LA DISABILITA’ MENTALE

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Disturbi generalizzati dello sviluppo.  Tale termine -DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO- viene usato perché descrive molto accuratamente l’alterazione.
Transcript della presentazione:

LA DISABILITA’ MENTALE 13 GIUGNO 2015 Dr.ssa Oriana Chiarparin

UNA GAMBA MANCANTE PUO’ ESSERE MISURATA DA CHIUNQUE MA IL «MAL DI PSICHE» E’ SEMPRE SOGGETTIVO E DIFFICILE DA VERIFICARE DISTURBO MENTALE È una sindrome caratterizzata da un’alterazione clinicamente significativa della sfera cognitiva, della regolazione delle emozioni o del comportamento di un individuo, che riflette una DISFUNZIONE nei processi psicologici , biologici o evolutivi che sottendono il funzionamento mentale (DSM 5).

FUNZIONAMENTO non etichetta diagnostica DISAGIO E DISABILITA’ RAPPRESENTANO LA SOGLIA DEL DISTURBO. IL DISTURBO CAUSA DISAGIO CLINICAMENTE SIGNIFICATIVO O COMPROMISSIONE DEL FUNZIONAMENTO IN AMBITO SOCIALE, LAVORATIVO O IN ALTRE AREE IMPORTANTI

L’APPROCCIO BIO-PSICO-SOCIALE NELLA DISABILITA’ LE PERSONE POSSONO ESSERE SOGGETTE A MENOMAZIONI NELLE LORO STRUTTURE OVVERO PRESENTARE LIMITAZIONI NELLE LORO FUNZIONI SUPERAMENTO DEL MODELLO MEDICO DI DISABILITA’ CHE SI FONDA SULLE CONSEGUENZE DELLA MALATTIA . IL MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE METTE AL CENTRO DELLA VALUTAZIONE IL FUNZIONAMENTO.

FUNZIONAMENTO: risultato dell’interazione tra persona e ambiente NUOVO PARADIGMA DELLA DISABILITA’ BASATA SUI DIRITTI UMANI INTRODOTTO DALLA CONVENZIONE DELLE NAZIONI UNITE (13 dicembre 2006, ratificata dal Parlamento Italiano con la legge n° 18 del 3 marzo 2009)

E’ NORMALE CHE LA PERSONA POSSA TROVARSI NELL ’ARCO DELLA VITA NELLE CONDIZIONI DI DISABILITA’ QUALSIASI SIA LA CAUSA DELLA MENOMAZIONE E QUALSIASI SIA LA NATURA QUESTA E’ ASCRIVIBILE ALLA DIVERSITA’ UMANA

PROFILO DI FUNZIONAMENTO è L’INTERAZIONE TRA UNA CONDIZIONE DI SALUTE E L’INTERA GAMMA DI FATTORI AMBIENTALI E PERSONALI

LA DISABILITA’ E’ UNO STATO DI DIMINUZIONE DEL FUNZIONAMENTO CONNESSO CON LE MALATTIE, DISTURBI , LESIONI O ALTRE CONDIZIONI DI SALUTE CHE, NEL CONTESTO DEL PROPRIO AMBIENTE E’ VISSUTO COME UNA MENOMAZIONE, UNA LIMITAZIONE ALL’ATTIVITA’ O UNA RESTRIZIONE ALLA PARTECIPAZIONE (ICF)

DISABILE NON EQUIVALE A MALATO All’opposto una persona malata non viene considerata disabile; es. un cardiopatico, asmatico, obeso, non viene considerato disabile pur avendo evidenti difficoltà di funzionamento (Leonardi 2005)

FUNZIONAMENTO E’ DIVERSO DAL CONCETTO DI ABILITA’ RESIDUA IL FUOCO DEL PROBLEMA SI SPOSTA DALLA MENOMAZIONE ALLA VITA DELLE PERSONE LA DISABILITA’ NON E’ DEFINITA SOLO DALLA DIAGNOSI MA DALL’INTERAZIONE TRA FATTORI DI SALUTE CON FATTORI CONTESTUALI

MODELLO MULTIDIMENSIONALE DELLA DISABILITA’ VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE FUNZIONAMENTO dall’essere corpo all’avere un corpo Dalla malattia alla persona Dall’individuo all’interazione uomo-ambiente

FUNZIONAMENTI INDIVIDUALI I CONCETTI DI INVALIDO, INABILE, DISABILE, NON AUTOSUFFICIENTE ISOLANO LA PERSONA DALL’AMBIENTE NELLA DISABILITA’ PSICHICA/INTELLETTIVA NON SIAMO DAVANTI A PATOLOGIE INTESE TRADIZIONALMENTE COME MENOMAZIONI MA A FUNZIONAMENTI INDIVIDUALI

NON VALUTIAMO LA MENOMAZIONE MA IL FUNZIONAMENTO DI QUELLA PERSONA NELLA DISABILITA’ INTELLETTIVA NON BASTA IL Q.I PER FARE DIAGNOSI. FONDAMENTALE E’ L’ADATTAMENTO/FUNZIONAMENTO L’INTERAZIONE CON L’AMBIENTE

PROFILO DI FUNZIONAMENTO Diagnosi e terapia Durata della malattia Efficacia dei percorsi terapeutici/riabilitativi Scompensi recenti (TSO-TVO) Valutazione delle relazioni interpersonali Valutazione delle relazioni sociali Adattamento sociale/lavorativo Valutazione del contesto lavorativo/scolastico Valutazione del contesto culturale Uso di sostanze psicotrope Consapevolezza delle difficoltà Adesione al programma terapeutico

MINORI E DISABILITA’ Dai dati epidemiologici più consolidati sulle patologie seguiti dai Servizi per L’età evolutiva: Circa 2 soggetti su 100 presentano disabilità o patologie croniche 8 soggetti su 100 presentano disturbi neuropsicologici/psicopatologici con diverse occorrenze di comorbilità 1 soggetto su 150 (della popolazione generale in età evolutiva) presenta disturbi dello spettro dell’autismo

DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO Gruppo di condizioni con esordio nel periodo dello sviluppo. I disturbi si manifestano tipicamente nelle prime fasi dello sviluppo spesso prima che il bambino inizi la scuola elementare, e sono caratterizzati da un deficit di sviluppo che causa una compromissione del funzionamento personale, sociale, scolastico.

IL RANGE DEI DEFICIT DLLO SVILUPPO varia da limitazioni molto specifiche dell’apprendimento (DSA) e del controllo delle funzioni esecutive fino alla compromissione globale delle funzioni sociali o dell’intelligenza.

LA DISABILITA’INTELLETTIVA IN ETA’ EVOLUTIVA E’ DISTURBO DELLO SVILUPPO INTELLETTIVO QUANDO C’E’ PERDITA DELLE FUNZIONI COGNITIVE PARLIAMO DI DISTURBI NEUROCOGNITIVI I DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO PRESENTANO NOTEVOLE VARIABILITA’ INDIVIDUALE

Anche e soprattutto per i BAMBINI la diagnosi non basta E’ FONDAMENTALE IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO NEI BAMBINI, IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO SI MODIFICA NEL TEMPO IN RELAZIONE ALL’ETA’ E AI NUOVI COMPITI EVOLUTIVI