PROGETTO CENTRO DI COMPETENZA POLITICHE E STRUMENTI PER LO SVILUPPO LOCALE L’Esperienza del progetto SPRINT dati, protagonisti e risultati Titina Pigna.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Come costruire lidea progettuale Unità formativa 2.2 Definizione degli obiettivi dellintervento.
Advertisements

Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca 13 settembre 2004
Palermo, 19 ottobre 2005 Progetto Governance Progetto Pilota Regione Siciliana Kick Off.
Strumenti e percorsi per la protezione civile locale Antonio Triglia - Formez Torino, 28 Giugno 2006 Progetto Sindaci.
Orientamento e inserimento lavorativo
LE POLITICHE DI SVILUPPO LOCALE
Lapproccio condiviso per lo sviluppo delle competenze della P.A. C. Penati Roma – 13 dicembre 2007.
1 Progettare e operare nella scuola dellautonomia Attività di formazione del personale del sistema scolastico Tratto da LA SCUOLA per lo Sviluppo Programma.
Lautovalutazione come strumento a supporto della programmazione regionale Roma, 9 novembre 2011 Silvia Ciampi Isfol.
Il percorso di analisi autovalutativa nelle regioni Convergenza e in Sardegna: Prime considerazioni di sintesi Silvia Ciampi Isfol.
Progetto ChORUS Competenze, Organizzazione, Risorse Umane a Sistema ___________________________________________________________________________________________________________________________________.
Progetto Competenze In Rete PON Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza Asse E Capacita istituzionale - Obiettivo specifico.
Architettura della programmazione Programmazione Strategica: UE OSC – Orientamenti Strategici Comunitari STATOQSN Quadro Strategico Nazionale Programmazione.
2 PAROLE CHIAVE 1) Sistema di accreditamento Valida e credibile attestazione della capacità delloggetto della valutazione di soddisfare i bisogni dei.
Lutilizzo del Quadro di riferimento per valutare la qualità dellofferta formativa in Provincia di Pistoia Sviluppare la valutazione a livello locale Roma,
La valutazione della qualità dellofferta formativa territoriale Valutazione della Qualità dellofferta formativa dei sistemi territoriali Isfol- Area Valutazione,
La sperimentazione presso la Provincia di Pistoia Gruppo tecnico nazionale di lavoro Valutazione della Qualità dellofferta formativa dei sistemi territoriali.
Direzione Lavoro Roma, 4 dicembre Pier Angelo Turri La transnazionalità nel P.O. FSE della Regione del Veneto.
1 Seminario Strumenti per la Cooperazione transnazionale del FSE Roma, 4 dicembre 2008 Ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali Coordinamento.
Coordinatore della Segreteria Tecnica del Progetto Monitoraggio
1 Unità locali EQUAL RESTORE sintesi della ricerca.
Azione H.1 Interventi formativi sugli strumenti e sulle strutture di governo del sistema per promuovere la capacity building delle istituzioni scolastiche.
Competenze In Rete PON Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza Asse E Capacita istituzionale - Obiettivo specifico 5.1.
