scienza, tecnica e dominio
la razionalità connessa al dominio è ragione strumentale la cui critica coincide con la rivendicazione di un uso diverso della ragione, cui è legata l’autentica umanità dell’uomo e la sua liberazione l’illuminismo tende a ridurre la conoscenza a quella forma che aiuta meglio il soggetto nei suoi rapporti di dominio: il soggetto dell’illuminismo è il borghese (proprietario di schiavi, libero imprenditore, amministratore…) in questo contesto il pensiero si riduce a pensiero calcolante, che organizza il mondo per lo sfruttamento
il criterio di verità diventa il risultato nella nostra società l’idolo è il successo, l’utilità, per cui sono veri e validi quei comportamenti che risultano vantaggiosi: il criterio di verità diventa il risultato questa concezione pragmatistica della verità produce disorientamento nella vita degli uomini: infatti se la verità dipende dal risultato pratico che deriva da certe idee, non abbiamo a priori un criterio di verità per valutare i risultati l’uomo si trova nella totale oscurità perché non riesce a determinare quali obiettivi lo aiutano a realizzarsi e quali lo disumanizzano
articolazione del discorso sulla scienza moderna: problema della utilizzazione delle scoperte e dei risultati scientifici come viene attuata nella società lo scientismo, inteso come assolutizzazione del sapere scientifico che pretende di negare ogni possibilità di discussione razionale sui fini e sui valori il problema dei metodi e della stessa struttura del sapere scientifico
la società per come è organizzata e per i fini che persegue è incapace di utilizzare pienamente le capacità produttive per fini veramente umani: la ricerca scientifica avendo bisogno di capitali per realizzarsi è condizionata da chi dispone di essi fino ad essere asservita al profitto e agli interessi più bassi (es. produrre nuove armi e non risolvere il problema della fame…)
è possibile umanizzare la scienza solo superando lo scientismo lo scientismo, che si sviluppa in simbiosi con la società borghese, fa dell’atteggiamento di dominio e della finalità manipolatrice i criteri supremi della ragione e della scienza sul piano sociale lo scientismo, negando la possibilità di ricerca razionale sui fini, rende la scienza disponibile per qualsiasi obiettivo scelto ad arbitrio di chi detiene il potere non è la scienza ad essere messa sotto accusa, ma lo scientismo che non riconoscendo i limiti fa della scienza uno strumento disumano: è possibile umanizzare la scienza solo superando lo scientismo
il metodo della scienza che ha un intrinseco carattere strumentale, non è neutrale ma è funzionale alla razionalità illuministica (interpretazione strumentalistica della scienza moderna) la volontà di potenza (logica di dominio della scienza) è inconciliabile con la volontà di verità e non ha riguardo per la specificità della realtà che trova sul suo cammino giacchè non la considera se non per gli aspetti quantificabili e manipolabili
in una società non più antagonistica la scienza, ricondotta nei suoi limiti e messa a servizio dell’uomo, sarebbe probabilmente un’altra scienza, diversa nella struttura e nei metodi