1 IL CONSIGLIO DELLUNIONE EUROPEA Website della presidenza svedese.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
L’UNIONE EUROPEA: Ordinamento e Struttura
Advertisements

Consiglio dei ministri dell’U.E. Commissione Europea
La storia dell’Europa.
5. Il Consiglio dei Ministri A.Storia Consiglio (Speciale) dei Ministri previsto dal Trattato di Parigi (1951) Consiglio (Speciale) dei Ministri previsto.
IL TRATTATO DI LISBONA.
2007 Unità Visite e seminari
L'INTEGRAZIONE EUROPEA DALLA CECA A LISBONA
L’UNIONE EUROPEA.
L’UNIONE EUROPEA.

Unione Europea.
Unione Europea.
IL QUADRO ISTITUZIONALE
L’Unione Europea.
INTEGRAZIONE EUROPEA E POLITICHE. Le tappe principali
Parte Ia LUnione europea. Cosè? Una struttura sovranazionale costituita da varie istituzioni che interagiscono tra loro Una sorta di proto-stato europeo.
L’Unione Europea e le sue Istituzioni: un’introduzione
EPA 02/03 XIII / 1 LUnione Europea e le sue Istituzioni: unintroduzione un po di storia… alcune informazioni di base sui paesi membri le istituzioni dellUE.
IL CONSIGLIO EUROPEO.
GLI ORGANI CONSULTIVI DELL’UNIONE EUROPEA
L’UNIONE EUROPEA ISTITUZIONI.
Le istituzioni dell'Unione europea
L’Unione europea.
La storia e le istituzioni dell’Unione Europea
Comitato delle regioni
Facoltà di Ingegneria Corso di Cultura europea Anno Accademico 2006 / a lezione.
Le Istituzioni Europee
I L C ONSIGLIO DEI M INISTRI E UROPEO. L A COMPOSIZIONE DEL C ONSIGLIO Il Consiglio è composto, ai sensi dell'art. 16 del Trattato sullUnione europea.
La storia dell’ UNIONE EUROPEA dalla CECA(1957) ad oggi (2010)
LE ISTITUZIONI DELL’UNIONE EUROPEA
Procedure Decisionali La parte del processo di formazione di una politica con la quale le istituzioni che svolgono la funzione legislativa approvano formalmente.
L’UNIONE EUROPEA LA STORIA.
Educare all'Europa.
ART. 119 TFUE Università di Pavia
a cura di Rontini Filippo e Mengozzi Gabriele
IL TRATTATO DI LISBONA Università di Pavia
Università di Pavia LA STRUTTURA ISTITUZIONALE COMUNITARIA ISTITUZIONI POLITICHE ISTITUZIONI DI CONTROLLO CONSIGLIO EUROPEO CONSIGLIO COMMISSIONE PARLAMENTO.
Tre istituzioni principali
L’ONU e l’UE Terza SMC – Lezione 12
Parlamento europeo Unità Visite e seminari del Parlamento europeo
L’Unione Europea.
L'Integrazione Europea
“Il ruolo del Consiglio e il semestre di Presidenza Italiana 2014” 20 marzo 2014 Spazio Europa, Roma Cons. Amb. Paolo Campanini Ministero degli Affari.
ATTRAVERSO IL MERCATO UNICO EUROPEO: SISTEMA DI COOPERAZIONE TRA I PAESI MEMBRI - PER ESSERE COMPETITIVI SUL MERCATO MONDIALE -PER RIDURRE LE.
Gli Stati «padroni dei Trattati» La perdurante natura di «Trattati internazionali» dei Trattati istitutivi dell’UE.
Lezione n. Parole chiave: Corso di Laurea: Insegnamento: A.A Giorgio Giraudi Il Consiglio europeo # Inserire testo.
Università di Pavia I FATTORI CHE HANNO FAVORITO IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE VOLONTÀ DEGLI EUROPEI DI TROVARE UNA SOLUZIONE CHE ASICURASSE LA PACE DOPO.
PGEU La Farmacia e l’Unione Europea, Roma, 13/12/07Giovanni Mancarella 1 Analisi della situazione europea del servizio farmaceutico e prospettive future.
© G. Altana/A.Cutillo Presidenza italiana del Consiglio UE: aspetti programmatici e organizzativi.
LE PRINCIPALI INNOVAZIONI DEL TRATTATO DI MAASTRICHT
Il quadro istituzionale dell’Unione europea
Segretariato generale La Convenzione è ora giunta al termine dei suoi lavori ed ha elaborato una bozza di trattato costituzionale. La Conferenza intergovernativa,
IL PARLAMENTO EUROPEO.
Corso di Organizzazione Politica Europea Corso di Organizzazione Politica Europea anno Lezione VIII La decisione in Consiglio dei Ministri Agenda.
IL PARLAMENTO EUROPEO Maggio Rappresentatività Nascita: 1952 Assemblea composta da deputati nominati dai suoi cittadini. 30 marzo 1962: da Assemblea.
Università di Pavia LA POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA COMUNE NON SI SOSTITUISCE ALLA POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA DEI SINGOLI STATI E NON DA’ VITA A.
Istituzioni e poteri dell’Unione Europea. istituzioni.
Il processo decisionale europeo: attori e istituzioni
COME FUNZIONA L’UE.
Il processo decisionale europeo: attori e istituzioni Maria Cristina Marchetti Università di Roma “La Sapienza”
Istituzioni e poteri dell’Unione Europea. istituzioni.
The European Union L’INTEGRAZIONE EUROPEA. The European Union Cos’è l’Unione europea? Valori condivisi: diritti umani, pace, democrazia. Politiche comuni.
Diritto di Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE).
L’incidenza del diritto comunitario sulla Costituzione economica italiana I principi dell’ordinamento comunitario.
L'UNIONE EUROPEA.
Il processo decisionale europeo: attori e istituzioni.
Università di Pavia CONSIGLIO EUROPEO CONSIGLIO COREPER DIMENSIONE INTERGOVERNATIVA GLI ORGANI DI STATI.
Nascita Unione Europea Da CECA ( 1951 ), CEE ( 1957 ), Euratom ( 1957 ) … a CE e UE ( 1992, unificate nel 2007, Lisbona ) Allargamento Stati membri: da.
Università di Pavia PONDERAZIONE DEI VOTI 260 VOTI CHE RAPPRESENTINO IL VOTO FAVOREVOLE DELLA MAGGIORANZA DEGLI STATI, SE L’ATTO È PROPOSTO DALLA COMMISSIONE.
IL CONSIGLIO. COMPOSIZIONE Un membro per Stato a livello ministeriale, abilitato ad impegnare il governo. - Legge La Loggia 2003:anche i Presidenti di.
Transcript della presentazione:

1 IL CONSIGLIO DELLUNIONE EUROPEA Website della presidenza svedese

2 Il sito internet del Consiglio

3 Il Consiglio: composizione Un rappresentante di rango ministeriale per ciascun paese membro, assistiti da comitati di esperti. Essi rappresentano la volontà dei singoli Stati. Circa 80 riunioni lanno, dal 2004 sempre a Bruxelles (prima nel paese che aveva la presidenza). Nei mesi di aprile, giugno e ottobre anche a Lussemburgo. E assistito da un Segretariato permanente con sede a Bruxelles. Presidenza semestrale a turno. Troika: presidente in carica + i due presidenti successivi.

4 La Presidenza del Consiglio La presidenza del Consiglio viene assunta a turno dagli Stati membri ogni sei mesi. In pratica, ogni paese dell'UE si fa carico dell'agenda del Consiglio e presiede tutte le riunioni per un periodo di sei mesi, promuovendo le decisioni legislative e politiche e negoziando compromessi tra gli Stati membri. Dal 1° gennaio 2007 lordine di rotazione è stabilito dalla decisione 2007/5/CE: 2007: Primo semestre: Germania - Secondo semestre: Portogallo 2008: Primo semestre: Slovenia - Secondo semestre: Francia 2009 Primo semestre: Repubblica ceca - Secondo semestre: Svezia 2010 Primo semestre: Spagna - Secondo semestre: Belgio LItalia ha avuto la Presidenza nel secondo semestre Le toccherebbe di nuovo nel secondo semestre In rosso la troika, che ha preparato un programma congiunto per 18 mesi. Website della presidenza svedese

