INFEZIONI MENINGOCOCCICHE

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Area di Epidemiologia e Prevenzione
Advertisements

SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI
BRUCELLOSI.
HUMAN PAPILLOMA VIRUS.
Meningiti batteriche Prof. Enzo Raise Diretttore Malattie Infettive Osp. SS. Giovanni e Paolo ed Umberto 1° Venezia e Mestre-Venezia-Direzione Dipart.
Scenario clinico 1 Vengo chiamato in consulenza dal Nido.
EPIDEMIA ENDEMIA PANDEMIA
MENINGITI E ENCEFALITI
LE GLOMERULONEFRITI Università di Bologna Dott.ssa Rosalba Bergamaschi
Si informa che questanno, nellambito della consueta campagna promossa dal Ministero della Sanità e attuata nella Regione Lazio, verrà offerta la possibilità
Gruppo tecnico regionale emergenze infettive Piano per lorganizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive deliberato dalla Giunta regionale.
IGIENE GENERALE ED APPLICATA
ENTEROCOLITE NECROTIZZANTE
SINDROME DI GUILLAN-BARRE’
Ematologia ed Oncologia Pediatrica
Le Infezioni Ospedaliere
RECENTI ACQUISIZIONI IN TEMA DI VACCINAZIONE MENINGOCOCCICA
LEGIONELLA: Epidemiologia e clinica
AGENTE EZIOLOGICO Virus a RNA a simmetria elicoidale appartenente alla famiglia dei PARAMYXOVIRUS Ø nm Estremamente labile al calore 56 °C; UV;
Rappresentano una delle più frequenti emergenze in malattie infettive
URETRITI INFETTIVE URETRITE GONOCOCCICA URETRITI NON GONOCOCCICHE
La gestione di un caso di morbillo
Le azioni da attuare in caso di sospetto morbillo
RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI
Malattia infettiva del sistema nervoso centrale
Il Servizio Territoriale della ASL 3
TRASMISSIONE DELLE MALATTIE
EPATITE A.
Altre definizioni : Antrace
Epidemiologia delle malattie infettive
È una malattia infettiva importante causata da un virus che si trasmette da persona a persona per via respiratoria. Il morbillo inizia con febbre alta.
Gestione della Faringotonsillite in Eta' Pediatrica
“Ai confini della vita: i Virus”
EPIDEMIOLOGIA DELLE MALATTIE INFETTIVE
prevenzione nelle scuole
l’epatite A Una malattia “emergente” nei Paesi Occidentali
Urgenze ed Emergenze Neurologiche
igiene Scienza della salute che si propone il
Conoscerla per evitarla
LO SHOCK OBIETTIVI Definire il significato di shock;
La nuova visione nella collettività Mutamento di concezione Mutamento di concezione Consenso Bisogno di conoscenza Bisogno di salute.
Un volontario informato: igiene e prevenzione della malattia
IGIENE PER SCIENZE GEOGRAFICHE Igiene generale ed epidemiologia
Dirigente Medico Direzione Sanitaria Dr S. Ricciardelli 1 “Igiene” Lezione 2008 Seconda Università di Napoli Corso di laurea di I° livello in infermieristica.
Influenza affezione respiratoria acuta trasmessa per via aerea ed ha un esordio brusco ed improvviso dopo l’ incubazione di 2-3 giorni sintomatologia.
PROFILASSI GENERALE DELLE MALATTIE INFETTIVE
Linfoma tonsillare. Ascesso tonsillare Score clinico di Breese nella diagnosi di faringo-tonsillite da SBEGA 1 Stagionalità 2 Età 3 Febbre 4 Faringodinia.
Sorveglianza attiva di laboratorio delle infezioni invasive con accertata eziologia batterica Daniela Lombardi Antonella Barale SeREMI ASL 20 Torino, 19.
Prevenzione e controllo nella comunità: la Sorveglianza Servizio Sovrazonale di Epidemiologia ASL 20 Alessandria Roberto Raso.
Tavola rotonda Ruolo e funzioni degli operatori sanitari dell’Ospedale Sacco: Milano, 30 ottobre 2014 Aula Magna AO Polo Universitario L.Sacco Il malato.
EPATITI VIRALI Malattie infettive acute sostenute da diversi virus (almeno 5)   Tipi di virus responsabili: A, B, C, D, E Epatiti A ed E: si trasmettono.
NEISSERIA.
TOSSINFEZIONI ALIMENTARI
EZIOLOGIA: Ortomyxovirus Virus a RNA a singola elica, di nm, sferoidali, provvisti di un capside proteico (PROTEINA M) e di un pericapside lipoproteico.
MORBILLO EZIOLOGIA Paramyxovirus: virus a RNA a singola elica, di nm
TETANO EZIOLOGIA Clostridium tetani: bacillo Gram positivo, sporigeno anaerobio, mobile per ciglia peritriche. Per l'inattivazione delle spore occorrono:
Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive
DIARREA D’ORIGINE INFETTIVA PERCORSI
Cosa fare in caso di …………..
MALATTIE ESANTEMATICHE
Infezioni del sistema nervoso centrale: aspetti clinici e terapeutici
Haemophilus influenzae  Piccolo coccobacillo  Talora capsulato  Aspetto pleiomorfo quando osservato da materiali patologici. L’invecchiamento tende.
Varicella Malattia virale acuta causata da un herpesvirus: Varicella- Zoster virus.
Influenza da virus A/H1N1: la reale dimensione del problema Tiziana Quirino U.O. Malattie Infettive.
Venerdì 25 settembre Come è noto oggi abbiamo a disposizione vaccini contro le Meningiti da: - l’Hib, -Meningococco di sierogruppo A, C, Y,W 135.
Brucella.
Andrea Lambertini Servizio Igiene Pubblica Controllo Rischi Biologici Azienda USL di Modena Seminario PASSI: i risultati del Sistema di Sorveglianza nell’Azienda.
Peste. Peste Yersinia pestis Endemica in India, Sud est asiatico, Sud Africa, Sud America, Messico, sud ovest USA. Casi sporadici.
Tubercolosi Malattia infettiva causata dal Mycobacterium tuberculosis o dal Mycobacterium bovis.
NEISSERIE Cocchi Gram negativi Disposti a coppie (chicco di caffè)
Transcript della presentazione:

