Il mercato del lavoro immigrato. Definizioni Migrante (secondo lONU) Una persona che si è spostata in un paese diverso da quello di residenza abituale.

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Transcript della presentazione:

Il mercato del lavoro immigrato

Definizioni Migrante (secondo lONU) Una persona che si è spostata in un paese diverso da quello di residenza abituale e che vive in quel paese da più di un anno

Problemi definitori e statistiche 1)Non comprende i migranti stagionali 2)Non comprende i migranti interni 3)Comprende le seconde generazioni 4)Non comprende i discendenti di antichi emigranti che rientrano nel paese di origine dei progenitori

milioni di migranti nel mondo milioni rifugiati o richiedenti asilo Molti spostamenti tra paesi in via di sviluppo (anche se i paesi più sviluppati sono più interessati in termini relativi, ossia in percentuale sulla popolazione residente)

in Italia (2011) 7,5% della popolazione totale

Romania Albania Marocco Cina Ucraina

Tendenze delle migrazioni

Globalizzazione delle migrazioni Crescita del numero dei paesi interessati al fenomeno come società riceventi e come società di origine

Accelerazione delle migrazioni Crescita delle dimensioni quantitative del fenomeno in tutte le zone di destinazione (ne deriva urgenza e difficoltà delle politiche)

Differenziazione delle migrazioni Tendono a comprendere un ampio ventaglio di tipi di immigrati, dai migranti per lavoro temporaneo o a lungo termini, ai rifugiati, ai lavoratori qualificati, ai familiari ricongiunti, ecc.

Femminilizzazione delle migrazioni

Approcci teorici

Prospettiva liberale e assimilazionista (Stati Uniti, anni Venti) LImmigrato si inserisce dal basso nel mercato del lavoro, nelle occupazioni lasciate vacanti dai lavoratori arrivati prima di lui Mobilità ascendente (imparando la lingua, acquisendo modelli comportamentali e stili di vita della società in cui sono entrati, impadronendosi delle competenze necessarie..) E i nuovi immigrati appena arrivati riavviano il ciclo

Prospettiva liberale e assimilazionista - critiche Visione eccessivamente ottimistica (coerente con lAmerican dream – questione di dissonanza/consonanza cognitiva) Implicita convinzione della superiorità della cultura della società ricevente (American standard of life, americanizzazione)

Prospettiva strutturalista (contributi diversi, correnti di pensiero diverse) Tema centrale: la discriminazione persistente, (per molti) insuperabile degli immigrati che si concentrano nei livelli più bassi delle occupazioni

Mercato del lavoro dualistico e fenomeni migratori (Michael Piore) Immigrati arrivano perché necessari alle economie dei paesi riceventi; in quanto disponibili a occupare i posti scoperti del mercato del lavoro secondario (occupazioni instabili, spesso in agricoltura, nelle costruzioni, nellindustria alberghiera, nei servizi alle persone, nelle piccole imprese, con condizioni di lavoro mediocri o scarse) Intrappolamento nel mercato del lavoro secondario del paese ricevente

Passaggi inter-generazionali della discriminazione Accento, ascendenza e apparenza contribuiscono a mantenere la discriminazione Responsabilità della società ricevente, delle sue istituzioni, dei suoi dispositivi (politici, educativi…)

Prospettiva strutturalista - Critiche Visione eccessivamente pessimistica, limmigrato è condannato a uninsuperabile collocazione nei ranghi inferiori della società

Prospettiva della nuova sociologia economica (più recente) Idea di partenza: mercato del lavoro come costruzione sociale; attori individuali e istituzioni sociali interagiscono e si influenzano reciprocamente Importanza delle reti di relazioni sociali, del contesto sociale a cui si appartiene

Limmigrazione nellEruopa meridionale

Da aree di partenza ad aree di destinazione

Gli immigrati si inseriscono nel mercato del lavoro senza un quadro normativo adeguato, in forme irregolari, senza tutele

Modello mediterraneo di immigrazione Emblematico del nuovo assetto del mercato del lavoro (post-fordista): crescita delle occupazioni nei servizi e nelle piccole imprese manodopera dispersa, frammentata rapporti atipici aumenta la diffusione del lavoro nero si allunga la gerarchia delle occupazioni (e le disuguaglianze…)