5 Le formazioni del Consiglio Il Consiglio è composto dai ministri degli Stati membri. La composizione di ciascuna sessione del Consiglio varia a seconda degli argomenti trattati. Le formazioni sono attualmente 9 (dal 2002). Prima erano 22, poi 16 dal 2000:formazioni 1. AFFARI GENERALI E RELAZIONI ESTERNE (CAGRE) 2. ECONOMIA E FINANZA (Ecofin) 3. COOPERAZIONE NEI SETTORI DELLA GIUSTIZIA E DEGLI AFFARI INTERNI 4. OCCUPAZIONE, POLITICA SOCIALE, SALUTE, CONSUMATORI 5. COMPETITIVITA 6. TRASPORTI, TELECOMUNICAZIONI, ENERGIA 7. AGRICOLTURA E PESCA 8. AMBIENTE 9. ISTRUZIONE, GIOVENTU, CULTURA

6 La composizione del Consiglio: cosa cambia con il T. di Lisbona Il nuovo TUE stabilisce che il Consiglio si riunisce in varie formazioni, ma ne menziona solo due: quello affari generali (CAG) e quello affari esteri (CAE), attualmente concentrati nel CAGRE. Il Consiglio Affari Esteri sarà presieduto stabilmente dallAlto Rappresentante per la politica estera dellUnione (su questa figura vedi slides successive). Le altre formazioni verranno presiedute da una team presidency (o troika) secondo un criterio di rotazione che verrà stabilito con decisione del Consiglio da adottare a MQ. La troika dura 18 mesi e al suo interno ciascuno dei tre Stati eserciterà la presidenza per sei mesi, secondo accordi interni. Quindi, per uno Stato piccolo il momento di maggiore visibilità sarà costituito dal semestre di Presidenza, particolarmente con riferimento al CAG. Con questo sistema si approfondisce la separazione fra Consiglio europeo (vedi slides successive) e Consiglio dei ministri.

7 Il Segretario generale / Alto Rappresentante per la PESC La presidenza del Consiglio è assistita dal Segretariato generale che prepara e garantisce il buon funzionamento del lavoro del Consiglio a tutti i livelli. Nel 1999 Javier Solana è stato nominato Segretario generale del Consiglio. La nomina è stata riconfermata nel Egli svolge anche le funzioni di Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune (PESC) e in tale qualità assiste il Consiglio nell'elaborazione e nell'attuazione delle decisioni politiche. Inoltre, a nome del Consiglio, promuove il dialogo politico con i paesi terzi. Il Segretario generale è assistito da un segretario generale aggiunto responsabile della gestione del Segretariato generale. Javier Solana

8 LAlto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza E nominato (o destituito) dal Consiglio europeo a MQ rafforzata (72% dei membri e 65% della popolazione). Ha il doppio ruolo di a) Vicepresidente della Commissione europea nonché responsabile dellazione esterna (e in questa veste la sua nomina è soggetta al voto di approvazione del PE); b) Presidente del Consiglio affari esteri. Ottiene potere di iniziativa legislativa in materie legate allazione esterna dellUnione. Problema 1: come coordinare il doppio ruolo di membro del Consiglio e della Commissione? Problema 2: come coordinare i rapporti con le altre figure apicali (cioè il Presidente del Consiglio europeo, il Presidente della Commissione e il Presidente di turno del Consiglio)?

9 Le principali competenze del Consiglio Il Consiglio ha sei responsabilità principali: 1.Adottare atti normativi. Il Consiglio esercita il potere legislativo insieme al Parlamento europeo (codecisione) per un ampio spettro di competenze comunitarie. 2.Coordinare le politiche economiche generali degli Stati membri; 3.Approvare il bilancio dell'UE insieme al Parlamento europeo; 4.Concludere accordi internazionali tra l'UE e uno o più Stati o organizzazioni internazionali (dopo la negoziazione da parte della Commissione europea); 5.Definire e implementare la politica estera e di sicurezza comune dell'UE, sulla base degli orientamenti generali definiti dal Consiglio europeo; 6.Coordinare la cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale e adottare misure in tale ambito. I punti 1-4 riguardano il cosiddetto ambito comuntario (primo pilastro). In questi ambiti il Consiglio può conferire alla Commissione europea competenze di attuazione. I punti 5 e 6 riguardano rispettivamente il secondo e il terzo pilastro (ambito intergovernativo).

