INQUINAMENTO URBANO DA TRAFFICO VEICOLARE NEL COMUNE DI PESCARA

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INQUINAMENTO URBANO DA TRAFFICO VEICOLARE NEL COMUNE DI PESCARA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G. d’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA Direttore: Prof. Ferdinando Romano INQUINAMENTO URBANO DA TRAFFICO VEICOLARE NEL COMUNE DI PESCARA Specializzanda Dott.ssa Carolina Torroni Relatore Prof.ssa Carla Granchelli Anno Accademico 2004-2005

INQUINAMENTO URBANO La principale causa dell’inquinamento nelle aree urbane è il traffico veicolare, che aumenta le concentrazioni delle emissioni in atmosfera con conseguenti rischi sia per la salute umana che per gli ecosistemi. Poiché il fenomeno ha assunto proporzioni rilevanti, sono sempre maggiori le reti di monitoraggio della qualità dell’aria.

Il Decreto Legislativo n. 351/99 introduce importanti novità quali: Estensione del numero degli inquinanti; Definizione valori limite più restrittivi; Monitoraggio della qualità dell’aria tramite una rete fissa stabilita mediante precisi criteri; Delega alle Regioni del compito della valutazione della qualità dell’aria.

Il decreto n. 351 stabilisce che la misurazione è obbligatoria nelle seguenti zone: Agglomerati; Zone in cui il livello è compreso tra valore limite e il valore soglia; Zone in cui viene superato il valore limite.

Il Decreto Ministeriale n. 60/02 Definisce i nuovi valori limite di qualità dell’aria ambiente con i rispettivi margini di tolleranza; Fornisce indicazioni in merito alla raccolta dei dati e alle tecniche di misurazione; Stabilisce i punti di misurazione; Attribuisce alle Regioni l’adempimento dell’informazione al pubblico.

Il Decreto Legislativo n. 183/04 stabilisce: Valori bersaglio dell’ozono da conseguire da 2010; Gli obiettivi a lungo termine per la protezione della salute umana e della vegetazione; Le soglie di informazione e di allarme; I criteri per l’ubicazione dei punti di campionamento per la misurazione continua.

Gli inquinanti più critici sono: Benzene Particolato atmosferico (PM10 e PM 2,5) Biossido di Azoto Monossido di carbonio Ozono

Benzene Idrocarburo aromatico ad anello esagonale; Prodotto dalle combustioni incomplete del carbone e del petrolio, dai veicoli a motore e dalle emissioni industriali; L’esposizione della popolazione avviene tramite l’aria, principalmente nelle città, dove il 95% dell’inquinante deriva dai gas di scarico; Il limite per la salute, secondo il D.M. n. 60/02, è di 5 µg/mc da raggiungere entro il 2010.

Particolato atmosferico Le polveri PM 10 hanno un diametro di 10µ e sono dette inalabili , mentre le PM 2,5 hanno diametro di 2,5µ e sono dette respirabili; Il particolato si origina sia da fonti naturali sia antropogeniche (ossidazione degli idrocarburi e degli ossidi di zolfo e azoto); La permanenza in atmosfera è influenzata dalle condizioni climatiche; Il limite giornaliero secondo il D.M. n. 60/02 è di 50µg/mc.

Biossido di Azoto Gas incolore prodotto principalmente nel corso di processi di combustione ad alta temperatura (motori degli autoveicoli); Contribuisce per il 30% alla formazione delle piogge acide; Negli ultimi anni le concentrazioni sono aumentate notevolmente e proprio nelle ore della giornata di traffico più intenso; Il limite annuale previsto dal D.M. n. 60/02 è di 40 µg/mc.

Monossido di Carbonio Gas incolore, inodore, infiammabile e molto tossico; Prodotto nei processi di combustione dei motori in quantità circa 10 volte maggiori rispetto agli altri inquinanti; Le concentrazioni maggiori nei gas di scarico si riscontrano quando i motori funzionano al minimo (soste ai semafori); Il limite giornaliero secondo il D.M. n. 60/02 è di 10µg/mc.