INFEZIONI MENINGOCOCCICHE EZIOLOGIA Neisseria meningitidis (meningococco) Diplococco Gram negativo a "chicco di caffè", aerobio, asporigeno, immobile, provvisto di capsula   In base agli antigeni della capsula (polisaccaridici) si distinguono 12 SIEROGRUPPI. I più importanti dal punto di vista epidemiologico sono A, B, C, Y, W135. Può provocare: ·                       Infezioni asintomatiche ·                       Infezioni alle prime vie aeree ·                       Meningite cerebro-spinale epidemica ·                       Setticemie fulminanti

MENINGITE Cerebro Spinale Epidemica PATOGENESI Il meningococco penetra per via aerea e si localizza nelle prime vie respiratorie, dove può rimanere senza provocare alcuna manifestazione clinica (PORTATORE SANO) In rapporto ad una particolare recettività del soggetto, il meningococco supera la barriera mucosa e va in circolo (batteriemia) con 2 possibili evoluzioni:   · Diffusione a tutto l'organismo (SEPSI FULMINANTE) · Infezione dell'aracnoide e della pia madre (MENINGITE PURULENTA)

MENINGITE cse – QUADRO CLINICO Periodo di incubazione 2-10 gg (3-4 gg) Sintomatologia Esordio brusco con febbre elevata, brividi, cefalea violenta, vomito a getto, agitazione psicomotoria Rapidamente compaiono i segni meningei dovuti alla compressione delle radici nervose da parte del liquor che aumenta la sua pressione: ·  Rigidità nucale e del rachide ·  Riflessi patologici · Posizione a cane di fucile degli arti inferiori: in decubito laterale con cosce e gambe flesse e capo iperesteso.

MENINGITE cse – QUADRO CLINICO Nelle forme acutissime possono comparire petecchie sulla cute dell'addome e della faccia interna della coscia (porpora meningococcica) dovute a danno vascolare. La complicanza più temibile è la necrosi emorragica delle ghiandole surrenali con insufficienza surrenalica acuta (sindrome di Waterhouse Friderichsen). Le sequele neurologiche della meningite si osservano nel 61% dei casi e vanno da gravi deficit sensoriali e intellettivi a lievi alterazioni, per lo più dell'udito. La letalità è del 6% per la meningite, del 20-25% per le sepsi (in Italia)

MENINGITE cse - EPIDEMIOLOGIA Fonte d'infezione Portatori sani (20-30% della popolazione: > 30% nei giovani, 2-5% nei bambini, rari negli adulti) Portatore malato fino a che la Neisseria è presente nelle secrezioni nasali e faringee; scompare dopo 24 ore dall'inizio di terapia antibiotica adeguata Via di trasmissione aerea diretta Età Nei Paesi in via di sviluppo: bambini Nei Paesi sviluppati: bambini e giovani adulti (reclute, studenti).

