Audit Sincert EN 45011 c/o Sede 2 osservazioni + 1 commento Audit Sincert ISO22000 c/o Azienda 3 osservazioni + 3 commenti c/o Sede 2 osservazioni + 1 commento NB. Osservazione = NC minore Commento = raccomandazione
1° OSSERVAZIONE Rif. Schema: GlobalGAP – Opz. 2 Audit Sincert c/o Sede 1° OSSERVAZIONE Rif. Schema: GlobalGAP – Opz. 2 Audit del 30/10/2008. Nel Piano di audit era indicato genericamente che dalle ore 9.30 alle 13.00 ci sarebbe stato il “Sopralluogo presso i siti aziendali”. Manca l’indicazione di quante aziende l’auditor intende verificare.
Audit Sincert c/o Sede 2° OSSERVAZIONE Rif. Schema: GlobalGAP – Opz. 1 e 2 Audit del 03/11/2008 Nella Check-List Globalgap, alcuni rilievi “Major” non risultano commentati dall’ispettore come richiesto dallo schema. Nel Rapporto di audit non sono stati registrati i luoghi dove sono emersi i vari rilievi (sia NC Minori, sia Raccomandazioni) e mancano alcune Raccomandazioni pur rilevabili dalla Check List.
Audit Sincert c/o Sede 1° COMMENTO Rif. Schema: GlobalGAP – mod RAP Rendere più chiare le regole fornite dall’OdC per l’utilizzo del Codice GNN, marchio e simboli della certificazione Globalgap. Attualmente nel Mod RAP-GAP si chiede genericamente di verificare l’utilizzo del marchio UTILIZZO DEL MARCHIO GLOBALGAP (COMPILAZIONE OBBLIGATORIA) □ adeguato □ non adeguato □ non applicabile Il Mod RAP-GAP verrà in questa parte modificato, e l’ispettore dovrà verificare e specificare il corretto uso del marchio, del logo, del GGN, del numero di registrazione.
Audit c/o Azienda bio-chimica (Settore L) Audit Sincert ISO22000 Audit c/o Azienda bio-chimica (Settore L) 1° OSSERVAZIONE Rif. Schema: ISO22000 – Requisito 9.3.1 Nella verifica dell’hazard analysis aziendale e delle procedure di validazione, non è risultata sufficientemente approfondita l’assenza di espliciti criteri e limiti sul prodotto ai quali fare riferimento sia di tipo legale che commerciale, e la genericità per gli aspetti riferiti al pericolo microbiologico e chimico poiché non sono state esplicitamente evidenziate né le categorie di germi né i composti chimici da considerare. continua…
…continua I rapporti di prova eseguiti esternamente riportano esiti di prove sia chimiche che microbiologiche per le quali non sono riportati i limiti di accettabilità, anche nella verifica dei contratti con i fornitori e con i clienti è stata posta molta attenzione agli aspetti commerciali, di qualità e generali di sistema, ma sono risultate poco approfondite le specifiche ed i criteri inerenti gli aspetti di sicurezza alimentare quali quelli ad esempio di contaminazione chimica ed i livelli microbiologici. Anche il documento GSA 06 sulla validazione è generico sugli aspetti specifici, facendo riferimento ad analisi di laboratorio senza specificare il tipo. In questo documento si fa richiamo al superato DL 155/97 invece che al Reg. 852/04.
Azione correttiva alla 1° OSSERVAZIONE Nella V.I. è necessario approfondire la presenza dei criteri e limiti sul prodotto sia di tipo legale che commerciale. Inoltre i limiti e i criteri chimici e microbiologici sul prodotto, quando applicabili, vanno chiaramente identificati e si dovrà verificare che i rapporti di prova eseguiti esternamente riportino i limiti di accettabilità. Ove applicabile sarebbe opportuno approfondire le specifiche e i criteri inerenti aspetti di sicurezza alimentare relativamente ai contratti con fornitori e clienti. Verificare, quando applicabile, che la validazione dei metodi analitici e dei processi riporti i parametri utilizzati per la validazione. Verificare che i riferimenti legislativi siano aggiornati.
