Teorie degli effetti a lungo termine

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LA COSTRUZIONE SOCIALE DELLA REALTA’
Advertisements

La Comunicazione Bisogno insopprimibile nella vita di ognuno di noi.
COMUNICAZIONE PERSUASIVA
comprendere per comunicare elementi di comunicazione di massa
Promoting Social Skills: le unità didattiche italiane della guida
SISTEMA IL SISTEMA E UN INSIEME DI ELEMENTI IN STRETTA RELAZIONE FRA LORO.
Ruolo e organizzazione delle attività di marketing
Sistema dei saperi di una società che si sviluppa e si trasforma
Approcci «morbidi». Cultura organizzativa
Le organizzazioni come…
Approfondimento Prof. ssa Elisabetta Donati
Prof. De Giorgio Luciano
Azione - Relazione - Interazione
GENERE E SOCIETA’.
Il Piano di diffusione delle lavagne interattive multimediali
1. 2 Fine 50 inizio 60: Nonostante lapproccio degli effetti limitati godesse ancora di grande popolarità, le contraddizioni fra i dati empirici e le ipotesi.
Cos’è la Sociologia Una prospettiva: guardare qualcosa come se la vedessimo per la prima volta Il mondo sociale è definito nel tempo (prodotto sociale)
La prassi dell autorizzazione preventiva adottata dalla Commissione per le opere pubblicate dai suoi dipendenti costituisce una violazione dell art. 10.
Entrambi sono rapporti sociali positivi fondati essenzialmente sulla persuasione ed entrambi hanno genericamente lo scopo di polarizzare le opinioni e.
MEDIA EDUCATION A Paradigmi della comunicazione
Lezione 8: La comunicazione politica
Istituzioni culturali Sistemi normativi di relazione....che svolgono funzioni di produzione e riproduzione di valori cognitivi estetici etici religiosi.
Teorie e tecniche della comunicazione di massa A.A
Teorie e tecniche della comunicazione di massa A.A Lezione 14 maggio 2008 Presentazione libro martedì 20 maggio h. 16,30.
18/11/2004Sè, esperienza ed identità in un mondo mediato 1 Sé, esperienza ed identità in un mondo mediato.
Teoria trasformativa: i fondamenti
IL KNOWLEDGE MANAGEMENT E LICT Gestione e Valorizzazione della Conoscenza (Firenze Novembre 2008)
Atteggiamenti e rappresentazioni sociali
Sociologia della Comunicazione prof. Francesca Rizzuto La questione degli effetti dei media.
Il riflesso della cultura sugli stili manageriali
Lingua italiana (CT) La comunicazione (2)
Gli EFFETTI sociali dei media
COMUNICAZIONE PUBBLICA La comunicazione interna 5° lezione 10 ottobre 2008 Anno Accademico 2008/2009.
DURKHEIM Rappresentazioni collettive:
sia la situazione-circostanza specifica, sia il contesto culturale in
LA SALUTE = UN CONCETTO DINAMICO
Rilievi critici alla teoria di Piaget
Dallaula alla classe virtuale al web Obiettivo D1 Livello B Formazione alluso delle TIC nella didattica.
L’EVOLUZIONE DELLA COMUNICAZIONE UMANA
Prospettive emergenti Interpretativismo/Imperativo soggettivo
LA GESTIONE DELLO SPAZIO CONDIVISO IN FORUM PER LA COSTRUZIONE DELLA CONOSCENZA.
Corso di Laurea in Management dello sport Le organizzazioni sportive
-Contenuti prodotti dagli utenti dal basso –Conversazione da pari a pari (P2P) –Relazione e socialita –Generosita'e scambio non economico –Conoscenza.
Elisa Giomi Sociologia della Comunicazione e dei Media II modulo Lezione 3 – 5 maggio 2014 Elisa Giomi
Fine ’50 inizio ’60: Nonostante l’approccio degli effetti limitati godesse ancora di grande popolarità, le contraddizioni fra i dati empirici e le ipotesi.
Economia e direzione delle imprese L’ importanza dei paradigmi nelle scienze sociali.
1. 2 fine degli anni 60 e i primi anni 70 : fermento culturale di protesta contro gli ordinamenti esistenti influenzano le teorie sui media: prospettiva.
La comunicazione interpersonale
Comunicazione e comunicazione politica
1. 2 Fine anni 20 inizio anni 30: indagini nel campo della pubblicità della propaganda e del cinema mostrano che le persone rispondono in maniera diversa.
Psicologia dei gruppi e delle organizzazioni
Tassonomia dei Sistemi Distribuiti Antonio D'Angelo.
Sociologia dei processi culturali Sociologia della cultura
- obiettivi individuare il meccanismo di diffusione della tecnologia aprire la “scatola nera” della tecnologia acquisire una metodologia che spieghi il.
Comunicazione a due stadi
Ragionare per paradigmi
Comunicazione&comunicazioni La “comunicazione” è “oggetto di studio” di “discipline” diverse Queste discipline, anche se tra loro collegate, richiedono.
Corso di Sociologia della comunicazione Prof. Giovanni Ciofalo a.a
Fine anni 20 inizio anni 30: indagini nel campo della pubblicità della propaganda e del cinema mostrano che le persone rispondono in maniera diversa agli.
“Riconoscere l’Informazione nell’Era della Comunicazione” di Chiara Maria Balladore.
Il contributo di Pellerey, sulle competenze individuali e il portfolio, si apre: Evoluzione del concetto negli ultimi cinquant’anni. Con una ricostruzione.
La costruzione sociale della realtà
Lucrezia Pedrali - Leno 2008 LINGUA ITALIANA Noi pensiamo un universo che è già pre-formato dalla nostra lingua E. Benveniste.
1 Lezione 24 – Gli elementi fondamentali della comunicazione di massa Il processo della comunicazione di massa è caratterizzato da quattro elementi fondamentali.
Trento 16 gennaio Competenza conoscenzeabilitàatteggiamenti.
I MEZZI DI COMUNICAZIONE NELLA POLITICA Evoluzione dei canali comunicativi e del messaggio politico.
LA COMUNICAZIONE.
Bruner Psicologo statunitense che si è occupato di problemi educativi dagli anni 50 ad oggi Di indirizzo cognitivista, ha una dotazione culturale molto.
Caratteristiche distintive dell’approccio contestualista sono:
1 Lezione 14 – Varie forme di comunicazione Dal punto di vista della relazione che si instaura fra gli attori che interagiscono nella comunicazione, possiamo.
Transcript della presentazione:

Teorie degli effetti a lungo termine

fine degli anni 60 e i primi anni 70 : il fermento culturale di protesta contro gli ordinamenti esistenti influenzano le teorie sui media:  prospettiva preoccupata e critica nei confronti della potenza dei media e della natura degli affetti psico sociali ad essi imputabili. Ritorna il concetto della potenza dei mass media così come era stato negli anni '20 e '30 (teoria ipodermica) con però alcune importanti differenze.

1) natura e dinamica degli effetti:  spostamento dell'attenzione dal breve al lungo termine  spostamento dal piano comportamentale-atteggiamentale a quello della rappresentazione   L' attenzione si sposta dagli affetti immediati e diretti legati ai messaggi alle conseguenze graduali, globali e indirette che la prolungata esposizione ai media può produrre sull'immagine della realtà negli individui

2) valenze etiche: Mentre i fautori della teoria ipodermica individuavano con preoccupazione le potenzialità di mutamento sociale prodotte dai media ( Massa omogenea e atomizzata quindi facilmente controllabile attraverso la propaganda ) i I teorici dell'approccio cumulativo negli anni ‘70 si preoccupano al contrario delle forme di controllo sociale esercitate dai media e dalla loro capacità di conservare più che di mutare lo status quo Mass Media= strumenti di legittimazione dell'ordine sociale, di rafforzamento di valori, stili di vita, credenze e sistemi di pensiero funzionali al mantenimento del sistema socio- culturale dominante e ai gruppi di potere.

3) sviluppo dei media: Si assiste ad uno sviluppo tecnologico dei media e dei mutamenti negli stili di vita ad esso conseguenti. Lo sviluppo negli anni 60 della televisione induce alla riflessione sulla capillarità e sulla continuità dei messaggi. Diventa importante quindi considerare gli effetti non sulle singole "campagne" ma sulla esposizione prolungata e continuativa ai media che pur non veicolando necessariamente messaggi con finalità persuasorie hanno comunque un impatto notevole sulla cultura e sulla società.