Economia sommersa e fenomeno migratorio (irregolare) Economia sommersa è una potente calamita per limmigrazione non autorizzata chi emigra deve sapere prima che i suoi sforzi potranno essere ricompensati (Reyneri)

Modelli di impiego del lavoro immigrato in Italia (1/4) 1) Modello dellindustria diffusa Nord-est, parte della Lombardia Elevata incidenza del lavoro immigrato Inserimento soprattutto nellindustria e nei servizi collegati allindustria (pulizie, movimentazione, ecc.) Inizialmente solo maschile, di recente è affiancata da una importante componente femminile

Modelli di impiego del lavoro immigrato in Italia (2/4) 2) Modello metropolitano Roma, Milano, altre aree urbane Elevata incidenza del lavoro immigrato Inserimento soprattutto nel basso terziario, in edilizia, nei servizi alle persone e alle famiglie Rilevante è il passaggio ad attività indipendenti (apertura negozi, ristoranti, bancarelle)

Modelli di impiego del lavoro immigrato in Italia (3/4) 3) Modello delle attività stagionali Mezzogiorno Irregolarità e precarietà Inserimento soprattutto nellagricoltura, poi nellindustria alberghiera ed nelledilizia

Modelli di impiego del lavoro immigrato in Italia (4/4) 4) Modello di impiego temporaneo Regioni centro-settentrionali (Trentino - Alto Adige) Quote di ingresso per lavoro stagionale Inserimento soprattutto in agricoltura e nellindustria turistico-alberghiera

Specializzazioni etniche

Concentrazione in alcune nicchie occupazionali Variabili non solo da un paese allaltro, ma anche da una città allaltra Osservabili in tutti i paesi di destinazione e nelle diverse epoche storiche

Effetto dei dispositivi che regolano lincontro tra domanda di lavoro autoctona e offerta immigrata Azione delle reti informali e delle relazioni tra parenti e connazionali (attraverso cui passano informazioni sui posti disponibili, azioni di accompagnamento, sponsorizzazione, ecc.) Opportunità e percorsi

Dal punto di vista del datore di lavoro (in carenza di altri indicatori) legame, o quanto meno somiglianza, con altri già assunti diventa un grossolano criterio di preferenza Inoltre, possibilità che i già assunti possano comunicare regole, disposizioni (superando le barriere linguistiche) E che possano esercitare un controllo informale sui patrocinati

Figure di broker connazionali esperti e ricchi di contatti con i datori di lavoro (mettono in rapporto chi cerca lavoro e chi è in grado di offrirlo, fornendo garanzie)

Aspetti negativi delle reti etniche Mediazioni non sempre disinteressate (richiesta di denaro o di altri benefici) Caporalato (caporale è colui che procura il lavoro ad altri, trattenendo una percentuale del salario)

Traiettorie e reti etniche Limportanza delle reti etniche è massima allinizio del percorso di insediamento (quando si hanno pochi appigli per cercare lavoro, abitazione, ecc.) Ed è più importante per i soggetti meno qualificati, dotati di minori risorse personali Poi con la crescita del tempo di insediamento e la maturazione di esperienze e contatti sociali, la dipendenza dalle reti etniche tende a diminuire

Rischio di intrappolamento? Situazioni diverse, comunque non sempre etnicizzazione delle occupazioni coincide con dequalificazione e assenza di prospettive

Reti etniche e altri soggetti Non sono isolate Cercano (e trovano) appoggio in vari soggetti impegnati a favore degli immigrati (sindacati, istituzioni religiose, associazioni, movimenti antirazzisti, ecc.)

