Le strutture internazionali per la cooperazione

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Le strutture internazionali per la cooperazione

Il contesto: il sistema internazionale Nel sistema internazionale, nell’ultimo secolo, si verifica la graduale perdita di peso dello Stato a favore di istituzioni sovranazionali Nascono le Nazioni Unite In particolare, nel dopoguerra sono nate le Organizzazioni di Bretton Woods (Banca Mondiale, OMC, GATT) con il compito di realizzare un canale multilaterale di regolamentazione del commercio e della finanza internazionale

Oggi esistono 258 OIG e più di 5.580 ONG Quanto si sviluppano si sviluppano in prevalenza nel corso del ‘900: Nel 1909 le organizzazioni governative erano 37 e quelle non governative 176 Oggi esistono 258 OIG e più di 5.580 ONG

Organizzazioni internazionali: OING/OIG OIG, Organizzazioni intergovernative organizzazioni internazionali costituite tra Stati e/o altre OIG, oppure costituite da membri nominati da Stati o da altre OIG derivano da un atto costitutivo di diritto internazionale: carta, statuto, trattato o convenzione hanno organi permanenti e stabili organizzazioni hanno personalità giuridica, distinta da quella degli Stati membri ONG, Organizzazioni non governative associazioni tra privati, che perseguono obiettivi su scala internazionale derivano da un atto costitutivo di diritto privato hanno personalità giuridica

LE OIG Definizione: unione di più soggetti di diritto internazionale, costituita su base paritaria, dotata di un proprio ordinamento e mezzi propri, mirante a perseguire, conformemente all’accordo che l’ha istituita, finalità comuni ai membri che la compongono

1)Tipologia. Criterio della composizione: Universali –Particolari (es: economiche, politiche,culturali) Criterio geografico: organizzazioni globali, regionali, continentali) Sfera di azione: generale o settoriali (Es: Unesco, Fao, Nato) Natura dell’attività svolta: Normativa/ Operativa (solo per OInG): Profit /No profit

2) Ruolo: in che misura sono in grado di influenzare la politica internazionale? PREMESSA: le attività delle OIG possono essere analizzate da due diverse prospettive: Visione statocentrica: Le OIG sono network di contatti con scarso potere decisionale Ruolo passivo Visione sistemica: Le OIG sono parte attiva del processo politico decisionale che si svolge a livello internazionale. Anche le OIG, così come altri organi politici, rispondono alle domande dei cittadini Ruolo attivo

In base alla visione (attiva o passiva) è possibile individuare un ruolo differente: Strumento degli Stati membri: sono un mezzo per rispondere alle esigenze “egoistiche” dei singoli membri (ruolo passivo) Arena in cui vengono discussi problemi internazionali da parte degli stati (ruolo passivo) Attori del sistema internazionale (ruolo attivo)

Quale delle visioni è la più condivisibile? Prendendo ad esempio l’ONU al 1956 sono state realizzate più di 50 missioni che hanno sicuramente influenzato la politica internazionale. Sono state numerose le operazioni di Peace Keeping che hanno ristabilito l’ordine in alcune situazioni di conflitto Le OIG sono attori del panorama internazionale che svolgono un ruolo autonomo rispetto ai singoli stati membri

3) Funzioni: a che scopo vengono costruite? Hanno l’obiettivo di fornire strumenti per favorire la cooperazione politica, attraverso il negoziato. Costituiscono un apparato amministrativo che traduce le decisioni in azioni. Forniscono canali di dialogo tra i membri utili ad aprire nuovi canali di cooperazione e collaborazione

4) OIG e ONG I cittadini e/o altri soggetti formulano domande Le OIG e ONG articolano le domande Comunità internazionale le riceve

In che modo svolgono questa funzione? 1) Strumento attraverso cui vengono poste le domande. 2)Strumento di aggregazione delle domande dei singoli paesi. 3)Strumento di formulazione di domande. Es: In modo particolare le ONG formulano domande proprie su temi specifici (Fame, ambiente , ecc.)

