Progetto Servizio Tecnico Accor...darsi 2010
Teorie di riferimento Teoria sistemica Teorie del funzionamento organizzativo Teorie della comunicazione organizzativa (PNL) Teorie/modelli progettazione partecipata (PCM)
Analisi del contesto L’analisi del contesto è stata effettuata interpellando gli attori coinvolti nel progetto (Servizi Minorili), per evidenziare criticità e risultati .
L'albero dei problemi autopercepiti DIFFICOLTÀ E FATICA NEL PERSEGUIRE GLI OBIETTIVI E NEL REALIZZARE LE AZIONI DEL SERVIZIO Difficoltà a definire e mantenere le priorità del S.T. Difficoltà nella collaborazione con le altre aree del CGM e con il Dirigente Difficoltà nella collaborazione con i Servizi Approssimazione e sovrapposizione dei ruoli nella relazione del sistema con l’esterno Frequenti iniziative autonome da parte dei Servizi Procedure non sufficientemente chiare e/o non seguite Inadeguata definizione di una strategia comune del Sistema nei rapporti con l’esterno Modello organizzativo da adeguare ai cambiamenti intervenuti Comunicazioni frammentarie Limitati processi di co-costruzione Comunicazioni carenti Carenza nel coordinamento del Sistema nei rapporti con l’esterno Personale insufficiente Incremento degli impegni interni ed esterni
L'albero dei problemi percepiti dai Servizi DIFFICOLTA’ NELLA COLLABORAZIONE CON IL S.T. Talvolta manifestarsi di “inceppamenti” nei collocamenti in comunità Talvolta difficoltà nella comunicazione e relazione tra S.T. e Servizi Difficoltà nelle procedure per contratti convenzioni, progetti Scarsa attenzione alle indicazioni e alle richieste dei Servizi Metodologia chiara ma non sempre seguita Procedure poco definite e frequenti sovrapposizioni tra Servizi, S.T. e Ragioneria Stili comunicativi non sempre appropriati Prevalere nei Servizi delle abitudini sulla procedura
Ciò che ci portiamo in dote Nel S.T. Nel Sistema Progetto S.T. 2009 “Accor..darsi” Staff direttivo più efficace che ha ricadute positive sul S.T. Apprendimenti “Percorso Supervisione 2007” Team interservizi Team GPSL Team Coordinamento risorse Team Formazione ricerca Modello Organizzativo Sperimentato Cultura organizzativa basata su: Responsabilità Flessibilità
Ciò che ci portiamo in dote Rapporti con Privato Sociale Rapporti istituzionali Regione: - Sviluppi del Convegno E.R. - Mediazione penale - Mediazione culturale - Ripresa Commissione ex art. 13 Provincia: - Incremento offerta formativa Bologna IPM/area esterna - Convenzione per Teatro Altre Provincie – Tavoli di lavoro interistituzionali Comune: - Servizio Mediazione linguistico- Bologna culturale - Accordi di programma - Revisione protocollo collaboraz. ASP: - Collaborazione borse lavoro IRIDES - Progettualità integrative S.S.R. ASL - Fine sperimentazione e consolidamento servizio psicologico e servizio infermieristico - Accordi per comunità terapeutiche Nel contesto esterno Progettualità Esterne: - Provarci gusto - Percorsi - Ciò che manca - In Viaggio con l’Arca - Varie collaborazioni e partnernariati Interne: - Libera..mente - Non perdiamoli di vista Rapporti con Privato Sociale CSAPSA GYMCUS ampliamento collaborazioni con strutture comunitarie
Gli obiettivi del progetto sono stati individuati attraverso la riformulazione delle problematiche in obiettivi raggiungibili.
L'albero degli obiettivi DARE PIENA ATTUAZIONE AGLI OBIETTIVI E ALLE AZIONI DEL SERVIZIO SUPERANDO LE CRITICITA’ RILEVATE Definire e mantenere le priorità del S.T. Migliorare la collaborazione con le altre aree del CGM e con il Dirigente Migliorare la collaborazione con i Servizi Chiarire i ruoli e agirli nell’ottica della strategia comune del Sistema nei rapporti con l’esterno Riconoscere e valorizzare l’interdipendenza del sistema Partecipare alla definizione di una strategia comune del Sistema nei rapporti con l’esterno Riorganizzare il S.T. alla luce dei cambiamenti intervenuti Elaborazione matrici di responsabilità PRECONDIZIONI VINCOLI Definire in modo concordato le procedure Perfezio-nare e curare gli stili e i modi di comuni-cazione Riattualiz-zare le procedure Partecipare all’attivazione di un coordinamento per i rapporti del Sistema con l’esterno Personale insufficiente Incremento degli impegni interni ed esterni
Le attività Le attività individuate sono coerenti e pertinenti agli obiettivi segnalati.