Condizione femminile

Lavoro di cura Loccupazione principale che svolgono le donne immigrate si colloca nellambito dei servizi alle famiglie

Processo di globalizzazione dei compiti di cura Tendenza allimportazione di accudimento e amore dai paesi poveri verso quelli ricchi (Hochschild) Ma non è un fenomeno recente

Lavoro delle donne immigrate e welfare nascosto Soprattutto in Italia e nei paesi dellEuropa meridionale compiti non solo domestici ma anche assistenziali Ossia in società in cui lassistenza è ancora imperniata sulle risorse familiari (in particolare sulle donne) E le istituzioni incentivano con politiche assistenziali basate sui trasferimenti di redditi monetari verso individui e famiglie

Caratteristiche del lavoro di cura (1/3) Dimensione culturale Rifiuto del ricovero in strutture (soprattutto degli anziani) (per maggiori costi economici e sensi di colpa)

Caratteristiche del lavoro di cura (2/3) Abusivismo di necessità Tipica porta di ingresso per limmigrazione femminile irregolare (famiglia come luogo in cui si trova lavoro, domicilio, possibilità di risparmio, protezione…) Il settore assorbe prevalentemente: donne sole (ma anche uomini), senza legami familiari, appena arrivate dallestero, spesso prive di permesso di soggiorno

Caratteristiche del lavoro di cura (3/3) Condizioni di lavoro aleatorie Assenza di confini chiari su orari, compiti, responsabilità Colmare vuoti relazionali ed emotivi (familiarizzazione)

Tripla discriminazione delle donne 1)di genere 2)di razza/origine etnica 3)di classe sociale

Il lavoro indipendente

Evoluzione recente del rapporto tra lavoratori stranieri ed economie riceventi

In Italia (2006) immigrati titolari o soci di attività autonome

Evoluzione agevolata dai processi di frammentazione delle imprese e della moltiplicazione delle piccole attività (specialmente nelle economie metropolitane) Ambiti con insediamento solido degli operatori nazionali che non lasciano spazi liberi (per esempio: taxi, bar) Ambiti più liberalizzati e meno ambiti dagli autoctoni (per esempio: edilizia, piccolo commercio, pulizie, trasporti, consegne)

Fattori importanti (1/4) Successione ecologica Gli operatori autoctoni invecchiano e decidono di ritirarsi, ma non sempre trovano in famiglia chi è interessato a proseguire lattività Subentrano i nuovi attori, sempre più spesso immigrati

Fattori importanti (2/4) Reazione alla mobilità bloccata Mettersi in proprio rappresenta un modo per reagire alle difficoltà nel vedersi riconosciute esperienze formative e professionali, ai rischi di intrappolamento nei livelli più bassi delle occupazioni

Fattori importanti (3/4) Mercato dei beni e servizi etnici Gli immigrati insediati da parecchio tempo tendono a rivolgersi a fornitori coetnici (phone center, macellerie islamiche, servizi di money transfer)

Fattori importanti (4/4) Visione transnazionale Gli immigrati possono valorizzare le connessioni tra più paesi giovando alle economie di entrambi – import-export, commercio di cibi e prodotti artigianali, fornitura di beni e servizi culturali (musicali, teatrali, ecc.)

Risorse (1/2) Risorse etniche Determinate dalle dotazioni culturali, che orientano al risparmio, al commercio, allintraprendenza, e forme di solidarietà interna ai gruppi etnici

Risorse (2/2) Risorse di classe Istruzione, capitali finanziari, provenienza della famiglia di origine (già introdotta negli affari)

Il problema della regolazione

Tensioni e ambivalenze Forze economiche (comprese le famiglie) Che premono solitamente per maggiori aperture, per aumentare i flussi migratori Governi (pressati da opinioni pubbliche ostili) Operano per chiudere quanto più possibile le frontiere – Politica della sanatoria

Incapacità di arrestare i flussi di immigrati irregolari 1)Convenienza economica: gli immigrati irregolari sono comunque una risorsa per il sistema economico (più flessibili e più convenienti) (utili invasori) 2)Attivismo delle reti migratorie 3)Liberalismo incorporato nelle istituzioni 4)Costi economici e organizzativi di politiche repressive efficienti 5)Effetti collaterali di norme più rigide – produzione istituzionale dellillegalità

… la loro mancanza di integrazione nella cultura e nella società italiana è un ingrediente critico per la loro flessibilità … … implicita intesa secondo cui gli immigrati sono accolti perché non sono come gli italiani. È per definizione la loro alterità a essere utile (Kitty Calavita)