2° OSSERVAZIONE Rif. Schema: ISO22000 – Requisito 9.3.1 Per le attività di laboratorio date in outsourcing non è stato approfondito l’aspetto di validazione dei metodi interni utilizzati. Non è stata definita una procedura per il campionamento sterile dei campioni destinati a laboratori esterni per l’esecuzione di prove microbiologiche. La taratura viene eseguita dal fornitore ma non riporta la stima dell’incertezza, le muffole utilizzate per la determinazione delle ceneri non riportano etichetta che evidenzi lo stato di taratura.
Azione correttiva alla 2° OSSERVAZIONE Quando si eseguono prove di laboratorio interne o in outsourcing si dovrà verificare sempre la presenza della validazione dei metodi utilizzati; nel caso vi siano prove microbiologiche dovrà essere presente un documento che definisca le modalità per il campionamento sterile. Accertarsi che i report di taratura riportino la stima dell’incertezza di misura ove applicabile. Durante le verifiche inerenti il controllo della strumentazione di misura verificare lo stato di taratura degli strumenti, che vi sia distinzione tra quelli soggetti a taratura e quelli non soggetti e chiaramente identificati.
3° OSSERVAZIONE Rif. Schema: ISO22000 – Requisito 9.3.1 Nella verifica dei contratti con i fornitori e dei PRP sono stati verificati tutti gli aspetti di sistema, commerciali e di qualità, ma sono stati meno approfonditi alcuni riferimenti ad aspetti di sicurezza alimentare quali ad esempio le procedure di pulizia e sanificazione di punti del processo critici quali gli impianti dopo atomizzazione nel quale potrebbe verificarsi una ricontaminazione del prodotto finito.
Azione correttiva alla 3° OSSERVAZIONE Durante le verifiche inerenti gli aspetti di sicurezza alimentare, quali ad esempio la pulizia e sanificazione di punti critici del processo, approfondire meglio gli aspetti legati alla sicurezza alimentare stessa in particolare per le possibili ricontaminazioni del prodotto finito.
COMMENTI Rif. Schema: ISO22000 Tutta la documentazione aziendale risulta ridondante e sovradimensionata rispetto alle esigenze Nella presentazione del riesame non si ritiene sia stata sufficientemente evidenziata la mancanza di relazione fra i CCP con la validazione del piano (rif. 5.8) Nella determinazione dei pericoli e dei CCP non viene rilevata sufficientemente la genericità di alcune assunzioni (rif. 7.8)
Risposta ai Commenti Nell’audit è necessario verificare che l’Organizzazione, dopo l’individuazione dei CCP e delle relative misure di controllo, dimostri di aver eseguito la validazione del piano La validazione del piano dovrà essere dimostrata ad ogni cambiamento ed opportunamente documentata
COMMENTO 1 Rif. Schema: ISO22000 Le attività temporaneamente non applicate dall’azienda in funzione delle richieste dei bandi di appalto vengono mantenute nell’oggetto di certificazione per un anno. Qualora nel successivo audit risultino ancora non svolte, verranno eliminate dall’oggetto del certificato.
COMMENTO 2 Rif. Schema: ISO22000 In caso di audit di mantenimento Sincert, il valutatore deve rendere disponibili le registrazioni delle attività formative svolte sulla norma ISO 22000.
Audit Sincert ISO22000 Audit c/o Istituto 2 OSSERVAZIONI I documenti contrattuali non chiariscono che la fase di Stage 1 comporta anche la valutazione delle risorse non solo in termini di competenze del GVI ma anche in termini di giorni - uomo I rapporti di stage 1 non consentono di valutare in maniera univoca l’adeguatezza dei giorni uomo definiti in fase contrattuale (il numero degli addetti viene espresso in forma non congrua con il modulo di domanda, non riporta i reali piani di HACCP realizzati dalle organizzazioni)
Azioni correttive alle Osservazioni Durante lo stage 1 verificare la coerenza dei dati forniti (numero di addetti, piani HACCP) dall’Organizzazione in fase di domanda di certificazione e quanto rilevato in stage 1, tale commento occorre inserirlo nel punto 16 del Mod. PRQ-22 per permettere l’eventuale adeguamento dei giorni/uomo in stage 2. Nell’istruzione SGSA sono riportate le modalità di tale gestione anche in caso di rinnovo e sorveglianza dove i dati sono inseriti nel mod. PIA
1 COMMENTO Risposta al Commento Non classificare i rilievi in fase di stage 1 Risposta al Commento Non utilizzare i moduli di non conformità, ma formalizzare i rilievi nell’apposito spazio dedicato nel Mod RAP-Stage 1