CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA NEGLI EAU

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CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA NEGLI EAU PRESENTAZIONE DELLA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA NEGLI EAU L’attivita’ della IICUAE inizia a Sharjah nel 1999 grazie ad un progetto della CNA Torino finanziato da Regione Piemonte ed ICE. Nel 2002 IICUAE estende la propria competenza su tutto il territorio nazionale e dal 2004 anche la Confartigianato entra nel Consiglio di Amministrazione. Nel 2006 IICUAE inizia il processo di riconoscimento da parte del Governo Italiano come Camera di Commercio Italiana all’estero, che termina il 17 Novembre 2009. Tra le iniziative di maggior prestigio della Camera si segnala l’ideazione di “Italian Lifestyle in the Emirates”, l’unica Fiera italiana nei Paesi del Golfo (Sharjah, 2004-2007) e l’Italian Festival Weeks in the UAE, giunta alla quinta edizione, un calendario di attività culturali ed economiche che si svolge nei tre principali Emirati di Abu Dhabi, Dubai e Sharjah. Dal 15 giugno 2010, la Camera ospita ufficialmente l’ENIT nel Paese. Alla fine del 2010 la Camera ha aperto un Desk Qatar ed ha in programma l’apertura di un desk nella capitale del Paese, Abu Dhabi.

PRESENTAZIONE DEL MERCATO DEGLI EMIRATI ARABI UNITI

INFORMAZIONI GENERALI Nome Emirati Arabi Uniti (الإمارات العربيّة المتّحد) Emirati Abu Dhabi, Dubai, Sharjah, Ajman, Umm Al Qaiwain, Ras Al Khaimah e Fujairah Governo Monarchia costituzionale Capitale Abu Dhabi Città principali Dubai / Sharjah Popolazione 5.600.000 abitanti (di cui solo il 20% emiratini) Superficie 83.600 km2 Lingua ufficiale Arabo Lingua commerciale Inglese Moneta Dhiram Tasso di cambio fisso Dh/US$ - 3,67 Dh/€ - 4,9 Religione ufficiale Musulmana. Esiste la totale libertà di culto Visti Per i cittadini italiani all’estero non è richiesto il visto Dogana Non ci sono limitazioni sui movimenti di valuta né dazi doganali su affetti personali. Clima Da Dicembre a Marzo: min 15° – max 28° Da Aprile a Novembre: min 22° – max 48° Giorni lavorativi Dalla domenica al giovedì. Venerdì e sabato festivi. I centri commerciali, ristoranti e negozi sono aperti tutta la settimana escluso il venerdì mattina.

PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI 2009 2010 2011 PIL nominale in US $ (milioni) 248.952 273.573 311.714 Crescita reale del PIL (%) - 2,7 + 2,6 + 3,5 Inflazione + 3,4 + 2,2 + 3,0 Esportazioni (US $) 192.2 198.2 214.7 Importazioni (US $) 150.0 159.0 171.8 Fonte: IMF, International Financial Statistics. - previsioni Economist Intelligence Unit

EXPORT ITALIA IN E.A.U. (€) DATI EXPORT Gen – Ott 2009 Gen – Ott 2010 VARIAZIONE % EXPORT ITALIA IN E.A.U. (€) 3.134.100.477 3.035.127.065 - 3,15 Dati ISTAT elaborati a cura della Camera di Commercio italiana negli EAU

DATI EXPORT REGIONI – E.A.U Gen - Giu 2009 Gen – Giu 2010 VARIAZIONE % LOMBARDIA 930.243.422 808.729.877 - 13,06 VENETO 319.932.284 365.477.887 + 12,46 EMILIA ROMAGNA 303.040.588 259.638.909 - 14,32 PIEMONTE 113.483.524 117.945.501 + 3,78 MARCHE 81.408.516 69.800.871 - 14,25 FRIULI VENEZIA GIULIA 133.105.452 65.471.016 - 50,81 Dati ISTAT a cura della Camera di Commercio

PRINCIPALI CLIENTI DEGLI E.A.U. 2009 MONDO Milioni $ EUROPA Milioni € 1 India 22.523 Germania 5.980 2 Cina 20.502 Regno Unito 3.943 3 Stati Uniti 13.318 ITALIA 3.774 4 9.167 Francia 3.476 5 Giappone 7.142 Paesi Bassi 2.066 6 6.050 Belgio 1.444 7 5.769 Spagna 890 Dati ISTAT a cura della Camera di Commercio

EXPORT ITALIANO NEL MONDO 2009 PAESE MILIARDI DI € 1 Unione Europea 168.064.446.002 2 Stati Uniti 17.110.494.393 3 Cina 6.634.577.815 4 Russia 6.440.881.451 170 posto E.A.U. 3.774.455.422 Giappone 3.717.045.684 India 2.736.829.195 Brasile 2.693.428.788 Dati ISTAT a cura della Camera di Commercio italiana negli EAU

