M&m Codici di autodisciplina Renato Ruffini. m&m Sistema delle fonti Diritto comunitario Norme di legge Regolamenti attuativi Regolamenti mercati regolamentati.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
IL COMITATO DI DIPARTIMENTO
Advertisements

NELLE SOCIETA’ PER AZIONI
Corporate governance e codice di condotta nel Gruppo Fiat
AUTONOMIA e DECENTRAMENTO
E-GOVERNMENT IN FORTE CRESCITA IN ITALIA
Fondazione Emanuele Casale Scuola di Notariato dei Distretti Notarili della Campania Diritto Commerciale anno 2006/2007 Amministrazione e controllo Lezione.
Conoscenza dei requisiti formali e di eligibilità
Associazione Nazionale Direttori Amministrativi e Finanziari Sezione Liguria Borsa e Mercati Finanziari – La comunicazione con gli investitori tra opportunità
Controlli sulle Società Partecipate
Palermo, 19 ottobre 2005 Progetto Governance Progetto Pilota Regione Siciliana Kick Off.
IV Congresso Annuale in materia di responsabilità da reato degli enti 24 febbraio Centro Congressi Piazza di Spagna - Roma IL D. LGS. 231/01 E LA.
Studio Legale Baldacci Esempio strutturato di SICUREZZA ORGANIZZATIVA Proposte concernenti le strategie in materia di sicurezza informatica e delle telecomunicazioni.
Claudia Gistri Area Ambiente e Sicurezza CERTIQUALITY S.R.L. IL SISTEMA DI EMISSION TRADING PER I GAS AD EFFETTO SERRA Milano, 8 Marzo 2005 La verifica.
Università della Tuscia Facoltà di Scienze Politiche
Ente pubblico non economico Comitato Pari Opportunità Gruppo di Lavoro L. 120/2011 Rapporti con lorgano amministrativo a cura di Emanuela Barreri per il.
CODICE ETICO E LINEE GUIDA Schema di verifica straordinaria Allegato B Dott. Andrea Nicoletti.
PRINCIPI CONSOLIDATI DEL PROCESSO DI VALUTAZOIONE i) Qualità. I progetti selezionati per l'erogazione di un finanziamento devono dimostrarsi di elevato.
Fondazione Emanuele Casale
Fondazione Emanuele Casale Amministrazione e controllo della s.p.a.
Gestione collettiva del risparmio
SISTEMI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO NELLE S.p.A.
Posizionamento strategico delle funzioni di Controllo e di Compliance e la centralità dell’Internal Auditing Giovanni Barbara Docente a contratto Università.
Relazione finale del Gruppo di lavoro sulle società a partecipazione comunale Bergamo, 21 marzo 2006.
Iniziativa realizzata nellambito delle attività di promozione del CSV Irpinia Solidale Progetto: Consumatori Informati – cod. 310/ giugno 2009 ore.
1 Unità locali EQUAL RESTORE sintesi della ricerca.
ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SULL'AFFIDAMENTO DEI SERVIZI PREVISTI DALLA LEGGE 8 novembre 2000, N. 328, articolo 5.
Linee generali della Corporate Governance degli emittenti quotati Il sistema dei controlli Lezione dell’Avv. Giuseppe Cannizzaro Roma, 7/8 giugno 2012.
Intesa del 30 aprile 2009 Decreto legislativo 150/2009 Decreto legislativo 165/2001 (novellato) Circolare Funzione Pubblica n. 7/2010 Art. 6 CCNL
Problematiche relative al Comitato Etico per la sperimentazione clinica dei farmaci.
Carli Luca Ambito economico aziendale Classe 5iC Area di progetto 2010/2011.
LISTITUZIONE DI UN ORGANO DI CONTROLLO INTERNO CONFORME AL D. LGS. 231/01 Istituto di ricerca S.r.l. Istituto di ricerca S.r.l.
Università di Cagliari Il Rettore Discussione preliminare sui principi generali per il nuovo STATUTO Febbraio 2011.
11 ORIENTAMENTI INTERNAZIONALI SU GOVERNANCE E CONTROLLO INTERNO – SARBOX ACT UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTA DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA BIENNALE.