10 Le altre competenze del Consiglio Il Consiglio inoltre: 1.Nomina a MQ i membri della Commisisone europea, su proposta del Presidente della Commissione. 2.Nomina a MQ il Segretario generale (che è anche Altro Rappresentante per la PESC) e il Vicesegretario a maggioranza qualificata. Definisce il regolamento del Segretariato. 3.Ha autonomia organizzativa. Può istituire comitati tecnici di vario tipo (attualmente circa 250). 4.Può delegare alla Commissione europea competenze di attuazione. 5.Può sollecitare la Commissione a presentare proposte legislative. 6.Può promuovere ricorsi dinanzi alla Corte di Giustizia. 7.Constata a MQ il rischio di violazione grave e persistente dei diritti umani da parte di uno Stato membro (art. 7 TUE). 8.Il suo ruolo nel secondo pilastro (PESC) si estende anche alla progressiva definizione della PESD e alla lotta al terrorismo internazionale.

11 Il Comitato dei Rappresentanti Permanenti (CO.RE.PER) Istituito con il Compromesso di Lussemburgo del 1966, ora formalizzato nel trattato CE, art Costituito da rappresentanti degli Stati membri a Bruxelles (delegazioni permanenti). Circa 250 membri. Riunioni a cadenza settimanale. CO.RE.PER 1: mercato interno, ambiente, affari sociali, trasporti (no agricoltura: se ne occupa un comitato speciale). CO.RE.PER 2: politica estera e politica monetaria. Funzioni del CO.RE.PER: prepara le riunioni del Consiglio (riunioni a cadenza settimanale); coordina lattività dei gruppi di lavoro; esercita le competenze delegate dal Consiglio; può adottare decisioni procedurali.

12 I Comitati Nel complesso, i vari Comitati e gruppi di lavoro sono circa 250. Fra i più importanti: Co.Re.Per 1 e 2 (art. 207 CE) CSA (agricoltura) Comitato politica commerciale (art. 133 CE). Comitato politico e di sicurezza (istituito al C.E. di Helsinki dicembre 1999 e istituzionalizzato a Nizza art. 25 TUE). Comitato di coordinamento della cooperazione giudiziaria (istituito ad Amsterdam, art. 36 TUE). Comitato economico e finanziario (a partire dalla terza fase UEM, art. 114 CE). Comitato permanente sulloccupazione (istituto ad Amsterdam, art. 130 CE). Vari Comitati tecnici, ad hoc o permanenti, istituiti dal Consiglio o dalla Commissione.

13 Come decide il Consiglio? Gli atti del Consiglio possono assumere la forma di: regolamenti, direttive, decisioni (nelle materie del primo pilastro); azioni comuni o posizioni comuni (nelle materie del secondo pilastro); posizioni comuni, decisioni-quadro, decisioni (nelle materie del terzo pilastro) raccomandazioni oppure pareri (atti non vincolanti); conclusioni, dichiarazioni e risoluzioni (soft law). a)Nelle materie del primo pilastro, si applica prevalentemente la procedura di codecisione (talvolta di consultazione) e il Consiglio decide prevalentemente a maggioranza qualificata. Per alcune materie però è prevista ancora lunanimità (con possibilità di astensione). Le questioni procedurali possono essere decise a maggioranza semplice. b)Nelle materie del secondo e del terzo pilastro, si applica un metodo decisionale intergovernativo. Il Consiglio decide per lo più allunanimità, soprattutto nel pilastro PESC (alcuni settori del pilastro GAI sono aperti alla maggioranza qualificata). Con il T. di Lisbona, lapplicazione della procedura legislativa (codecisione) verrà estesa.