Si considerano le conseguenze di un messaggio (ad esempio pubblicitario) non solo sugli atteggiamenti e sui comportamenti legati all'oggetto pubblicizzato ma a quanto il messaggio stesso possa influenzare il ricevente anche su altri piani come i valori, gli stili di vita, e i modelli di comportamento. Gli effetti delle comunicazioni di massa superano il vincolo temporale breve-medio periodo e si sposano ad una nuova modellistica che considera i media come una delle agenzie più diffuse martellanti e autorevoli che entra a far parte dei processi di socializzazione. Nuovo oggetto di ricerca: la formazione e la morfogenesi della conoscenza come rappresentazione mentale della realtà.

Alla base del rapporto media e costruzione (o rappresentazione) della realtà è utile prendere in considerazione questi punti:      il comportamento dipende dalla conoscenza    la conoscenza nasce dal rapporto tra ciò che esiste nella realtà e la costruzione intersoggettiva di tale realtà   la "verità" sulla realtà dipende dall'accordo sul suo significato (costruzione sociale)      alla base del comportamento non c'è la realtà ma le convenzioni condivise sulla realtà     le convenzioni si stabiliscono attraverso la comunicazione i media ci danno delle rappresentazioni della realta’(realta’ mediata)

TEORIA DELL’AGENDA SETTING Teoria formulata nel 1972 da Mc Combs e Shaw sulla "rappresentazione del mondo" fornita dall'informazione giornalistica. Idea di base: “i media possono non riuscire a dirci cosa pensare, ma sono capaci di dirci su cosa pensare”

Teoria della coltivazione (Gerbner 1971 e 1977) Ipotesi: esiste una discrasia tra la realtà e le immagini della realtà che passano attraverso la televisione

IPOTESI DEL KNOWLEDGE GAP (Tichenor; Donohue; Robinson; Levy) Secondo questa ipotesi: pur se i media hanno aumentato l’accumulazione delle conoscenze in maniera diffusa, questi contribuiscono ad una distribuzione sociale delle conoscenze differenziata secondo lo status socio- economico.

La spirale del silenzio (Noelle Neumann 1984) (teoria sulla dinamica dell’opinione pubblica) Ipotesi: Le persone esprimono e manifestano le loro opinioni nella misura in cui le percepiscono condivise dal proprio gruppo sociale, dalla comunità di appartenenza o dalla società generale. Di conseguenza alcune opinioni si diffondono più facilmente mentre altre rimangono sotto silenzio. Questo processo sì autoalimenta in moto circolare (spirale del silenzio)

Caratteristiche degli effetti a lungo termine ( approccio cumulativo ) L’influenza è un processo che si sviluppa nel tempo Gli effetti più rilevanti e stabili dei media si situano al livello della rappresentazione sociale della realtà Gli effetti non sono intenzionali ma dipendono dalla “full immersion” Gli individui dipendono in gran parte dai media per la loro conoscenza del mondo ( assunto della dipendenza ) La comunicazione continua ad essere unidirezionale Il “vertice” continua a mantenere il controllo dell’informazione La massa rimane comunque PASSIVA

L'ERA INFORMATICA

Anni ’702000 Nascita e diffusione della TELEMATICA ( telecomunicazioni + informatica): Veicola l’informazione in modo BIDIREZIONALE Consente la possibilità ad ogni persona di comunicare potenzialmente con tutti in quanto Annulla le barriere fisiche e’ economica Consente lo scambio di informazione in modo completo e immediato SI PASSA DAL PARADIGMA DELLA COMUNICAZIONE DI MASSA A QUELLO DELLA “COMUNICAZIONE INTERATTIVA”

Principali conseguenze: Gli utenti/fruitori da passivi vengono coinvolti attivamente nella comunicazione Alla struttura piramidale si affiancano reti di comunicazioni orizzontali Il vertice non riesce più a mantenere il possesso e il controllo dell’informazione L’accesso alle fonti di informazionediventa potenzialmente aperto a tutti quindi….

MOLTEPLICI SOGGETTI CONCORRONO ALLA COSTRUZIONE SOCIALE DELLA REALTA’ i media sono sempre più gestiti da pluralità di agenzie esiste l’effettiva possibilità di avere molteplici punti di vista su uno stesso evento I media da agenti di persuasione si trasfgormano in mezzi di accesso alla conoscenza MOLTEPLICI SOGGETTI CONCORRONO ALLA COSTRUZIONE SOCIALE DELLA REALTA’