioni cliniche quali: Endocarditi ed infezioni endovascolari. Epiglottite acuta. Polmonite batterica. Pielonefrite ascendente.

5. Meningite batterica. 6. Ascessi endoaddominali. 7. Immunodepressioni di varia origine. 8. Cateterismi venosi e arteriosi. 9. Sindromi ematologiche maligne. 10. Infezioni sistemiche ecc.

Il risultato ottimale di questo esame dipende da molteplici fattori fra cui principalmente : Il volume del campione; il momento del prelievo; l'intervallo ed il numero dei prelievi; l'accuratezza del prelievo (disinfezione della cute); le caratteristiche del mezzo di coltura; la capacità del sistema analitico di evidenziare lo sviluppo batterico.

Per una corretta esecuzione dell'esame … Esiste una relazione diretta fra volume di sangue prelevato e positività: nella maggior parte dei casi nell'adulto si usa prelevare una quantità di circa 10 ml di sangue per flacone. Deve esserci un rapporto ottimale fra volume del campione e volume del brodo di coltura per cui non superare mai le quantità di sangue indicate sul flacone stesso.

PREPARAZIONE DEL PAZIENTE Spiegare al paziente che questo esame permette di identificare il microrganismo responsabile della sua sintomatologia. Informarlo che non è necessaria nessuna restrizione alimentare, che è necessario prelevare tre campioni di sangue a distanza di 15-30 minuti uno dall’altro e che potrà avere qualche fastidio transitorio causato dalla puntura dell’ago o dalla compressione del laccio.

b) materiali necessari RACCOLTA condizioni Praticare il prelievo prima dell’inizio della terapia antibiotica se questo non è possibile segnalare se il paziente è in terapia con antibiotici b) materiali necessari 1) Antisettico; 2) guanti monouso; 3) sistema di prelievo a circuito chiuso; 4) flaconi per emocoltura;

c) modalità lavarsi le mani con antisettico; 2) indossare guanti monouso; 3) disinfettare la cute con disinfettante contenente iodio; 4) rimuovere il cappuccio dei flaconi per emocoltura e disinfettare il gommino da perforare ; 5) effettuare il prelievo senza toccare con le dita la zona se necessario indossare guanti sterili; 6) prelevare 10 ml di sangue usando il sistema a circuito chiuso in dotazione facendo attenzione a non introdurre aria nel flacone;

7) estrarre l’ago dalla vena ed eliminarlo nel contenitore rigido; 8 ) rimuovere i guanti e gettarli nell’apposito contenitore; 9 ) non coprire il gommino perforabile dei flaconi con garze e cerotti ; 10) non coprire mai con etichette adesive il codice a barre dei flaconi ; 14

Effettuare il prelievo il prima possibile e prima della terapia. Indicare ,in funzione dei diversi patogeni in causa sempre il quesito diagnostico , dato che i tempi di incubazione possono variare Un solo prelievo può non evidenziare una batteriemia intermittente e rende difficile interpretare il significato clinico dell’isolamento di certi microrganismi

REGOLE GENERALI PER L’INVIO DEI CAMPIONI AL LABORATORIO Alcune norme generali da osservare nell’invio dei campioni di materiali biologici al laboratorio: i campioni devono essere raccolti correttamente secondo le modalità di prelievo stabilite dal laboratorio e riportate nell’apposito manuale in dotazione di ogni unità operativa dell’Istituto; 2) il campione deve essere identificato in modo sicuro con etichette adesive riportanti nome e cognome, data di nascita ed esame richiesto. Devono essere leggibili e di lunga durata, resistenti alle diverse condizioni ambientali alle quali può essere sottoposto il campione per la sua conservazione o per l’esecuzione dell’esame richiesto; 3) al campione deve essere allegato un modulo di richiesta compilato in ogni sua parte, che permetta l’assoluta identificazione ( questo soprattutto per il paziente esterno ) fino al completamento dell’iter diagnostico.

Devono essere riportati: a) dati anagrafici nome e cognome, data di nascita, codice sanitario regionale per evitare il rischio di omonimie, reparto di provenienza; b) esame richiesto; c) diagnosi o sospetto diagnostico; d) data e ora del prelievo; e) modalità di conservazione del campione; f) eventuale terapia antibiotica in corso; g) firma leggibile del medico richiedente perché può essere necessario comunicare il risultato prima dell’invio della risposta scritta.

Principali criteri interpretativi Risultati falsi negativi In caso di fondato sospetto di infezione accompagnata da batteriemia con emocolture negative (falsi negativi), prendere in considerazione le seguenti cause: Principali cause di negatività legate a situazioni cliniche 1) Pregressa terapia antibiotica (60% dei negativi) 2) Uremia Principali cause di negatività legate a microrganismi cosiddetti “difficili” - Miceti - Brucella - Altri batteri a lento o lentissimo sviluppo

Risultati falsi positivi Positività del test legato a contaminazione del campione. Dal 30 al 50% dei risultati positivi sono falsi positivi. Per identificare i falsi positivi possiamo avvalerci di aspetti clinici Principali aspetti clinici 1)     Decorso clinico non tipico 2)     Non riscontrata l’infezione primaria con lo stesso isolato 3)     Assenza di leucocitosi

Protocolli di prelievo consigliati 1) Sospetta sepsi, meningite, osteomielite, artrite, polmonite ecc.: Due o tre prelievi diversi nell’arco di 30-60 minuti e prima di iniziare la terapia antimicrobica. 2) Sospetta endocardite acuta: tre prelievi diversi nell’arco di 30-60 minuti e prima di iniziare la terapia antimicrobica. 3) Sospetta endocardite sub-acuta: come per l' acuta ma da ripetere eventualmente il giorno dopo. 4) Sospetta endocardite, sepsi ed altre cause di batteriemia in paziente sotto trattamento antibiotico: due prelievi diversi nell’arco di 30-60 minuti per tre giorni consecutivi e lontano dalla somministrazione del farmaco.  

Dopo il prelievo inviare subito le bottiglie in laboratorio o, 5) Febbre di origine sconosciuta: due prelievi diversi nell’arco di 30-60 minuti per tre giorni consecutivi. 6) Età pediatrica: campioni di 1-2 ml per 2-3 volte nella giornata con flaconi pediatrici. Invio e conservazione Dopo il prelievo inviare subito le bottiglie in laboratorio o, se questo è impossibile, conservarle secondo le indicazioni del laboratorio. Appena i flaconi pervengono in laboratorio, dopo il controllo di idoneità (biologicamente sicuri, adeguati in quantità, ecc..) vengono messi in incubazione con le modalità previste dalla ditta produttrice ed osservando le previste norme di contenimento del rischio infettivo.