GIORGIO PERLASCA SIMONA COCO 3 I
Giorgio Perlasca nacque il 31 gennaio nel 1910 a Como Giorgio Perlasca nacque il 31 gennaio nel 1910 a Como . Sin da giovane aderì in modo convinto al Partito Fascista tanto da partire come volontario alla aggressione italiana contro l’Abissinia e poi alla Guerra Civile Spagnola . Combatté come artigliere in questa guerra rimanendo in Spagna sino al 1939 . All’inizio della Seconda Guerra Mondiale Perlasca lavorava come agente di un industria triestina per la quale trattava l’importazione di bestiame dai Balcani .
Dopo l’8 settembre 1943 con un armistizio dell’Italia la situazione di Perlasca a Budapest divenne più precaria . Ricercato dai Tedeschi che intendevano arrestarlo si diede alla macchia . Ebbe l’idea di utilizzare un attestato di riconoscenza rilasciato dal governo spagnolo ai tempi della guerra e con questo ottenne una breve ospitalità dall’ambasciatore spagnolo Angel Sans Briz .
Passò un altro periodo nel campo di internamento di Kèkes sotto la giurisdizione del governo ungherese nella speranza di poter ritornare in qualche modo in Italia . La situazione peggiorò quando Horthy venne rovesciato e i Tedeschi misero al potere il collaborazionista fascista Szalasi . Perlasca si ripresentò dall’ambasciatore Sans Briz riuscendo ad ottenere cittadina e passaporto spagnolo.
Da quel momento si trasformò in Jorge Perlasca e venne impiegato dall’ambasciatore nel tentativo di salvataggio degli ebrei a Budapest . Il sistema ideato era quello di fornire “carte di protezione” che ponevano gli Ebrei sotto la tutela dei vari Stati neutrali e creare delle “ case protette ”. Perlasca agì garantendo la sicurezza di questi Ebrei , distribuendo carte di protezione e arrivo ‘ al punto di sottrarre sui binari della stazione ferroviaria le vittime al viaggio verso la morte
I problemi si complicarono ancora quando il governo di Szalasi richiese all’ambasciatore Sans Briz il riconoscimento ufficiale . I fascisti ungheresi probabilmente intuirono che non avevano interesse nel ruolo impersonale di Perlasca , ma avevano interesse a guastare i rapporti con la Spagna .
Così dal 1°dicembre 1944 al 16 gennaio 1945 Perlasca continuò a rischio della propria vita l’operazione di salvataggio proprio nel momento peggiore . In questi quarantacinque anni Perlasca salvò le vite di migliaia di Ebrei . Terminata la guerra riuscì a ritornare in Italia . Nel 1987 alcuni Ebrei ungheresi ritrovarono Perlasca e la sua stria acquistò notorietà grazie al libro del giornalista Enrico Deaglio. Perlasca morì il 1° agosto 1992 .
Il film Il 28 e il 29 gennaio 2002 in coincidenza del giorno della memoria ( il ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico ) Rai Uno in prima serata ha trasmesso il film “ Perlasca un eroe italiano ” . Dato il successo ottenuto il film è stato proiettato in paesi di tutto il mondo.
Le onorificenze Una volta conosciuta la storia della sua vita Giorgio Perlasca riceve numerose onorificenze . Lo Stato d’Israele nel 1989 lo proclama Giusto tra le Nazioni e lo invita a Gerusalemme per piantare nel Giardino dei Giusti l’albero che porta il suo nome . Altri Paesi come l’Italia,l’Ungheria,la Spagna e gli Stati Uniti conferirono a Perlasca altre medaglie .
Medaglia d’oro Medaglia della Knesset Stella al Merito al Valore Civile (Parlamento Israeliano) Ungheria,1989 Italia,1992 Gerusalemme,1989 Grande Ufficiale Sigillo di Città Medaglia del Museo della Repubblica di Padova dell’Olocausto Italia,1990 Padova,1989 Stati Uniti,1990
Medaglia Ordine di Isabella La Attestati rilasciato Raoul Wallenberg Cattolica dalla Fondazione Stati Uniti, 1990 Spagna,1991 Canergie
Da sinistra a destra: All’ambasciata di Spagna il Presidente della Provincia Vittorio a Roma con l’Ambasciatore Casarin, la signora Nerina del Valle. Perlasca, il Prefetto di Padova Roma,settembre 1991 Lombardi,il Sindaco di Padova Giustina Mistrello Destro.
Giorgio Perlasca Giorgio Perlasca al Quirinale con Mr.Lermann durante con Francesco Cossiga,l’allora la posa della prima pietra Presidente della Repubblica. di un’ala del Museodell’Olocausto. Roma,giugno 1990 Washington,settembre 1990. Momento della consegna In Sinagoga a Padova con il della medaglia Raoul Wallemberg. Rabbino Viterbo. Stati Uniti,settembre 1990. Padova,novembre 1988
L’Ambasciatore d’Ungheria Da sinistra , Giorgio Perlasca consegna a Giorgio Perlasca con gli ambasciatori di Svizzera, “la Stella al Merito”, la più alta Spagna,Svezia ed Italia al ricevimento onorificenza magiara. Organizzato dalla Comunità ebraica di Roma,aprile 1989. Budapest.
Tra i Giusti delle Nazioni I Giusti, secondo quanto messo in rilievo dal museo dell’Olocausto di Gerusalemme (lo Yad Vashem), sono quegli uomini che hanno saputo individuare il male e hanno rischiato la loro vita per salvare delle altre vite minacciate da un progetto totalizzante di tipo politico, sociale o religioso. A ciascuno di questi uomini lo Yad Vashem ha dedicato un albero nel “Giardino dei Giusti delle Nazioni”. Uno di questi porta il nome di Giorgio Perlasca.
Giorgio Perlasca incontra Giorgio Perlasca a Yad Vashem il Presidente israeliano Herzog. Durante la cerimonia. Gerusalemme, settembre 1989. Gerusalemme,settembre 1989. Giorgio Perlasca a Yad Vashem Giorgio Perlasca a Yad Vashem Durante la cerimonia. durante la cerimonia di consegna Gerusalemme,settembre 1989. Della cittadinanza onoraria israeliana Gerusalemme, settembre 1989.
Una delle agende in cui Giorgio Perlasca era solito annotare avvenimenti e circostanze, ma anche riflessioni, pensieri e considerazioni personali. Bozza della lettera autografa inviata nel primo dopoguerra al capo della polizia politica di Budapest, in cui Giorgio Perlasca dichiara l’aiuto fornitogli nel corso della propria opera umanitaria dal maggiore Tarpataky, ex comandante di polizia del quinto distretto.
La firma di Giorgio Perlasca