La legge delega sul federalismo fiscale Marco Causi Università degli Studi Roma Tre Deputato del Partito Democratico.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La filiera delle risorse culturali, naturali e turistiche
Advertisements

La riforma del Titolo V della Costituzione
TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20.
Orientamenti in materia di valutazione della spesa pubblica e di riclassificazione del bilancio dello Stato Presentazione del Ministro dell’Economia.
Unioncamere del Veneto1 Venezia, 18 Dicembre 2006 Conferenza regionale sulle dinamiche economiche e del lavoro IL VENETO TRA EUROPA E FEDERALISMO: alcuni.
Nuove forme di finanziamento degli Enti locali: effetti finanziari ed economici F. Fiorillo, F. Severini Università Politecnica delle Marche Ancona, 11.
COMUNE DI MALALBERGO Provincia di Bologna BILANCIO DI PREVISIONE 2010: PROPOSTE, PRIORITA, SERVIZI PER AFFRONTARE IL 2010.
Dott.ssa Daniela Ramaglioni1 Centro di formazione e studi sanitari Padre Luigi Monti Università degli Studi di Roma Tor Vergata Corso di Laurea in Infermieristica.
Il federalismo fiscale (dalla Costituzione alla legge delega) Arbatax – 360 (3 luglio 2009)
Il decentramento in Italia
Le fonti del diritto tributario
Ministero delleconomia e delle finanze Scuola superiore delleconomia e delle finanze Percorso seminariale di alta formazione "Lo stato di attuazione della.
Roma: elementi di valutazione Marco Causi Giugno 2012.
Economia delle aziende pubbliche Anno accademico Il Federalismo Fiscale e gli effetti sul finanziamento nella P.A.
1 LIUC Università Carlo Cattaneo Facoltà di Economia Laurea specialistica in Amministrazione Aziendale e Libera Professione CORSO DI Analisi Finanziaria.
1 Università Carlo Cattaneo - LIUC Facoltà di Economia Laurea specialistica A/A Analisi Finanziaria degli enti pubblici: Il Bilancio, metodo.
1 LIUC Università Carlo Cattaneo Facoltà di Economia Laurea specialistica in Amministrazione Aziendale e Libera Professione A.A / 2011 CORSO DI Analisi.
1 LIUC Università Carlo Cattaneo Facoltà di Economia Laurea specialistica in Amministrazione Aziendale e Libera Professione A.A / 2010 CORSO DI Analisi.
Il finanziamento di Roma Capitale Seminario dei Gruppi di Centrosinistra della Provincia di Roma, Relazione di Marco Causi.
ATTUAZIONE DELLA LEGGE 42/2009: A CHE PUNTO SIAMO? MARCO CAUSI Seminario Scuola Superiore di Economia e Finanza Roma, 4 aprile 2011.
Il mondo è quel disastro che vedete non tanto per i guai combinati dai malfattori ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare.
Entrate ed uscite dei Comuni: analisi delle principali voci e rapporto con la articolazione organizzativa.
LEGGE COSTITUZIONALE 3/2001:
FEDERALISMO MUNICIPALE: contenuti, criticità, effetti sulla gestione del bilancio Pisa, 30 maggio 2011 Antonio Misiani Commissione bicamerale per il federalismo.
Il bilancio preventivo 2009 Area Attività di Supporto Provincia di Piacenza.
Il Rendiconto del 2008 Area Attività di Supporto Provincia di Piacenza.
1 © Paolo Ferrario: riproduzione riservata solo ai partecipanti ai corsi di formazione Prof. Paolo Ferrario Università
1 Presentazione a cura dellAssessore Bernardetta Chiusoli Commissione consiliare 24 novembre 2010 Bilancio di Previsione 2011.
1 Pregnana Milanese Assessorato alle Risorse Economiche Bilancio Preventivo 2011 APPROVAZIONE Bilancio Preventivo 2011 APPROVAZIONE Consiglio Comunale.
1 CORSO DI FORMAZIONE ECONOMIA – FINANZA – POLITICHE FISCALI FIRENZE Centro Studi 17 novembre 2010 LAUTONOMIA DEGLI ENTI TERRITORIALI TRA RIFORME ISTITUZIONALI.
La finanza locale italiana fra crisi economica e attuazione del federalismo Marco Causi Università degli Studi Roma Tre Deputato del Partito Democratico.
Piccola guida uil sullordinamento delle regioni E degli enti locali Roma, marzo 2010.
ASSESSORATO AL BILANCIO COMUNE DI CARMIGNANO BILANCIO DI PREVISIONE 2011.
Alessandro Fabbrini Università degli Studi di Trieste Corsi di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche Gorizia, 7 aprile 2011.
T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio 2007 Lattuazione dellart. 119 della Costituzione.