http://www.youtube.com/watch?v=oSMd4ydygPM

ONU Fondata nel dopoguerra da 51 Stati intenzionati a preservare la pace attraverso la cooperazione internazionale e il principio della sicurezza collettiva

La più estesa organizzazione internazionale, con la quasi totalità degli Stati del pianeta: 192 stati membri. Gli Stati non membri sono lo Stato della Città del Vaticano (che ne è osservatore permanente), Taiwan ed il neo costituito Kossovo Le Nazioni Unite hanno come fine il conseguimento della cooperazione internazionale in materia di sviluppo economico, progresso socioculturale, diritti umani e sicurezza internazionale. Relativamente alla sicurezza internazionale in particolare hanno come fine il mantenimento della pace mondiale anche attraverso efficaci misure di prevenzione e repressione delle minacce e violazioni ad essa rivolte.

Gli anni 50 e 60 e i nuovi ingressi Dopo anni di incontrastato dominio occidentale, nel 1965 la metà dei seggi dell’Assemblea era presieduta da rappresentanti di paesi afroasiatici L’organizzazione si trova a far spazio a nuove domande. LE SCHERMAGLIE DELLA GUERRA FREDDA VENIVANO GUARDATE CON SOSPETTO DA CHI AVEVA IL PROBLEMA DELLA SOPRAVVIVENZA E LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO DIVENTA UNA PRIORITA’

Ascoltare di più i PVS Nel 1963 viene adottata una risoluzione che portava il numero dei membri non permanenti da 6 a 10 Prima, nel 1960, una risoluzione definisce il colonialismo “una negazione dei diritti umani fondamentali”

Dove si trova La sede dell'organizzazione si trova a New York

I compiti Articolo 1 dello Statuto: Mantenere le pace e la sicurezza internazionale, attraverso la conciliazione o la soluzione pacifica delle controversie internazionali e l’adozione di misure collettive dirette a prevenire e rimuovere le minacce alla pace e a reprimere le aggressioni; Favorire le relazioni di amicizia tra le nazioni, basate sul rispetto reciproco e sui principi del riconoscimento della uguaglianza dei diritti e della autodecisione dei popoli; Dare impulso alla cooperazione internazionale per risolvere i problemi di ordine economico, sociale, culturale o umanitario; Promuovere e incoraggiare il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, senza distinzioni di razza, di sesso, di lingua o di religione

Le misure per attuare gli obiettivi di mantenimento della pace e sicurezza Misure preventive di carattere persuasivo o dissuasivo Misure coercitive, basate sull’impiego della forza

Peace-making, peace-keeping, peace-building Peace-making si riferisce ad azioni rivolte a portare due parte ostili ad un accordo, tramite negoziati diplomatici e con il loro consenso. Peace-keeping è un’operazione per il mantenimento della pace effettuata in stati che per la gravità della situazione interna possono minacciare la pace e la sicurezza internazionale. I principi che governano le missioni di peace-keeping sono il consenso delle parti coinvolte, il non-uso della forza a meno che non si tratti di auto-difesa e l’imparzialità. Le missioni si compongono di soldati e risorse di vari stati, in quanto l’ONU in sé non dispone di un proprio esercito. Peace-building è invece il termine utilizzato dall’ONU quando si parla di ricostruzione post-bellica, cioè il processo a lungo termine che segue il processo di pace formale, di riconciliazione sociale e quindi costruzione di rapporti e istituzioni. In una concezione più ampia peace-building può anche significare un graduale cambiamento di mentalità per quanto concerne la prevenzione dei conflitti Peace -enforcement vengono promosse anche senza il consenso delle parti per ripristinare la pace

Il mantenimento della pace Il mantenimento della pace e della sicurezza è uno degli scopi principali dell’ONU La carta mette a disposizione strumenti appartenenti alla categoria delle misure conciliative e coercitive Ma molto spesso le azioni reali dell’ONU si pongono a metà strada tra questi due modalità previste: il peacekeeping

Il peacekeeping Operazioni volte al mantenimento della pace messe in atto con il consenso delle parti in causa Consenso preventivo delle parti Uso della forza limitato all’autodifesa Il personale impegnato deve essere imparziale

Questioni E’ difficile che vi sia il consenso tra due parti in lotta (altrimenti non ci sarebbe bisogno del peacekeeping!) Di solito se una delle parti viola la legge più dell’altra, è impossibile agire in modo imparziale e neutrale A volte l’uso della forza limitato all’autodifesa causa molti rischi

Focus: L’Italia e l’ONU L’Italia è entrata a far parte dell’ONU soltanto nel 1955, per l’opposizione dell’Unione Sovietica come reazione al veto degli Stati Uniti all’ingresso nell’ONU dei paesi comunisti.

