corso di ECONOMIA PUBBLICA Lezione introduttiva Luigi Mundula Facoltà di Economia A.A. 2010-2011 luigimundula@unica.it
Argomenti del corso – I parte Analisi della Spesa Pubblica Le diverse concezioni dello Stato Economia del Benessere I motivi dell’intervento dello Stato Redistribuzione del reddito Welfare State
Argomenti del corso – II parte Analisi delle Imposte Teoria dell’imposta Tassazione ed efficienza Tassazione ottimale Imposte personali e comportamenti individuali Sistema tributario:struttura ed effetti
Letture consigliate Rosen H. S., Scienza delle finanze, 2007, Milano, Mc Graw Hill. Bosi P., Corso di scienza delle finanze, 2006, Bologna, il Mulino. Cellini R., Politica Economica, 2004, Milano, Mc Graw Hill. Artoni R., Lezioni di scienza delle finanze, 2003, Bolgna, Il Mulino. Stiglitz J.E., Economia del settore pubblico, 2001, Milano, Hoepli.
Lo Stato nella quotidianità Riceviamo denaro dallo Stato Paghiamo denaro allo Stato Siamo protetti dallo Stato Siamo influenzati dallo Stato nelle nostre scelte di consumo Siamo influenzati dallo Stato nelle nostre attività imprenditoriali Lo Stato definisce le caratteristiche (ubicazione e standard) delle nostre case Lo Stato definisce le caratteristiche (standard) di ciò che mangiamo e beviamo Lo Stato definisce le controversie Lo Stato ci protegge da noi stessi
Il contenuto dell’economia pubblica Esamina le funzioni allocative, distributive e di gestione macroeconomica che, in uno specifico contesto istituzionale (caratterizzato dalla proprietà privata dei mezzi di produzione e dalla libertà di scelta del consumatore), la visione del funzionamento del sistema economico e il clima politico-culturale attribuiscono allo Stato (Istituzione pubblica di governo) Dall’analisi del funzionamento di un sistema economico, valutato nella sua capacità di autoregolazione e soddisfacimento delle finalità rilevanti, può discendere una giustificazione per un intervento pubblico complementare o sostitutivo dell’attività privata. Questo intervento è giustificato solo quando i risultati dei comportamenti privati non sono ritenuti, per un qualche motivo, adeguati. D’altro canto lo stesso clima politico-culturale prevalente nei diversi momenti storici ha spesso determinato l’inserimento di finalità di ordine non strettamente economico nel quadro degli obiettivi da conseguire con gli strumenti dell’economia pubblica. In questo senso l’obiettivo di redistribuzione dei redditi, rispetto all’esito spontaneo del mercato, è l’esempio più rilevante.
Le principali problematiche Quali sono le aree in cui è necessario o opportuno che il settore pubblico intervenga? Quali sono le modalità di finanziamento ipotizzabili e quali effetti ne derivano sugli assetti distributivi e sull’evoluzione del sistema economico privato? Quali sono i limiti dell’estensione dell’intervento pubblico e quali conseguenze sono associabili ad una sua eccessiva dilatazione? Nella sua azione lo Stato è espressione e garante della volontà della collettività o piuttosto portatore di interessi settoriali e specifici? La definizione dei compiti e degli obiettivi deve tenere presente che ogni intervento produce effetti rilevanti sui comportamenti degli operatori privati e sull’evoluzione del sistema economico nel suo complesso. Per loro natura tutte le le scelte in materia di entrate e di spese pubbliche traggono origine da meccanismi politici di decisione con tutte le deformazioni in esso riconoscibili. Queste considerazioni possono essere esplicitate mediante l’indicazioni dei problemi che definiscono il contenuto dell’economia pubblica
L’economia pubblica come conflitto tra obiettivi individuali tra obiettivi individuali e l’obiettivo aggregato dell’ente tra gli obiettivi dichiarati INDIVIDUAZIONE DEI FINI GESTIONE DEI CONFLITTI rispetto alla necessità dell’intervento (ipotesi di grado zero) tra gli strumenti utilizzabili tra gli obiettivi previsti e quelli realizzati INDIVIDUAZIONE DELLE MODALITA’ DI CONSEGUIMENTO