14 La maggioranza qualificata: come si calcola attualmente La procedura di voto più comune in sede di Consiglio è il " voto a maggioranzaqualificata". Ciò significa che per l'adozione di una proposta è necessario un numero minimo specifico di voti (attualmente 255 su 345, cioè il 73,9% del totale). Il T. di Nizza ha stabilito che: - i voti devono essere espressi dalla maggioranza degli Stati membri; - quando il Consiglio agisce senza che una proposta della Commissione sia necessaria (campi di politica estera e di sicurezza comune o di cooperazione giudiziaria in materia penale o di polizia), la maggioranza qualificata deve raccogliere almeno i 2/3 degli Stati membri (MQ rafforzata); - ogni Stato membro potrà chiedere conferma che i voti favorevoli rappresentino almeno il 62% della popolazione dell'UE, altrimenti la decisione non sarà adottata

15 La ponderazione del voto: schema Secondo la ponderazione attuale (T. di Nizza), il numero dei voti attribuito a ciascuno Stato membro è determinato soprattutto dal loro rispettivo peso demografico e da un adeguamento che determina una relativa sovrarappresentanza degli Stati meno popolosi. Germania, Francia, Italia, Regno Unito: 29 voti Spagna, Polonia:27 voti Romania:14 voti Paesi Bassi: 13 voti Belgio, Repubblica ceca, Grecia, Ungheria, Portogallo:12 voti Austria, Svezia, Bulgaria:10 voti Danimarca, Irlanda, Lituania, Slovacchia, Finlandia:7 voti Cipro, Estonia, Lettonia, Lussemburgo, Slovenia:7 voti Malta:3 voti TOTALE: 355 voti

16 La calcolatrice dei voti fault.aspx?lang=it&cmsid=1690

17 La maggioranza qualificata: cosa cambia con il T. di Lisbona Si passa dal sistema di ponderazione del voto alla regola della doppia maggioranza, ovvero: a)occorre il voto favorevole di almeno il 55% degli Stati membri e del 65% della popolazione dell'Unione (le astensioni non si calcolano); b)se la deliberazione del Consiglio non deriva da proposta della Commissione o dellAlto rappresentante PESC, la MQ è del 72% dei membri + 65% della popolazione; c)minoranza di blocco di almeno 4 Stati membri, altrimenti la MQ sarà considerata raggiunta (senza verifica); d)un gruppo Stati che costituiscano il 75% del numero o della popolazione totale necessaria per la minoranza di blocco, non possono bloccare la decisione, ma possono chiederne al Consiglio un riesame. Dal 1° aprile 2017 la percentuale scenderà al 55%. Queste regole si applicheranno a partire dal 1° novembre Tuttavia, fino al 31 marzo 2017 qualsiasi Stato membro potrà chiedere lapplicazione delle attuali regole di Nizza per ragioni di interesse nazionale vitale.

18 Le procedure decisionali: cosa cambia con il T. di Lisbona Aumento di materie (fino al 90%) per cui si applicherà la procedura legislativa ordinaria (ora procedura di codecisione) La procedura è sospesa se un singolo membro del Consiglio dichiara che un progetto di atto legislativo lede aspetti importanti del suo sistema di sicurezza sociale, in particolare per quanto riguarda il campo di applicazione, i costi o la struttura finanziaria, oppure ne altera l'equilibrio finanziario. Lo stesso accade se un singolo membro del Consiglio si oppone a un progetto di direttiva in materia di cooperazione giudiziaria sostenendo che esso incide su aspetti fondamentali del suo ordinamento giudiziario penale. In caso di sospensione, sarà il Consiglio europeo a dover decidere entro 4 mesi se rinviare latto al Consiglio sbloccando la procedura oppure se la Commissione dovrà presentare una nuova proposta.

19 La trasparenza nei lavori del Consiglio Secondo le decisioni assunte nel 2005: a) tutte le deliberazioni del Consiglio nell'ambito della procedura di codecisione sono aperte al pubblico; b) le prime deliberazioni del Consiglio su atti legislativi diversi da quelli adottati secondo la procedura di codecisione sono aperte al pubblico. c) i lavori relativi ad atti non legislativi si svolgono in pubblico se implicano importanti questioni per linteresse dellUnione e dei suoi cittadini. d) il Consiglio tiene dibattiti pubblici ad intervalli regolari su questioni importanti che riguardano gli interessi dell'Unione e dei suoi cittadini, nonché dibattiti orientativi sui suoi programmi. Si possono consultare i documenti delle sedute oppure anche assistervi tramite internet: documenti