OBIETTIVO STRATEGIA PREVALENTE STRUMENTI PRINCIPALI ATTORI PRINCIPALI Politiche settoriali basate sullincentivazione alle imprese Varie forme di incentivazione.
Progetto Sprint Centro Nord Una sperimentazione in Regione Lombardia
Rete Nazionale delle Autorità Ambientali e delle Autorità di Gestione GdL Monitoraggio VAS Tematica governance Napoli novembre 2011.
LE POLITICHE DI SVILUPPO LOCALE Dalle politiche di sviluppo top- down alle politiche di sviluppo bottom-up Dalla programmazione negoziata ai PIT/PISL.
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza [IT051PO006]
UNA RETE PER LA COOPERAZIONE TERRITORIALEUROPEA Dolores Deidda Catanzaro 15 dicembre 2008.
E-government e cambiamento della PA italiana: i fattori critici di successo Ezio Lattanzio Verona, 26 febbraio 2007.
Linnovazione della PA quale condizione di successo per la politica regionale unitaria: I Programmi di Governance Ministero dello Sviluppo Economico.
Rete dei saperi e delle competenze degli attori locali dello sviluppo IL PROGETTO CENTRO-NORD RAP 100 PROGETTO CENTRO NORD – RAP 100 II BIENNIO.
P.O.F. Collegio Docenti elabora C. dI. adotta I consigli di classe attuano.
LINTESA REGIONE-PROVINCE PER LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE 4 GIUGNO 2008.
Ambiti possibili di progettazione integrata Antonio Di Stefano Potenza – 21 aprile 2006.
FOCUS GROUP L’Ufficio PIT: aspetti organizzativi e risorse umane PROGETTO Azione a supporto dell’organizzazione degli Uffici per lo sviluppo realizzati.
BILANCIO SOCIALE: LINEE GUIDA REGIONALI
Il FORMEZ al passo coi tempi. Il Formez domani Il Formez oggi Il Formez ieri.
Un modello per la Valutazione di Impatto delle attività formative rivolte ai dipendenti pubblici Roma, 13 dicembre 2007.
FORUM P.A. “LA PROMOZIONE INTEGRATA DEGLI STRUMENTI DI GESTIONE AMBIENTALE NELLA REGIONE LAZIO: AZIONI PER LO SVILUPPO DI UN MERCATO VERDE” Arpalazio Ing.
Progetto SPRINT LA POSTA IN GIOCO DEI PIT  ATTIVAZIONE DI INEDITE POSSIBILITA ’ DI AZIONE PER LO SVILUPPO  NUOVO SISTEMA DI RELAZIONI ISTITUZIONALI 
9 maggio 2005 Forum P.A. Fiera di Roma E- Democracy: tra community building e partecipazione ai processi decisionali locali Il progetto e – dem ps e -
1 Sistemi per la gestione e la documentazione in rete Montecatini 20 – 21 febbraio Dott.ssa Laura Papa - INDIRE.
L’esperienza di SPRINT per le politiche territoriali nel Sessione sulle innovazioni amministrative e di policy per lo sviluppo locale L’autovalutazione.
2005 la riforma della Politica di sviluppo rurale per il Regolamento (CE) 1290/05 Introduzione di due strumenti finanziari Fondo Europeo Agricolo.
La partecipazione dei privati ai programmi integrati territoriali I molti modi di declinare il rapporto pubblico/privato e le criticità della relazione.
“Governance, Monitoraggio e Valutazione, Riprogrammazione: Laboratori locali di formazione per gli Uffici di Piano” “Il modello di governance provinciale.
Il contributo delle assistenze tecniche e delle azioni di sistema: il Progetto SPRINT Raffaele Colaizzo Seminario su “I PIT e il governo dello sviluppo.