Operazioni di peace building ONU in corso

Operazioni di Mantenimento della pace delle Nazioni Unite- alcuni numeri 1) Aspetti operativi Operazioni di Mantenimento della pace dal 1948: 64 Attuali operazioni di Mantenimento della pace: 15 Personale in divisa (truppe 79.723; polizia 10.975; osservatori militari 2.178) : 98.910 Paesi contributori : 118 Personale civile internazionale (30 giugno 2009) : 5.710 Personale civile locale (30 giugno 2009) :14.139 Volontari O.N.U. : 2.604  Numero totale del personale impegnato nelle 15 operazioni di mantenimento della pace: 121.363 Numero totale di vittime nelle missioni di pace dal 1948 : 2.846 2) Aspetti Finanziari (US$):   Risorse approvate per il periodo 1 luglio 2010 - 30 giugno 2011: circa $7.26 miliardi Costo totale stimato delle operazioni dal 1948 al 30 giugno 2010: circa $69 miliardi Contributi ancora dovuti al bilancio per le operazioni di pace : circa $2.75 miliardi

Le missioni a cui ha partecipato l’Italia dal 2005

Il ruolo della cooperazione allo sviluppo All’indomani di un conflitto internazionale, la costruzione della pace dopo un conflitto può assumere la forma di concreti progetti operativi che uniscono due o più paesi in un’impresa reciprocamente benefica che può non solo contribuire allo sviluppo economico ma anche promuovere la fiducia che è fondamentale per la pace. Possono essere progetti ai fini dello sviluppo agricolo, per migliorare i trasporti o utilizzare le risorse come acqua o elettricità che gli Stati hanno bisogno di condividere, o i programmi congiunti attraverso i quali le barriere tra nazioni sono abbattute con il ricorso a viaggi più liberi, scambi culturali e progetti educativi e giovanili di reciproco beneficio.

Qual’ è la coerenza delle missioni di pace in territori “di guerra” Rapporto di 1 a 100 tra spese in aiuti e costi militari Se si deve mantenere la pace, perché i militari dovrebbero occuparsi di aiuti umanitari e per la ricostruzione? (se fosse realmente pace tali funzioni dovrebbero essere affidate ONG, Nazioni Unite, imprese etc.) Le funzioni del peace keeping sono sufficienti in questi contesti?

Gli organi Assemblea generale Il consiglio di sicurezza Il segretario generale La corte internazionale di giustizia Il consiglio economico e sociale Corte penale internazionale

Assemblea generale E’ l’organo politico e deliberativo dell’ONU E’ formata da 5 rappresentanti per ogni Stato membro Si riunisce a New York almeno una volta l’anno Può esprimere delle raccomandazioni non vincolanti per gli Stati membri e per il Consiglio di sicurezza. Ogni Stato ha diritto a un voto Le decisioni di regola vengono adottate a maggioranza semplice dei votanti, ma per le decisioni più importanti serve la maggioranza dei due terzi Esprime pareri vincolanti su questioni giuridiche relative ai rapporti internazionali

Il consiglio di sicurezza Caratteristiche : E’ l’organo più importante dell’ONU dal punto di vista politico e militare perché può votare risoluzioni vincolanti per tutti gli stati membri e può imporne il rispetto anche con l’uso della forza. Il Consiglio di sicurezza si riunisce solo quando è necessario. E’ composto da 15 membri: cinque dei quali (Stati Uniti,Federazione Russa, Francia, Gran Bretagna e Cina) sono membri di diritto e permanenti e , hanno diritto di veto; gli altri 10 stati sono eletti dall’Assemblea generale a rotazione tra gli stati membri per un periodo di due anni. Funzioni invitare gli stati coinvolti in una controversia internazionale a cercare di raggiungere una soluzione pacifica adottare misure non implicanti l’uso della forza in caso di una minaccia alla pace o di una violazione della pace oppure di un’aggressione ordinare e coordinare altre misure coercitive nei confronti dei trasgressori

