L’ analisi dei flussi finanziari e i rendiconti finanziari SOMMARIO: . La dinamica finanziaria; . “Fondi di riferimento” e flussi finanziari; . La determinazione dei flussi finanziari in via sintetica; . I rendiconti finanziari. G. CARFAGNO
La “situazione” finanziaria Art 2423 c.c. “il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio”. G. CARFAGNO
La “situazione” finanziaria Mentre per la “situazione patrimoniale” e per quella “economica” sono stati espressamente previsti schemi vincolanti obbligatori (SP e CE) per la situazione finanziaria il legislatore non ha espresso alcun obbligo a fornire un documento. G. CARFAGNO
La “situazione” finanziaria Emerge una palese asimmetria fra gli aspetti aziendali sui quali gli amministratori sono inderogabilmente tenuti ad informare attraverso il bilancio e i documenti obbligatori componenti il medesimo. G. CARFAGNO
La “situazione” finanziaria Le informazioni di tipo finanziario, in assenza di appositi rendiconti, sono demandate allo stato patrimoniale il quale: è in grado di esprimere solo informazioni parziali ed insufficienti a descrivere i fatti concernenti la dinamica finanziaria In più, nella sua attuale struttura, disciplinata dal c.c., risulta articolato in maniera da non essere pienamente idoneo a fornire tali parziali informazioni. G. CARFAGNO
SP civilistico e situazione finanziaria Queste considerazioni pongono un problema interpretativo che è destinato a riflettersi pesantemente sul piano sostanziale, in quanto le sue soluzioni ipotizzabili si differenziano enormemente per il grado di completezza dell’informazione complessivamente attribuito al bilancio, con particolare riferimento all’aspetto finanziario. G. CARFAGNO
Alcune ipotesi: Ia ipotesi: i rendiconti finanziari non sono necessari. non sono stati espressamente previsti; è conseguente che per situazione finanziaria il legislatore intenda unicamente riferirsi alle poche informazioni che ha richiesto di presentare attraverso lo SP. G. CARFAGNO
Alcune ipotesi: IIa ipotesi: i rendiconti finanziari sono implicitamente obbligatori stante. la tassativa richiesta di rappresentare la situazione aziendale nella sua interezza (Art. 2423); la palese inadeguatezza dello SP civilistico a fornire quel minimo di informativa finanziaria che un tale documento potrebbe dare se adeguatamente strutturato. G. CARFAGNO
Grandezze fondo di SP: Impossibilità di cogliere i flussi elementari. Mettendo a confronto i valori di due successivi stati patrimoniali possiamo cogliere le variazioni subite dai “valori fondo” in esso indicati. G. CARFAGNO
Grandezze fondo di SP: Si può, in altri termini, rilevare se vi siano state delle modificazioni incrementative o decrementative nette nel livello dei singoli fondi. In questo modo non ci è comunque possibile vedere quali siano stati gli effettivi “flussi” incrementativi o decrementativi, ma solo l’effetto netto (compensato) degli stessi. G. CARFAGNO
Grandezze fondo di SP: Impossibilità di evidenziare le relazioni fra le fonti e gli impieghi. Il confronto fra stati patrimoniali non permette di sapere come si siano correlati i flussi finanziari netti incrementativi (fonti) ed i flussi finanziari netti decrementativi (impieghi). Correlazione di estremo interesse per comprendere e valutare la dinamica finanziaria dell’impresa. G. CARFAGNO
I flussi di CE: Anche i flussi del conto economico ci danno soltanto una visione parziale delle dinamiche proprie della gestione aziendale. Componenti reddituali sia monetari che non monetari; sotto il profilo quantitativo non vi è piena correlazione fra tali componenti reddituali monetati e gli effettivi flussi finanizari/monetari ad essi associabili. G. CARFAGNO
I flussi di CE: Nel CE fra i costi esistono grandezze cui non corrispondono flussi finanziari/monetari, in quanto gli stessi: o si sono già verificati (amm.ti) o si verificheranno in futuro (accantonamenti per fondi rischi o spese future). G. CARFAGNO
I flussi di CE: I componenti reddituali non monetari indicano unicamente flussi economici. Alcuni di essi concorrono si a generare variazioni nelle “grandezze fondo” di stato patrimoniale, a tali variazioni, tuttavia, non sempre corrispondono flussi monetari. G. CARFAGNO
I flussi di CE: Non esiste una perfetta coincidenza temporale fra il momento in cui si rileva il flusso economico relativo ai componenti reddituali monetari ed il momento in cui si verifica il flusso monetario ad essi associato. G. CARFAGNO
I flussi di CE: Un ricavo di vendita viene rilevato al momento della fatturazione, mentre il flusso monetario si verifica al momento dell’effettivo incasso, con una traslazione temporale tra i due momenti che può essere anche assai rilevante. In alcuni casi poi esiste una differenza quantitativa tra il flusso economico e quello monetario. G. CARFAGNO
Pertanto: Una medesima operazione origina flussi che: sotto il profilo economico vengono attribuiti al periodo di riferimento; sotto il profilo finanziario vengono attribuiti al periodo amministrativo in cui avviene l’effettivo movimento di risorse finanziarie. G. CARFAGNO
