“Inquinamento atmosferico ed effetti sulla salute ” DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio Igiene e Sanità Pubblica Azienda AUSL 10 “Veneto Orientale” DR. LUIGI NICOLARDI Portogruaro, 7 novembre 2005
Definizione Ai sensi dell’articolo n. 2, comma 1 del D.P.R. 203/88 si definisce “INQUINAMENTO ATMOSFERICO: ogni modificazione della normale composizione o stato fisico dell’aria atmosferica, dovuta alla presenza nella stessa di uno o più sostanze in quantità o con caratteristiche tali da alterare le normali condizioni ambientali e di salubrità dell’aria; da costituire pericolo ovvero pregiudizio diretto o indiretto per la salute dell’uomo; da compromettere le attività ricreative e gli altri usi legittimi dell’ambiente; alterare le risorse biologiche e gli ecosistemi ed i beni materiali pubblici e privati.”
FONTI DI INQUINAMENTO ATMOSFERICO Emissioni da fonti mobili (industria dei trasporti) Oltre alla CO2, gli altri principali inquinanti sono gli ossidi di azoto (NOX), il monossido di carbonio (CO), gli idrocarburi (HC), vale a dire composti organici volatili e non volatili, particelle di fuliggine ed ozono. Emissioni da fonti immobili (industrie, abitazioni domestiche, aziende agricole e discariche di rifiuti) Oltre alla CO2, i principali inquinanti sono: biossido di zolfo (SO2) ossidi di azoto (NOx), idrocarburi (HC), particelle di fuliggine, clorofuorocarburi(CFC) e metano. Le emissioni provocate dalla produzione di energia Oltre alla CO2, i principali inquinanti sono il biossido di zolfo (SO2) e le particelle di fuliggine.
U.O. Epidemiologia e Comunicazione - Dipartimento di Sanità Pubblica – AUSL Cesena
PARTICOLATO - DEFINIZIONE Una miscela complessa di particelle solide e liquide, che include materiale organico, solfati, nitrati, altri sali, metalli, materiale biologico - PM10 -- particelle inalabili - PM2.5 -- particelle fini
PARTICOLATO - DEPOSIZIONE - Le particelle di diametro maggiore tendono a depositarsi nel tratto respiratorio superiore - Le particelle più piccole penetrano più in profondità nel polmone
Ambiente e malattie
RISCHIO PER LA SALUTE Probabilità con la quale effetti avversi per la salute (malattie, traumatismi, morte…) possono verificarsi in associazione causale con uno o più fattori in esame OMS Europa 1998
TIPO DI RISCHIO Rischio assoluto: probabilità di un soggetto di sviluppare malattia Rischio relativo: aumento di probabilità di sviluppare malattia per un soggetto esposto ad un fattore Rischio attribuibile: quota di casi di malattia attribuibile ad una causa
L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO ORIGINE - INDUSTRIALE - DOMESTICA - TRAFFICO MOTORIZZATO - NATURALE CARATTERISTICHE DEGLI INQUINANTI - CORPUSCOLATI (POLVERI, FUMI, AEROSOL ECC.) - GASSOSI O ALLO STATO DI VAPORI - RADIOATTIVI
Vie di ingresso delle sostanze tossiche nell’organismo respiratoria digestiva contatto cutaneo-mucoso
Fattori che influenzano la quantità giornaliera di aria inspirata età del soggetto attività fisica stato di salute
Forme di manifestazioni degli effetti dannosi acuta subacuta cronica
GRUPPI DI POPOLAZIONE PIÙ SENSIBILI AGLI EFFETTI DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO: . Bambini Anziani Pazienti affetti da malattie croniche debilitanti
Effetti acuti dell’inquinamento atmosferico sulle salute Sono prevalentemente manifestazioni espressione di un interessamento dell’apparato respiratorio (es.fenomeni asfittici, broncostruzione, irritazione bronchiale con tosse)
EFFETTI ACUTI Studi epidemiologici condotti in Europa e negli Stati Uniti hanno evidenziato un effetto degli inquinanti atmosferici, in particolare delle polveri sottili, sulla mortalità e sui ricoveri ospedalieri giornalieri.