CONVEGNO PATTO DI STABILITÀ E GOVERNO LOCALE
Lezione n. 3 La repubblica delle autonomie
1 Corso di Analisi Finanziaria degli Enti Pubblici Il connubio tra Finanza e Territorio Sergio Zucchetti Anno Accademico 2013 – 2014 Lezione 14 ottobre.
I parte -La programmazione finanziaria e di bilancio Il quadro di riferimento nazionale e regionale.
5. Federalismo fiscale e finanza degli enti locali
Legge sul Federalismo Fiscale siciliano (Attuazione dello Statuto in materia finanziaria) Presentazione a c. di: Massimo Costa.
REVISIONE TITOLO V E COSTI STANDARD - SPUNTI PER LA DISCUSSIONE -
MEF Gli Strumenti di Analisi e Previsione del MEF – Forum P.A. 08 Maggio 2006 I Modelli di previsione economica territoriale del Dipartimento per le Politiche.
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
1 BILANCIO DI PREVISIONE Bilancio di Previsione 2013 IL CONTESTO Situazione economico finanziaria generale preoccupante con forti riduzioni ai.
1 Corso di Analisi Finanziaria degli Enti Pubblici Le determinanti del funzionamento delle Amministrazioni Pubbliche Sergio Zucchetti Anno Accademico 2014.
O SSERVATORIO F EDERALISMO E I MPRESA 2012 Bologna, 18 febbraio 2013 Principali elementi per l’Emilia Romagna.
RENDICONTO 2005 Presentazione Bergamo, giugno 2006.
LE AUTONOMIE TERRITORIALI
La riforma del Titolo V° parte II^ della Costituzione
La manovra 2012 della Provincia nel nuovo contesto economico- finanziario nazionale 19 dicembre 2011.
Aspetti di finanza locale Accrescimento funzioni e competenze Regioni e EL = risvolto finanziario A partire dagli anni 70 ripartizione della spesa a favore.
Sviluppo locale e sociologia del Welfare. Livelli di governo Regioni (20) Province (109) Comuni (8101) Squilibri popolazione tra comuni e Regioni (10.
Economia politica per il quinto anno
Diritto Stato, servizi, imprese.
Comune di Mairano Assessorato alle Politiche di Bilancio e delle Finanze24/11/2010 ASSESTAMENTO GENERALE DI BILANCIO 2010 A cura dell’Assessore Marco Colosio.
D IRITTO P UBBLICO DELL ’E CONOMIA L EZIONI Il governo di economia e finanza pubblica nelle dinamiche della fdS.
COMUNE DI SAN VITTORE OLONA Provincia di Milano Consiglio Comunale 09 Marzo 2011 BILANCIO DI PREVISIONE 2011 LINEE GUIDA DELLE SCELTE PER IL 2011 Ass.
IL BILANCIO DELLO STATO Stato sociale  ingente spesa pubblica Leggi di spesa devono indicare i mezzi per farvi fronte (obbligo di copertura: art. 81.3)
La finanza locale 6061 Scienza delle finanze CLES classe 10 A. A. 2009/10.
Università Bocconi a.a Scienza delle Finanze - CLEAM La finanza locale Alberto Zanardi.
CONFARTIGIANATO Imprese Terni Federalismo e Impresa: quale sviluppo economico nell’Italia delle Regioni Federalismo e Impresa Terni, 14 luglio 2010 Luca.
Il nuovo assetto della Repubblica L’attuazione dell’articolo 119 (Bologna 19 giugno 2008)
Piero Giarda Is there a defined system of fiscal federalism in the new Italian Constitution?
La finanza locale Corso di Scienza delle Finanze Cleam, classe 3 Università Bocconi a.a Riccardo Puglisi.
Città di Seriate Bilancio di previsione 2011 Bilancio triennale 2011/2013.
BILANCIO DI PREVISIONE 2015 DEL COMUNE DI FORLI’ Presentazione Marzo 2015.
FEDERALISMO FISCALE (119 cost.) - Autonome scelte di spesa  entrate autonome (politiche fiscali decentrate) pro… - Autonomia finanziaria  Responsabilità.
Caratteri delle politiche sociali A partire dalla fine degli anni ottanta periodo di grandi mutamenti nei sistemi sociali dei paesi occidentali. Ulteriori.
MODIFICHE ALLA L.243/2016 EQUILIBRIO DEI BILANCI DELLE REGIONI E DEGLI ENTI LOCALI L’Arte di Amministrare A CURA DI: senatrice PD Magda ZANONI Relatrice.
Transcript della presentazione:

La legge delega sul federalismo fiscale Marco Causi Università degli Studi Roma Tre Deputato del Partito Democratico

Decentramento delle funzioni pubbliche Benefici politici del decentramento Sturzo, Salvemini, Nitti e la discussione in Costituente Benefici economici del decentramento Le previsioni della teoria economica (eterogeneità dei bisogni, economie e diseconomie di scala nella produzione di servizi, ecc.)