La guerra in Iraq e i limiti del Consiglio di sicurezza La risoluzione 1441(8 novembre 2002), offriva all'Iraq un'"ultima possibilità di adempiere ai propri obblighi in materia di disarmo" e minacciava "serie conseguenze" in caso contrario L'Iraq accettò la risoluzione, permettendo il ritorno degli ispettori Il 5 febbraio il segretario di stato USA Colin Powell cercò di convincere il Consiglio ad autorizzare l'uso della forza poiché a suo dire l'Iraq aveva ancora una volta dimostrato di non rispettare le risoluzioni ONU Il Consiglio non accetta e solo 4 dei 15 Stati presenti (USA, Regno Unito, Spagna e Bulgaria) erano intenzionati ad approvare la risoluzione (Francia, Germania, Cina, Pakistan e Siria sembravano contrari) Gli USA agiscono senza il parere il del Consiglio e attaccano l’Iraq con una “coalizione di volenterosi”

Azioni della coalizione in Iraq Le azioni includevano il disarmo delle parti precedentemente in guerra e il ripristino dell’ordine, la custodia e la possibile distruzione delle armi, il rimpatrio dei rifugiati, il sostegno consultivo e “addestrativo” al personale di sicurezza, la supervisione sulle elezioni, l’attuazione di sforzi per tutelare i diritti dell’uomo, la riforma o il rafforzamento delle istituzioni governative, la promozione di processi formali e informali di partecipazione politica

Riformare il consiglio di sicurezza? Ampliamento per: Aumentare il grado di partecipazione (74 Stati membri non sono mai stati presenti in Consiglio e 46 lo sono stati una sola volta.) Aumentare la rappresentativita’ geografica Problema di l’efficienza. Un forte aumento degli Stati membri del Consiglio di Sicurezza rischierebbe di condurre alla sua ingovernabilita’

Proposte Istituire otto-dieci nuovi seggi non permanenti Assegnare due seggi permanenti a due Paesi industrializzati (si sono gia’ candidati Germania e Giappone) e tre, sempre permanenti, ad un Paese dell’Africa, uno dell’America Latina-Caraibi e uno dell’Asia Da 15 ad almeno 26 seggi, con nuovi seggi permanenti e non permanenti. I primi ai Paesi dei continenti meno favoriti per riequilibrare almeno in parte il divario esistente, nella categoria dei membri permanenti, fra Paesi industrializzati e Paesi in via di sviluppo

Il segretario generale Viene nominato dall’assemblea generale per 5 anni su proposta del Consiglio di sicurezza e rappresenta l’ONU nei rapporti con i singoli Stati e con le altre organizzazioni internazionali o sopranazionali Dà esecuzione delle decisioni dell’Assemblea Generale e del Consiglio di Sicurezza Esercita le funzioni delegate da tali organi Dirige l’apparato burocratico dell’ONU Coordina i lavori degli altri organi Ha il ruolo di mediatore internazionale

La Corte internazionale di giustizia E’ il principale organo giurisdizionale dell’ONU ha sede all’Aja è composta da 15 giudici eletti dall’Assemblea Generale e dal Consiglio di Sicurezza per 9 anni giudica, su richiesta degli Stati, in base alle norme del diritto internazionale le controversie di natura giuridica tra Stati Ha funzione consultiva in questioni giuridiche.