1 Ministero del lavoro e della previdenza sociale Direzione generale per le politiche per l‘orientamento e la formazione Ministero del lavoro e della previdenza.
1 Progetto Nautilus Sperimentazione di un modello di rete.
Progetto PESCO Servizi Analoghi 17/09/ IL PROGETTO PESCO 17/09/ PESCO è stato pensato dalla Provincia di Caserta con l’intento di trovare.
Un nuovo modello di governo della formazione territoriale Sviluppo di un servizio di formazione continua sul territorio Ufficio Formazione.
Forum PA Criteri e metodologie per le linee guida sui progetti di riuso Renzo Marin Progetto CRC – CNIPA/Formez Forum PA – 10 maggio 2005.
Azioni di Sistema in materia di Pari Opportunità tra uomini e donne ed inclusione sociale Daniela Rignelli Campobasso 16 novembre 2005.
IL PNSD # Documento di sintesi A cura dell’Animatore Digitale
ABCD Lavello, 26 giugno 2003 “Partenariato istituzionale ed innovazioni dei modelli di Governance”
1 Prospettive ed opportunità dello sviluppo locale: i Progetti Integrati Locali (PIL) Lorenzo Bisogni Fermo – 7 marzo 2016 SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA.
CORSO DI FORMAZIONE Elaborare un PSL con il Metodo Leader novembre 2007 c/o Abbazia di San Michele Arcangelo di Montescaglioso (Matera) Con la prossima.
Governare la valutazione di una politica di sviluppo territoriale Il caso dello sviluppo rurale Martina Bolli, Patrizia Fagiani, Alessandro Monteleone.
1 Seminario L’Approccio LEADER stato dell’arte e prospettive future Roma martedì 16 ottobre Carlo Ricci (Task Force Leader.
Programma d’Azione per il Re-Impiego di lavoratori svantaggiati da PARI a PARI 2007 Programma PARI: risultati della prima fase e prospettive nell’ottica.
. Rete Nazionale per lo Sviluppo Rurale Autodiagnosi del processo di predisposizione del piano 2° parte: Processo di predisposizione del piano.
PROGETTI INTEGRATI DI FILIERA dall’elaborazione del progetto all’attuazione Impostazione e analisi delle disposizioni procedurali e delle modalità attuative.
Prospettiva di genere:integrare la dimensione di pari opportunità tra donne e uomini nei progetti che beneficiano di finanziamenti europei. La metodologia.
BUONA PRATICA: IL DIALOGO SOCIALE E L’ASSISTENZA TECNICA AL PARTENARIATO Comitato di sorveglianza Potenza, 16 giugno 2015.
Elaborare una strategia di sviluppo locale con il Metodo Leader Regione Toscana Rete Nazionale per lo Sviluppo Rurale 30 giugno (Firenze Fiera - Piazza.
Forum partenariale Aosta, 4 febbraio L’integrazione tra gli interventi 1.La valutazione dei dispositivi d’integrazione 2.L’attuazione dei “progetti.
I punti di forza e debolezza del Ciclo di Gestione della Performance La Relazione sulla Performance costituisce l’elemento di sintesi del ciclo di gestione.
Claudio Brédy Capo Servizio Politiche comunitarie Assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali Gli scenari condivisi delle evoluzioni attese del contesto.
1 II.I primi risultati delle analisi: opportunità e minacce dello strumento PIT in Basilicata Allegato statistico I.L’approccio alla Valutazione del processo.
Transcript della presentazione:

PROGETTO CENTRO DI COMPETENZA POLITICHE E STRUMENTI PER LO SVILUPPO LOCALE L’Esperienza del progetto SPRINT dati, protagonisti e risultati Titina Pigna Roma, 17 – 18 dicembre 2007

L’avvio La durata Il fabbisogno Il progetto SPRINT ha avuto inizio nel 2002 su iniziativa del DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA ed è stato attuato dal Formez, nel quadro del PON ATAS (Misura II.2) per le PA e i partenariati locali delle regioni Obiettivo 1. Il progetto è nato da una FORTE DOMANDA delle Regioni Obiettivo 1 all’AdG del PONATAS ed è stato basato su un’approfondita analisi dei fabbisogni SPRINT..qualcosa è cambiato!!!…

LE AZIONI DI SISTEMA La sfida dell’accompagnamento delle politiche … Le Azioni di sistema sono state introdotte per la prima volta nella programmazione dei Fondi Strutturali nel periodo … … Rispondono ad una logica di accompagnamento delle politiche nazionali/regionali innovative… … Si applicano ad una generazione di progetti sperimentali rivolti alla qualificazione del sistema istituzionale ed amministrativo impegnato nelle decisioni di policy e nella loro attuazione…

L’AZIONE DI SPRINT PER LA PROGETTAZIONE INTEGRATA I PIT non sono solo progetti complessi. Sono anche: FORME DI GOVERNO COSTRUTTI SOCIO-ISTITUZIONALI SOTTOSCRIZIONI DI IMPEGNI RECIPROCI I progetti ad alta complessità Gli attori prevalenti I sistemi relazionali Le fasi del ciclo attuativo L’Azione di sistema ha agito su: L’INSIEME DEGLI ATTORI RILEVANTI (pubblici e privati) IL SISTEMA DELLE REGOLE e la loro attuazione LA COSTRUZIONE DI MODELLI RELAZIONALI E DI COOPERAZIONE ISTITUZIONALE … funzionali, in particolare, al ciclo attuativo del progetto…

L’ACCOMPAGNAMENTO DI SPRINT AGLI ATTORI PREVALENTI SPRINT a supporto delle REGIONI FASIRUOLO delle REGIONIRUOLO del PROGETTO SPRINT ATTIVAZIONE PROGETTI REGOLE CRITERI DI ZONIZZAZIONE, AMMISSIBILITA’ AFFIANCAMENTO ALLA PREDISPOSIZIONE DEI CRITERI DI IDENTIFICAZIONE DEI PROGETTI APPROVAZIONE PROGETTI SELEZIONE DEFINIZIONE DI PROCEDURE A BANDO O NEGOZIALI SOSTEGNO ALLA DEFINIZIOINE DEI CRITERI DI AMMISSIBILITA’ E SELEZIONE DEI PROGETTI DEFINIZIONE MODALITA’ ATTUATIVE GOVERNANCE DEFINIZIONE MODELLI DI GOVERNANCE VERTICALE E ORIZZONATALE SUPPORTO ALL’INDIVIDUAZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI/GESTIONALI DEI PROGETTI INTEGRATI GOVERNO DEL PROCESSO ATTUATIVO SORVEGLIANZA DEFINIZIONE ARCHITETTURE PROCEDURALI E SISTEMI DI SORVEGLANZA RELAZIONALI AFFIANCAMENTO ALLA DEFINIZIONE DELLE ARCHITETTURE PROCEDURALI E INFORMATICHE ALLA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO, ASCOLTO, AUDIT, REPORTISTICA ANALISI DEI FABBISOGNI DEGLI ATTORI RILEVANTI MESSA IN RETE DELLE ATTIVITA’ REGIONALI

FASIRUOLO degli ENTI LOCALI RUOLO del PROGETTO SPRINT COSTITUZIONE COALIZIONI LOCALI GOVERNANCE Formalizzazione accordi SUPPORTO ALLA INDIVIDUAZIONE CONDIVISA DI FORME ASSOCIATIVE PER LA PROGRAMMAZIONE E ATTUAZIONE DEI PROGETTI INTEGRATI ANIMAZIONE TERRITORIALE MOBILITAZIONE DELLE RISORSE MATERIALI ED IMMATERIALI DA VALORIZZARE AFFIANCAMENTO ALLA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI ANIMAZIONE TERRITORIALE, ALLA PRODUZIONE DI SERVIZI INFORMATIVI E DI COMUNICAZIONE DEFINIZIONE STRATEGIE IDENTIFICAZIONE DELLE DOMANDE LOCALI E DEI PROBLEMI/BISOGNI CUI IL PROGETTO INTEGRATO VUOLE RISPONDERE ACCOMPAGNAMENTO ALLA INDIVIDUAZIONE DEL SISTEMA DI OBIETTIVI E DELLE STRATEGIE PROGETTUALI ANCHE ATTRAVERSO LA PRODUZIONE DI STRUMENTI METODOLOGICI E LINEE GUIDA GESTIONE ATTUAZIONE ATTRAVERSOGLI UFFICI DI SCOPO, DEGLI INTERVENTI DI PROPRIA COMPETENZA ACCOMPAGNAMENTO ALL’INDIVIDUAZIONE DI SOLUZIONI TECNICHE GESTIONALI RISPONDENTI AI REQUISITI DI UNITARIETÀ; ALL’IMPLEMENTAZIONE DI SISTEMI INFORMATIVI GESTIONALI PER LA SORVEGLIANZA DEI PROGETTI AFFIANCAMENTO ALLA SPERIMENTAZIONE E ALLA MANUTENZIONE DELLE SOLUZIONI INNOVATIVE INTRODOTTE COSTITUZIONE DELLEA COMUNITA’ PROFESSIONALE DEI PROJECT MANAGER E DELLA RETE DELLE ESPERIENZE TERRITORIALI SPRINT a supporto degli ENTI LOCALI L’ACCOMPAGNAMENTO DI SPRINT AGLI ATTORI PREVALENTI

