Le tecnologie e la formazione

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Le tecnologie e la formazione L‘EDUCATORE OGGI Le tecnologie e la formazione

Ritornando alle tecnologie: prendiamo il computer per esempio, consente di connettersi alla rete e grazie a tutti i programmi esistenti facebook ( https://it-it.facebook.com ), youtube (www.youtube.com/?hl=it&gl=IT ), twitter (https://twitter.com/?lang=it ) ecc... sono luoghi di incontro, ricerca, di scambio, di comunicazione, di rielaborazione di contenuti. Google ( www.google.it ) ed altri motori di ricerca consentono un ampia scelta di differenti siti dove ognuno può navigare e arricchire il proprio bagaglio culturale facendo ricerche o ancora più semplicemente cercando informazioni sugli orari di un negozio,vedere le varie foto dei posti dove si vuole andare in vacanza, vedere gli orari dei treni, insomma tutto un mondo di informazione a portata di “click”.

Non tutti però possono avere un computer tutto loro ma il telefonino è un apparecchio tecnologico che ormai tutta la popolazione (anche da molto piccoli) è provvista di un telefono cellulare. Il telefono cellulare consente al pari di un computer tutte le connessioni, collegamenti e ricerche che la rete offre. Nella società odierna è visto strano chi non ne possiede uno o chi ne possiede uno di vecchia generazione. Come si può notare nella foto, ci sono vari tipi di usi che si possono fare della rete e quindi del cellulare. E qui mi sorge una domanda: per chi ne fa un uso sbagliato o troppo ossessivo della rete, noi educatori possiamo fare qualcosa nel nostro “spazio” di azione?.

Quali sono gli obiettivi di un educatore? Formare gli individui e renderli attori attivi nella società e nella cultura odierna mutata anch’essa. Dare la possibilità a chiunque, nello spazio delle proprie pratiche educative formative, di utilizzare apparecchi elettronici e di famigliarizzare con questo nuovo modo di comunicare ed interagire, sempre in vista della formazione ( https://elearning_cds.unibo.it ). Mostrare le diverse possibilità di miglioramento grazie all’utilizzo delle tecnologie, esempio: ipad con programmi adeguati a sviluppare le attività cognitive di bambini, anziani o handicap, facilitandogli la comunicazione e le relazioni con altri.

Faccio un passo indietro: a chi ci rivolgiamo come educatori? Bambini Adolescenti Anziani

Anziani

Adolescenti e bambini Questa parte della popolazione è più fortunata della parte “anziani”, perché nella nostra società (cambiando anche la nostra cultura) sta sempre più prendendo piede una forma di insegnamento integrato agli apparecchi elettronici: filmati multimediali, lavagne interattive, lavori sulla rete, ricerche in rete….Detto ciò si può capire che questi bambini e ragazzi crescono già con una impostazione già più orientata verso un pensiero divergente che comporta essere creativi sia nei modo di relazionarsi sia nei processi e percorsi mentali, con l’opportunità di utilizzare sia nelle scuole, sia fuori le tecnologie come strumenti o fini didattici, di ricerca personale, per saziare curiosità ,per relazionarsi con l’“altro” , per passare il tempo libero ecc…

Handicap e tecnologie http://www.mediamente.rai.it/home/bibliote/intervis/c/canevaro.htm Il link che ho postato, l’ho trovato casualmente mentre navigavo in rete. Come si potrà prendere nota l’intervista si basa su: le tecnologie sono utili ai portatori di deficit e che sono circondati da handicap e cioè gli ostacoli che questa persona può incontrare?. la risposta è difficile darla perché gli ausili, che possono essere degli strumenti per migliorare un handicap o un ausilio come il cellulare sono vari e non tutti riescono a migliorare lo stato fisico o mentale della persona portatrice di deficit. Gli educatori nel loro spazio operativo devono cercare di ridurre al minimo i momenti di handicap, facendo attenzione ai diritti inviolabili che ogni individuo possiede: di stare al passo e di utilizzare dove possibile gli ausili più affini alle sue esigenze.