Export tra Italia ed E.A.U gen – ott 2010 e variazione % rispetto allo stesso periodo del 2009 SETTORE EXPORT gennaio – ottobre 2010 VARIAZIONE % EXPORT rispetto a gennaio - ottobre 2009 Alimentare 77.450.843 + 22,97% Abbigliamento e tessuti 211.104.784 - 5,66% Macchinari 1.119.576.542 - 19,53% Chimico 444.904.413 + 7,97% Sistema casa di cui: Mobili e Forniture 401.361.939 124.040.264 0,15% - 9,51% Perle, Pietre, Pietre Preziose, Metalli Preziosi 598.087.277 + 22,90% Dati ISTAT a cura della Camera di Commercio

PRINCIPALI SETTORI DELL’EXPORT ITALIANO IN E.A.U. SETTORE 2009 2010 Reattori nucleari, caldaie, macchine, apparecchi e congegni meccanici; parti di queste macchine o apparecchi 863.662.014 628.356.580 Oreficeria ed affini 461.086.465 598.087.277 Combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione; sostanze bituminose; cere minerali 208.184.571 224.424.808 Macchine, apparecchi e materiale elettrico e loro parti; apparecchi per la registrazione o la riproduzione del suono, apparecchi per la registrazione o la riproduzione delle immagini e del suono per la televisione, e parti ed accessori di questi apparecchi 246.152.461 192.171.778 Mobili; mobili medico-chirurgici; oggetti letterecci e simili; apparecchi per l'illuminazione non nominati nè compresi altrove; insegne pubblicitarie, insegne luminose, targhette indicatrici luminose ed oggetti simili; costruzioni prefabbricate 137.089.264 124.040.264 Alimentare 59.656.061 77.450.843 Dati ISTAT a cura della Camera di Commercio

LE MAGGIORI FIERE NEGLI E.A.U. Mese Fiere Settore Marzo The Bride Show Prodotti legati al matrimonio The Dubai International Boat Show Nautica Maggio Arabian Travel Market Industria di Viaggi Hardware & Tools Middle East Hardware & Componenti IT The Hotel Show Ospitalita’ & Tempo Libero Giugno Automechanika Middle East Automobile Settembre Cityscape Sviluppo Immobiliare Ottobre Gitex I.T. INDEX Arredamento Novembre BIG 5 Edilizia /Settore Immobiliare

COSTITUZIONI DI SOCIETÀ I requisiti comuni a tutte le forme societarie sono: la registrazione dello statuto presso il Registro del Commercio l’autorizzazione dell’Emirato territorialmente competente la partecipazione alla società di soggetti con nazionalità EAU in quota non inferiore al 51% Apertura di una filiale   Una società straniera può decidere di operare negli E.A.U. tramite una o più filiali grazie alle quali è possibile aggirare il limite che richiede il 51% di partecipazione da parte di imprese locali, in quanto la filiale è interamente posseduta dalla società madre. Tuttavia, la società madre dovrà individuare uno sponsor di nazionalità EAU o, nel caso di persona giuridica, un’azienda a capitale interamente EAU.

COSTITUZIONI DI SOCIETÀ Le Tax Free Zones All’interno delle Free zones la società può essere detenuta al 100% da capitale straniero. Inoltre: libertà di trasferire capitali, inclusi dividendi e utili esenzione da dazi doganali sulle importazioni assenza di tassazione sulle persone fisiche piena rimpatriabilità di capitali e utili assenza di restrizioni valutarie L’attivazione degli strumenti di sostegno finanziario e assicurativo La SACE classifica nella seconda categoria di rischio (basso quindi) - e nella prima per il consensus – tutti gli Emirati L‘esposizione della SACE verso i paesi del golfo e’ cresciuta nel 2008 dell’8% rispetto all’anno precedente Nel 2009 l’area del Golfo ha assorbito il 9,4% delle nuove garanzie deliberate da SACE, arrivando a € 934 milioni.

GLI EMIRATI PIU’ IMPORTANTI Abu Dhabi L’Emirato di Abu Dhabi, la capitale, è il più prosperoso della regione, è anche il principale produttore di petrolio, con un PIL costituito per il 60% circa dall’estrazione del greggio ed un’attività economica concentrata prevalentemente in questo settore. Abu Dhabi, da sola, detiene il 90% delle risorse del sottosuolo e circa l’80% del territorio. Nonostante la crisi di esportazioni italiane del 2009 verso gli Emirati, Abu Dhabi ha segnato nello stesso anno un + 1,5% di importazioni dall’Italia rispetto al 2008. Il governo dell’Emirato persegue una politica di sviluppo e diversificazione degli investimenti nota con il nome di “Abu Dhabi Economic Vision 2030”. Da segnalare: l’apertura del Ferrari Park, il più grande parco a tema al coperto del mondo la realizzazione della Sadiyat Island, dove sorgerà il distretto culturale con il Museo Gugghenheim, il Louvre e il Museo Nazionale Sheikh Zayed Mazdar City, la prima città a zero emissioni di CO2 Raha Beach, zona turistica sul mare il circuito di F1 di Abu Dhabi