FASIRUOLO del PARTENARIATO SOCIO - ECONOMICO RUOLO del PROGETTO SPRINT ANIMAZIONE DEL PARTENARIATO SOCIOECONOMICO PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE E PRESENTAZIONE DELLE MANIFESTAZIONI DI INTERESSE FACILITAZIONE DELLA PARTECIPAZIONE ATTRAVRSO SPECIFICHE ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE E SERVIZI INFORMATIVI AD HOC FINALIZZATI AL SUPERAMENTO DELLE ASIMMETRIE INFORMATIVE COSTITUZIONE E FORMALIZZAZIONE DEL PARTENARIATO SOCIOECONOMICO PARTECIPAZIONE ANCHE ATTRAVERSO LA PREDISPOSIZIONE DI DOCUMENTI CONDIVISI ACCOMPAGNAMENTO ALLA PREDISPOSIZIONE DI DOCUMENTI FINALIZZATI ALL’INDIVIDUAZIONE DI PRINCIPI, REGOLE, RUOLI E IMPEGNI DEL PARTENARIATO IN RIFERIMENTO AGLI ALTRI SOGGETTI COINVOLTI DEFINIZIONE STRATEGIE PARTECIPAZIONE ALLA FORMULAZIONE DI INDICAZIONI E ORIENTAMENTI IN MERITO AI CONTENUTI DELLA PROPOSTA PROGETTUALE SUPPORTO ALLA PREDISPOSIZIONE DI FORMAT PER LA RACCOLTA DI IDEE PROGETTUALI E ALLA COMPILAZIONE DEGLI STESSI SORVEGLIANZA PARTECIPAZIONE ALLA SORVEGLIANZA E AL MONITORAGGIO DEI PROGETTI FACILITAZIONE DELLA PARTECIPAZIONE DEL PARTENARIATO ALLE ATTIVITÀ DI AUDIT TERRITORIALE ANCHE ATTRAVERSO LA PRODUZIONE DI REPORTISTICA L’ACCOMPAGNAMENTO DI SPRINT AGLI ATTORI PREVALENTI SPRINT a supporto del PARTENARIATO SOCIO ECONOMICO DIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI MEDIANTE SERVIZI WEB MESSA IN RETE DELLE ESPERIENZE REGIONALI

L’analisi della numerosità e della composizione dei destinatari del progetto Sprint 3 si rivolge si rivolge complessivamente all’intero sistema istituzionale ed economico-sociale (risorse umane, risorse organizzative, risorse tecnologiche) che opera all’interno delle amministrazioni coinvolte e dei territori d’intervento; agisce agisce prevalentemente attraverso l’innovazione, la sperimentazione, la crescita delle competenze, sia sulla produttività delle singole risorse che sull’efficienza della loro combinazione. Se questo è vero allora guardare nei numeri di un’azione di sistema - con queste caratteristiche - significa innanzitutto e/o almeno: verificare la massa critica dei soggetti coinvolti (il numero non può essere mai trascurabile); tener in debito conto la tipologia di relazione e le opportune coerenze esistenti tra quest’ultimi e il ciclo di vita in cui si trovano i processi che l’azione di sistema è chiamata a supportare; non trascurare le modalità attraverso cui l’accompagnamento si sostanzia. L’azione di sistema SPRINT a supporto della Progettazione Integrata:

I numeri complessivi del progetto Sprint

LE LEZIONI APPRESE LE PERSONE GIUSTE AL POSTO GIUSTO  L ’ attuazione di una politica innovativa e complessa non può prescindere dalla capacit à amministrativa e dal rafforzamento del partenariato coinvolto.  La costruzione di questa capacit à deve essere accelerata e deve accompagnare da vicino, anche temporalmente, le varie fasi di definizione, approvazione e attuazione dei progetti. Ciò significa che occorre concentrare, fin da subito, la migliore capacit à esistente nelle Amministrazioni, rafforzandola con apporti esterni, per presidiare i processi e la traduzione operativa delle scelte strategiche pi ù sfidanti ed innovative.