La corte penale internazionale E’ un organo permanente che esercita il suo potere giurisdizionale sulle persone fisiche per i più gravi crimini di portata internazionale Ha sede all’Aja E’ composta da 18 giudici eletti dall’Assemblea tra persone che godono di un’elevata considerazione morale Il consiglio economico e sociale si occupa di questioni di carattere economico, sociale, culturale, sanitario. è formato da 54 membri eletti dall’Assemblea per 3 anni

Atti giuridici tipici dell’ONU Risoluzione sia il Consiglio di sicurezza, sia l’Assemblea Generale, possono adottare risoluzioni una risoluzione è una decisione, di carattere politico, sul comportamento che uno o più Stati devono tenere riguardo ad una determinata controversia o situazione secondo l'articolo 25 della Carta, gli Stati membri delle Nazioni Unite sono obbligati ad adempiere alle "decisioni del Consiglio di sicurezza la maggior parte degli studiosi di diritto internazionale considerano gran parte delle risoluzioni dell'Assemblea Generale come non vincolanti tuttavia alcune risoluzioni dell'Assemblea generale, riguardanti questioni interne alle Nazioni Unite, come le decisioni di bilancio o le istruzioni dirette agli organi ONU di rango minore, vincolano i loro destinatari Raccomandazione le risoluzioni , considerate non vincolanti, diventano (in pratica) delle raccomandazioni una raccomandazione è un invito rivolto ad uno o più Stati a tenere un determinato comportamento non ha effetto vincolante per i destinatari, che non sono obbligati a conformarvisi produce però effetti giuridici, perché è considerata preminente rispetto ad obblighi internazionali preesistenti

I limiti militari all’azione dell’ONU L’ONU manca un esercito internazionale in grado di imporre il rispetto delle norme e dei principi del diritto internazionale. L’Onu dispone dei caschi blu che sono contingenti militari che gli Stati membri mettono a disposizione delle Nazioni Unite per realizzare specifici interventi di pace. Perciò sono sottoposti ad alcune limitazioni: non possono schierarsi a favore di una delle parti in conflitto; possono utilizzare solo armi leggere; non possono usare la forza se non in caso di attacco.

Organi sussidiari aggiuntivi UNICEF (1946): Fondo delle Nazioni Unite per i soccorsi di urgenza all’infanzia OMS (1948): Organizzazione mondiale della sanità UNHCR (1951): Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (protezione giuridica ed assistenza materiale) PAM/WFP (1963): Programma alimentare mondiale UNDP (1965): Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo UNCTAD (1964): Conferenza delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo UNFPA (1967): Fondo delle Nazioni Unite per le attività in materia di popolazione (assistenza in campo demografico) UNEP (1972): Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente UNHCHR (1993): Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani UNITAR (1993): Istituto delle Nazioni Unite per la formazione e la ricerca Tribunale penale internazionale per i crimini nella ex Jugoslavia (1993) Tribunale penale internazionale per i crimini in Ruanda (1994)

Istituzioni specializzate UNESCO (1945): Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura OIL (1919 Pace di Versailles/1946): Organizzazione internazionale per il lavoro FMI (1944 Bretton Woods/1945): Fondo monetario internazionale Banca mondiale (1944 Bretton Woods/1945): BIRS (Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo) + SFI (Società Finanziaria Internazionale) + AID (Associazione per la ricostruzione e lo sviluppo) FAO (1945): Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura IMO (1975): Organizzazione marittima internazionale Organizzazioni a statuto speciale AIEA (1957): Agenzia internazionale per l’energia atomica OMT (1977): Organizzazione mondiale per il turismo

ONU IERI E OGGI L’ONU ha seguito nelle sue funzioni e nelle sue evoluzioni i mutamenti dello scenario internazionale Il 1989 (fine della guerra fredda) segna un punto di cesura anche nella “vita” dell’ ONU Dopo il 1989 l’ONU diventa più attiva nelle operazioni di peace-building perché non più fiaccata dal veto interno dell’Unione Sovietica

Le sfide future Coniugare le richieste dei singolo stati (o entità territoriali) a quelle dei cittadini (la cui voce è sovente raccolta dalle ONG) Razionalizzazione dell’Organizzazione e gestione delle molteplici istanze interne

