“E’ LA LINGUA CHE CI FA UGUALI” Don Milani L’ITALIANO L2 : FACCIAMO IL PUNTO DOPO VENT’ANNI DI PRATICHE : APPRENDENTI BISOGNI ATTENZIONI Graziella Favaro
Cambiamenti e contesto 1.Minori -riduzione costante della percentuale di neoarrivati (NAI) -aumento della cosiddetta “seconda generazione”, costituita dai nati in Italia -arrivo soprattutto di preadolescenti e adolescenti 2. Classi -sempre più eterogenee per storia personale, composizione , bisogni linguistici , biografie linguistiche e scolastiche 3. Adulti e famiglie -Normative recenti a livello nazionale ed europeo sul tema dell’italiano L2 e della certificazione
Italiano L2 , al plurale ITALIANO “SECONDA LINGUA” ITALIANO: LINGUA PER COMUNICARE ITALIANO :LINGUA DI SCOLARITA’ E PER LO STUDIO ITALIANO: LINGUA “ADOTTIVA” , UNA “SECONDA LINGUA MADRE” ITALIANO: LINGUA DI NARRAZIONE E DI IDENTITA’ ITALIANO : LINGUA DI CITTADINANZA E CON-CITTADINANZA
CINQUE ATTENZIONI + UNA L’ITALIANO , LINGUA DELLA COMUNICAZIONE MODULI LINGUISTICI PER NEOARRIVATI , CON PARTICOLARE ATTENZIONE AGLI ADOLESCENTI -TEMPI -CALENDARIO -ORGANIZZAZIONE -METODI -MATERIALI -AUTOAPPRENDIMENTO -LIVELLI E VALUTAZIONE
2. L’ITALIANO DELLO STUDIO TEMPI FASI LA MICROLINGUA DELLE DISCIPLINE FACILITAZIONE E SEMPLIFICAZIONE MATERIALI E STRUMENTI PROPOSTE DI CERTIFICAZIONE DI “ITASTUDIO “ I PIU’ “VULNERABILI”
3. L’ITALIANO NELLA CLASSE ETEROGENEA -DALLA SPECIFICITA’ ALL’ORDINARIETA’ -GESTIRE LA PLURALITA’ LINGUISTICA DELLA CLASSE -L’ITALIANO PER COMPETENZE USI DIVERSI DELLA LINGUA ORALE AIUTARE A PRODURRE “INTERDISCORSI” L’INTERAZIONE DIDATTICA LA NARRAZIONE (DESCRIZIONE…) L’ESPOSIZIONE (DEFINIZIONI ,NOMINALIZZAZIONI , CONNETTIVI …) L’ARGOMENTAZIONE
“SECONDE GENERAZIONI” 4. L’ITALIANO DELLE “SECONDE GENERAZIONI” RISULTATI DA PRIME RICERCHE OSSERVATIVE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA FRA I BAMBINI STRANIERI DI 5 ANNI COME PARLANO I BAMBINI STRANIERI : L’INTERLINGUA DI TRE DIVERSI GRUPPI L’IMPORTANZA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA IL FILO CONDUTTORE : LA NARRAZIONE
5.GLI ADULTI ,LE FAMIGLIE -IDENTITA’ E INCONTRO . IL PIANO NAZIONALE DI INTEGRAZIONE (10 giugno 2010) -CARTA DI SOGGIORNO CE E CERTIFICAZIONE LINGUISTICA ( decreto 4 giugno 2010) L’ACCORDO DI INTEGRAZIONE NUOVI INGRESSI, PERMESSO DI SOGGORNO, CERTIFICAZIONE LINGUISTICA .
LE LINGUE D’ORIGINE E IL BILINGUISMO 6. RICONOSCERE E VALORIZZARE “Prof , io sono più intelligente nella mia lingua…” -GLI ALUNNI STRANIERI NON SONO UNA “TABULA RASA” -IL BILINGUISMO E ‘ SEMPRE UNA CHANCE -PROPOSTE PER CONOSCERE , RICONOSCERE E VALORIZZARE LE L1 -NARRATORI STRANIERI IN ITALIANO
DARE PAROLE AL MONDO L’EDUCAZIONE LINGUISTICA NELLE SCUOLE MULTICULTURALI DI QUALITA’ L’ITALIANO ( E NON SOLO ) PER ….. 1. APPRENDERE A COMUNICARE CON INTERLOCUTORI E IN SITUAZIONI DIVERSE ( MODULI DI ITALBASE) 2. APPRENDERE I CONTENUTI DISCIPLINARI COMUNI (ITALSTUDIO) 3. NARRARE ,SCAMBIARE , RIUSCIRE A SCUOLA INSIEME AGLI ALTRI (ITALIANO PER COMPETENZE) 4. IMPARARE PRECOCEMENTE E PARTIRE “CON IL PIEDE GIUSTO” (INSERIMENTO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA) 5. PRENDERE LA PAROLA PER ESSERE UN GENITORE E UN CITTADINO CONSAPEVOLE (CORSI PER ADULTI) 6. DIVENTARE O CONTINUARE AD ESSERE BILINGUE (RICONOSCIMENTO E VALORIZZAZIONE DELLE L1)
PARI E DISPARI ……L’istruzione dava importanza a noi poveri. I ricchi si sarebbero istruiti comunque. La scuola dava peso a chi non ne aveva, faceva uguaglianza. Non aboliva la miseria, però tra le sue mura permetteva il pari. Il dispari cominciava fuori. Erri De Luca