SHOCK Enrico Obinu “E.O. Ospedali Galliera Genova”
PUNTI PRINCIPALI Fisiopatologia dello shock Le sindromi da shock Valutazione del paziente Trattamento dello shock
LO SHOCK E’ UNA CONDIZIONE GENERALIZZATA DI INADEGUATA PERFUSIONE DEI TESSUTI
UNA PERFUSIONE ADEGUATA RICHIEDE: Sistema vascolare integro Scambi gassosi efficienti Buona funzione di pompa (cuore) Volume adeguato di liquidi (plasma e sangue)
IPOTENSIONE NON VUOL DIRE SHOCK
POSSIBILI TIPI DI SHOCK NEL PAZIENTE TTRAUMATIZZATO SOCK IPOVOLEMICO : - Emorragico (diminuzione sangue) - Ustioni ( diminuzione plasma) SHOCK DA AUMENTATO SPAZIO: - Shock neurogeno ( ipovolemia relativa) SHOCK DA CAUSA MECCANICA: -Tamponamento cardiaco (ostruttivo) - PNX Iperteso - Contusione miocardica (danno pompa)
SEGNI E SINTOMI DISHOCK EMORRAGICO Debolezza Sete Pallore Tachicardia Diaforesi Sono segni del tentativo dell’organismo di correggere la perfusione inadeguata
SEGNI E SINTOMI DISHOCK EMORRAGICO Livello alterato della coscienza Ipotensione Polso periferico poco apprezzabile - filiforme o non presente Diuresi scarsa Arresto cardiaco
TEST DI RIEMPIMENTO CAPILLARE Positivo > 2 secondi Indicatore inefficace nell’adulto in caso di shock precoce Potenzialmente utile nel bambino Sempre negativo nello shock neurogeno
ORIGINI DELLO SHOCK NEL TRAUMA IPOVOLEMICA - Emorragico (assoluto) - Spinale (relativo) MECCANICA - ostruzione al circolo - insufficenza respiratoria
SHOCK EMORRAGICO (IPOVOLEMIA ASSOLUTA) PERDITA DI VOLUME EMATICO: Shock Precoce: - 15-20 % perdita di volume ematico circolante Shock Tardivo - 30- 45 % perdita di volume ematico circolante
CAUSE DI SHOCK EMORRAGICO EMORRAGIA ESTERNA CONTROLLABILE EMORRAGIA ESTERNA INCONTROLLABILE EMORRAGIA INTERNA
TRATTAMENTO DELLO SHOCK EMORRAGICO PRINCIPI FONDAMENTALI : Controllare il sanguinamento Somministrare O2 ad alto flusso (100 %) Comunicare alla centrale Trasporto rapido
TRATTAMENTO DELLE EMORRAGIE GRAVI CONTROLLABILI Posizione supina Ossigeno ad alto flusso Tamponamento e compressione in sede di emorragia Trasporto rapido Incanulamento venoso ( 20 cc/Kg liquidi) Monitorizzazione Rivalutazione frequente
TRATTAMENTO EMORRAGIE ESTERNE INCONTROLLABILI Posizione supina Ossigeno ad alto flusso Tamponamento e compressione in sede di emorragia Laccio come ultima risorsa Trasporto rapido Incanulamento venoso infusioni liquidi per mantenere PA 90 – 100 mmHG Monitorizzazione Rivalutazione frequente
TRATTAMENTO EMORRAGIE INTERNE Posizione supina Ossigeno ad alto flusso Laccio come ultima risorsa Trasporto rapido Incanulamento venoso infusioni liquidi per mantenere PA 90 – 100 mmHG Monitorizzazione Rivalutazione frequente Comunicare alla centrale
SHOCK MECCANICO PNEUMOTORACE IPERTESO TAMPONAMENTO CARDIACO CONTUSIONE MIOCARDICACON SHOCK
Trattamento del pneumotorace iperteso Posizione supina Ossigeno ad alto flusso - ventilazione assistita se necessario Trasporto rapido Accesso venoso (mantenere PA 90-100 mmHg) Decompressione con ago se: - shock (+/- cianosi) - sensorio alterato Comunicare alla centrale Monitoraggio
TRATTAMENTO DEL TAMPONAMENTO CARDIACO Posizione supina Ossigeno ad alto flusso - ventilazione assistita se necessario Trasporto rapido Accesso venoso - infondere liquidi permantenere PA 90-100 mmHG Comunicare alla centrale Monitoraggio
TRATTAMENTO DELLA CONTUSIONE MIOCARDICA CON SHOCK E’ INDISTINGUIBILE DAL TAMPONAMENTO Posizione supina Ossigeno ad alto flusso - ventilazione assistita se necessario Trasporto rapido Accesso venoso - infondere liquidi permantenere PA 90-100 mmHG Comunicare alla centrale Monitoraggio
SHOCK DA VASODILATAZIONE (Ipovolemia relativa) SHOCK SPINALE (Shock neurogeno)
TRATTAMENTO DELLO SHOCK SPINALE Posizione supina Ossigeno ad alto flusso - ventilazione assistita se necessario Trasporto rapido Accesso venoso - infondere liquidi permantenere PA 90-100 mmHG Comunicare alla centrale Monitoraggio
TUTA ANTISHOK MECCANOSMO FISIOLOGICO Aumentano le resistenze periferiche Aumentano il ritorno venoso Aumentano la pressione arteriosa E’ STATO DIMOSTRATO CHE NON ESISTE UN AUMENTO DELLA SOPRAVVIVENZA USANDO LA TUTA ANTISHOCK
USO DELLA TUTA ANTISHOCK NEL TRAUMA INDICAZIONI: Emorragie esterne controllabili Shock grave con assenza di polso (controverso) Shock spinale puro Come immobilizzatore : - fratture pelviche - fratture di femore bilaterali
USO DELLA TUTA ANTISHOCK NEL TRAUMA CONTROINDICAZIONI: Edema polmonare Emorragia massiva nella cavità toracica Lesione situata sopra il livello della tuta antishock associata ad emorragia esterna non controllabile con pressione diretta Gravidanza Lesione addominale con eviscerazione o oggetti conficcati nell’addome Dolori al torace, infarto miocardico ed ictus
RIASSUNTO Nel traumatizzato lo shock è una condizione critica che può portare rapidamente alla morte Diagnosi e trattamento sono da effettuare rapidamente Essenziali sono la conoscenza del tipo di shock e del relativo trattamento