Alcune nozioni: Fonte è: variazione incrementativa di finanziamenti; variazione decrementativa di investimenti. Impiego è: variazione decrementativa di finanziamenti; variazione incrementativa di investimenti. G. CARFAGNO
I flussi finanziari – introduzione – Esprimono le variazioni effettive intervenute in un determinato periodo nel livello di una prescelta risorsa finanziaria. Ogni analisi richiede: la definizione della risorsa; l’individuazione dei flussi effettivi; la composizione di tali flussi nell’apposito rendiconto. G. CARFAGNO
I fondi di riferimento Prima di procedere a qualunque analisi occorre stabilire quale sia la risorsa finanziaria di riferimento. Non esiste una nozione univoca di risorsa finanziaria, può essere individuata in: capitale circolante netto (C.C.N.); nel cash (cassa, saldo conti correnti attivi e passivi, titoli realizzabili a vista). La scelta del fondo di riferimento è funzionale alle esigenze conoscitive dell’impresa. G. CARFAGNO
I rendiconti finanziari Una volta determinati, tramite i diversi metodi, i flussi finanziari netti, gli stessi vengono composti nel documento contabile di sintesi preposto ad illustrare la dinamica finanziaria dell’impresa: il rendiconto finanziario. G. CARFAGNO
I rendiconti finanziari La pluralità delle risorse finanziarie assumibili, si riflette in una pluralità di rendiconti finanziari, nel senso che la struttura ed il contenuto informativo dei singoli rendiconti dipendono dalla scelta operata a monte, in termini di risorsa finanziaria investigata. G. CARFAGNO
I rendiconti finanziari: finalità Con riferimento al periodo amministrativo considerato, i rendiconti finanziari permettono di assumere l’attività finanziaria dell’impresa, esprimendola in termini di variazioni effettive delle prescelte risorse finanziarie, al fine di… G. CARFAGNO
I rendiconti finanziari: finalità Conoscere per effetto di quali cause è variata la situazione patrimoniale dell’impresa rispetto alla chiusura dell’esercizio precedente; esplicitare le modalità di reperimento delle risorse finanziarie; esplicitare le modalità di utilizzo delle risorse finanziarie; Evidenziare le correlazioni esistenti tra le singole categorie di fonte e le singole categorie di impieghi; Determinare le incidenze percentuali delle fonti e degli impieghi di risorse sul totale delle medesime. G. CARFAGNO
I rendiconti finanziari: finalità Il rendiconto finanziario è chiamato ad informare sulle modalità di reperimento (fonti) e di utilizzo (impieghi) della risorsa finanziaria di volta in volta esaminata ed individuata dal fondo di riferimento assunto nel rendiconto stesso. G. CARFAGNO
La determinazione dei flussi In tal modo si determinano analiticamente i vari flussi finanziari rispetto alla posta (causa) che li ha generati. Nel caso del cash, sarà dunque possibile individuare: Il “net cash di gestione corrente” analiticamente generato/assorbito dalle complessive entrate e uscite rispettivamente riconducibili ai “ricavi incassati” ed ai “costi pagati”; Le fonti di liquidità generate dalla gestione extracorrente attraverso l’ottenimento di nuovi finanziamenti e/o i processi di disinvestimento; Gli impieghi di liquidità assorbiti dalla gestione extracorrente attraverso il rimborso di finanziamenti e/o l’effettuazione di nuovi investimenti. G. CARFAGNO
La determinazione dei flussi in via sintetica Con i metodi analitici si rettificano in singoli “ricavi” e “costi” per trasformarli da flussi economici a flussi finanziari e determinare per sommatoria algebrica di tali elementi in net cash di gestione corrente. Con i metodi sintetici si opera invece la rettifica in via indiretta, partendo dal risultato economico netto (che è dato dalla differenza fra tutti i flussi economico-reddituali del periodo) e rettificando il medesimo per tenere conto dei costi e degli eventuali proventi non aventi natura finanziaria, delle plusvalenze e delle minusvalenze da realizzo, delle variazioni intervenute nelle grandezze patrimoniali correlate a costi e ricavi d’esercizio (nel cash). G. CARFAGNO
Determinazione sintetica del net cash di gestione corrente Utile (+) Perdita (-) + ammortamenti + accantonamenti (al netto degli utilizzi) + minusvalenze contabili e realizzate - Plusvalenze contabili e realizzate + diminuzione ( – aumento) delle rimanenze + diminuzione ( – aumento) di altre attività correnti - diminuzione ( + aumento) delle passività correnti = NET CASH DI GESTIONE CORRENTE G. CARFAGNO
Il rendiconto di liquidità Il rendiconto finanziario di liquidità è normalmente organizzato in modo da esplicitare: Le disponibilità liquide iniziali CASH INIZIALE La liquidità generata (od assorbita) dalla gestione corrente + / - Le fonti di liquidità exrtacorrente + Gli impieghi di liquidità extracorrente - Le disponibilità liquide finali CASH FINALE G. CARFAGNO