Ozono Gas tossico costituto da molecole instabili formate da 3 atomi di ossigeno; Prodotto nel corso di varie reazioni chimiche, in presenza della luce solare, a partire da alcuni inquinanti primari quali il biossido di azoto; Le concentrazioni maggiori si hanno nelle ore più calde della giornata e nei mesi estivi per la forte insolazione; Il limite previsto dal D.Lgs. n. 183 è di 280µg/mc.

Effetti dell’inquinamento atmosferico sull’uomo L’inquinamento atmosferico rappresenta uno dei principali fattori di rischio per la salute nelle aree urbane. L’Istituto Superiore della Sanità ha realizzato il programma di ricerca “Aspetti igienico-sanitari dell’inquinamento atmosferico nelle aree urbane”, con particolare riferimento al ruolo che gli inquinanti hanno nei confronti di alcune patologie polmonari.

Inquinamento e Broncopneumopatia ostruttiva L’inquinamento ha un ruolo adiuvante nello sviluppo dalla BPCO e contribuisce alla progressione della malattia; È interessante notare come intercorra almeno un giorno tra un picco di inquinamento e l’accentuazione dei sintomi; I soggetti più vulnerabili sono i bambini che hanno un maggior rischio di sviluppare BPCO successivamente.

Inquinamento e patologia asmatica Evidenze scientifiche, inoltre, dimostrano come nelle zone ad alto traffico vi sia una maggiore incidenza di patologie allergiche respiratorie; L’ozono causa una riduzione dei volumi polmonari, nonché della capacità polmonare totale; Anche il particolato ha un ruolo nelle crisi asmatiche, poiché veicola allergeni determinando una risposta infiammatoria e un conseguente restringimento del calibro bronchiale, Si è visto, infine, che l’attività sportiva all’aria aperta nei centri maggiormente inquinati porta all’insorgenza di crisi asmatiche.

Inquinamento nel Comune di Pescara Le stazioni di misura della qualità dell’aria secondo il D.M. n. 60/02 sono classificate in: Tipo di stazione: traffico, industriale, background. Tipo di area: urbana, suburbana, rurale. Caratteristiche dell’area: residenziale, commerciale, industriale, agricola, naturale.

Inquinamento nel Comune di Pescara (II) All’interno di un agglomerato viene data la precedenza a stazioni di traffico e background urbano, in quanto più rappresentativi dell’esposizione media della popolazione. Le informazioni devono essere correlate alle caratteristiche della strada e del flusso veicolare, in posizione tale che il livello di inquinamento sia influenzato anche dalle strade limitrofe. I punti scelti devono essere rappresentativi di almeno di 200m2 nei siti di traffico, e di alcuni km2 in siti di background urbano.

Inquinamento nel Comune di Pescara (III) Rete di monitoraggio Denominazione Tipo Ubicazione CO SO2 O3 NO2 Benzene PM10 Teatro d’Annunzio Background urbano Lungomare C. Colombo  P.zza Grue Traffico urbano Scuola elementare V. Firenze Liceo classico V.le d’Annunzio Incrocio v. C. di Ruvo C.so Vittorio Incrocio v. Ancona V. Sacco

Inquinamento nel Comune di Pescara (IV) I dati dello studio svolto riguardano le concentrazioni medie mensili dei principali inquinanti atmosferici individuati dal D.M. 60/02 e dal D. Lgs. 183/04. Il periodo di riferimento va dal semestre Aprile-Settembre 2004 allo stesso lasso di tempo del 2005.

Livelli di benzene

Livelli di PM10

Livelli di NO2

Livelli di Monossido di carbonio

Livelli di Ozono

Conclusioni L’inquinamento nel 2005 è aumentato rispetto al 2004; Le concentrazioni delle diverse sostanze vanno aumentando dalla costa all’interno della città; I livelli più alti di benzene e monossido di carbonio si riscontrano nella zona della città dove il traffico è più intenso anche per la presenza di numerosi semafori (v.le d’Annunzio);

Conclusioni (II) Nelle vie del centro cittadino, nel 2005 gli inquinanti esaminati (NO2, CO) sono aumentati al di fuori del particolato che ha avuto un calo, dovuto principalmente ad una stagione estiva più piovosa e con poco vento di origine sahariana. I livelli di ozono sono in entrambi gli anni più elevati nei mesi più caldi, con picchi nelle ore serali della giornata.