Gruppi di sostanze in base all’effetto biologico indotto irritanti o caustiche ad effetto tossico diretto (acuto,subacuto, cronico) allergizzanti mutagene, teratogene cancerogene
Fattori da cui dipendono gli effetti sulla salute natura dell’inquinante tempo di esposizione età e stato di salute del soggetto risposta individuale
INQUINAMENTO E MORTALITÀ GIORNALIERA Le concentrazioni medie giornaliere delle particelle sottili (PM10, PM2.5) sono state associate con: - la mortalità totale - la mortalità per cause respiratorie - la mortalità per cause cardiovascolari
PARTICOLATO E RICOVERI OSPEDALIERI - La concentrazione media giornaliera di particolato (PM10, PM2.5) è stata associata con l’ospedalizzazione per - malattie respiratorie (polmonite, asma, BPCO) - condizioni cardiovascolari (infarto)
POPOLAZIONE SUSCETTIBILI caratteristiche individuali che aumentano i rischi dovuti all’inquinamento.
Condizioni critiche che possono essere aggravate dall’inquinamento atmosferico - broncopneumopatie - cardiopatia ischemia - insufficienza cardiaca - aritmie cardiache
Condizioni critiche che possono essere aggravate dall’inquinamento atmosferico polmone - infezione alle basse vie respiratorie - insufficienza respiratoria cuore - insufficienza cardiaca - aritmie - eventi coronarici acuti - ictus malattie sistemiche - diabete
Effetti a lungo e breve termine (Kunzli et al, Am J Epidemiol 2001) casi attribuibili ad inquinamento effetti a lungo termine B A C effetti a breve D termine effetto combinato tutti i decessi
Distribuzione delle principali patologie 2002
Mortalità per principali neoplasie 2002
Mortalità per Neoplasia polmonare 1995-2002
Mortalità per tumore polmonare distribuzione per età 2002
Mortalità per neoplasie polmonari Distribuzione per sesso 2002
Mortalità per Bronchite – Asma - Enfisema 1995 - 2002
Mortalità per Bronchite –Enfisema - Asma Distribuzione per sesso - 2002
Mortalità per cardiopatie 1995 – 2002
Mortalità per Cardiopatia Distribuzione per sesso 2002 -
Principi di prevenzione ambientale e sanitaria Adozione di piani regolatori comunali nel rispetto delle esigenza produttive e di vita della popolazione Autorizzazione e controllo degli impianti produttivi Verifica delle condizioni igieniche degli ambienti di vita e di lavoro Risanamento ambientale: A) corretto smaltimento dei rifiuti e dei reflui B) Controllo delle emissioni in atmosfera Adeguamento della rete ferroviaria e stradale Riduzione dell’inquinamento da traffico Previsione degli eventi metereologici avversi
I PROBLEMI APERTI - Dimensione, composizione delle particelle Ruolo delle emissioni diesel Ruolo dell’inquinamento sull’incidenza delle malattie Finestra temporale rilevante Interazione con i meccanismi allergici Adeguate stime di impatto Informazioni sulla tossicità Informazioni sulla esposizione - modalità di esposizione - tempo di esposizione
FATTORI CHE AUMENTANO IL RISCHIO DI ESPOSIZIONE neonati, bambini, donne in gravidanza, anziani, malati cronici - addetti a lavorazioni particolari - residenti in prossimità di aree industriali
ESPOSIZIONE caratteristica individuale o agente con cui può venire a contatto un soggetto e che può essere rilevante per la salute
CALCOLO DEL RISCHIO 1. Destino ambientale della sostanza 2. Informazioni sulla tossicità 3. Informazioni sulla esposizione - modalità di esposizione - tempo di esposizione
COMPONENTI PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO - prevalenza/incidenza dei casi - grado di esposizione degli esposti e dei controlli - esposizioni multiple - rischio percepito dalla popolazione esposta - rischio accettato dalla popolazione
DETERMINANTI DI INCIDENZA E PREVALENZA - Vero numero di casi occorsi - Capacità di osservare i casi: strumenti di indagine (tipo di studio) Tipo di sintomatologia legata alla malattia: “esiti forti” o “esiti deboli” Livello di attenzione della popolazione nei confronti della malattia/fenomeno ( rischio percepito e accettato) Livello di attenzione delle autorità
Inquinamento e salute: piramide degli effetti acuti mortalità prematura ricoveri ospedalieri visite al pronto soccorso gravità visite mediche dell’effetto riduzione delle capacità fisiche uso di farmaci sintomi alterazione della funzionalità polmonare effetti subclinici proporzione di popolazione affetta
Schema del modello ipotizzato popolazione T1 soggetto decessi generale T2 a rischio T3 Schwartz, 2000