MENINGITE cse - EPIDEMIOLOGIA Distribuzione geografica Nei Paesi sviluppati ha carattere sporadico, con riaccensioni epidemiche. Si osserva periodicamente un aumento dei casi a cui concorrono piccoli focolai epidemici L'incidenza è di 100-300 casi all’anno con i 2/3 dei casi dovuti al sierogruppo B. Nei Paesi sottosviluppati ha carattere endemico con un'incidenza di 10-20/100.000, con netta prevalenza del sierogruppo A. In Africa si verificano circa il 60% dei casi di meningite nel mondo (CINTURA DELLA MENINGITE: dal 4° al 16° latitudine nord)

MENINGITE cse – EPIDEMIOLOGIA Cintura della meningite

MENINGITE cse - EPIDEMIOLOGIA In Italia fino al 1963 circolava il sierogruppo A, dal 1963 al 1988 ha prevalso il sierogruppo C, in seguito il sierogruppo B. Probabilmente questo è da mettere in relazione all'introduzione della vaccinazione obbligatoria nelle reclute dal 1986 (il vaccino non protegge contro il sierogruppo B) Stagione più frequente da novembre a maggio Condizioni predisponenti affollamento, vita in comunità chiuse, stress psico-fisico, fattori climatici? altitudine? zone rurali?

MENINGITE cse - PROFILASSI DIRETTA Denuncia obbligatoria in II classe Isolamento ospedaliero fino a 24 ore dall'inizio della terapia chemio-antibiotica Sorveglianza sanitaria dei conviventi e contatti stretti per 10 giorni dall'ultimo contatto, con inizio immediato della CHEMIOPROFILASSI al primo sospetto di malattia (febbre)

MENINGITE cse - PROFILASSI DIRETTA Accertamento Ricerca di Neisseria nel malato: esame del liquor (microscopico, colturale, ricerca antigeni polisaccaridici) nel portatore: non è indicata la ricerca di Neisseria nel tampone faringeo, perché dispendiosa e inutile, in quanto sappiano che i portatori sono numerosi e temporanei, specie tra i giovani. Disinfezione continua delle secrezioni naso faringee e del liquor.

MENINGITE cse - PROFILASSI SPECIFICA VACCINOPROFILASSI   Tipi di vaccino Si utilizzano vaccini contenenti polisaccaridi della capsula, immunogeni e protettivi anche rispetto all'acquisizione dello stato di portatore. Sono disponibili: Vaccino bivalente A+C Vaccino tetravalente A+C+Y+W135 Vengono somministrati sopra i 2 anni di età in dose unica per via sottocutanea. Poco immunogeni nei bambini < 2 anni Vaccino monovalente C coniugato a proteina che lo rende immunogeno anche per i bambini molto piccoli Viene somministrato per via intramuscolare in dose unica sopra i 12 mesi di età e in 3 dosi prima dei 12 mesi (2, 4 ,6 mesi)

MENINGITE cse - PROFILASSI SPECIFICA Efficacia È intorno al 90% Durata 2-3 aa Reazioni Generalmente rare e non gravi nell’adulto Nei bambini immunizzati con il vaccini coniugato C si osservano: reazioni nel punto dell'inoculo > 10% Anoressia, irritabilità, disturbi del sonno > 10% Vomito, diarrea > 10% Febbre, pianto 1-10% Rarissime (< 0,01%) le reazioni gravi (attacchi epilettici, linfoadenopatia)

MENINGITE cse - PROFILASSI SPECIFICA Strategie vaccinali E' obbligatoria nei militari dal 1986, dopo che nel 1984-1985 si era registrata un'incidenza di 16/100.000 reclute e si ebbero, nel 1985, 58 casi con 7 decessi. In seguito alla vaccinazione con vaccino tetravalente, i casi nei militari sono nettamente diminuiti (3-4 all'anno) e provocati da sierogruppi non contenuti nel vaccino.   E' raccomandata: in viaggiatori diretti in zone ad elevata endemia o in cui è in corso un'epidemia in collettività chiuse (caserme, scuole, asili) se tasso di attacco > 1/1000 e se 3 o più casi insorgono nell'arco di 3-4 settimane Può essere introdotta localmente se la situazione epidemiologica ne suggerisce la necessità

MENINGITE cse - PROFILASSI SPECIFICA CHEMIOPROFILASSI E' indicata nei conviventi e contatti stretti di casi di meningite, senza verificarne lo stato di portatore con tampone faringeo (dispendioso ed inutile):   ADULTI 600 mg di rifampicina 2 volte al giorno per 2 gg oppure 250 mg di ceftriaxone in dose singola per via i.m. oppure 500 mg di ciprofloxacina in dose singola per os. BAMBINI 10 mg/Kg/die di rifampicina (5mg/Kg/die se il bambino ha meno di 30 giorni) oppure 125 mg di ceftriaxone in dose singola per via i.m.