1 A.I.F. VETRINA DELLE ECCELLENZE SEZIONE PROGETTI FORMATIVI Cosenza, 25 Maggio 2007 Corso di formazione per lattivazione ed il miglioramento degli sportelli.

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1 A.I.F. VETRINA DELLE ECCELLENZE SEZIONE PROGETTI FORMATIVI Cosenza, 25 Maggio 2007 Corso di formazione per lattivazione ed il miglioramento degli sportelli unici per le attività produttive PROVINCIA DI LECCE AGENZIA DI ASSISTENZA TECNICA AGLI ENTI LOCALI

2 Premessa Lo sportello unico per le attività produttive si colloca nellambito delle principali direttrici del processo di trasformazione della pubblica amministrazione D.Lgs 112/98 In attuazione della L. 59/97 il decreto legislativo introduce lo sportello unico per le attività produttive quale strumento di semplificazione amministrative DPR 447/98 e DPR 440/2000 Regolamenti attuativi che stabiliscono lambito di applicazione, le funzioni amministrative e le modalità per attivare lo SUAP

3 Premessa Missione dei SUAP Miglioramento e semplificazione delle funzioni amministrative relative alle autorizzazioni, concessioni, ecc… Garanzia di un servizio trasparente e facilmente accessibile; Promozione delle potenzialità del territorio; Innovazione organizzativa dellamministrazione locale.

4 Lindagine conoscitiva 1)Conoscere il livello di attivazione degli SUAP; 2)Comprendere i bisogni formativi dei responsabili e degli addetti agli SUAP OBIETTIVO CAMPIONE INDAGATO Tutti i 97 Comuni della provincia di Lecce

5 Indagine conoscitiva Lo sportello è stato COSTITUITO? SI94 NO3 Lo sportello è ATTIVO? SI80 NO17 Lo sportello è gestito in forma ASSOCIATA? SI35 NO 59 Lo sportello è INFORMATIZZATO? SI47 NO33

6 Indagine conoscitiva Ritiene utile lattività di formazione per la costituzione, lavvio e/o il miglioramento dello Sportello Unico? SI95 NO2 Quali argomenti in particolare ritiene debbano essere trattati? Aspetto normativo57 Rapporto con gli Enti37 Le procedure71 Gli Aspetti organizzativi28 Ritiene utile lattività di affiancamento per listituzione e/o la risoluzione dei punti di criticità? SI91 NO 6

7 Fabbisogno formativo Supportare i Comuni di piccole-medie dimensioni nell implementazione/miglioramento dei SUAP; Fornire gli strumenti affinché il SUAP sia concepito come soggetto strategico nello sviluppo del territorio; Realizzare la rete SUAP on-line nellarea iconico-salentina quale modello di cooperazione interistituzionale

8 Progetto formativo: descrizione Durata: 4 mesi Febbraio 2005 – Giugno 2005 Investimento: Euro ,12 Destinatari: 34 responsabili e addetti ai SUAP di comuni della provincia di Lecce Durata : 110 ore di formazione Aula: 80 ore Forum: per sensibilizzare le amministrazioni FAD: 30 ore Modalità: Articolazione modulare Metodologia: Formazione-intervento

9 Obiettivo del corso Approfondimento della normativa in tema si SUAP Progettazione dellassetto organizzativo dello SUAP; Progettazione e costituzione di un patrimonio comune di procedimenti autorizzatori; Realizzazione della rete provinciale degli SUAP on-line dellarea ionico salentina; Costituzione od ottimizzazione della struttura del portale di marketing territoriale in relazione alle esigenze dello SUAP

10 Formazione-intervento: obiettivi apprendimento delle persone apprendimento delle organizzazioni cambiamento in parallelo allapprendimento

11 La testimonianza dei partecipanti Metodo innovativo Accresciuta capacità di analisi Avvio processi di cambiamento organizzativo e funzionale Stimolo alla ricerca ed al confronto con le altrui esperienze Capacità di lavorare in gruppo Forte motivazione

12 Metodologia dei moduli T MM M M T analisi benchmarkingprogettazione docente tematico metodologo Lo spazio progettuale i committenti, gli esperti, i testimoni, gli opinion leader

13 Analisi Approfondimento della situazione di partenza con riferimento a: Organizzazione, contesto di riferimento e criticità esistenti (componente istituzionale, struttura dellente, componente tecnologica) Conoscenza degli attori e degli eventuali ostacoli al cambiamento Utenti di riferimento Esigenze dellutenza

14 Benchmarking Confronto con altre esperienze Arricchimento delle conoscenze quale presupposto per la ricerca di soluzioni alternative più efficaci anche provenienti da realtà differenti

15 Progettazione Indica la soluzione di cambiamento praticabile argomentata da: percorso definito circa i tempi di realizzazione, contenuto, gestione, modalità di esecuzione, costi

16 Struttura operativa Un metodologo Un tutor di processo Un docente tematico Un tutor daula I testimoni

17 La Formazione a distanza Per ognuno dei moduli FAD tra i gruppi di progetto ed il docente metodologico con lo scopo di: 1. Assistere la progettazione dei gruppi di lavoro 2. Verificare la qualità delle soluzione formulate 3. Potenziare lutilizzazione del computer e della comunicazione elettronica

18 Valutazione dei risultati Periodica valutazione di ogni fase del processo (analisi, benchmarking e progettazione) Valutazione al termine di ogni modulo attraverso un questionario per la valutazione del processo formativo e della struttura Valutazione al termine del percorso con la prova finale Forte motivazione del personale ad applicare le conoscenze acquisite

19 Considerazioni sul progetto Coerenza con i processi di riforma in atto Coerenza con il sistema organizzativo Strumento di sviluppo professionale Innovazione e semplificazione dellazione amministrativa Trasferibilità

20 A.I.F. VETRINA DELLE ECCELLENZE SEZIONE PROGETTI FORMATIVI Cosenza, 25 Maggio 2007 Corso di formazione per lattivazione ed il miglioramento degli sportelli unici per le attività produttive PROVINCIA DI LECCE AGENZIA DI ASSISTENZA TECNICA AGLI ENTI LOCALI