Attività sportiva in età evolutiva

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
PARADIGMI EDUCATIVI.
Advertisements

Pacchiarotti Gianluca
Lucia de Anna, Ordinario di Pedagogia Speciale – IUSM Roma
Università G. D’Annunzio Chieti Facoltà di scienze dell’educazione motoria Corso di Laurea in Scienze Motorie Pallacanestro: Tecnica-Didattica e Regolamentazione.
Per gli adulti. È doveroso fare una precisazione. Occorre sfatare lidea che la terapia neuro e psicomotoria così come noi la proponiamo (con la collaborazione.
Remare a Scuola 2006/2007 Attività promozionale scolastica Conferenza Nazionale Allenatori Giovanili Piediluco, 16 – 17 Dicembre 2006 Settore Scuola Relatore.
D.T.P. PSICOLOGO della Polizia di Stato PAGLIAROSI Dr.ssa Cristina
Un campione tra i campioni
Barzanò, 2 aprile 2011 di nuovo in pista, è il momento dellatletica leggera Durante le lezioni, i ragazzi hanno praticato e studiato alcune discipline.
REVEAL Corso RU&GV Modulo 1 Livello – Base
Seminario di formazione ed informazione per nuovi soci 11 maggio 2013 «I PROGRAMMI PER LE NUOVE GENERAZIONI» Marco Caliandro R.C. Conegliano-Vittorio.
“Guadagnare salute in adolescenza”
Il Servizio Civile Nazionale
IL SISTEMA SPORT E LA COMPETIZIONE SPORTIVA
“Per me lo sport non è sacrificio, in realtà siamo dei privilegiati! “
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
QUESTIONARIO DI GRADIMENTO E VERIFICA CORSI DI MATEMATICA
Avviamento ai giochi sportivi
Capitolo 8.
Università degli Studi di Verona Facoltà di Scienze Motorie
Avviamento ai giochi sportivi
5 ottobre 2011 – Restituzione attività Osservatorio LOsservatorio ha promosso la sperimentazione di una esperienza pilota di Spazio di Aggregazione.
Il soggetto dell’apprendimento
Ministero della Salute Guadagnare salute Rendere facili le scelte salutari.
5 Aprile La qualità di vita del paziente talassemico con la collaborazione di Copyright Associazione Talassemici di Torino Onlus ATTIVITA ASSOCIAZIONE.
Clinica di Neuropsichiatria Infantile
Teoria e metodologia dell’allenamento
Stage interregionale Arbitri e Giudici SICILIA – CALABRIA VERSO LIGNANO 2010 Catania 11 aprile 2010 ____________________.
Progetto di promozione sportiva nella scuola secondaria di 1° grado
Didattica del dribbling
Restare sani Mantenere la qualità della vita Cosa bisogna sapere sullalcol.
Promuovere la pratica sportiva
FACOLTA’ DI SCIENZE MOTORIE Universita’ dell’Aquila
OSBER – Comasina Riunione inizio anno
Guardare oltre per cambiare Perché mobilità e cooperazione internazionale nella scuola Dott. Roberto Ferrero I ragazzi stranieri di Intercultura sollecitano.
Criteri didattico - metodologici per l'organizzazione
Disabilità nello Sport
COS’E’ LA PSICOLOGIA DELLO SPORT?
Una Puglia Solidale a partire dai Disabili" CONVEGNO REGIONALE MO.V.I. (Movimento Volontariato Italiano) – Federazione pugliese Bari, 23 Ottobre 2005 Terapie.
Special Olympics.
TUTTI I DIRITTI DELLA PRESENTE PRODUZIONE SONO RISERVATI.
PREMESSA PIA/CENTRI DI AGGREGAZIONE UNDER 11 IL PROGETTO ORGANIZZAZIONE E STRUTTURA DELLE SEDUTE INDICAZIONI TECNICO - TATTICHE PROGRAMMA TECNICO – TATTICO/
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA
Analisi delle frequenze dei modelli di disabilità in interviste a bambini tra i 5 e gli 11 anni Relatore Laureanda Prof. Stefano Federici Luciana Ciaccasassi.
Italia. Special Olympics International è unorganizzazione sovranazionale, riconosciuta dal Comitato Internazionale Olimpico nel 1988, fondata nel 1965.
“MANIFESTA” (F. Arrigoni – S. Sala)
LE MAPPE PER INSEGNARE.
Scuola Calcio qualificata
Il Progetto A.U.S. Mosse, obiettivi, bilancio della prima annualità e prospettive future A.I.P.P.S.- Marzo 08.
STRUTTURA FEDERALE REGOLAMENTI TECNICI
Intervista alla maestra modello
L’allenamento del giovane portiere Relatore : Fabrizio Carafa
Corso Maestri di Mountain Bike – Federazione Ciclistca Italiana Linee di indirizzo dell’allenamento giovanile.
Come si presenta dal punto di vista dei sintomi e segni Ipermotricità.iper-reattività.impulsività Iperattività.disattenzione.
Le paraolimpiadi Lo sport per disabili nasce in Inghilterra nel 1948 nel centro di riabilitazione di Stoke-Mandeville. Lo sport fu applicato alla.
PROGETTI SPORTIVI IL KARATE: E’ stato interessante vedere come i bambini di fronte a questa disciplina hanno modificato nel corso tempo la loro idea sul.
Il Progetto Talento. Attività graduale e multidisciplinare La molteplicità delle esperienze motorie in bicicletta garantisce una crescita completa dei.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE PEDAGOGICHE PEDAGOGIA DELLA DISABILITA’ - MODULO A II SEMESTRE Dott.ssa.
GENITORI: SE LI CONOSCI LI EVITI?
Perché alcuni bambini non funzionano come gli altri?
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
Progetto Biblioteca Spazio Nuovo. "Ogni bambino ha diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza ma anche dalla mancanza di adeguate.
NUOTO Clara Neotti Federica Rizzo Pinna Prof.ssa M.L. Fogliata IL
DISTINTA ONLINE PROCEDURA DI COMPILAZIONE
Il Progetto All inclusive Sport Le finalità Creare le condizioni affinché le persone con disabilità possano praticare sport Promuovere contesti sportivi.
Atleta con paralisi midollare Causa principale: TRAUMA - la lesione dei “cordoni posteriori” comporta perdita della sensibilità(vibrazioni, tatto, pressione);
PROMUOVERE L’INTERSOGGETTIVITA’ NEI BAMBINI CON AUTISMO E DPS CENTRO EDUCATIVO MINORI “Casa Regina Elena, Una carezza per Carla” Pavone, 10/02/2014.
1 Verso Parma città europea dello sport 2011 Il Comune sta predisponendo i progetti per celebrare Parma città europea dello sport Il programma prevede.
INTRODUZIONE ADOZIONE BISOGNI Esaltare il ruolo della scuola; Non avere pregiudizi; Equipaggiarsi con strumenti utili a livello organizzativo e relazionale;
Nozioni base per allenare l’atleta disabile 1. Principio dell’adeguamento 2. Principi dell’individualizzazione 3. Principio della totalità 4. Principio.
Transcript della presentazione:

Attività sportiva in età evolutiva IL DIVERSAMENTE ABILE Dr. Piero Poli Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Diversamente abili alla conquista dello sport Sir Ludwing Guttman, negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale propose a membri delle forza armate britanniche che avevano riportato lesioni al midollo spinale in guerra di praticare attività sportive. Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 L’attività sportiva introdotta, oltre che come rinforzo muscolare, servì a migliorare l’umore e a impedire episodi depressivi e l’astenia che spesso caratterizzano la paralisi traumatica. Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 Lo sport forniva un ambiente protetto e favorevole, contraddistinto da regole chiare e facili da rispettare, oltre ad una motivazione contingente alla reazione emotiva che nel lungo periodo permetteva all’individuo di inserirsi nuovamente in un contesto relazionale e tornare a ricoprire un ruolo attivo nella società. Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 I giochi di Stoke Mandeville organizzati dal Dr. Guttman nel luglio 1948 riservati agli atleti disabili furono il primo passo pubblico dell’attività sportiva disabile, che si è lentamente aperta ad altre categorie, come amputati o cerebrolesi e che oggi ha la sua vetrina più nota durante le Paralimpiadi Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 Nel 1952 i Giochi di Stoke Mandeville divennero internazionali e nel 1960 si svolsero nel contesto delle Olimpiadi di Roma. Dal 1964, oltre che ad atleti affetti da lesioni midollari, i Giochi vennero aperti anche ad amputati, non-vedenti e cerebrolesi. In tempi seguenti vennero aperti anche ad altre patologie invalidanti. Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 In occasione delle Olimpiadi di Roma si posero le basi per effettuare regolarmente i Giochi per diversamenti abili nella stessa città dei Giochi Olimpici e nello stesso anno. Nel 1964 a Tokio parteciparono 390 atleti. Nel 2008, alle Paralimpiadi di Pechino, si sono confrontati, in 20 sport, oltre 4200 atleti provenienti da 148 Nazioni. Il villaggio paralimpico ha ospitato più di 8000 persone (atleti, tecnici, medici, etc..) Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 La nostra esperienza Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Monguzzo, 4 Aprile 2009

Attività sportiva in età evolutiva Monguzzo, 4 Aprile 2009

Attività sportiva in età evolutiva Monguzzo, 4 Aprile 2009

Attività sportiva in età evolutiva Monguzzo, 4 Aprile 2009

Attività sportiva in età evolutiva M Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Monguzzo, 4 Aprile 2009