A che punto è il decentramento in Italia? Ad un punto molto avanzato, al confronto non solo con Stati unitari ma anche con Stati federali Fin dagli anni 80, quasi un terzo della spesa pubblica al netto degli interessi è di competenza degli enti decentrati Negli ultimi venti anni questa quota è un po aumentata, ma soprattutto è aumentata la quota delle entrate pubbliche di competenza degli enti decentrati

Qualche dato Quota della spesa delle autonomie locali sul totale della spesa pubblica ,9% ,3% Quota delle entrate delle autonomie locali sul totale delle entrate pubbliche ,2% ,9%

Autonomia finanziaria degli enti decentrati E molto alta ed è molto aumentata fra il 1990 e il La quota di entrate proprie (tributarie e non) sul totale delle entrate è: del 66,4% nelle Regioni a Statuto Ordinario, cresciuta soprattutto con lintroduzione dellIrap (1998) e della compartecipazione Iva (2000) del 60% nei Comuni, cresciuta soprattutto con lintroduzione dellIci (1993) e delle principali tariffe (tarsu-tia, ecc.). Notare che i Comuni vivono di trasferimenti solo per il 40% (era il 73% nel 1980, il 66% nel 1990). In controtendenza rispetto a queste dinamiche il 2008, con labolizione dellIci prima casa.

Altri spunti di inquadramento Spesa pubblica nel nord e nel sud Pressione fiscale nel nord e nel sud Squilibri della finanza regionale Squilibri della finanza comunale (Veneto e Puglia)

La riforma costituzionale del 2001 Il nuovo Titolo V della Costituzione: Nuove competenze legislative alle Regioni Equiparazione Stato-Regioni-Province-Comuni Scenario per la riforma amministrativa (principio di adeguatezza, ulteriori trasferimenti anche differenziati) Scenario per la riforma della finanza pubblica multilivello (art. 119) Considerazioni politiche a otto anni di distanza: riforma approvata a maggioranza; discussione ancora aperta fra chi guarda ai benefici dellunitarietà delle politiche pubbliche e chi guarda ai benefici del decentramento La crisi economica cambia qualcosa?

Lattuazione della riforma … o meglio la mancata attuazione … : devolution : Ddl Prodi-Lanzillotta e Prodi-Padoa Schioppa Il programma del PDL (modello Lombardia) e laccordo di governo per mandare avanti lattuazione del federalismo fiscale I rischi denunciati dal PD: –Modello Lombardia è incostituzionale –Solo 119? E la riforma amministrativa (117 e 118), ovvero la Carta delle autonomie? –Riforma del Parlamento? –Contesto di scambio politico con concessioni ad ogni territorio (tutti vogliono guadagnare dal federalismo: vedi casi Sicilia e Roma) –Contesto di comunicazione politica tutto favorevole alla Lega (scarsissimo il ruolo del PDL del Nord)

Le scelte del Partito Democratico Non siamo andati sullAventino Abbiamo incalzato nel merito, a partire dalla nostra proposta (Ddl Finocchiaro) Testo Calderoli molto lontano da modello Lombardia, varato con accordo di Regioni, Province e Comuni Battaglia parlamentare, con 26 nostre proposte emendative approvate al Senato e 45 alla Camera Da qui scelta di astensione: –Si prende atto di miglioramento del testo –Si mantiene un atteggiamento di sfiducia nei confronti del Governo delegato allattuazione Posizioni Idv e Udc fortemente strumentali

Impianto della legge delega Regioni: servizi essenziali – non essenziali (lettera m) Comuni e Province: funzioni fondamentali – non fondamentali (lettera p) Livelli essenziali delle prestazioni (l.e.p.) Costi e fabbisogni standard Obiettivi di servizio, patto di convergenza, procedure di accompagnamento per gli enti divergenti Perequazione e premialità Contrasto a elusione/evasione fiscale e compartecipazione degli enti locali al gettito emerso