Parere in merito alla congruità del curriculum scientifico o professionale dei titolari di contratti di insegnamento da parte del Nucleo di Valutazione.
Università di Cagliari Il Rettore Discussione preliminare sui principi generali per il nuovo STATUTO Febbraio 2011.
Direzione Partecipate Febbraio 2013
Carli Luca Ambito economico aziendale Classe 5iC Area di progetto 2010/2011.
Carli Luca Ambito economico aziendale Classe 5iC Area di progetto 2010/2011.
CODICE DI AUTODISCIPLINA Aspetti generali - sintesi
CONTROLLO INTERNO.
Modulo n. 3 IL PIANO DEI CONTI INTEGRATO
Cos’é il Modello di Organizzazione e Gestione o Modello 231?
NELLE SOCIETÀ CHE NON FANNO RICORSO AL MERCATO DEL CAPITALE DI RISCHIO
CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA
Modelli organizzativi Avv. Roberto Padova. Le finalità del Modello Organizzativo L’articolo 6 del Decreto, nell’introdurre il regime di responsabilità.
IN BASE ALL’OGGETTO DELLE DELIBERAZIONI L’ASSEMBLEA SI DISTINGUE IN:
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE COMITATO PER IL CONTROLLO DELLA GESTIONE
IL CONSIGLIO COMUNALE COMPETENZE E FUNZIONI Rimini 11 gennaio 2014.
MODELLO ORDINARIO IN MANCANZA DI DIVERSA DISPOSIZIONE STATUTARIA TRADIZIONE ITALIANA AMMINISTRAZIONECONTROLLO CONTABILE L’assemblea dei soci nomina: AMMINISTRATORE.
Anticorruzione.
GOVERNANCE DI GRUPPO Dott. Matteo Principi
Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale Facoltà di Economia Programmazione e controllo delle Imprese pubbliche Collaboratori di cattedra:
Università di Macerata - P. Cioni1 Economia delle aziende di assicurazione La Circolare Isvap n. 577/D: “Disposizioni in materia di sistema dei controlli.
L’Amministrazione Finanziaria
Lorenzo Benatti Parma, 3 marzo 2015
Comitato per la Corporate Governance Nuova edizione del Codice di Autodisciplina Gabriele Galateri di Genola e Domenico Siniscalco Milano, 5 dicembre 2011.
Vicenza, 7 aprile 2004 Sistemi di amministrazione e controllo nelle società per azioni Riforma diritto societario – Le SPA dr. Oscar Bazzotti.
CHE COS'E' L'AMBITO TERRITORIALE SOCIALE?
LA VERIFICA DELLA CORRETTA TENUTA DELLA CONTABILITA’
Il Collegio sindacale nella riforma del diritto societario
IL DLGS n. 39/2013 Materiale didattico a cura del dott. Arturo Bianco 1.
1 Il regolamento di organizzazione A cura del dott. Arturo Bianco.
L’organizzazione del Progetto Radio Maria: dall’ Associazione alla Radio Collevalenza, 7 – 12 ottobre 2012.
POLITICHE DI GENERE SUL TERRITORIO ESPERIENZE A CONFRONTO Attività del Comitato Pari Opportunità dell’Odcec di Firenze 1 aprile 2016 Con il patrocinio.
Diritto Societario Mercato dei capitali e società quotate Diritto Societario Mercato dei capitali e società quotate Gruppo di Lavoro sui Temi Europei Riunione.
La responsabilità diretta degli Amministratori dei Fondi pensione nell’esecuzione dei controlli periodici nell’attività finanziaria imposti dalla delibera.
1 Analisi civilistica dei criteri generali per la prestazione dei servizi di investimento L’art. 19 dir. 2004/39/CE.
AREA DI DELEGA “Bilancio, Revisione e Collegi Sindacali ” Consigliere Delegato: S IMONA B ONOMELLI.
Convegno Nazionale IL LAVORO SI FORMA Le novità procedurali ed organizzative dopo l’Accordo del 18 aprile Roma, 9 – 10 luglio 2007.
Stato dell’arte sulle attività regionali in materia di ECM Filippo Melita Treviso 11/2/2005.
Transcript della presentazione:

m&m Codici di autodisciplina Renato Ruffini

m&m Sistema delle fonti Diritto comunitario Norme di legge Regolamenti attuativi Regolamenti mercati regolamentati Norme di autodisciplina Trattati comunitari Direttive in materia di società Regolamenti e direttive in materia di mercati finanziari Codice civ. TUF e leggi speciali 231/01 Regolamento emittenti 8del. Consob 11971/99) Atri regolamenti amm.vi Regolamento di borsa Regolamento altri mercati Codice Preda Fonti internazionali Vincolanti (es. Sarbanes Oxley act in quanto applicabile) E non vincolanti (es. raccomandazioni OCSE)

m&m Codici – esempio GB Cadbury report (1992)A seguito di vari scandali il financial reporting council, the London stock exchange e le associazioni dei professionisti contabili istituirono un comitato, presieduto da Sir A. Cadbury che produsse un codice contente raccomandazioni su operazioni del cda, composizione, reporting, controllo, ecc. Si chiese alle imprese associate di utilizzare il codice secondo la logica Complay or explain. Ovvero possono non compilare il codice in tutte le sue parti ma se non compilano devono motivare il perché. Greenbury Report (1995)Focalizzato sulla remunerazione degli amministratori e sulle modalità di disclosure dei report annuali. Hample report (1998)Revisione dei codici precedenti. Enfatizzo il ruolo degli investitori istituzionali. Combined Code (1998)Mise insieme tutte le raccomandazioni dei codici precedenti. Diviso in due sezioni per le imprese e per gli investitori istituzionali. Enfasi sul controllo interno Turbull (1999)Ha sviluppato le linee guida sul controllo interno MYNERS (2001)Focus sugli investitori istituzionali Higgs (2003)Condizioni di ruolo e di efficienza degli amministratori non esecutivi

m&m Codici GB Smith (2003)Focus sullaudit committees Combined code (2003)Incorpora Higgs e Smith Revised turnbull guidance (2005) Rivisitaizione precedente codice poche modifiche Combined code (2006)Inserite alcune indicazioni relative al comitato remunerazioni, trasparenza dellattività del cda pubblicando su internet alcune attività in particolare le votazioni Codici di investitori istituzionali I grandi investitori istituzionali a volte pubblicano proprie raccomandazioni, e in genere sono molto attivi nella codificazione

m&m Codice di autodisciplina Il codice di autodisciplina intende proteggere gli azionisti con disposizioni rivolte a: Attribuire centrali e piena efficacia dei poteri al cda Identificare delle materie di esclusiva competenza del consiglio Limitare il numero di cariche cumulate in altre società per incentivare i consiglieri a dedicare il tempo necessario allo svolgimento dei loro compiti Favorire linsermento nel consiglio di un adeguato numero di consiglieri non esecutivi, una parte dei quali devono essere indipendenti dalla società ecc. Delineare il ruolo del presidente nella conduzione delle riunioni e nellinvio tempestivo della documentazione necessaria per lo svolgimento dellincontro Introdurre lobbligo agli amministratori delegati di rendere conto periodicamente al consiglio delle attività svolte, con particolare riferimento alle operazione atipiche,inusuali e con parti correlate Imporre un diritto di risevatezza ai consiglieri e ai sindaci Introdurre procedure trasparenti nella nomina degli amministratori e dei sindaci che si concretizzano in un esauriente informativa riguardante le caratteristiche personale e professionali dei candidati e nella possibilità di costituire un comitato per le nomine, composto in maggioranza da consiglieri non essecutivi Incoraggiare la costituzione di un comitato per la remunerazione composto prevalntemente da consigleri non esecutivi, che ha il compito di determinare la retribuzione degli amministratori delegati e di quelli con particolari cariche Incoraggiare la costituzione del comitato per il controllo intero Imporre dei criteri di correttezza sostanziale e procedurale alle operazioni con parti correlate Incentivare il presidente e gli amministratori delegati a favorire il dialogo con gli azionisti anche attraverso lidentificazione di un responsabile o al costituzione di una struttura ad hoc Spingere gli amministratori a incoraggiare e facilitare la partecipazione agli azioni alle assemblee

m&m Ogni articolo del Codice è suddiviso in tre distinte sezioni: principi, di carattere generale; criteri applicativi, contenenti indicazioni di dettaglio sullattuazione dei principi; commenti, diretti a chiarire la portata di principi e criteri, anche con riferimento ad opportuni esempi.

m&m Larticolo 1, dopo avere identificato nello shareholders value lobiettivo prioritario dellazione degli amministratori degli emittenti quotati e riaffermata la centralità del consiglio di amministrazione nel sistema di governo societario degli emittenti, detta alcune raccomandazioni sul ruolo di tale organo, in particolare identificando quegli ambiti valutativi/decisionali che dovrebbero restare di competenza del plenum e non essere delegati a singoli consiglieri o a comitati interni. Sono inoltre previste raccomandazioni in tema di cumulo degli incarichi degli amministratori e di auto- valutazione periodica della composizione e del funzionamento dellorgano di amministrazione.

