Le organizzazioni come… “IMAGES. LE METAFORE DELL’ORGANIZZAZIONE” di G.Morgan, Franco Angeli editore, 2002 Le organizzazioni come… POTENZIALITÀ LIMITI Macchine compito ben definito ambiente stabile componenti umane rispettose dei compiti assegnati concezione dell’organizzazione come un sistema chiuso resistenza al cambiamento burocrazia lontana dalla realtà difficoltosa gestione di effetti imprevisti effetti “disumanizzanti” Organismi concezione dell’organizzazione come un sistema aperto e flessibile attenzione ai bisogni e ai processi interattivi all’interno e all’esterno dell’organizzazione importanza della scelta fra più alternative capacità di affrontare processi innovativi approccio situazionale allo sviluppo importanza dei “rapporti interorganizzativi” considerazione estremamente concreta dell’organizzazione ed estraneità rispetto all’ “universo sociale” dicotomia cooperazione/competizione precarie unitarietà e armonia tra gli elementi del sistema organizzativo rischio di sviluppo di ideologie per cui uomini e donne possono realizzarsi perseguendo gli obiettivi dell’organizzazione Cervelli learning organization: intelligenza, creatività e intuizione per produrre innovazione autorità diffusa lavoro di rete, condivisione delle informazioni, differenziazione delle funzioni in base all’ambito di applicazione utilizzo della tecnologia autorità centralizzata conflitti tra le parti “autostrutturate” del sistema Sistemi culturali razionalità e certezza attenzione al significato simbolico degli aspetti dell’organizzazione importanza della progettazione sistema condiviso di significati consapevolezza dell’impatto sulla realtà sociale e delle sue modificazioni consapevolezza che le relazioni tra l’organizzazione e l’ambiente esterno sono una costruzione sociale fenomeno culturale autodeterminante, complesso, auto-organizzativo ed evolutivo attivazione “politica” di un processo culturale rischio che “ciò che è buono” per il manager dell’organizzazione “non sia buono” per i dipendenti rischio di influenze di natura manipolativa e totalitaria Sistemi politici processi politici come caratteristica inscindibile dalla vita organizzativa: consapevolezza del ruolo del potere degli elementi del sistema razionalità politica: consapevolezza che “nessuno è neutrale nei processi di gestione organizzativa, nemmeno i dirigenti” razionalità politica: “le organizzazioni non si configurano come sistemi funzionalmente integrati […] <ma in esse si evidenziano> “le tendenze e le tensioni disintegratrici che derivano dall’insieme di interessi diversi su cui si basa l’organizzazione stessa”” rischio di atteggiamenti cinici, ostativi e diffidenti, in una sorta di “tutti contro tutti” sopravvalutazione del potere del singolo e sottovalutazione del condizionamento dei processi politici da parte delle dinamiche del sistema Prigioni psichiche consapevolezza che il cambiamento del comportamento organizzativo coinvolge processi psicologici profondi razionalità organizzativa: necessità di convivere con l’incertezza e con le parti “nascoste, in ombra” del sistema dimensione etica del fenomeno organizzativo centralità attribuita ai processi cognitivi e all’inconscio non considerazione dei fenomeni di potere e degli interessi delle forze interne al sistema Flusso e divenire teoria dell’autopoiesi come capacità di autoriproduzione di un sistema chiuso di rapporti ambiente come parte o estensione del sistema valorizzazione della complessità rischio di autoreferenzialità scarsa capacità gestire gli eventi troppo complessi Strumenti di potere organizzazione come strumento di cambiamento sociale contrapposizione tra organizzazione e struttura sociale