La nuova grammatica dei rapporti finanziari Stato-Regioni-enti locali 1 Tributi propri, compartecipazioni, perequazione. Unici trasferimenti ammessi sono quelli perequativi Servizi essenziali Regioni: finanziati col metodo dei fabbisogni standard tramite tributi propri, addizionale Ire, compartecipazione (in via prioritaria allIva) e fondo perequativo approvvigionato da compartecipazione Iva Servizi non essenziali Regioni: finanziati col metodo della capacità fiscale tramite tributi propri, addizionale Ire e fondo perequativo approvvigionato dalladdizionale Ire

La nuova grammatica dei rapporti finanziari Stato-Regioni-enti locali 2 Funzioni fondamentali Comuni: finanziate col metodo dei fabbisogni standard tramite tributi propri legati allimposizione immobiliare, compartecipazioni allIva e allIre e fondo perequativo approvvigionato da fiscalità generale Funzioni fondamentali Province: finanziate col metodo dei fabbisogni standard tramite tributi propri legati al trasporto su gomma, compartecipazione allIva o allIre e fondo perequativo approvvigionato da fiscalità generale Funzioni non fondamentali Comuni e Province: finanziate col metodo della capacità fiscale tramite tributi propri, compartecipazioni al gettito di tributi erariali o regionali e fondi perequativi

La nuova grammatica dei rapporti finanziari Stato-Regioni-enti locali 3 Servizi essenziali Regioni: sanità, assistenza, funzioni trasferite istruzione, trasporto pubblico locale (investimenti a standard, gestione no) Ulteriori funzioni trasferite e attuazione art. 116, terzo comma Fondo perequativo ad una Regione Salvaguardia contributi erariali su rate di ammortamento mutui Finanziamento integrale dei trasferimenti soppressi per il complesso degli enti Funzioni fondamentali Comuni e Province: caratteristiche particolari territorio (zone montane), incentivi allesercizio delle funzioni in forma associata, principio di priorità per la perequazione degli enti storicamente sottodotati Decentramento del patrimonio dello Stato

Il bicchiere mezzo pieno 1 Commissione bicamerale con parere rafforzato e potere di proposta Applicazione del principio di territorialità coerente con il dettato costituzionale Road map: un decreto entro 12 mesi con i conti e con i principi di armonizzazione dei bilanci pubblici; un altro entro 24 mesi con i costi e fabbisogni standard sulla base dei l.e.p. Questi ultimi sono stabiliti da legge dello Stato Coordinamento della finanza pubblica multilivello e patto di convergenza No a riserve di aliquota. Perché?

Il bicchiere mezzo pieno 2 Garanzia di perequazione verticale per i servizi essenziali e le funzioni fondamentali Paletti di garanzia per la tenuta della finanza pubblica (decreti corredati da relazioni tecniche che ne attestino la neutralità ai fini dei saldi di finanza pubblica) Garanzie per le RSO del Sud Garanzie per i sistemi delle autonomie locali

Il bicchiere mezzo vuoto Carta delle autonomie: chi fa cosa, semplificazione, riduzione del numero di enti e delle loro sovrapposizioni Perequazione servizi non essenziali e funzioni non fondamentali non pienamente verticale. Per i Comuni, inoltre, il testo non indica la fonte di approvvigionamento. Regioni a Statuto Speciale Scarsa centralità su autonomia tributaria (ipocrisia Ici, Irap) Poca chiarezza su rapporti multilivello fra Regioni ed enti territoriali (Province, Comuni) Mozione Franceschini per ridurre impatto dei vincoli finanziari a carico di enti locali, ma finora pochi risultati concreti Gli enti locali rischiano di arrivare allappuntamento con il federalismo in condizioni molto gravi dal punto di vista non solo finanziario, ma delleffettiva capacità di realizzare politiche attive sul territorio

Crisi economica e crisi dei Comuni Gli enti locali territoriali sarebbero il soggetto più adatto a mettere in campo politiche anti-cicliche: –Pagamenti al sistema delle imprese –Manutenzioni e investimenti di dimensione piccola e piccolo- media –Contrasto al disagio sociale Su questo dobbiamo incalzare il centro-destra e la Lega: federalisti a parole, in realtà fortemente centralisti nelle politiche concretamente realizzate. I tagli ai Comuni, quelli già realizzati e quelli previsti fino al 2011, sono davvero insostenibili Nuova mozione del PD al Senato per una sospensione selettiva delle sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità dovuto a spese di investimento