LE LEZIONI APPRESE STRATEGIA DELL’ATTUAZIONE STRATEGIA DI SOSTEGNO INTEGRATA  Il policy maker ha il compito di sviluppare tempestivamente una forte e coerente strategia dell ’ attuazione, che porti alla riduzione del gap spesso registrato tra politiche programmate e politiche realizzate.  I Progetti Integrati hanno bisogno di una strategia di sostegno integrata, in grado di intervenire efficacemente sulle molteplici criticit à che si presentano nelle diverse fasi del ciclo del progetto. È necessario superare la frammentazione, casualit à, sovrapposizione, sfasatura temporale che ha caratterizzato i progetti di assistenza del ciclo È inoltre importante che le azioni di sostegno riescano a lavorare sui processi e ad integrare le competenze spesso frammentate delle Amministrazioni coinvolte nelle politiche

LE LEZIONI APPRESE COMPETENZA DEI CAPACITATORI  I capacitatori devono possedere competenze aggiuntive e di alto profilo, potenziando quelle che si sono mostrate particolarmente critiche (competenze specialistiche, capacit à progettuale, project management, facilitazione di intese istituzionali, produzione di metodi e strumenti di supporto alle decisioni ed alla loro attuazione, trasferimento di competenze). Ciò richiede una fortissima attenzione ai sistemi di reclutamento delle risorse, alle procedure selettive degli enti attuatori, ai loro modelli organizzativi

LE LEZIONI APPRESE PRESIDIO TERRITORIALIZZATO DELL ’ ATTUAZIONE  L ’ organizzazione, l ’ attuazione e la sorveglianza delle politiche di sviluppo territoriale traggono vantaggio dalla costituzione di unit à territorializzate, portatrici di competenze specialistiche, relazionali e gestionali, collocate presso le amministrazioni di riferimento. Questo garantisce l ’ interoperativit à, il presidio delle fasi critiche del processo, la produzione di strumenti di supporto.

CONSIDERAZIONI FINALI ….Il progetto Sprint del Formez la cui particolarità è quella di operare in modo “quasi istituzionale” dall’interno delle pubbliche amministrazioni, riesce così ad incidere sulle aree di debolezza del sistema, e perciò sulla qualità della progettazione e dell’attuazione……. …dal RAPPORTO DI VALUTAZIONE INTERMEDIA DEL PONATAS - DPS – …sia dall’analisi dei prodotti SPRINT sia, specialmente, dal giudizio di alto gradimento condiviso dalle AdG finora raggiunte di assistenza tecnica e di sistema a forte valore aggiunto, si può affermare che SPRINT rappresenta la forma di supporto che, più delle altre, meglio soddisfa l’esigenza di un accompagnamento all’intero processo PIT, non limitandosi a interventi spot che, in quanto tali, difficilmente riescono a cogliere (e quindi a risolvere) i veri bisogni dei contesti territoriali che dovrebbero sostenere e che, per questo motivo, vengono spesso riorientati dalle AdG stesse secondo una logica “riempitiva”……. …dall’AGGIORNAMENTO DEL RAPPORTO DI VALUTAZIONE INTERMEDIA DEL PONATAS (2006) – DPS

SISTEMI INFORMATIVI, E ALTRI PRODOTTI MULTIMEDIALI

RAPPORTI, NOTE TECNICHE, MODELLI E PROTOTIPI

ANALISI, STUDI, RICERCHE E MATERIALI