La configurazione dello sviluppo

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Transcript della presentazione:

La configurazione dello sviluppo Un approfondimento socio-antropologico

La metaideologia dello sviluppo Lo sviluppo ha per oggetto il bene altrui (aspetto morale)‏ Lo sviluppo implica progresso tecnico ed economico (connotazione evoluzionistica e tecnicistica)‏

Una definizione operativa… Insieme dei processi sociali indotti da operazioni volontaristiche di trasformazione in un ambiente sociale, intraprese per mezzo di istituzioni o di attori esterni a questo ambiente, i quali cercano tuttavia di mobilitarlo mediante un innesto di risorse e/o tecniche e/o conoscenze

Configurazione di sviluppo Esperti Burocrati Responsabili di ONG Ricercatori tecnici, ecc. Tutti costoro vivono dello sviluppo ALTRUI I flussi di sviluppo possono essere paragonati a una RENDITA (per i paesi, per le organizzazioni, i cooperanti, ecc.)‏

L’innovazione: definizione operativa Un innesto inedito (c’è sempre già qualcosa)‏ Fra due insiemi sfocati (sviluppatori e sviluppati, tecnici e contadini, ecc.)‏ All’interno di un’arena (confronto e potere)‏ Per il tramite di intermediari (agenti di sviluppo e broker locali)‏

La prospettiva socio-antropologica Si concentra sui MARGINI DI MANOVRA degli attori all’interno dei vincoli posti dalle strutture (politiche, sociali, economiche, ecc.)‏

Il progetto Un sistema di risorse d opportunità di cui ciascuno cerca di appropriarsi a suo modo Crea o riconfigura dei GRUPPI STRATEGICI Si legittima e riproduce attraverso un proprio linguaggio

Il linguaggio-progetto e i suoi livelli di coerenza interna Coerenza tecnica Congruenza con la politica economica nazionale Conformità alle norme dei finanziatori Dinamica dell’organizzazione Ogni progetto invoca una coerenza propria che lo legittima, spesso in contrapposizione ad altri progetti

L’identificazione dei bisogni Una procedura che permette di legittimare i progetti che gli operatori dello sviluppo avevano già in serbo nella forma di “offerte” (abilità retorica del broker)‏

Dal progetto alla pratica… Le persone non agiscono nei modi attesi perché le aspettative che si nutrono nei loro confronti sono false Le persone non agiscono nei modi attesi perché hanno buone ragioni per farlo

Alcuni stereotipi sulle comunità rurali La comunità rurale consensuale Il contadino piccolo imprenditore individuale Il tradizionalismo contadino Il mondo contadino sottomesso e passivo Il mondo contadino restio e ribelle

Gli insiemi di rappresentazioni condivise… (culture?)‏ Evolvono e si modificano Non ricoprono alla stessa maniera tutti i tipi di referenti Non sono omogenei Non sono necessariamente integrati in “visioni del mondo” o generati da “valori” fondamentali (caratteristiche che si possono riferire anche ai saperi tecnici popolari)‏

Le derive progettuali Sono forme imprescindibili di contatto con il reale Obbediscono ad alcuni principi Principio di selezione Principio di deviazione Che si possono considerare forme di appropriazione del progetto da parte dei destinatari E a logiche (es. minimizzazione dei rischi) non sempre esplicitate

I mediatori: Gli agenti di sviluppo I broker locali Hanno un particolare ruolo di interfaccia fra culture e saperi nell’arena locale creata dalla configurazione dello sviluppo

Il rapporto con il tempo Il progetto: Centrale e onnipresente per i suoi animatori Transitorio e accessorio per i beneficiari Numerosi malintesi sorgono da questa differenza di posizione!

Conclusioni Ogni resistenza a un’innovazione ha le sue ragioni e la sua coerenza Ogni innovazione che ha avuto buon esito è il prodotto di una negoziazione invisibile Ogni progetto subisce una deriva che è la manifestazione della sua appropriazione da parte degli attori sociali coinvolti