ONU, commercio e sviluppo prima e dopo la guerra fredda 1)prima L’appoggio delle NU ai paesi in via di sviluppo coinvolge più di tre quarti delle risorse dell’organizzazione; l’Assemblea generale istituì nel 1964 l’UNCTAD (United Nations Conference on Trade and Development, Conferenza delleNazioni Unite sul commercio e lo sviluppo) allo scopo di migliorare le condizioni di scambio dei paesi in via di sviluppo nel commercio internazionale; L’UNCTAD ha tentato di rendere stabile il mercato mondiale delle materie prime o non sostituibili, senza riuscire a evitare che il crollo del prezzo di alcuni beni primari danneggiasse fortemente la crescita di molti paesi in via di sviluppo Il Nuovo ordine economico internazionale” del 1980 (New International Economic Order, NIEO) prevede un aumento dell’assistenza finanziaria ai paesi in via di sviluppo, negoziato nell’ambito l’UNCTAD

2) Prima Le NU hanno attutito gli attriti fra le superpotenze e hanno favorito il processo di disarmo e di controllo delle armi atomiche e biologiche attraverso l’IAEA (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica). Gli accordi fondamentali in questo campo, es: trattato sul parziale blocco degli esperimenti nucleari (1963), il trattato di non proliferazione delle armi nucleari (1968), i SALT (Strategic Arms Limitation Talks, Conferenze per la limitazione degli armamenti strategici) del 1972 e del 1979 e lo START (Strategic Arms Reduction Treaty, trattato per la riduzione delle armi strategiche) del 1991 e del 1993, furono però conclusi attraverso negoziati diretti tra le superpotenze. Le NU hanno dato vita a conferenze mondiali di grande importanza come la Conferenza sull’ambiente umano (1972), la Conferenza sulla popolazione mondiale (1974), la Conferenza mondiale per l’anno della donna (1975), la Conferenza per gli insediamenti umani (1976), la Conferenza sulla desertificazione (1977), l’Assemblea mondiale sull’invecchiamento (1982)

2) Dopo Con la fine della rivalità tra USA e Unione Sovietica e la caduta del blocco comunista in Europa orientale tra il 1989 e il 1991, le NU hanno potuto affrontare con più libertà i conflitti e le tensioni internazionali, dal problema del nuovo ruolo mondiale di Germania e Giappone, alle guerre civili in Iugoslavia, in Cecenia, in Kosovo. Dopo quarant’anni di discussioni, nel 1993 si è potuto finalmente istituire la figura dell’Alto commissariato per i diritti umani. Le NU non costituiscono un governo sovranazionale mondiale, ma uno strumento flessibile di collaborazione e coordinamento tra gli stati membri, la cui efficacia dipende dalla volontà dei governi più che dalla struttura dell’organizzazione stessa.

L’11 SETTEMBRE E IL RITORNO ALL’UNILATERALISMO Gli Stati Uniti decidono di affrontare da soli la guerra al terrorismo globale perché non intendono subire condizionamenti da parte degli alleati L’azione unilaterale consente agli Stati Uniti di agire con la massima rapidità evitando processi di negoziazione. Quando la minaccia è diretta e vitale l’ONU non basta?

Revisione delle azioni di peace-keeping Azioni “storiche”: proteggere i convogli con gli aiuti umanitari, provvedere alla loro distribuzione, occuparsi dei rifugiati Peacekeeping Azioni attuali: mantenere la pace significa spesso imporre un cessate il fuoco o una tregua nell’ambito di un contesto statale in cui non esistono più strutture politiche e burocratiche Peacemaking

Riformare gli OIG? Esiste un sistema di aiuto internazionale o un’industria degli aiuti internazionali? Le OIG emanano atti di natura generale (raccomandazioni) ma non riescono ad incidere realmente nel processo con cui i singoli PVS mettono realmente in atto strategie di sviluppo Sulla carta i principi tutelati (tutela ambiente, difesa dei diritti umani, ecc) sono esemplari ma le loro prospettive di realizzazione sono ristrette ESISTE UNO SCARTO TRA LE REALI CONDIZIONI DI VITA DEI DESTINATARI (TEMA DI SVILUPPO LOCALE) E LE AZIONI INTERNAZIONALI (TEMA di SVILUPPO INTERNAZIONALE)