GLI EMIRATI PIU’ IMPORTANTI Dubai Dubai fino al 2008 ha fatto registrare una crescita record in tutti i settori, fino alla scoppio della bolla immobiliare del 2008/2009. Ad oggi i prezzi immobiliari si sono assestati ad un meno 40% circa. La crisi finanziaria di Dubai World dello scorso anno si è risolta con l’intervento di Abu Dhabi. Ciò nonostante Dubai resta il fulcro commerciale degli EAU, grazie alla sua forte capacità esportativa, all’ottima qualità delle infrastrutture e alla sua diversificazione industriale come: Turismo Telecomunicazioni, trasporti via aerea e mare Industria manifatturiera Settore finanziario con DIFC (Free zone finanziaria) ha avuto un tasso di crescita del 13%. Ristorazione (76 ristoranti italiani) Free zone Questi settori rappresentano da soli il 74 % del PIL non petrolifero. Il settore Oil & Gas rappresenta circa il 7,3 % del PIL di Dubai.

GLI EMIRATI PIU’ IMPORTANTI Sharjah L’Emirato di Sharjah si caratterizza per l’attenzione rivolta alle aziende manifatturiere e al loro sviluppo; particolare attenzione è rivolta alle aziende di dimensioni medio-piccole (vi opera il 40% delle industrie manifatturiere degli EAU). Dal punto di vista commerciale, alcuni settori merceologici sono particolarmente presenti a Sharjah, come quello del mobile, della ricambistica auto e del marmo. Anche le Free zone (una all’aeroporto e una sul mare), hanno costi maggiormente abbordabili rispetto a Dubai. L’emirato si contraddistingue per una particolare attenzione alla cultura, con i suoi numerosissimi Musei. La maggiore risorsa come materia prima è il gas, di cui Sharjah rifornisce in parte gli altri Emirati.Una zona turistica di grande interesse per i sub e’ Khor Fakkan, il cui mare è ricco di pesci tropicali, tartarughe e si trova sulla costa dell’Oceano Indiano; Sharjah è l’unico emirato ad avere sbocco anche sul mare esterno oltre che sul Golfo Arabico. Anche in questo emirato si è avuto un forte sviluppo dell’edilizia, senza arrivare agli estremi di Dubai e un’attenzione al turismo. Di particolare rilevanza l’opera di ristrutturazione e ampliamento della superstrada che collega Sharjah a Dubai, finita nel 2009, che ha raddoppiato le corsie di scorrimento e alleggerisce del 50% il volume del traffico.

PROPOSTA PER UNA MISSIONE NEGLI E.A.U 1) Pre-indagine All’azienda italiana viene inviata una scheda da compilare in inglese, quale presentazione della stessa e specifica del tipo di interlocutore emiratino da incontrare (distributore, dettagliante, partner ecc). Obbligatorio il sito in lingua inglese. La Camera effettua una ricerca di mercato tramite la presentazione della azienda italiana a operatori locali selezionati. Lo scopo e’ di valutare il livello di gradimento della proposta del prodotto/servizio e dei relativi prezzi di vendita, sul mercato degli UAE e regolarsi per il proseguimento o meno della missione. In caso di esito negativo verra’ trasmessa all’azienda la lista degli operatori contattati con relativi commenti. In caso di esito positivo, si passa alla fase 2; in questo caso non viene mandata la lista degli operatori interessati, ma solo il numero di quest’ultimi. Durata della pre-indagine 15 giorni dal ricevimento della scheda Company Profile.

PROPOSTA PER UNA MISSIONE NEGLI E.A.U Organizzazione di almeno 5/6 incontri mirati con operatori locali selezionati. Gli operatori locali saranno precedentemente sensibilizzati e informati sulle caratteristiche del prodotto/servizio e dei relativi prezzi di vendita. Seguiranno una serie di contatti telefonici per verificarne il gradimento o meno. Gli incontri si terranno esclusivamente presso le sedi degli operatori locali, ad Abu Dhabi e/o Dubai e/o Sharjah. Viene fornita assistenza completa per la logistica (hotel, interpreti, affitto auto ecc.). La lista degli operatori interessati viene inviata dopo aver ricevuto il saldo del costo complessivo del servizio. La lista definitiva degli incontri (che si svolgono sempre in 2 giorni al massimo), con relativi orari, viene inviata 3-4 giorni prima dell’inizio della missione. Durata complessiva per l’organizzazione della missione, 30 giorni dal ricevimento della scheda Company Profile.