LEA GAROFALO Biografia Il tentativo di rapimento Vita Privata Morte Fonti Kenia Borbor 2°a
Biografia Testimone di giustizia sottoposta a protezione dal 2002, decise di testimoniare sulle faide interne tra la sua famiglia e quella del suo ex compagno Carlo Cosco. Lea, interrogata dal pm Antimafia Salvatore Dolce, riferì dell'attività di spaccio di stupefacenti condotta dai fratelli Cosco grazie al benestare del boss Tommaso Ceraudo
Il Tentativo di Rapimento La nuova abitazione trovata a Campobasso ha la lavatrice rotta. Il 5 maggio 2009, si presenta un tecnico per riparare la lavatrice, è Massimo Sabatino. Si tratta di un trentasettenne recatosi sul posto per rapire e uccidere Lea Garofalo. La donna riesce a sfuggire all'agguato grazie al tempestivo intervento della figlia Denise e informa i carabinieri dell'accaduto.
Vita Privata Figlia di Antonio Garofalo e Santina Miletta, Lea rimase orfana all'età di nove mesi in quanto suo padre venne ucciso nella cosiddetta “faida di Pagliarelle”. La piccola Lea crebbe insieme alla nonna, alla madre e ai fratelli maggiori Marisa e Floriano che, assunto il ruolo di capofamiglia, anni dopo avrebbe vendicato l'omicidio del padre, salvo poi essere a sua volta ucciso in un agguato, l'8 giugno 2005. A quattordici anni Lea si innamorò del diciassettenne Carlo Cosco e decise di stabilirsi con lui a Milano, in viale Montello 6. Il 4 dicembre 1991 diede alla luce Denise, figlia della coppia.
Morte Lunedì 24 novembre è l’anniversario della morte di Lea Garofalo, ex moglie del boss Carlo Cosco che dopo essere diventata testimone di giustizia fu uccisa dalla ‘ndrangheta, nei dintorni di Monza, in Lombardia, in un agguato organizzato dal suo ex marito. Lea Garofalo aveva 35 anni: prima di essere uccisa fu torturata, e il suo corpo fu poi bruciato
Fonti