m&m articoli 2 e 3 affrontano il tema della composizione dei consigli di amministrazione degli emittenti, individuando definizione e ruoli degli amministratori esecutivi, non esecutivi ed indipendenti. In particolare, si segnala: –che larticolo 3 contiene unarticolata enunciazione dei criteri e delle modalità per la corretta identificazione degli amministratori indipendenti; –larticolo 2, dopo aver enunciato il principio per il quale è opportuno evitare la concentrazione di cariche sociali in una sola persona, detta specifiche raccomandazioni in relazione allipotesi di concentrazione della carica di presidente del consiglio di amministrazione e di chief executive officer (CEO). In tal caso – come pure nellipotesi in cui la carica di presidente sia ricoperta dalla persona che controlla lemittente – viene suggerita la nomina, tra gli amministratori indipendenti, di un lead independent director. Larticolo 3 prevede, infine, che gli amministratori indipendenti si riuniscano almeno una volta allanno in assenza degli altri amministratori.

m&m articolo 4 sviluppa la materia del trattamento delle informazioni societarie, richiedendo agli amministratori della società emittente di adottare e rispettare una specifica procedura per la gestione interna e la comunicazione allesterno di documenti e informazioni.

m&m articolo 5 contiene indicazioni di ordine generale in merito alla istituzione ed al funzionamento (composizione, poteri, modalità di svolgimento dellincarico) dei comitati consultivi costituiti in seno ai consigli di amministrazione degli emittenti.

m&m articolo 6 Si afferma il principio della necessaria trasparenza della procedura di nomina degli amministratori, raccomanda che le liste dei candidati, complete delle necessarie informazioni, siano messe tempestivamente a disposizione del mercato. Viene inoltre auspicata listituzione di un comitato per le nomine, composto, in maggioranza, da amministratori indipendenti, del quale vengono indicati i possibili compiti.

m&m articolo 7 definisce la struttura e le finalità della remunerazione degli amministratori, distinguendo tra quelli esecutivi e non esecutivi, e specifica le funzioni del comitato per la remunerazione.

m&m articolo 8, dopo avere enunciato la nozione di sistema di controllo interno, in linea con gli sviluppi della best practice internazionale, definisce analiticamente ed organicamente ruoli e rapporti tra i diversi soggetti/organi coinvolti nella definizione, monitoraggio ed aggiornamento del sistema stesso. In particolare: –al consiglio di amministrazione viene attribuito un ruolo di indirizzo e di valutazione periodica circa ladeguatezza del sistema di controllo interno; –allamministratore delegato un ruolo di progettazione e di predisposizione di tale sistema; –al comitato per il controllo interno – composto da amministratori non esecutivi, in maggioranza indipendenti, di cui almeno uno esperto in materia contabile e finanziaria – viene riconosciuta una funzione di monitoraggio e di generale supporto alle valutazioni del consiglio; al preposto al controllo interno – di norma coincidente con il responsabile dellinternal audit – ed al collegio sindacale, in stretto coordinamento tra di loro e con il comitato per il controllo interno, è demandato il compito di verificare che il sistema di controllo interno sia sempre adeguato, operativo e funzionante.

m&m articolo 9 detta raccomandazioni in ordine alle operazioni nelle quali un amministratore sia portatore di un interesse, nonché a quelle con parti correlate, esemplificando le cautele che il consiglio di amministrazione dovrebbe predisporre al fine di garantire che tali operazioni siano approvate ed eseguite secondo criteri di correttezza sostanziale e procedurale

m&m articolo 10 estende le garanzie di indipendenza dei sindaci e definisce alcune misure volte a garantire un efficiente ed efficace svolgimento del loro ruolo.

m&m articolo 11 dedicato ai rapporti tra organo gestionale ed azionisti, promuove iniziative volte ad agevolare la conoscenza da parte di questi ultimi delle informazioni societarie e favorirne la partecipazione alle assemblee e lesercizio dei diritti sociali. A tali fini, vengono tra laltro accomandate agli emittenti listituzione di unapposita sezione nellambito del proprio sito internet, la nomina di un investor relator, lapprovazione di un regolamento assembleare.

m&m articolo 12 invita le società che adottano il sistema monistico o quello dualistico ad applicare le raccomandazioni del Codice adattandole al sistema prescelto e fornendo ampia disclosure sugli adattamenti operati e sulle motivazioni della scelta.

m&m Larticolo 89-bis, comma primo, del Regolamento Emittenti – che entrerà in vigore il 1° gennaio 2008 – stabilisce che Le società con azioni quotate pubblicano annualmente una relazione sulladesione a codici di comportamento e sullosservanza degli impegni a ciò conseguenti. La relazione è redatta secondo i criteri stabiliti dal promotore del codice di comportamento e contiene informazioni specifiche: –a) sulladesione a ciascuna prescrizione del codice di comportamento; –b) sulle motivazioni delleventuale inosservanza delle prescrizioni del codice di –comportamento; –c) sulle eventuali condotte tenute in luogo di quelle prescritte nel codice di comportamento.