Attività sportiva in età evolutiva Monguzzo, 4 Aprile 2009

Attività sportiva in età evolutiva Monguzzo, 4 Aprile 2009

Attività sportiva in età evolutiva Monguzzo, 4 Aprile 2009

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 Special Olympics Fondata nel 1968 negli Stati Uniti propone ed organizza allenamenti ed eventi sportivi solo per persone con ritardo mentale. Ne sono interessati più di 2.300.000 ragazzi ed adulti. Nel mondo sono 167 paesi che adottano il programma Special Olympics. Sono coinvolti più di 1.000.000 di volontari Ogni anno 16.000 grandi eventi. Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 In Italia è riconosciuta dal CONI come Associazione Benemerita, ed ogni anno organizza Giochi nazionali e regionali in sette discipline sportive. Ogni anno una rappresentativa Italiana partecipa ai Giochi Mondiali (invernali o estivi) o a quelli Europei. Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 Ispirati dai programmi di Special Olympics, abbiamo pensato di avviare un progetto di Adaptive Rowing con i ragazzi autistici dell’Istituto Villa S.Maria di Tavernerio. Tutto questo grazie al supporto tecnico della Federazione Italiana Canottaggio e della Canottieri Lario di Como. Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 L’idea iniziale ha cominciato a concretizzarsi nel settembre 2006 grazie alla disponibilità fornita dalla Direzione dell’Istituto Villa Santa Maria, nella persona della Dr.ssa G. Mariani. Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 Il Centro Villa Santa Maria di Tavernerio è un centro riabilitativo e terapeutico per giovani pazienti, dai 4 ai 18 anni, affetti da ritardo mentale in particolare autistici. Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 Tale struttura rappresenta un terreno di crescita per tutti e ciò è reso possibile dalla formazione di personale addetto alla pratica sportiva che sappia affrontare la sfida della disabilità al di là delle difficoltà contingenti. Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 ISTITUTO VILLA S.MARIA di Tavernerio e SOCIETA’ CANOTTIERI LARIO di Como Progetto “CANOTTAGGIO DISABILI” Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 Grazie alla presenza in questa struttura del Dr.Fausto Panizza, nello stesso tempo allenatore di canottaggio e psicomotricista, abbiamo avviato alla pratica del canottaggio quattro ragazzi autistici. Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Monguzzo, 4 Aprile 2009 Tre maschi ed una femmina di età compresa tra i 13 e i 18 anni, con patologie che vanno dall’autismo al ritardo mentale e ai disturbi del comportamento. Attività sportiva in età evolutiva Monguzzo, 4 Aprile 2009

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 Obiettivo Gli obiettivi prefissati e personalizzati per ogni ragazzo sono: Riconoscimento dell’altro Miglioramento delle capacità coordinative Miglioramento degli schemi motori di base Diminuzione dell’impaccio motorio Aumento dei tempi di concentrazione e attenzione Capacità di imitazione Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Incanalare l’aggressività Affrontare la fatica Rispetto delle regole Gestione della frustrazione Miglioramento della percezione Favorire l’investimento emotivo nell’attività Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Modalità Il lavoro si svolge con una frequenza di due o tre sedute alla settimana, con un rapporto di 1:1 con l’allievo utilizzando il metodo di apprendimento per imitazione e spiegazione verbale con supporti vari. Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 Lo scopo è facilitare la comprensione della distanza da compiere. I nostri ragazzi non hanno la capacità di comprendere i concetti spazio-temprali Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 I ragazzi sanno che devono smettere di remare quando si ha la sovrapposizione delle lancette dell’orologio, che sono mosse manualmente. Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 L’inizio è stato difficoltoso, i ragazzi non dimostravano interesse e dopo pochi istanti di attività perdevano l’attenzione. Proseguendo nei mesi con l’allenamento, i risultati diventavano sempre più evidenti come l’entusiasmo che iniziavano a dimostrare. Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Monguzzo, 4 Aprile 2009

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 Dopo quasi due anni di lavoro gran parte degli obiettivi sono stati raggiunti. Nei ragazzi è diminuito l’impaccio motorio ed è migliorata notevolmente la coordinazione. Oltre ad aver imparato il gesto tecnico sono ora in grado di seguire il ritmo e la velocità imposti dal capo voga, mantenendo l’attenzione anche in lunghi allenamenti. Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Monguzzo, 4 Aprile 2009

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 Socializzazione I ragazzi si sono ottimamente inseriti nella Canottieri Lario e grazie alla calorosa accoglienza ricevuta sono ora in grado di relazionarsi in maniera positiva con le persone lì presenti e con un ragazzo disabile che ora esce in barca con loro. Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 Anche i meriti sportivi non sono mancati e nelle gare la squadra ha raggiunto buoni risultati sia sul remoergometro che in barca. Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Ma la vittoria più grande è vedere i loro volti quando remano: contenti di poter muovere una barca, lieti di poter costruire qualcosa. Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010

Attività sportiva in età evolutiva Monguzzo, 4 Aprile 2009

Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010 Grazie ! Attività sportiva in età evolutiva Gavirate, 1 maggio 2010