Obiettivo generale DARE PIENA ATTUAZIONE AGLI OBIETTIVI E ALLE AZIONI DEL SERVIZIO SUPERANDO LE CRITICITA’ INDIVIDUATE Obiettivi specifici 1. Definire e mantenere le priorità del S.T. 2. Migliorare la collaborazione con le altre aree del CGM e con il Dirigente 3. Migliorare la collaborazione con i Servizi 4. Chiarire i ruoli e agirli nell’ottica della strategia comune del Sistema nei rapporti con l’esterno Risultati attesi S.T. riorganizzato alla luce dei cambiamenti intervenuti Matrici di responsabilità e procedure concordate Incremento dei team tematici e delle modalità di lavoro interservizi Definizione di una strategia comune del Sistema nei rapporti con l’esterno Attività ØCalendarizzazione delle riunioni S.T. ØElaborare le matrici di responsabilità ØElaborare e sperimentare strumenti condivisi per i diversi ambiti di intervento Costituzione gruppo di lavoro interarea per co-costruire le procedure per gli ambiti di intervento comuni Ø Sperimentazione delle procedure Ø Incontri periodici ØCurare gli stili e i modi di comunicazione ØRiattualizzare le procedure ØAttivare il team Comunità ØValutare con i Servizi l’opportunità di creare altri team tematici Promuovere l’attivazione di un coordinamento specifico all’interno dello staff direttivo Partecipazione all’attività di coordinamento
Le attività indicate nel progetto sono considerate dal S. T Le attività indicate nel progetto sono considerate dal S.T. prioritarie e pertanto si ritiene fondamentale la loro attuazione entro i primi 6 mesi dell’anno 2010. La loro realizzazione consentirà di perseguire con maggiore incisività le Finalità (articolate nei loro obiettivi tecnici e organizzativi) indicate nel progetto 2009 e che vengono pertanto riconfermate. Finalità 1 Finalità 2 Finalità 3 Finalità 4 Costruire e sperimentare un modello organizzativo che valorizzi l’interdipendenza all’interno del sistema Giustizia Minorile e la trasformi in risorsa Promozione e intensificazione della rete di collaborazione interistituzionale del distretto per ampliare e/o facilitare l’accesso alle risorse e potenziamento della comunicazione con l’Autorità Giudiziaria Potenziare la cultura del monitoraggio delle collaborazioni, delle attività, delle iniziative e delle prassi operative ed assicurane la necessaria manutenzione. Consolidamen-to dell’ assetto organizzativo del Servizio Tecnico per garantire una ottimale esecuzione dei compiti istituzionali
Definire e mantenere le priorità del S.T. ATTIVITA’ 1: Definire e mantenere le priorità del S.T. 1° Semestre 2010 G F M A Calendarizzazione riunioni S.T. X Elaborazione matrici di responsabilità Sperimentazione nuovo modello Verifica
G F M A ATTIVITA’ 2: Migliorare la collaborazione con le altre aree del CGM e con il Dirigente 1° Semestre 2010 G F M A Attivazione gruppo di lavoro interarea Dirigente S.T. Elaborazione procedure per gli ambiti di intervento comuni S.T. Aree CGM Dirigente Sperimentazione nuovo modello Verifica
Migliorare la collaborazione con i Servizi ATTIVITA’ 3: Migliorare la collaborazione con i Servizi 1° Semestre 2010 G F M A Definizione di uno stile di comunicazione S.T. Riattualizzazione procedure: Team interser./ Servizi Riattualizzazione procedure: verifica Attivazione team comunità Valutare con i Servizi l’opportunità di creare altri team
ATTIVITA’ 4: Chiarire i ruoli e agirli nell’ottica della strategia comune del Sistema nei rapporti con l’esterno 1° Semestre 2010 G F M A Promozione coordinamento Dirigente S.T. Attivazione coordinamento Staff Direttivo S.T. Attività di coordinamento Verifica Dirigente
E per finire… Un grazie a tutti/e per l’attenzione… e Buone Feste … che ad Anno Nuovo ci attende un grande e promettente lavoro! A cura di Anna Maria Antonella Donatella Imma Maria Grazia