Le politiche industriali e regionali e le politiche redistributive

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La filiera delle risorse culturali, naturali e turistiche
Advertisements

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI UDINE
LItalia e il 7° Programma Quadro per la Ricerca Fiera del Levante Bari, 16 settembre 2006 Presidenza del Consiglio dei Ministri Riforme e Innovazioni nella.
Il “miracolo economico” ( )
1 Quali spazi per le isc in Trentino? Alcune risposte tratte da: –Unindagine su I limiti del welfare trentino; un confronto tra le rappresentazioni di.
Giampaolo Galli Chief Economist Confindustria. PARMA 2001 AZIONI PER LA COMPETITIVITA I. RISORSE UMANE E WELFARE Sistema formativo Società dellinformazione.
MDA Nuove ipotesi per la Politica Industriale Paolo Gurisatti Trento, 26 Aprile 2005.
Come far ripartire le liberalizzazioni nei servizi Commenti di Guido Tabellini.
Breve storia Economia di mercato Vincenti e perdenti Il cittadino.
L’economia italiana negli anni Duemila
E-Commerce 2 - Dott. E. G. Rapisarda - A.A E-Commerce 2.
E-Commerce 2 - Dott. E. G. Rapisarda - A.A Lanalisi di settore (2) Capitolo 4 Lanalisi di settore (2)
1 I soldi dei porti Strategie per lautonomia finanziaria e lintermodalità Il caso dei porti liguri Milano, 1 marzo 2007 – Camera di Commercio Oliviero.
La fase di sviluppo intensivo ( ) 1.La crisi della fase estensiva di sviluppo 2.I caratteri strutturali della fase di sviluppo intensivo.
A.A Corso di Politica Sociale Maria Letizia Pruna
AMBIENTE Il contesto economico-sociale all’interno del quale l’impresa è chiamata a svolgere le sue funzioni Il contesto è definito dalle condizioni politiche,
Il PPP: le ipotesi di ricerca e la metodologia valutativa Bologna, 10 maggio 2013 Elisa Valeriani Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Presidente.
Finanza Internazionale e Crescita dei Paesi in via di sviluppo
Conclusione: relativismo storico e spaziale di una teoria
Lindustria Italiana Una breve sintesi Corso di Economia Applicata Facoltà di Economia Università di Torino Davide Vannoni.
Architettura della programmazione Programmazione Strategica: UE OSC – Orientamenti Strategici Comunitari STATOQSN Quadro Strategico Nazionale Programmazione.
Ministero dello Sviluppo Economico
Isfol – Struttura nazionale di valutazione Fse AREA VALUTAZIONE POLITICHE RISORSE UMANE Firenze, 22 aprile 2008 Gli esiti occupazionali delle attività
Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca DIPARTIMENTO PER LA PROGRAMMAZIONE DIREZIONE GENERALE AFFARI INTERNAZIONALI UFFICIO IV PIANO UNITARIO.
DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013
GLI INTERVENTI DELLA REGIONE MARCHE CONTRO LA CRISI A FAVORE DI IMPRESE E LAVORATORI 1 - PROGRAMMAZIONE REGIONALE a cura di Antonio Mastrovincenzo Martedi.
1 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale per le Politiche per l'Orientamento e la Formazione Ministero del Lavoro e delle Politiche.
La congiuntura dellindustria manifatturiera in Toscana Consuntivo IV trimestre 2006 Aspettative I trimestre 2007 Firenze, 8 marzo 2007.
Politiche per lo sviluppo industriale in Paesi emergenti: lesperienza cilena tra lexport-led growth e lo sviluppo endogeno Giornata dipartimentale 2002.
1 Autovalutazione del progetto a due terzi della sua vita. Giovanni Anania.
APPUNTI DELLE LEZIONI Lezione 03 Il lungo termine è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo termine saremo tutti morti. J. M. Keynes 1.
Introduzione al confronto internazionale: una possibile strategia per la promozione di aggregazioni di imprese nell'Area Metropolitana Milanese Dario Parravicini.
I.T.N.G. "Ugo Tiberio" 5a Capitani
I 7 esperti Elio Catania John Guardiola Dante Casati
La spesa pubblica ud 2 Prof. Colucci Donato
“Possono gli immobili Pubblici muovere il Paese?”
POR FESR FVG OBIETTIVO COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE Programma operativo regionale FESR Relazioni internazionali e comunitarie.
P.F. POLITICHE COMUNITARIE LA RIFORMA DEI FONDI STRUTTURALI U.E Le priorità della riforma nelle Regioni dell’attuale Ob.2 (FESR)
Commissione Europea Imprese e Industria Le politiche a favore delle PMI e il Programma Quadro per la Competitività e l’Innovazione (CIP) Angelo WILLE,
Corso per Tecnico Superiore Retail e Marketing Intelligence Civitanova Marche Dicembre 2011 MODULO TECNICA COMMERCIO INTERNAZIONALE I FATTORI DI.
LE SCELTE INDUSTRIALI PER LE SOCIETÀ PARTECIPATE TRA AGGREGAZIONI, CESSIONI, QUOTAZIONE Convegno nazionale ASSTRA di Siena.
Il Sistema Paese a supporto dei rapporti economici italo-cinesi Macerata, 14 febbraio 2014 Elisabetta Muscolo.
1 Controversie e conflitti le regole concorrenza stato programmazione monopolio mercato liberismo.
IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE DEL MERCATO DELLA DIFESA EUROPEO
Trend, innovazioni e competizione nell’attuale fase di grandi cambiamenti.
La globalizzazione in una prospettiva storica
Il Nuovo ruolo dell’Ente locale nello sviluppo territoriale Dott.ssa Nicoletta Amodio Nucleo Ricerca & Innovazione Confindustria 14 maggio 2004.
Il cambiamento ambientale
Capitolo 1 Introduzione
Universita’ Degli Studi Di Milano Bicocca Corso Di Politica Economica A Milano, 15 Aprile 2002 Roberta Crippa Michela Parravicini Marco Giulio Valsecchi.
La riforma del Titolo V° parte II^ della Costituzione
Lezione 9 Globalizzazione e economia industriale Corso Analisi dei settori produttivi Dott.ssa Sandrine Labory.
LA PROGRAMMAZIONE DEI FONDI STRUTTURALI IL POR SARDEGNA Sergio Diana – Membro del Team Europe della Commissione Europea.
FDL Dipartimento FRS FONDI STRUTTURALI Una risorsa finanziaria importante per lo sviluppo della Regione, del Paese e della Comunità Europea.
Una politica europea per la coesione economica e sociale
1 POLITICHE INDUSTRIALI PER LO SVILUPPO Augusto Ninni Università di Parma a.a
BNL per le Reti d’Impresa
Salvare il capitalismo dai capitalisti
L’economia e il mondo.
L’innovazione come processo (dal modello lineare al modello a catena)
La performance delle imprese italiane nel contesto europeo: evidenze dal progetto CompNet Francesca Luchetti Stefania Rossetti Davide Zurlo Workshop Istat.
L’INTERVENTO PUBBLICO NELL’ECONOMIA Prof. Fabio Asaro.
Rapporto 2011 Osservatorio sui bilanci delle società di capitali in Toscana Cristina Marullo Ufficio Studi Unioncamere Toscana.
9 TIPI E CAUSE DELLA DISOCCUPAZIONE L’argomento: come funziona il mercato aggregato del lavoro Oggi parleremo di: come si diventa disoccupati come si diventa.
Donne e lavoro in vda Intervento Consigliera Parità Regionale 8 marzo 2006.
Il processo di costruzione del budget in una piccola impresa IL CASO LINEA DONNA S.R.L.
Il caso Cina nel contesto locale ed internazionale: come l’impresa locale reagisce alla sfida Repubblica San Marino S CUOLA S ECONDARIA S UPERIORE Liceo.
Teoria delle aree valutarie ottimali
COMPOSIZIONE % V.A. ITALIA ( ) storia economica LM Valore aggiunto in Italia per settori, prezzi costanti (2005=1)
Fondo Sociale Europeo Programma Operativo Occupazione Obiettivo competitività regionale e occupazione.
Transcript della presentazione:

Le politiche industriali e regionali e le politiche redistributive IV settimana – Politica economica – D’Orio

L’efficienza dinamica Efficienza allocativa (come visto nei precedenti esempi di fallimento) – efficienza statica L’efficienza dinamica deriva dalla capacità di amministrare il cambiamento e di reagire al cambiamento introdotto da altri. Importante: struttura produttiva (caratteri macro come la dimensione del sistema economico e il grado di apertura internazionale e caratteri micro come la composizione settoriale e la ripartizione regionale della produzione, la concentrazione tecnica, economica e finanziaria, le tecniche di produzione, il carattere innovativo dei prodotti,etc.)

Fallimenti di mercato che ostacolano lo sviluppo (regionale o generale) Razionamento e altri vincoli finanziari alla crescita Presenza di diseconomie esterne o assenza di economie esterne Economie esterne dinamiche (incentivi che gli investimenti effettuati in una industria possono procurare per l’ampliamento del mkt di altre industrie) Informazione asimmetrica, processi di apprendimento legati all’esperienza, R&S, formazione di capitale umano

La politica industriale Riconversione e/o ristrutturazione Riposizionamento Politiche industriali selettive o generali La prima tende a favorire solo alcuni settori, la seconda tende ad assecondare il mkt. con provvedimenti vari di liberalizzazione e di legislazione

La politica regionale I QCS Il POR Il POR 2007-2013 Esempi di politiche regionali efficaci e non

La politica commerciale L’insieme delle misure concernenti il commercio con l’estero di un paese. Può essere liberista o protezionista Protezione di tipo tariffaria e non tariffaria Politica industriale e politica commerciale sono strettamente collegate

Le politiche redistributive e lo stato sociale Assistenza Pensioni Trasferimenti o sussidi Il terzo settore L’attuale stato sociale in Italia

Breve rimando Leggete con attenzione i due capitoletti su “come si legge un documento di politica economica “ e “L’Italia come laboratorio di politica economica” Ottimo allenamento nella lettura dei dati ai fine delle prove di verifica finale